Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Il percorso lo trovo sostanzialmente identico nei contenuti di quello dell'anno scorso. Volendo entrare nel dettaglio:
- non ci sono più i 5 km di asfalto all'inizio come l'anno scorso, ma saranno si e no 3 km e leggermente diversi a partire dal secondo km: tra l'altro i 5 km iniziali dell'anno scorso erano molto pericolosi per chi, come me, partiva dalla seconda griglia (+)
- non c'è più il passaggio in single track nel boschetto, che era una delle cose più carine della Custoza Bike 2007 (-)
- non c'è più il passaggio lungo la scalinata della villa in paese all'inizio del secondo giro, cosa che trovavo abbastanza scomoda l'anno scorso (+)
- c'è un gradino di circa 3 metri al 50% da fare in salita, cosa che invece l'anno scorso si faceva in discesa (uno dei punti dove si era messo Giofoto a scattare) e la cosa è ancor più interessante dal punto di vista tecnico, perché richiede una certa abilità (+)
In generale secondo la mia opinione il giudizio è leggermente a favore dell'edizione 2008, ma niente di particolare. Rimane una gara da fare tutta fuorisoglia, perché non ci sono discese abbastanza lunghe dove recuperare e ci sono una buona dose di salitelle, con pendenze significative da fare tutte al limite della FC Max.
Stamattina per me sveglia verso le 8.00 e colazione con molta calma. Partito da casa verso le 8.50 e armato di zainetto con fotocamera reflex, mi sono diretto in BDC verso Montorio, Pian di Castagnè Castagnè e poi discesa verso Villa di Mezzane di Sotto.
Oggi ho fatto il fotografo ad una gara MTB UDACE Verona, che a mio avviso, avrebbe un percorso eccezionale che non ha nulla da invidiare alla Lessinia Legend stessa, visto che proprio l'edizione 2008 ricalcava parecchi pezzi di questa gara, la Bi@bike organizzata da gruppo dei biker di Tregnago.
Ho scattato 138 foto, già messe adesso su Picasa: foto a tutti tra cui i soliti amici, Pezzo e company, il Boscaini e altri compagni Turnover. La gara l'ha vinta a man bassa il nostro amico Miglioranzi - per gli amici il Miglio - uno dei motorini con cui usciamo spesso nelle notturne del mercoledì, quindi confidiamo anche sulla sua presenza questo mercoledì, così ci paga da bere per la vittoria
Alla fine della fiera io sono tornato a casa col mio zainetto ai 35-40 km/h per un totale di 48 km anche oggi. Insomma un bel weekend di macinamento ciclistico. Adesso lasciatemi proseguire come lavapiatti e con la peperonata sullla fiamma!
Stamattina sono andato a provare la CustozaBike e son partito da casa in MTB di buon'ora e di buona lena, cosi' sono arrivato a Custoza già bello caldo con 30 km nelle gambe in un'ora.
Il percorso gli organizzatori l'hanno girato come un "calzetto" e la gara è completamente diversa come senso di percorrenza, dove tante cose si fanno nel senso opposto e altre nel medesimo dell'anno scorso. C'erano i soliti amici rodelliani, Baz e Zaire più il loro collega di team Michele, Pier e un altro del Golosine e Wilderness Man.
Baz ha dato forfait dopo 20 km, con un ginocchio in fiamme. Noi abbiamo continuato il nostro tram tram sempre a ritmi blandi. Negli ultimi dieci km ho cercato di imprimere un buon ritmo, ma niente da fare... no i ghe sente!
Riassumendo: la solita garetta divertente da fare tutta fuorisoglia, però con qualcosina di tecnico come l'anno scorso.
Nel ritorno, appena salutato Pier e il suo amico in prossimità dell'abitato di Sommacampagna, ero un po' stanco ed ho pensato che forse fosse il caso di fare un riposino. Così ho impostato il pilota automatico ad una velocità di crociera di 25 km e mi son addormentato di gusto, sotto la calura verso Verona. Ad un certo punto, passando in centro a Verona, a forza di notare fighe, tette e culi a destra e a manca, il pilota automatico deve essere incappato in un bug e mi ha svegliato di soprassalto. La velocità era di 32 km/h.
C'erano quelli con le bici elettriche sempre nei quartieri di Verona che facevano una fatica boia e sudavano le proverbiali sette camicie, ma non c'e' stato nessuno che ci ha provato a ciucciarmi la ruota
"Ti sembra questa la velocità da fare in centro abitato?" gli ho detto. Poi gli ho fatto una ramanzina che non se la dimentica più. Alla fine della fiera sono arrivato a casa alle 13.15 per un totale di 98 km. Son pure salito sulla bilancia, che ha sentenziato 66,6 kg. La giornata è proseguita col ricongiungimento in piscina con la famiglia, dove ho continuato la pennichella e dove mi son concesso pure un bell'idromassaggio.
Andata anche la South Garda Bike! Era l'ultima gara delle gare costituenti il neonato circuito del Garda Challenge, a cui ho preso parte, portando a termine tutte e quattro le gare sempre nella versione Marathon, per cui, essendo uno degli ALL FINISHER, mi aspetto prossimamente la premiazione in terra veronese o mantovana.
La nostra carovana veronese comincia col ritrovo al casello di Verona Est, dove mi ritrovo col mio compagno di team Francesco Signorini, il buon Marco Zumerle di Cicli Tagliaro, Matteo Milani e Andrea Pezzo di Bike Evolution. A Desenzano si ricongiunge a noi anche il Michele Pezzo, assoldato anche lui nelle fila del Turnover per la stagione 2008.
La gara, preparata a puntino, assieme al fido compagno di merende Radu due sabati fa assieme ad alcuni rodelliani, si decide tutta adottando una strategia di gara che non lascia scampo: andare a tutta da inizio alla fine. Abbiamo sperimentato sia io che lui regimi cardiaci fino ad ora impensabili, ma soprattutto insostenibili per tutto quel tempo e cioè per 2 ore e mezza.
La partenza l'abbiamo fatta per forza forte con tutta l'intenzione di non rimanere troppo imbottigliati al presentarsi dei primi single track. Certo che la prima salita del Radar è stata probabilmente quella in cui i nostri cardiofrequenzimetri hanno registrato i massimi valori, ma anche alla Rocca di Solferino penso che non abbiamo affatto scherzato, visto che lo abbiamo fatto in compagnia del Pezzo 1, così come anche i chilometri successivi.
Grazie ai ristori disposti dall'organizzazione e a quelli volanti del Team Rodella Scott, siamo riusciti a portare a termine una gara in una domenica molto calda, ma soprattutto molto polverosa, nonostante i tentativi dell'organizzazione per cercare di contenere i problemi causati dall'enorme nuvola bianca di polvere.
Le colline moreniche non presentano assolutamente pendenze o dislivelli significativi, ma non per questo sono state sottovalutate, più che altro per l'impossibilità di recuperare energie tra una discesa e l'altra. Questo ha comportato che l'andamento della gara ci facesse procedere quasi sempre impiccati, approfittando qua e là di questo trenino, anche se abbiamo avuto l'impressione che anche gli altri abbiamo approfittato non poco delle nostre scie.
La nostra parte centrale di gara è per forza di cose fatta ad un ritmo di un pelo inferiore, più che altro perché lo notiamo dalla quantità di concorrenti che ci superano e che ci relegano di circa 10-20 posizioni indietro. L'impressione è però che più di qualcuno abbia fatto il "furbo", conoscendo e sfruttando bene i pertugi della "palestra" di Lonato, perché quando siamo stati superati sembrava davvero che loro avessero un'altra marcia.
Il finale di gara è invece eccezionale per noi due e lungo i 7-8 km di sterratoni rettilinei rinveniamo di alcune posizioni perse qualche chilometri prima e stacchiamo pure qualche gruppetto, col Radu, che si prende pure il lusso della botta sul rettilineo finale, dove io con sommo piacere, lascio fare.
Un giretto d'obbligo al ristoro ci consente di apprezzare fette di melone, anguria, biscotti Ringo e Grancereale, ma Friliver ha il braccino corto all'ultimo ristoro. Siamo tutti impolverati come poche volte, che sembriamo quasi irriconoscibili, ma con calma prendiamo la via verso le macchine posizionate in prossimità delle docce, dove una bella acqua fredda ci fa rinsavire subito per il pastaparty. Nel frattempo ho anche l'immenso piacere di avere ricongiunta a me la mia famigliola, che si presenta nel territorio medolese ad ora giusta del pastaparty e così non ci rimane altro che dislocare Alice ed Elisa ai tavoli, mentre io ed Enrico ci accodiamo assieme ai Pezzo, il Radu e il Milani.
Il pastaparty è bello abbondante con pastasciutta all'arrabbiata, bruschetta al formaggio, funghi e verdure e tortino finale. Si vede proprio che siamo in zona Barilla, Ferrero, con biscotti e biscottini ovunque cosparsi su qualsiasi tavola.
La classifica finale indica la 214° posizione assoluta nel percorso da 60 km con un tempo finale di 2h36'44". Adesso non rimane che andare alle premiazioni del Garda Challenge previste per i primi di ottobre in quel di Colognola ai Colli presso la sede della Windtex/Vagotex.
Â
Sabato pomeriggio tutta la famigliola Marcante, in compagnia dei nonni Bioti, siamo andati in quel di Medole per la prima gara ciclistica di sempre per Enrico, la Baby Bike, organizzata nel contesto della South Garda Bike, in programma domenica 31 agosto a Medole (MN).
Enrico, nonostante un impatto un po' traumatico col percorso di gara e col caldo afoso del sabato pomeriggio, è partito con la sua biciclettina per il giro lanciato nel parco di Medole. Nonostante il risultato molto relativo, alla fine era molto compiaciuto di aver preso parte a questa gara, tanto è vero, che ha voluto a tutti i costi a continuare a girare sul percorso, per parecchi giri a fine gara.
Testimonial d'eccezione, Claudio Chiappucci, ha consegnato a tutti un premio e l'attestato di partecipazione alla Baby Bike.
|