Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Dopo la triage del 25-26-27 dicembre, che mi ha sempre visto nelle primissime posizioni in eventi gastronomici e festaioli, oggi era il caso di ricominciare a vivere la bici come "momento di vita vera".
Scaricata la bici dalla Puntopower, lavata ancora ieri in quel di Alcenago dopo la grande infangata della Gran Fondo del Pandoro, non ho fatto altro che mettere la pressione dei tubeless in configurazione asfalto e me ne sono andato nella stessa direzione dell'acqua.
La temperatura non era affatto delle più miti - alla partenza Meteoveneto.com dava 4.5Ā°C alla stazione di Verona Nesente - così la mancanza dei copriscarpe significava da subito un'uscita relativamente corta, cioè non oltre l'ora e mezza.
Partito da Quinto in solitario, mi dirigo anzitutto verso Nesente, Vendri, Campagnole di Novaglie e San Felice Extra. Qui le campagne dell'est di Verona non mi ispirano per niente, pertanto all'altezza di via Montorio svolto a destra verso il centro.
Attraverso la galleria e punto a Teatro Romano. Un salto rapido a Ponte Catena a vedere se c'è combriccola. Lì non trovo nessuno, ma una menatina fino alla diga del Ceo non me la nega nessuno e così incrocio almeno 5-6 stradisti di ritorno dall'occidente, ma nessuno che io conosca.
Attraversato l'Adige ritorno verso Corso Milano lungo la ciclabile a sinistra del Canal Camussoni.
Passo anche in Rigaste Redentore per scrutare qualcosa del negozio adesso chiuso fino a marzo, così la rotta punta diritta verso Castelvecchio, via Roma e piazza Bra, dove la foto è di rito.
Ritorno tranquillo verso Stradone San Fermo e via XX Settembre, mentre Borgo Venezia viene attraversato sempre lungo la ciclabile.
Il traffico dei veicoli non è affatto congestionato, pertanto è perfino piacevole la passeggiatina in centro a Verona, senza odori o smog particolari. Evidentemente gli effetti delle misure antinquinamento cominciano a farsi sentire.
#nd#
Che dire! Le parole di elogio che ho letto un po' ovunque sono fin troppe sulla seconda edizione della Gran Fondo del Pandoro. L'aria del grande evento già la cominciavo a respirare il giorno prima, a colpi di comunicati stampa. Poi quando domenica mattina ho visto già il gruppetto dei primi arrivati al campo sportivo di Stallavena, mi son rincuorato ed ho cominciato a distribuire i numeri.
Poi il gruppo è diventato nei minuti successivi sempre più grosso e la festa è partita! Nonostante qualche difficoltà tecnica di un percorso con alcuni tratti senza dubbio impegnativi, il fango e la terra abbondante, fino a Fiamene siamo riusciti a tenere compatto il gruppo.
Poi i più hanno saputo che da Fiamene in poi si andava in caduta libera verso il ristoro alla Chiesa di Alcenago è lì non c'è stato più ritegno. Tutti in caduta libera verso il tanto sospirato pandoro!
Solo qualche piccolo disguido per un gruppetto che si è staccato ad un chilometro della meta ed ha fatto la variante di Bosemai in discesa.
Ora "vai coi ringraziamenti"!
Ringrazio anzitutto tutti i presenti, 50 atleti al via e ancora 40 biker nella foto di fine ristoro. Una selezione assortita dei gruppi della MTB veronese con una polarizzazione sul team Focus Italia, per evidenti motivi storici. E' stata una selezione di biker che amano la bici ed il territorio a prescindere dalla divisa è questa è senza dubbio la cosa più apprezzata per me, ma penso anche per tutti quelli che sono venuti. Ringrazio "GPS Orlandi" per essere riuscito a contenere i primi ed a guidarli sempre per la retta via, secondo quanto già programmato da più di un mese.
Ringrazio ovviamente la Cicci per essersi prodigata ancora una volta nell'organizzazione di eventi del genere, visto che alle 11.30 c'era tutto pronto: panini al salame casalino, panini alla mortadella, cotto e crudo, tè caldo e cioccolata calda, pandori e panettoni, patatine assortite, cioccolatini, banane e mandarini, cocacola e integratori ovunque! Ringrazio anche i miei genitori Otello e Mariarosa per aver operato dietro le quinte ed avermi supportato nella gestione dell'evento.
Non mi rimane altro che annunciarvi che la terza edizione sarà probabilmente domenica 19 dicembre 2010!
Pubblicato l'elenco partenti con tanto di numero di pettorali assegnati. Sono stati comunque stampati parecchi pettorali, per cui domani mattina chi non ha il numero già assegnato non dovrà fare altro che prendersene uno tra quelli non assegnati.
- 1. ANDREA PEZZO
- 2. MARCO TENUTI
- 3. FABIO SAVOIA
- 4. LUCA SIVERO
- 5. FRANCESCO PEDRON
- 6. ELIA TOMMASI
- 7. PIELUIGI GABRIELI
- 8. THOMAS TOMMASI
- 9. GIANLUCA TOMMASI
- 10. SCALA ANDREA
- 11. MATTEO MILANI
- 12. FRANCESCO TEZZA
- 13. MICHELE PEZZO
- 14. MASSIMO MAGAGNOTTI
- 15. FEDERICO RECLA
- 16. ALESSANDRO ZANINI
- 17. MARCO ZUMERLE
- 18. GIANDOMENICO ALIMONTI
- 19. FRANCESCO SIGNORINI
- 20. MARIO CLAPS
- 21. SIMONE PASETTO
- 22. DIEGO ANSELMI
- 23. LUCA LEO
- 31. MASSIMIGLIANO MIGLIORANZI
- 34. PAOLO ORLANDI
E' un particolare che rischia di passare in secondo piano, ma lo ricordo ancora una volta a todo mundo.
Domani alla Gran Fondo del Pandoro è obbligatorio presentarsi ed indossare il casco e sopra il casco è auspicabile mettersi il cappellino di Babbo Natale, pertanto la dotazione tecnica della Gran Fondo del Pandoro prevede il "casco natalizzato". All'edizione 2008 tale requisito era stato soddisfatto dalla maggioranza dei partecipanti, pertanto ci auguriamo che alla seconda edizione tale obbligatorietà venga ancor di più onorata.
Se avete altri accessori natalizi, come l'intero vestito rosso o la sola barba, tanto meglio!
A destra potete vedere il nostro "begnamino" indossare il più classico dei cappellini di Natale, cioè quello molto trendy che si può trovare anche all'Eurospin a soli 0,99 Euro.
Questo cappellino è dotato di una fila di lucette a led e può tornare utile non solo per recitare la parte di Babbo Natale, ma anche nel caso in cui vostra moglie vi sbatta fuori sul poggiolo per tutte le festività natalizie ed adempiere così alle funzioni di "albero di Natale da esterni".
Edizione accorciata rispetto all'anno scorso, ma la salita c'è lo stesso!
La Gran Fondo del Pandoro in pillole:
- seconda edizione
- ritrovo al campo sportivo di Stallavena per domenica 27 dicembre ore 9.30 (c'è parcheggio sufficiente su entrambi i lati della strada)
- organizzatore: Marco Tenuti col supporto del Pappataso Fans Club
- percorso di circa 23 km (Stallavena-Balzare-Torri-Molini-Bosemai-Vigo-Salvalaio-Settefonghi-Monte Comun-Chieve-Saline-Fiamene-Sengie-Coda-Costeole-Chiesa)
- percorso prevalentemente sterrato, con pezzi tecnici, ma anche pezzi in asfalto: richiesta pertanto la MTB con pneumatici adatti per uso misto
- dislivello totale: circa 750 metri
- gruppi invitati: Turnover, Aspetimebike, Focus Italia, GC Grezzana, Cicli Tagliaro, Team Sculazzo, Cicli Rodella, altri amici dei team Bussola, Ciclistica Valpantena, Verona Bike, Maddiline
- pettorali distribuiti poco prima della partenza
- ristoro previsto verso le 11.30 a Chiesa di Alcenago, presso fam.Tenuti
- in testa al gruppo ci saranno due moderatori del ritmogara
- in fondo al gruppo altri due moderatori
- il giro viene percorso ad andatura cicloturistica, non è pertanto una gara
- gli invitati che partecipano alla pedalata cicloturistica si assumono ogni responsabilità prima, durante e dopo la manifestazione.
Visualizzazione ingrandita della mappa
Tutto ormai pronto per la seconda edizione della Gran Fondo del Pandoro. Stamattina ho dedicato un'oretta a controllare lo stato del percorso, e nonostante l'acqua e la neve caduta nell'ultima settimana, devo ammettere che il fondo ha tenuto discretamente e la temperatura relativamente mite che si è registrata oggi, dovrebbe consentire di drenare un altro po' d'acqua.
Oggi vanno in stampa i pettorali personalizzati che domani verranno sfoggiati davanti alle pipe. Anche la fornitura per il ristoro alla Chiesa di Alcenago è praticamente definita: previsti circa 100-120 panini al crudo, al salame artigianale, al cotto e mortadella. Previsti qualcosa come 18 litri di Cocacola, circa 6 litri di tè caldo, 12 litri di integratori e 3-4 litri di cioccolata calda.
Previsti anche 3-4 kg di banane, qualche kg di mandarini, patatine e salatini per i più sfiziosi. Ovviamente la parte del leone sarà recitata dai pandori e i panettoni che per l'occasione saranno tutti targati Melegatti.
Si ricorda che il Pappataso Fans Club ha deciso di mettere una quota simbolica di 2 Euro minimi quale contributo per l'organizzazione del ristoro, per cui sarà possibile versare tale contributo in un'apposita cassettina presente sui tavoli del ristoro.
In ogni caso se non sei ancora registrato nell'elenco partenti, ti invito a farlo al più presto, visto che l'organizzazione di un simile evento richiede comunque una previsione sufficientemente attendibile. Le stime parlano di 35-45 partenti domani mattina al campo sportivo di Stallavena...
Ieri sera avevo risposto positivamente all'invito del Pezzo di presentarsi alla rotonda di Montorio per una pedalata postnatalizia con unico scopo quello di smaltire la quantità di grassi accumulati ieri con le gambe sotto la tola.
Stamattina le buone intenzioni c'erano tutte, solo che quando son sceso in garage per prendere in mano la mia Scale, ho scoperto che la gomma anteriore era completamente a terra, nonostante l'avessi lasciata gonfiata ad almeno 3 atm da giovedì sera, quando avevo montato il Racing Ralph nuovo di trinca.
Poco male: ho gonfiato il pneumatico e mi son avviato di buona lena all'appuntamento. Qui c'erano più o meno tutti gli affezionati del Pappataso Fans Club e il giro in programma era anche abbastanza interessante, solo che un po' di paura di tirare un po' troppo alla mia "prima" uscita dopo due mesi di stop ce l'avevo.
Poi assaggio l'anteriore e scopro che se ne è andata almeno una buona atmosfera e mezza di pressione, così non mi rimaneva altro che abdicare e rimandare a domani.
Ho pertanto girato la bici e me ne son tornato verso Quinto e all'altezza delle Campagnole di Novaglie decidevo di fermarmi per dare una gonfiatina. Come ho tirato via il tappino ed ho fatto per svitare la valvolina, essa fuoriusciva completamente, rivelando così l'arcano della perdita progressiva di pressione. Era la valvola del tubeless appena appoggiata che perdeva aria ovunque e non una cattiva tallonatura del tubeless.
Così ho dato almeno un centinaio di pompate con la pompetta del Decathlon e son ripartito con la speranza che il problema fosse tutto lì. All'altezza di Vendri beccato Federico Bioti, anche lui ormai con l'embolo dell'uscita domenicale e per il momento ancora in BDC...
Così continuavo la mia pedalatina in direzione Santa Maria in Stelle ed ho cominciato a pensare tra me che forse la giornata non era del tutto persa. La temperatura alle 8.40 non era della più miti, ma già verso le 9.30 cominciava ad essere accettabile e così mi son avviato anch'io verso il Piccolo Stelvio.
Supera Tizio, supera Caio, supera Sempronio, prendo piano piano confidenza sia delle gambe che del fiato e così mi son ritrovato in cima al Piccolo Stelvio, senza aver tribolato più di tanto.
E' così che mi son ritrovato a pedalare sul 16% della Gualiva senza manco accorgermene, poi Pesa di Romagnano, Romagnano e discesa a Grezzana.
A questo punto mi son detto: andiamo a provare i pezzi più ostici della Gran Fondo del Pandoro in vista dell'uscita di domani.
Rotta diritta verso Stallavena e poi su per la Chiesa di Alcenago sempre con marcette molto corte e belle agili. Subito a provare la deviazione di Bosemai, fino alla palestra di trial. Il pezzo più ostico ho deciso di farlo a piedi, vuoi per i pietroni smossi dai trialisti, vuoi perché l'anno scorso ho fatto un volo con caduta rovinosa sul polso, che ho sofferto per alcuni giorni.
Il fangosissimo pezzo dalle rocce di Bosemai fino alle Oliare non mette in difficoltà i miei nuovi Racing Ralph e le mie gambe, tant'è che son addirittura sorpreso della mia ascesa e la confidenza continua a crescere.
Così mi son detto che forse è il caso di andare a vedere anche il pezzo da Salvalaio fino a Settefonghi, pezzo che non avevo mai provato. Anche qui sorpresa delle sorprese: il pezzo è una carrareccia bella larga e tutta ricoperta da un verdissimo manto erboso. Ci sono alcune proprietà private da attraversare, ma speriamo che anche domani siano tutte aperte e che si possa salire senza problemi.
Solo un piccolo varco tra le spine mi ha fatto scendere dalla bici, ma ho speso qualche minuto per togliere i rovi e qualche ramo di troppo, così domani passeremo tutti di padella senza preoccupazioni.
Il giro si conclude con la discesa delle Costeole e tappa dai miei genitori per rifinire gli ultimi dettagli. Ulteriore pausa a Stallavena dalla Fornarina per ordinare i 5 kg di pane e si può dire che tutto è pronto per la GF del Pandoro.
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