Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Stasera ho digitato su Google "Scott Addict R2 2010" e finalmente mi sono imbattuto nelle foto dei modelli 2010. Le ho trovate sul sito online di un rivenditore greco, che ha già aggiornato il suo listino mettendo praticamente l'intera proposta Scott per il 2010.
Con piacere vedo che il listino Addict si allunga e passa dai quattro modelli del 2009 ai cinque del 2010. Vengono introdotte sia la Addict RC, che si differenzia minimamente rispetto alla Addict R1 per i componenti e la Addict R15, una via di mezzo tra la Addict R1 e la R2. Non c'è traccia sul sito del rivenditore greco della R4.
Ovviamente la mia candidata preferita è la Addict R2 per i colori, però l'unica cosa che mi lascia un po' basito è che non abbia il reggisella integrato. Staremo a vedere cosa arriva sul mercato italiano.
Se volete vedere il sito online di Bike Center, eccovi il link:
tutte le Scott su Bike-Center.gr
Riporto fedelmente dall'agenzia di stampa nazionale...
BERGAMO - Centocinquanta euro di multa e sei punti in meno sulla patente, per un'infrazione commessa in bicicletta. Vittima delle nuove norme introdotte dal decreto sicurezza, che ha inasprito le sanzioni anche per alcune infrazioni al Codice della strada, è stato ieri pomeriggio a Bergamo un imprenditore di 43 anni, che ha attraversato un incrocio passando con il rosso. E' successo intorno alle 17 in via Baioni. Il ciclista ha svoltato a destra in una strada a fondo chiuso, ma si è imbattuto in una pattuglia della polizia stradale che, applicando alla lettera le nuove norme entrate in vigore meno di 48 ore prima, ha inflitto 150 euro di multa al malcapitato, decurtandogli sei punti dalla patente. All'imprenditore, che al momento si è rifiutato di firmare il verbale, non è rimasto altro da fare che prendere atto della nuova legge e pagare la sanzione.
Ecco il link alla notizia ANSA:
http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_1624107576.html
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Purtroppo il mio desiderio, andare a Santa Viola, non è stato esaudito mercoledì scorso durante il giro antecedente il PastaParty XC ed è così che stasera mi son tolto questa soddisfazione.
Dopo un'oretta interlocutoria passata in Turnover a festeggiare la nascita del terzogenito di Remo Rossi, scopro però che i compagni di team passati per tutto il pomeriggio hanno spazzolato praticamente tutto e nulla è rimasto dei vaschettoni di tiramisù offerti da papà Remo per l'occasione. Rimangono le briciole con ciabattine al crudo e salame, sbrisolona e la tanto amata dai ciclisti, la Cocacola.
L'appuntamento è davanti alla Chiesa di Santa Maria in Stelle: compagno di avventura per la prima volta con me è il buon Andrea Bragantini, in sella alla sua Sants in carbonio montata XT e con Fulcrum Red Metal 3.
L'ascesa al Piccolo Stelvio è ad andatura turistica, dove scambiamo molte chiacchere ed il battito rimane sempre basso.
L'ascesa su per la Gualiva comincia invece a farsi interessante ed il battito nel mio caso non arriva a picchi vertiginosi da gara, ma supera di tanto in tanto i 170 bpm.
Superiamo la pesa di Romagnano ed il Bragantini mi racconta la sua "giovinezza" in MTB, quando faceva ancora parte del gruppo di Bombieri, dove bazzicavano anche tanti atleti ora Focus, come il Giorgietto Garofoli.
Guadagniamo ben presto la cima del Viola, dove io sono dotato di un lumicino a led dalla potenza assai modesta, mentre Andrea non ha nemmeno quello. Ciononostante guadagniamo lo stesso la cima più alta ed affrontiamo il pezzo del pratone, che è stata rasato meglio di un'aiuola. Lungo questo pezzo ho l'impressione che le velocità che si potranno tenere durante la 16 Ore saranno esagerate, probabilmente oltre i 40 km/h, quantomeno a gambe fresche. In fondo al rettilineo del pratone, ci fermiamo per una foto che ormai il tramonto è andato da un pezzo e ci buttiamo giù per il bosco senza particolari patemi, nonostante non si veda una cicca!
Miti consigli ci dicono di lasciar perdere la seconda parte del giro di Santa Viola e così giriamo in direzione Cerro, con io a fare da navigatore. Poco dopo la curva di Polenta e Salame, giriamo giù per via Brutta Busa, in direzione Praole, per fare la discesa clou di giornata, la Praole-Lugo. Purtroppo non si può tenere una velocità elevata perché si vede sempre meno: la luna deve ancora alzarsi nel cielo.
Arrivati alle Campagne di Lugo avvisiamo le rispettive mogli del nostro ritardo nel rientro serale e puntiamo diritti in centro a Lugo, dove ci aspetta un inaspettato "terzo tempo". Marco Scala, in forza al team Turnover, ha organizzato un buffet con tanto di catering per 150 persone, per festeggiare l'arrivo del suo primogenito, nato lo stesso giorno di Andrea Rossi, nello stesso ospedale. Siccome queste coincidenze non vengono mai per caso, io ed Andrea non ci siamo fatti pregare due volte, dall'accomodarci a tavola!
Siamo stati così col direttivo Turnover praticamente al completo: Remo, il Bosca, il Negus, il Darietto. Il papà ospitante non tarda ad arrivare con un caraffone da 2 litri di birra e qua mi dispiace proprio che non ci sia stato a dar man forte il Principe della Birra, il PapàTaso.
Purtroppo l'ora comincia a stringere: non ci rimane che salutare qualche autorità di Lugo e ritornare in sella.
Il buon Andrea si mette a menare di brutto brutto ed io mi accodo dietro come un segugio, dando il cambio di tanto in tanto. La velocità è sostenutissima: penso di aver visto qualche volta i 55 km/h, tanto è vero che per un attimo Andrea mi dice: "Ci vorrebbe un altro dente dietro!". Io ormai ero già quasi fuori soglia a stargli a ruota: incasso il colpo morale e sto sempre sotto!
Che dire a conclusione della serata: seconda notturna della settimana agostana, GPM di giornata a Santa Viola con tanto di pedalata sul circuito della gara, frugale "terzo tempo" a base di formaggi a Lugo, rientro in Valpantena bassa a velocità da 5 punti in meno sulla patente: c'è Mastercard. Arrivare a casa senza spinade nei brassi e nelle gambe non ha prezzo!
Il buon Andrea Bragantini, una delle potenze del team Turnover, mette in vendita le sue spettacolari Mavic Cosmic Ultimate:
Su queste ruote non c'è nulla da dire: guardate pure il sito Mavic per tutte le specifiche. Lo stato delle due ruote è di "praticamente nuove". Usate davvero pochissimo, mai usate in gara. Prezzo 1400 Euro.
Se siete interessati, chiamate pure Andrea allo 348-2613221.
Ho appena letto la critica invereconda del Pier sulle ultime novità in fatto di Codice della Strada. Se commetto un'infrazione con la bici, mi tolgono i punti della patente, come se fossi a bordo della macchina.
Dal punto di vista teorico la cosa potrebbe avere anche una sua logica: se uno è in possesso di una licenza di guida che dimostra che uno conosce e padroneggia sia la segnaletica, che l'intero codice stradale, è giusto che tale persona lo rispetti fino in fondo, non solo quando è alla guida della moto, del camion o dell'automobile, ma anche quando va in bici.
Dall'altro lato, c'è da dire che se io commetto un'infrazione in bici ed ho la patente, viene punita e sanzionata la mia possibilità di andare in moto o in auto: che senso ha una cosa del genere?
Se la medesima infrazione la commette uno che non è in possesso di alcuna licenza o titolo, non viene punita e sanzionata tale possibilità. Per lui, forse, la multa economica e basta.
Io non sarò un esperto di diritto, ma una cosa del genere non mi sembra un trattamento alla pari, mi pare quasi un abuso.
Insomma se io guido in macchina in stato di ebbrezza, sono un vero pericolo sulla strada, nulla da eccepire; ma se io vado al bar del paese, e bevo "quattro goti", possibile che non possa nemmeno tornare a casa in bici? Devo per forza farmela tutta a piedi?
Se andiamo avanti di questo passo, al pub non ci posso nemmeno andare o tornare a piedi, perché tra un po' si inventeranno che il pedone deve stare alle stesse disposizioni di circolazione di tutti gli altri veicoli, visto che barcolla al ciglio della strada!
Tornando al post sul blog del Pezzo mi allineo sostanzialmente all'opinione espressa dall'esimio dottore. Anche i legislatori stanno davvero sclerando con queste cose insulse che non stanno nè in cielo nè in terra. Capisco legiferare e legiferare, ma quando non arreco danno a me stesso o sono di pericolo per gli altri, non entro nella sfera privata degli altri, non limito la libertà degli altri, lasciatemi vivere e respirare! Non posso neanche bere un amarone o un recioto e tornarmene in bici?
Cominciamo invece a fermare sulle strade le macchine più vecchie in stato fatiscente, cominciamo anche a sgamare tutti quei comunitari che circolano con la targa straniera, per non pagare tasse di circolazione italiane e relative assicurazioni, anche se circolano ormai solo in Italia, altrimenti uniformiamo le tasse di circolazione in tutta l'Europa.
Cominciamo a controllare la validità delle assicurazioni di chi circola sulle strade. Che non esista che un ubriaco magari senza assicurazione provoca un incidente, e qualcun altro debba pure subire danno e beffa.
Cominciamo a far pagare il bollo a tutta l'Italia, cominciamo a rompere le scatole a tutti quegli automobilisti sempre col cellulare in mano, nonostante i kit vivavoce siano in giro da anni e anni.
Cominciamo a tirare su con un ragno metallico tutte le automobili e gli automobilisti che viaggiano ai 110 km/h in corsia centrale, quando quella di destra è sempre libera.
Cominciamo a sgamare un po' di gente che viaggia con le gomme usurate. Cominciamo a multare la gente che viaggia senza cinture.
Cominciamo a rovinare quei genitori che tengono i figli piccoli in piedi sul divano posteriore o in piedi appena dietro i due sedili. Capisco che i figli diventano irrequieti dopo un po' che sono in macchina, ma basterebbe fermare l'autoveicolo e chiedere a bimbi: "Papà ti ha seduto sul seggiolino quando siete partiti?" Sapete che i bambini dicono sempre la verità, se non gli insegnate troppo presto a dire le bugie...
Cominciamo a far installare i semafori intelligenti, che non ti fanno stare fermo col rosso, quando nelle altre direzioni non sta passando nessuno. Cosa mai ci vuole a mettere a tutti gli incroci dei sensori di presenza per regolare il traffico delle strade secondarie rispetto alla via principale?
Cominciamo a rimuovere tutti quei casi di segnali incoerenti col contesto, come ad esempio il segnale di limite di velocità 10 km/h per lavori in corso, visto che nessuno li rispetta, perché il cantiere è già finito da un pezzo.
Possibile che in questo paese non abbia da prevalere il BUON SENSO su qualsiasi altra PUTTANATA che i politici si inventino, pur di tirar su soldi?
Metto volentieri il link alla gallery di Andrea con tutte le foto scattate ieri sera durante l'uscita seralnotturna e annesso "terzo tempo" in via Ponte di Veja, battezzato per l'occasione "PastaParty XC":
Gallery Notturna 5 Agosto
Ieri sera piccole novità logistiche per il primo tempo con la partenza in quel di Quinto, anziché alla pizzeria Ranch Rocce Rosse, per parte del gruppo, che si trasferisce attraverso un paio di chilometrini di sterrato misto ad asfalto in direzione della Contea Savoia. Raggiunta così la dorsale delle Torricelle per l'ascesa dei Cavalli, dove i gemelli Pezzo fanno subito una tiratina per scaldare i motori, la discesa per il camping miete subito vittime col Tommy Senior che mette le ruote chissà dove ed uno spino si infila tra il cerchio e il tubeless.
E' così che l'esperto padre di famiglia decide di buttare un Fast provando a farlo stare su, ma no ghe gnente da far! Solo la buona e vecchia camera del Pappataso riuscirà a porre rimedio al problema. Perdiamo così il Tommy, il quale si ferma in Valdonega per la riparazione, mentre il resto del gruppetto si presenta all'appuntamento in via Rigaste, dove Eder in solitaria ripara bici e viste le temperature e il solleone piazza qualche perizomino XTR alle turiste passanti con la scusa della Saudage.
Rispondono presente all'appello i vari Cristian, Walter, l'Anonimo e il Pappataso, il Giando, tutta la famiglia Tommasi, il sottoscritto Marcante, il Conte Savoia, Matteo, il Pier, il Paolo Orlandi, mentre Eder chiude baracca e burattini e inforca anche lui la bici. Il gruppo si sposta goliardicamente verso la Lasagna che viene affrontata al ritmo del Volemoseben, una volta tanto.
Purtroppo allo scollinamento dei Mondiali, perdiamo subito la ruota più veloce della sera, cioè quella di Eder, che alzandosi in piedi spacca il pedale sinistro Ritchey. Eder si ferma un attimo e dice: "Che serve questo? Non serve!" E con un bel calcio il pedale sparisce nel sottobosco. Mesta ritirata per lui, che lo facevo già primo al PastaParty XC.
Il gruppo prosegue così compatto verso la dorsale sopra Poiano e Quinto e affronta la discesa del Porcello, sempre più smossa e accidentata, dov'è il Giando a farne le spese con un mezzo capottone, stando alle voci di corridoio. Poco sotto nella variante ripida è di nuovo il Tommy ad accusare un altro guaio, con la catena a farsi su attorno alla guarnitura ed un nuovo stop per l'intero gruppo.
La voglia di pedalare dei ciclisti non è ai massimi livelli e l'odore del PastaParty è chiaramente nell'aria, visto che si continua a gironzolare attorno alla frazione di Quinto. L'obiettivo di Santa Viola salta molto presto e la mèta viene portata alla Pesa di Romagnano, ma lungo la salita dello Stelvio veloce le luci della sera vanno via via scemando. L'ultimo strappetto di giornata è rappresentato dal capitello San Vincenzo, dov'è il Conte ad imporre un ritmo non indiavolatissimo, col Marcante ed il Papà-Taso a contendersi il secondo posto, che viene lasciato per precedenza di griglia di merito e d'onore al paparino di via Pontesello.
Ricompattata la squadra il Papà-Taso decide di condurre le danze e fa lui strada: aggira la cima di Montecucco lungo più sentierini pieni di rovi e spini. Le spinade su gambe e avanbracci son bene presto foriere di paroline scurrili e blasfemo da parte dei più e imprecazioni assortite al condottiero della serata: "Te l'avea dito mi de far quell'altra!", "No te capissi gnente", "Te ghe fameia a casaaaa", tanto per riportare quelle poche sentenze su cui la mannaia della censura non può colpire.
Non bastassero gli spini: il fondo è molto sconnesso e roccioso e gli schisoni di maroni non tardano ad arrivare, chi uno, chi due, ognuno ha la sua razione quotidiana, com'è giusto che sia.
Nel giro di breve la ricompattazione finale porta il trenino che si butta giù per il Piccolo Stelvio, dove il Marcante e il Cristian vestono i panni di Mikko Hirvonen e Jari-Matti Latvala e si buttano giù a tutta, disprezzando il pericolo e le svariate cunette che non si vedono proprio coi fievoli lumicini a led. Arrivati poco dopo la chiesa di Santa Maria in Stelle il Cristian spiega ai microfoni di Rallysprint in collaborazione con ACISport: "Ah, mi son stà sempre a rua e metevo le rue dove te le metevi ti, fidandome della tua esperienza di driver locale e delle note prese dal tuo naviga".
Verso le 21.35 arriva il tanto desiderato terzo tempo! La partenza in sordina è data dalla Cicci, che poggia sulla tavola quantità di patatine, panettini imbottiti con cotto, crudo, speck, pancetta, e chi più ne ha, più ne metta.
In diretta televisiva viene buttato un chilo e mezzo di pennette Barilla, mentre il sugo dell'amatriciana è già bello caldo. Il Papà-Taso invece prende possesso di una zona del giardinetto installandosi con tanto di frighetto personale, pieno zeppo di birra Moretti, mentre per il resto del rebongia è una sequenza interminabile di Bavaria Classic, Stella Artois, Pepsicola, aranciata, acqua, patatine e via dicendo.
All'arrivo delle pennette per il Marcante ultima escursione fuorisoglia con la grattuggia e il pecorino romano in mano a dare una grattata sostanziosa praticamente a tutti. I commensali sembrano apprezzare parecchio l'iniziativa, mentre Enrico di tanto in tanto piazza un giretto con la sua Scale Junior.
La serata si conclude con un'ottima crostata della Cicci, crostata coperta di pasta frolla con ripieno alla crema e pesche. Ancora una volta mille grazie alla Cicci per avermi sostenuto in questa iniziativa del terzo tempo PastaParty XC, nonostante le rumorose rimostranze dell'associazione commercianti della Valpantena e dintorni, visto che questo evento di grande seguito mediatico ha fatto fuori la possibilità di affari per i ristoratori locali, quali il Bar Piocio e la pizzeria Ranche Rocce Rosse. Qualcuno ha parlato di concorrenza sleale e di mancate concessioni e autorizzazioni al pubblico esercizio e alla somministrazione di cibi e bevande, ma se ci saranno ulteriori sviluppi, penso che la stampa locale non tarderà a farcelo sapere.
Il terzo percorso si svolge quasi interamente in fuoristrada nel cuore della Lessinia, molto bello con qualche ripida salita. Per il neofita è un po' impegnativo. Dall'incrocio centrale di Bosco Chiesanuova si prende la stradina a nord che scende in fianco alla strada per Erbezzo verso le contrade Scioster, Ongher e Coletta, con la possibilità di vedere baiti per la lavorazione del latte del diciottesimo secolo. Si prosegue verso Biancari, con una bella stalla con archi di pietra, per poi tenere lo sterrato verso ovest toccando le contrade Tander (pozzo con forcella per l'estrazione dell'acqua) e Der.
Si scende nel bosco e si continua fino a superare contrada Masi per tenere a sinistra salendo alla contrada Masselli sulla provinciale. Si prosegue a sinistra e al bivio a destra per Scandole. Sulla curva a gomito prima della contrada si prende a destra e si sale a sinistra nel bosco per tenere poi la destra verso est fino a contrada Zamberlini (fonte coperta e cappelletta) e la successiva antica e bella contrada Tinazzo con fonte, portali e abitazioni tutte del sedicesimo secolo.
Si torna al bivio e si sale su sterrato verso est superando il bivio (1328 m slm) verso sud fino all'incrocio, per scendere a destra verso le contrade Sauro, Scala e Croce. Nuovamente sulla provinciale, si prende a sinistra e in poco tempo si torna a Bosco Chiesanuova, dove vale la pena visitare l'interessante Museo Etnografico e assaggiare i famosi krapfen delle pasticcerie locali.
E' ufficiale! Dopo l'eccezionale performance alla Vecia Ferovia, la casa madre Focus si accaparra Tenuti per il finale di stagione 2009!
La firma è stata ratificata in via telematica ancora lunedì scorso, stando alle poche indiscrezioni che sono trapelate in queste ore e già oggi lo spedizionere tedesco DHL consegnava il primo materiale tecnico all'atleta veronese, in forza così al team tedesco ufficiale Focus, che già annovera la Binder, Seibertz, Hordemann, Siefert, Erbse, Stolz e Herbst.
Stando agli ultimi aggiornamenti una Raven Extreme è già stata assemblata in quel di Cloppenburg, su precise specifiche del nuovo pupillo della Focus.
"Per il momento il dr.Seidler mi ha fatto arrivare tutto il materiale tecnico estivo già utilizzato dai miei nuovi compagni di squadra. Non vedo l'ora di saltare sulla nuova Raven 2010 e di utilizzare il nuovo gruppo SRAM XX" sono state le prime parole del Marcante. Alla domanda sul fatto della sua dipartita dal team Turnover, Tenuti ha confessato: "Nessun problema tecnico o contrattuale con Remo Rossi e l'azienda di via Carrara. E' arrivato semplicemente il momento di cambiare passo e l'azienda grezzanese non se l'è sentita di continuare a sostenermi per i mesi a venire. Sono stati e rimangono tuttora amici, che continuerò a frequentare, nonostante la nuova avventura teutonica".
Nella foto a lato Marco sta sballando tutto l'abbigliamento ancora incellofanato, tra cui anche l'elegante trolley Focus, estremamente comodo nelle uscite agonistiche e per le sedute di allenamento per i campi di gara nazionali ed europei.
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