Di Marco Tenuti (del 26/08/2010 @ 19:30:37, in rally, linkato 6252 volte)
E' in arrivo in tutti i negozi per venerdì 8 ottobre il nuovo WRC della Milestone, il nuovo gamemaker della saga del gioco per la PS3, già arrivato alla quinta edizione, quando fino al 2006 era esclusivo per la Playstation 2. Potete seguire gli ultimi aggiornamenti proprio sul blog della Milestone a 40 giorni abbondanti dal rilascio.
Gustatevi pure il preview qui su YouTube, anche se questi fotogrammi non paiono proprio molto esaltanti. Non vorrei rimpiangere il migliore di tutti, che a mio avviso è il penultimo rilasciato, cioè WRC 4, di un pelo meglio come simulazione di guida di WRC Rally Evolved, cioè l'ultimo distribuito da Evolution Studios a fine 2005.
Di Marco Tenuti (del 21/08/2010 @ 22:20:32, in MTB, linkato 7471 volte)
Effettivamente il dubbio a me era venuto ancora quasi due mesi fa, quando dopo tanto tam tam sui "Furti sulla Pissarota" postata sostanzialmente dai blog del Fix e dei Pezzo, non era seguito alcun articolo sui principali quotidiani provinciali.
Avevo provato a chiedere anche a qualche amico "sbirro" per vedere se la cosa aveva qualche riscontro tra le forze dell'ordine, ma anche tra di loro giravano solo voci e nessun fatto reale. E così era cominciata a girarmi l'idea che si trattasse effettivamente di bufala, visto che denunce non ce n'erano, bici sottratte non se ne conoscevano, nè i nomi delle persone derubate.
Nel dubbio più di qualcuno si era dato da fare nello scattare qualche foto al numero di telaio della propria bici di marca, non si sa mai che il numero di telaio possa essere utilizzato per recuperare l'eventuale mezzo sottratto da questa o quella banda di appassionati di bici costosissime.
Ecco che venerdì sul principale quotidiano provinciale L'Arena esce proprio un articolo non firmato, che riprende la questione e formalizza che si tratti a tutti gli effetti di una bufala vera e propria. Se volete leggere l'articolo, cliccate qui sulla foto a lato, dove ho riportato sostanzialmente la fonte, cioè l'articolo pubblicato su L'Arena venerdì 20 agosto 2010.
Possibile che si sia arrivati a tanto semplicemente col passaparola? Non è che col passaparola si sia materializzata la paura da parte di tanti ciclisti più o meno "pseudoprofessionisti" di vedere sparire da un momento all'altro il proprio supermezzo ultraleggero?
L'unico consiglio che io posso dare, dovendo al momento sospendere un giudizio definitivo sulla faccenda, è quello di evitare di fare la Pissarota da soli per più di un motivo. Il primo è quello che se volete fare il tempone sulla Pissarota, forse vale proprio la pena di farlo in compagnia: per tutta la prima parte fino al Confin, la pendenza non è accentuata e le trenate a 30 km/h e oltre sono sempre molto gradite.
Il secondo motivo, forse più tangibile, è che alla fine dello scorso inverno, nel vaio della Pissarota è stato intravisto anche l'orso Dino. Non è che che il nostro conterraneo Dino apprezzi molto di più le Pinarello, le Specialized, le Focus e le Scott al miele di acacia?
Di Marco Tenuti (del 19/08/2010 @ 14:22:06, in MTB, linkato 6583 volte)
Ieri, in compagnia dello "zio" Paolo Orlandi, io ed Enrico ci siamo posizionati abbastanza presto in mattinata al ponte di Bocca di Selva, pronti per una pedalata in Translessinia.
Onnipresente lo "zio" Orlando, che è arrivato in leggero ritardo all'appuntamento, ma poco male per lui, vista la sua gamba sempre vispa, tant'è che ci ha ripreso praticamente all'incrocio che porta al Rifugio Primaneve in cima al Monte Tomba.
Da lì in poi Enrico pedala di gusto in direzione Malga Lessinia, che rappresenta per noi la boa del nostro giro, non prima essersi fermati a Malga Costeggioli di Sotto, per consentire ad Enrico di mangiarsi una brioscina interlocutoria.
Per noi "adulti" invece solo un caffé e qualche macchiatone a Malga Lessinia, dove ci imbattiamo in Federico Birtele, in grande spolvero, dopo aver risalito l'intero vaio dell'Anguilla, camminando a piedi l'intero tratto molto accidentato al di sotto del Ponte sul Vaio dell'Anguilla e l'altrettanto angusto pezzo superiore, dove gli ultimi temporali estivi hanno rovinato di molto la mulattiera, generalmente percorribile anche in MTB.
Il Federico è tuttora in preparazione per i Campionati Italiani di Marathon MTB, in programma a Moena in Valdifassa per il 12 settembre.
Il ritorno verso il Monte Tomba lo facciamo sempre a velocità bella spedita, grazie di tanto in tanto al Family Assist garantito da Enrico sia dal papà Marco che dallo zio Paolo. In questo modo i circa 200 metri di dislivello che separano Malga Lessinia dalla cima del Monte Tomba, per Enrico non rappresentano affatto un ostacolo e così guadagniamo il nostro panetto col salame e formaio con buon appetito.
Perfino un incontro ravvicinato con le marmotte in Lessinia ci consente di scattare alcuni scatti fotografici, già postati su Facebook.
Di Marco Tenuti (del 17/08/2010 @ 13:00:30, in MTB, linkato 6746 volte)
Bellissimo montaggio video del Cristian Aldegheri, che pubblica su Youtube il suo video dell'uscita di ieri, fatta in parte col gruppo del Papataso Fans Club e poi in compagnia dell'Orlando.
Di Marco Tenuti (del 15/08/2010 @ 09:32:43, in iPhone, linkato 6668 volte)
Se cercate su YouTube, di video analoghi ne trovate a decine e decine. Io ne ho guardato uno solo e l'unico che ho guardato, l'ho incorporato qui sul mio blog, ma guardatevene pure qualche altro, che probabilmente ne trovate di meglio.
Il video che trovate sotto ha le immagini girate in senso orizzontale, come si può notare in tutte le operazioni in cui il tipo svita le varie viti presenti all'interno dell'iPhone e come si può vedere verso la fine, quando vengono mostrate le immagini a schermo, a sostituzione avvenuta.
Di Conte Savoia (del 10/08/2010 @ 01:47:17, in MTB, linkato 5994 volte)
Eccomi, anche se in tarda notte, provo ugualmente a scrivere qualcosa su un'esperienza unica e che fino a qualche giorno fa avrei ritenuto impossibile per me.
Quest'anno è stata una decisione sofferta quella di partecipare alla 16h di Santa Viola, ma, proprio alla vigilia, ho accettato la sfida con me stesso, non prima però di essermi assicurato un DS esperto di Endurance, il Dottor Alimonti in arte Giando...questa scelta è stata veramente fondamentale per l'inaspettato epilogo.
Pian, inaspettato fino ad un certo punto, in quanto ero cosciente di essere in una buona forma fisica e reduce da belle prestazioni nelle gare fin qui svolte.
La mia speranza era quella di arrivare almeno nei primi cinque della categoria “ONLY”, anche se temevo cedimenti fisici per le molte ore da stare in sella.
Non ho ancora capito se eravamo in 25 o 32, noi “ONLY”, comunque, dopo il Briefing di Filippo e di Giando, sono entrato nella griglia di partenza e, scrutando gli altri numeri bassi, mi si sono rizzate le orecchie perché ho notato, e loro stavano facendo la stessa cosa, che c'erano almeno 5/6 personaggi che mi davano un po' di preoccupazione.
Alle 22,00 in punto siamo partiti e subito ho cercato di frenare il mio istinto che mi avrebbe fatto catapultare, come al solito, in avanti per recuperare posizioni...”Piano, Fabio, devi ricordarti delle 16 ore che hai davanti...non esagerar!!!”.
Mentre facevo questo giusto pensiero, che era anche il consiglio del mio DS, ho visto alcuni di questi soggetti di cui sopra partire come se avessero visto davanti a loro la Carfagna in succinte vesti...potevo io starmene lì a guardarli sparire nelle tenebre? Giammai!!! e cosi i buoni propositi sono stati accantonati velocemente.
Prime difficoltà: nella foga di stare appresso a due ONLY, ho perso, nell'ordine, il faretto sul casco e la borraccia. Panico, fortunamente, i faretti sul manubrio erano più che sufficienti per illuminare il percorso e, a metà del secondo giro, nella discesa tecnica, ho scorto una borraccia, persa da qualcun altro, e senza pensarci due volte, mi sono fermato e l'ho fatta mia.
Le prime ore sono state veramente tirate, nonostante il mio DS mi dicesse di calare visto che il numero 24 aveva già qualche minuto di vantaggio ed io stessi lottando con un bel tira e molla con il 20; lui in discesa mi staccava un po', però poi io lo sverniciavo con gli interessi in salita.
Il 20 ad un certo punto è crollato e si è fermato per un bel po', perdendo molte posizioni. Io ho continuato, seppure calando leggermente, nella vana speranza di agganciare il 24, fintantoché, verso le 1,00, d'accordo con Giando, mi sono fermato, fatto una doccia (calda!!!) e riposato, non dormito, per mezzora.
Sono ripartito, dopo essermi cambiato e da quel momento non ho più smesso di pedalare a parte alcune pause, consigliate sempre dal mio DS, per mangiare, bere e tirare un po' il fiato.
Mi sono sorpreso per come stavo pedalando, non avevo il cronometro, però ho tenuto sempre un buon ritmo, ovviamente per la categoria ONLY, non mi riferisco di certo ai missili terra-terra di quelli che correvano in team.
Giando mi teneva costantemente aggiornato sui distacchi, anche se qualche volta andavo un po' in crisi in quanto non capivo se avevo i diretti inseguitori a uno o più giri, comunque per non sbagliarmi, non mollavo assolutamente.
Momento magico è stata l'alba...uno spettacolo!!!
Un'altra cosa che mi ha fatto molto piacere e che mi ha dato la spinta per andare avanti, sono stati i continui incitamenti di tutti quelli che erano fermi per il loro turno di riposo...mi ricorderò per sempre le loro voci, per me sono e saranno sempre, indistintamente, degli amici. Grazie a tutti!!!
Ad un certo punto mi ha raggiunto il 24, Luciano Zattra, che praticamente, nonostante i suoi 4 giri di vantaggio, mi ha controllato standomi sempre a ruota e scambiando anche qualche parola. Per un bel po' di tornate è stato il mio angelo custode, poi, ad un certo punto, sentendo notizie allarmanti da Giando sul recupero del terzo e quarto, ho fatto un bel forcing per almeno 2/3 giri e lì ho staccato anche Luciano.
L'unico momento di crisi, l'ho avuto intorno alle 9/9,30, in quanto una voce nella mia testa continuava a dirmi che mancavano ancora cinque ore alla fine e io temevo di non farcela, dal momento che non avevo mai affrontato una gara di durata.
Quando ormai mancavano un quarto d'ora alle 14, mi sono fermato poco prima dell'arrivo con Luciano per attendere lo scoccare della fine della gara, ma ho visto passare Maurizio Ceroni, il terzo classificato, e, nonostante, i due giri di vantaggio, mi è stato consigliato di fare un altro giro insieme a lui per evitare sorprese...ora, con il senno del poi, mi è sembrata una proposta insensata, visto che avrei mantenuto ugualmente un giro di distacco, ma ho seguito il suggerimento e mi sono fatto il 60° giro, facendo anche l'unica caduta stupida e senza conseguenze...
Questa per me sarà la più bella vittoria, anche se sono arrivato secondo, della mia carriera agonistica e tutto quello che ho vissuto in questi due giorni sarà un ricordo indelebile.
Non mi stancherò mai di ringraziare abbastanza Giando, senza il suo aiuto non sarei mai riuscito ad arrivare in fondo alle 16 ore, e tutti quelli che mi hanno fatto sentire parte di un mondo magico, perchè questa è la Mountain Bike.
Di Marco Tenuti (del 08/08/2010 @ 21:06:24, in MTB, linkato 5592 volte)
In attesa di un suo personale commento a bocce ferme della 16 Ore di Santa Viola 2010, dove ottiene la seconda piazza nella categoria SOLITARI, appena dietro ad uno specialista della disciplina, non mi rimane che inchinarmi ancora una volta davanti al Conte Savoia per la sua prestazione magistrale, dove unisce ad un ritmo elevato una "tenuta infinita", che lo proietta definitivamente anche come "maratoneta" della MTB, dopo aver dimostrato a più riprese per tutta la sua carriera amatoriale di essere già uno specialista del cross-country e delle gran fondo corte e lunghe.
Insomma un ciclista a tutto tondo della MTB... a questo punto cosa gli manca al Conte per aspirare al titolo di Re dell MTB veronese? In attesa di una sua risposta, pubblico volentieri una foto tratta dall'album di Anonimo Turnover.
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