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La leggenda metropolitana sulla Pissarota
Di Marco Tenuti (del 21/08/2010 @ 22:20:32, in MTB, linkato 7466 volte)

Bufala sui furti sulla Pissarota?Effettivamente il dubbio a me era venuto ancora quasi due mesi fa, quando dopo tanto tam tam sui "Furti sulla Pissarota" postata sostanzialmente dai blog del Fix e dei Pezzo, non era seguito alcun articolo sui principali quotidiani provinciali.

Avevo provato a chiedere anche a qualche amico "sbirro" per vedere se la cosa aveva qualche riscontro tra le forze dell'ordine, ma anche tra di loro giravano solo voci e nessun fatto reale. E così era cominciata a girarmi l'idea che si trattasse effettivamente di bufala, visto che denunce non ce n'erano, bici sottratte non se ne conoscevano, nè i nomi delle persone derubate.

Nel dubbio più di qualcuno si era dato da fare nello scattare qualche foto al numero di telaio della propria bici di marca, non si sa mai che il numero di telaio possa essere utilizzato per recuperare l'eventuale mezzo sottratto da questa o quella banda di appassionati di bici costosissime.

Ecco che venerdì sul principale quotidiano provinciale L'Arena esce proprio un articolo non firmato, che riprende la questione e formalizza che si tratti a tutti gli effetti di una bufala vera e propria. Se volete leggere l'articolo, cliccate qui sulla foto a lato, dove ho riportato sostanzialmente la fonte, cioè l'articolo pubblicato su L'Arena venerdì 20 agosto 2010.

Possibile che si sia arrivati a tanto semplicemente col passaparola? Non è che col passaparola si sia materializzata la paura da parte di tanti ciclisti più o meno "pseudoprofessionisti" di vedere sparire da un momento all'altro il proprio supermezzo ultraleggero?

L'unico consiglio che io posso dare, dovendo al momento sospendere un giudizio definitivo sulla faccenda, è quello di evitare di fare la Pissarota da soli per più di un motivo. Il primo è quello che se volete fare il tempone sulla Pissarota, forse vale proprio la pena di farlo in compagnia: per tutta la prima parte fino al Confin, la pendenza non è accentuata e le trenate a 30 km/h e oltre sono sempre molto gradite.

Il secondo motivo, forse più tangibile, è che alla fine dello scorso inverno, nel vaio della Pissarota è stato intravisto anche l'orso Dino. Non è che che il nostro conterraneo Dino apprezzi molto di più le Pinarello, le Specialized, le Focus e le Scott al miele di acacia?