"Non tutte le Asole vengono con il buco", così si potrebbe titolare questo articolo sulla seconda prova del River Marathon Cup 2010 in quel di Asola dove questa mattina si è corsa la X-Bionic, granfondo di Mountain bike. Innazitutto c'è da far presente che il nostro corrispondente non è riuscito ad arrivare in tempo a Asola, causa un fortissimo vento siberiano che spirava da ovest, ed è riuscito a seguire l'evento grazie a un megaschermo installato in fretta e furia nella mensa della Marcegaglia S.p.A. (ndr: co-sponsor della manifestazione).
Da lì comunque, grazie ad una intranet provvisoria concessa da Fastweb (ndr: altro co-sponsor della manifestazione) è riuscito a scrivere questo articolo. Partiamo subito da un paio di notizie di servizio: 1) causa il timore di un'onda anomala del Po, il tracciato della gara è stato allungato di una decina di km. e questo giustifica la mezz'ora in più che ci hanno messo i concorrenti a chiudere la prova rispetto all'edizione dello scorso anno; 2) secondo gli organizzatori i partecipanti erano 1.300, invece le autorità competenti affermavano che non erano più di 130...ovviamente la verità sta nel mezzo, come sempre e di seguito capirete il perchè.
Dopo il riscaldamento di ruotine, i partecipanti sono stati invitati ad entrare nell'area di partenza così organizzata: griglia d'onore per i primi 130 classificati nella Airon Bike della scorsa domenica, i restanti escursionisti, circa 1.170, inseriti in batterie chiuse con cancelli metallici zavorrati con da 50 quintali di mangimi gentilmente offerti dal Gruppo Veronesi (ndr: altro co-sponsor della manifestazione). Prima dello sparo di partenza è trapelata un'indiscrezione clamorosa: un noto atleta foresto non risultava iscritto alla gara, sembra che il fatto sia da imputare ad un ritardo nella presentazione del listino. La Corte dell'AIA (ndr: ultimo co-sponsor) non è riuscita ancora ad interpretare nella maniera corretta la legge interpretativa approvata in fretta e furia dal Parlamento di Mantova. Ma torniamo alla cronaca: allo sparo di partenza i 130 della griglia d'onore sono partiti come levrieri tenuti a digiuno per 40 giorni e 40 notti, nel frattempo i concorrenti a ridosso dei cancelli sono stati obbligati a beccare il mangime fintantoché i cancelli stessi, liberi dalla zavorra, si sono alzati e un'orda assatanata si è lanciata all'inseguimento come lupi grigi nella steppa lapponica a caccia dei piccoli marsupiali polari dalle zampe palmate.
In questo frangente sono scoppiati altri 3 clamorosi episodi che hanno influito non poco sulla classifica finale della gara.
1) è all'esame dei giudici un reclamo avanzato dai Team Sculazzo e Rodella su un noto atleta della Pieve colognolese che, come affermato da una moltitudine di testimoni, ha sfruttato la scia di una moto d'alta cilindrata che gli ha permesso di recuperare moltissime posizioni...seguirà conferenza stampa.
2) un altro fortissimo atleta foresto nonché affermatissimo professionista della Valpantena è rimasto coinvolto in una caduta. E' in fase di accertamento se la caduta che, all'inizio sembrava fortuita, non sia stata provocata arbitrariamente e su commissione da un atleta locale di pari categoria. Dopo un iniziale stato confusionale, l'atleta alcenaghese è riuscito a svincolarsi dai soccoritori locali, che stranamente insistevano per legarlo alla barella con una specie di camicia, e si è lanciato all'inseguimento, ma ormai la sua prestazione era stata compromessa e ha dovuto accontentarsi di una posizione di rincalzo.
3) causa il fortissimo vento siberiano laterale che, come si diceva poc'anzi, soffiava da ovest, gli atleti di statura superiore ai 190 cm. si sono trovati a lottare come Don Chisciotte contro i mulini a vento, ma, purtroppo, ogni loro tentativo si è rivelato vano e si sono ritrovati a Desenzano. Tra questi anche un notissimo atleta ex sanzenate che ha dovuto rinviare alla prossima gara l'inizio del suo anno scoppiettante. Quest'ultimo, insieme ad altri atleti di pari stazza, è riuscito a rientrare da Desenzano dopo aver cazzato la randa, chiudendo anche lui però in posizioni non consone alla sua fama.
Concludiamo dicendo che le classifiche non sono state ancora esposte, perchè la stesura iniziale aveva dato un resposnso completamente all'opposto degli exit-poll, quindi è in atto il controllo voluto dagli esponenti politici locali in quanto hanno gridato subito che i risultati erano stati manipolati dai soliti giudici rossi.
Nonostante tutto, comunque è stata una giornata di vita vera e chiudiamo augurandovi una buona serata.
Con stima.
Littorio Belpiero in arte Fede
Redattore unico del Gazzettino Asolano