Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Dopo essere andato la settimana scorsa ed aver tirato un 16'36" e mercoledì scorso in solitario in 17'09", questa sera il Paolo mi ha tirato per i pochi capelli che mi rimangono ancora una volta ai lavatoi di Olivè per tentare di abbassare qualche manciata di secondi sulla salita verso il Pian di Castagné.
Il ritmo tenuto lungo la salita l'ho fatto completamente io, secondo le mie possibilità, anche se il mio mentore ha contestato l'approccio, a suo modo di vedere sbagliato, perché troppo alto nella prima fase e poi calante verso la fine.
Lo snocciolamento delle proiezioni hanno visto prima un 15', poi un ritocco a 15'25"-15'30" per poi chiudere a 15'56", segno che l'ultimo chilometro finale mi ha visto cedere il passo, invece di alzarmi su pedali per fissare una grande prestazione.
Paolo nella parte finale si è messo davanti a mo' di carota ed io dietro a fare il musso, ma non c'è stato molto da fare: quando l'aria manca: puoi pure iniettare in camera di combustione tutto il combustibile che vuoi, ma non c'è verso di bruciarlo se non c'è aria.
Ho comunque fissato il cronometro poco sotto i 16' e diventa questa la mia migliore prestazione di sempre, visto che prima era a 16'06". C'è da essere contenti, visto che sono andato sotto il muro dei 16'. La prossima volta cercheremo di fare un po' meglio, magari approcciando l'ascesa secondo le prescrizioni del trainer. Rimane però una salita ostica per il sottoscritto, perché sul più bello è necessario cambiare completamente passo, buttando giù un paio di denti, ma c'è sempre da fare i conti con l'aria respirata, sempre troppo poca...
Per dettagli ulteriori sulla salita, vi rimanndo al blog Tutto Crono a cura del Papataso.
Come già alcuni di voi sanno, il Piccolo Stelvio, patrimonio della collina veronese, è diventato da un po' di mesi un sito internet, dove in tanti hanno già fatto visita, mentre i più assidui pedalatori lo hanno già proclamato come più naturale e rustico antagonista di Strava, sia per il numero di volte pedalate che per i record realizzati sulla salita.
L'ideatore del sito, Massimo Borghetto, ha invitato tutti noi, ciclisti della Valpantena, ha spargere il più possibile la voce per invitare tutti ad una festina ai piedi della salita di Santa Maria in Stelle in programma nei prossimi giorni. Pertanto vi lascio all'annuncio:
Sabato 13 alle 14.00 ci troviamo davanti al piazzale di Santa Maria in Stelle: colomba e bollicine e poi gruppone su per il nostro PICCOLO STELVIO. Ricordate di dirlo ai tanti amici che vanno in MTB come voi.
In questo post mi limiterò a tradurre in italiano un articolo in inglese trovato su Dotnet Expert Guide, che potete trovare a questo indirizzo, opera di Nandip Makwana.
L'estensione IIS URL Rewrite mette un amministratore di siti nelle condizioni di scrivere delle regole potenti per trasformare URL più o meno complessi in indirizzi web semplificati e consistenti. E' in grado anche di dare supporto alla necessità di gestire URL compatibili per la ricerca.
Esaminiamo pertanto come possiamo usare le estensioni IIS URL Rewrite per redirigere la richiesta al dominio domain.com all'indirizzo più appropriato www.domain.com.
Per maggiori informazioni su come connettere un sito remoto con IIS, vi invito a leggere un altro post di Nandip.
Come già sappiamo tutti un sito lo si può raggiungere sia col www che senza, se ovviamente i DNS sono stati impostati correttamente. Per esempio navigando tencas.com e www.tencas.com si finisce con l'aprire sempre il medesimo sito. Questo significa che ci sono due indirizzi web differenti disponibili per un sito web e pertanto il ranking SEO del sito viene distribuito su entrambi gli indirizzi. Per superare questo problema della distribuzione del ranking SEO del dominio, si ha la necessità di forzare tutto il traffico per redirigere sia domain.com che www.domain.com. Il tool di Google Web master consentono proprio all'amministratore di impostare quale sia il dominio prescelto per indicizzare gli URL del sito web.
Si arriva pertanto alla conclusione che solo redirigendo tutto il traffico web ad un solo dominio primario (o dominio canonico) si può migliorare il ranking SEO. Vediamo pertanto i passi di come fare con IIS.
In questo esempio utilizzeremo IIS 7.5.
Potrebbe essere che nel vostro server dedicato o virtuale l'estensione URL Rewrite 2.0 non sia stata installata. In tal caso potete procurarvela direttamente dalla Microsoft da qui.
Anzitutto aprite IIS Manager sul vostro server e, dopo aver selezionato il sito di interesse, cliccate sull'icona URL Rewrite.
Nel pannello Actions, collocato a destra rispetto alla vista ad icone, cliccate la voce Add Rule(s)... e poi andate alla ricerca della voce Canonical domain name:
Al clic su OK si aprirà un dialogo modale in cui specificare il dominio primario per il sito su cui effettuare la redirezione. Scegli l'opzione appropriata, ossia www.miodominio.it come destinazione:
Alla conferma su OK avete già completato tutto. Ora tutto il traffico web verrà rediretto sul dominio primario che è stato specificato. E' possibile vedere la regola appena aggiunta nella lista, solo che usare semplicemente il generatore della regola non è sufficiente. Dovremmo insomma entrare nei settaggi specifici della regola predisposta dal template per esaminare le impostazioni, dopo averla selezionata ed aver cliccato Edit Rules... nel pannello delle Actions a destra:
Tra le varie impostazioni scorrete fino in fondo dove troverete la sezione Action. Qui dentro è necessario cambiare il tipo di azione (Action Type). Il valore predefinito è Redirect.
Sotto il tipo Redirect comparirà un altro menu a scelta, dove controlleremo che sia indicato Permanent (301).
Impostando il tipo di redirezione al valore Permanent (301) il server risponderà con un codice di stato HTTP 301 e così partirà la redirezione verso il dominio primario. Solo in questo modo i motori di ricerca potranno indicizzare opportunamente tutti gli URL del sito.
Le società che vendono beni immateriali o servizi scappano tutte in Lussemburgo. Chissà perché.
Il Lussemburgo non solo è nella comunità europea, ma è anche nell'area Euro, quindi non c'è nemmeno il rischio del cambio di valuta e delle escursioni dei mercati valutari.
Qua è ora di una rigorosa etica fiscale anche tra le società, non solo un'etica ecologista o una tutela dei posti di lavoro.
Ed intanto tutti vengono a razziare i soldi nelle nazioni più grandi e con i maggiori welfare in termini di costi, come Italia e Francia, e poi se ne vanno a pagare poche tasse in uno staterello che ancora è mezzo paradiso fiscale? Ho detto bene o ho detto una castroneria?
Spiegatemi.
Quante volte ti è capitato di vederlo insieme al tuo bambino?
Peppa Pig è un cartone animato inglese amatissimo dai più piccoli e non solo. Piace anche alle mamme e ai papà.
Trovato poco fa da Enrico, eccomi anch'io a segnalarvi il test.
Il sottoscritto ha fatto uno score del 100%, ma non nascondo qualche dubbio su qualcuna delle domande.
E' giunto il momento di provare la tua conoscenza su Peppa Pig: tocca a te!
clicca la foto per fare il test su Peppa Pig
L'ormai famoso spot Keep Calm and Carry On, propaganda del governo britannico all'inizio della Seconda Guerra Mondiale, rivive sempre più in svariate versioni, compresa quella del Marcante.
Apprendo proprio da Wikipedia che Keep Calm and Carry On (lett. "Mantieni la calma e vai avanti") fu un poster prodotto dal governo inglese nel 1939 agli albori della seconda guerra mondiale, con lo scopo di invogliare la popolazione a mantenere l'ottimismo e non farsi prendere dalla disperazione nel caso di una invasione nemica. Tuttavia non fu mai usato e anche per questo è scarsamente conosciuto. Fuori dagli archivi governativi, fu creduto che vi fossero solo due copie originali superstiti del poster, fino a quando nel 2012 una nuova collezione di 15 poster originali fu portata al Antiques Roadshow dalla figlia di un ex membro degli Royal Observer Corps. Il poster è stato riscoperto nel 2000 ed è stato utilizzato da società private come tema per pubblicizzare una vasta gamma di prodotti.
Ecco un paio di scatti dei provini foto fatti domenica 23 marzo alla Granfondo Tre Valli 2013. Queste due foto mi ritraggono lungo la discesa che porta dalle Cave di Maternigo verso Centro e Tregnago.
La prossima volta che andrò in beauty farm vedrò di fare gli scatti definitivi per le riviste patinate e le principali testate sportive online.
E ricordate di boicottare Fotostudio3 non comprandogli le foto a 23 Euro. Se insistete un po' ricordandogli che Sportograf fa un bel po' in meno per il doppio delle foto, la facoltà di farvi un prezzo inferiore per il pacchetto di foto digitali ce l'hanno...
Purtroppo il tempo inclemente di domenica ha fatto si che tutti i portanumeri attaccati alle mountain bike dei partecipanti della Granfondo Tre Valli 2013 si deteriorassero e si staccassero già nei primi chilometri.
La scarsa plastificazione attorno ai fori di fissaggio alla bici ha portato alla lacerazione del numero, compreso il numero del sottoscritto, già nei primi chilometri di gara, cioè mentre scendevo dal Monte Mirabello.
Di riflesso le attività di individuazione degli atleti nella gallery fotografica dell'agenzia fotografica ufficiale, Fotostudio3, è praticamente impossibile per una buona fetta di foto, visto che sono tanti, tantissimi, i concorrenti che hanno perso il pettorale lungo la gara.
Io ne ho contate ben 3222 di foto senza pettorale ed è sostanzialmente impossibile mettersi lì col proprio browser e cliccare tutte le 3222 miniature alla ricerca di se stessi.
Più che altro perché dalla miniatura a 135x115 pixel non si riesce a capire un granché, visto che i concorrenti sono tutti dello stesso colore, cioè marroni.
Bisognerebbe armarsi di pazienza e cliccare ad una ad una le foto per vedere se "ci si trova".
Nemmeno il criterio di ordinamento aiuta a capire la fase della gara o la posizione rispetto al flusso dei concorrenti: tutte le foto sono sostanzialmente in ordine sparso, poiché il lavoro di catalogazione di copia dalle memorie delle fotocamere verso il server di Fotostudio3 è stato probabilmente fatto contemporaneamente da più persone col risultato che non c'è un ordine "comprensibile" nella gallery finale.
Mi sono pertanto limitato a scrivere un programmino che provvede al download automatico di tutte le immagini in bassa risoluzione, così ci si mette un po' meno a "cercarsi" e soprattutto ad ogni clic corrisponde l'avanzamento di una foto nella gallery.
Se me lo chiedete (via SMS, Whatsapp, email, Facebook, messaggio sul forum MTB), ve lo posso mandare in posta elettronica: fatemi però avere il vostro indirizzo e-mail, così ve lo mando in allegato. L'allegato che vi mando è si e no 20 KB.
Basta che lo dezippiate sulla scrivania e lo lanciate con un doppio clic, dopo aver verificato rigorosamente che non si tratta di spamware o virus. È necessario avere installato .NET Framework 4.0. Al momento non mi sono preso la briga di fare un installer specifico. Se non ce lo avete, andate qua:
http://www.microsoft.com/it-it/download/details.aspx?id=17718 (installer di .NET Framework 4.0 in italiano)
In teoria Windows 7 e 8 dovrebbero già averlo, ma potresti averlo comunque installato perché necessario per altre applicazioni. Se vi funziona il tutto, fatemelo sapere, ancor prima di completare il download di tutti i 3222 file delle foto...
L'applicazione si mette a scaricare tutte le foto in una cartella sulla scrivania dal nome TreValli2013. Se interrompete l'azione di scaricamento, potete benissimo sospenderla o chiudere l'applicazione e rilanciarla successivamente.
Lo scaricamento riprenderà dal punto in cui è stata sospesa. L'importante è che non cancelliate i file dalla cartella o che rinominiate la cartella, altrimenti il mio programmino vi ricrea nuovamente la cartella e riparte da zero.
Dopo circa una mezz'oretta vi ritroverete tutte le 3222 immagini in JPEG per un totale di circa 241 MB.
Per chi ha un tablet o un Mac con OS X, battetemi un colpo e vedo di trovarvi una diversa soluzione...
Che poi il costo del pacchetto fotografico completo, inviato in e-mail, sia a dir poco esoso - 23 Euro - questo è un altro paio di maniche, ma basta fare "pressione" sull'agenzia e forse si riesce a spuntare qualcosa...