Andata anche la South Garda Bike! Era l'ultima gara delle gare costituenti il neonato circuito del Garda Challenge, a cui ho preso parte, portando a termine tutte e quattro le gare sempre nella versione Marathon, per cui, essendo uno degli ALL FINISHER, mi aspetto prossimamente la premiazione in terra veronese o mantovana.
La nostra carovana veronese comincia col ritrovo al casello di Verona Est, dove mi ritrovo col mio compagno di team Francesco Signorini, il buon Marco Zumerle di Cicli Tagliaro, Matteo Milani e Andrea Pezzo di Bike Evolution. A Desenzano si ricongiunge a noi anche il Michele Pezzo, assoldato anche lui nelle fila del Turnover per la stagione 2008.
La gara, preparata a puntino, assieme al fido compagno di merende Radu due sabati fa assieme ad alcuni rodelliani, si decide tutta adottando una strategia di gara che non lascia scampo: andare a tutta da inizio alla fine. Abbiamo sperimentato sia io che lui regimi cardiaci fino ad ora impensabili, ma soprattutto insostenibili per tutto quel tempo e cioè per 2 ore e mezza.
La partenza l'abbiamo fatta per forza forte con tutta l'intenzione di non rimanere troppo imbottigliati al presentarsi dei primi single track. Certo che la prima salita del Radar è stata probabilmente quella in cui i nostri cardiofrequenzimetri hanno registrato i massimi valori, ma anche alla Rocca di Solferino penso che non abbiamo affatto scherzato, visto che lo abbiamo fatto in compagnia del Pezzo 1, così come anche i chilometri successivi.
Grazie ai ristori disposti dall'organizzazione e a quelli volanti del Team Rodella Scott, siamo riusciti a portare a termine una gara in una domenica molto calda, ma soprattutto molto polverosa, nonostante i tentativi dell'organizzazione per cercare di contenere i problemi causati dall'enorme nuvola bianca di polvere.
Le colline moreniche non presentano assolutamente pendenze o dislivelli significativi, ma non per questo sono state sottovalutate, più che altro per l'impossibilità di recuperare energie tra una discesa e l'altra. Questo ha comportato che l'andamento della gara ci facesse procedere quasi sempre impiccati, approfittando qua e là di questo trenino, anche se abbiamo avuto l'impressione che anche gli altri abbiamo approfittato non poco delle nostre scie.
La nostra parte centrale di gara è per forza di cose fatta ad un ritmo di un pelo inferiore, più che altro perché lo notiamo dalla quantità di concorrenti che ci superano e che ci relegano di circa 10-20 posizioni indietro. L'impressione è però che più di qualcuno abbia fatto il "furbo", conoscendo e sfruttando bene i pertugi della "palestra" di Lonato, perché quando siamo stati superati sembrava davvero che loro avessero un'altra marcia.
Il finale di gara è invece eccezionale per noi due e lungo i 7-8 km di sterratoni rettilinei rinveniamo di alcune posizioni perse qualche chilometri prima e stacchiamo pure qualche gruppetto, col Radu, che si prende pure il lusso della botta sul rettilineo finale, dove io con sommo piacere, lascio fare.
Un giretto d'obbligo al ristoro ci consente di apprezzare fette di melone, anguria, biscotti Ringo e Grancereale, ma Friliver ha il braccino corto all'ultimo ristoro. Siamo tutti impolverati come poche volte, che sembriamo quasi irriconoscibili, ma con calma prendiamo la via verso le macchine posizionate in prossimità delle docce, dove una bella acqua fredda ci fa rinsavire subito per il pastaparty. Nel frattempo ho anche l'immenso piacere di avere ricongiunta a me la mia famigliola, che si presenta nel territorio medolese ad ora giusta del pastaparty e così non ci rimane altro che dislocare Alice ed Elisa ai tavoli, mentre io ed Enrico ci accodiamo assieme ai Pezzo, il Radu e il Milani.
Il pastaparty è bello abbondante con pastasciutta all'arrabbiata, bruschetta al formaggio, funghi e verdure e tortino finale. Si vede proprio che siamo in zona Barilla, Ferrero, con biscotti e biscottini ovunque cosparsi su qualsiasi tavola.
La classifica finale indica la 214° posizione assoluta nel percorso da 60 km con un tempo finale di 2h36'44". Adesso non rimane che andare alle premiazioni del Garda Challenge previste per i primi di ottobre in quel di Colognola ai Colli presso la sede della Windtex/Vagotex.
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