Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
E' senza dubbio quella più suggestiva perché esprime tutta la cattiveria con cui ho affrontato gli ultimi chilometri di gara del "Carpegna Mi Basta" 2011 e soprattutto la discesa finale.
Dopo aver staccato il pluridecorato Achille - al secolo Paride Antolini - mi son preso il lusso di superare un po' di concorrenti nella discesa che portava dentro l'abitato di Carpegna.
Peccato che l'entrata in paese su asfalto ai 55 km/h fosse interrotta da una salita per alzarsi nuovamente sopra il paese e poter così pedalare l'ultimo single track poco sopra le case, dove un piccolo dossetto consentiva di staccare le ruote da terra di una buona trentina di centimetri. Fotoflashback ritrae questo momento e me lo fa pagare 5 Euro...
Mancano circa 40 giorni al Montello Mondiale e Pedali di Marca è già a pieno ritmo. I pacchi gara sono praticamente già pronti!
Dalle foto su Facebook c'è già modo di vedere che il pacchetto tecnico di ogni concorrente è già sostanzialmente pronto: i buoni pasta party, i pettorali, le fascette per i numeri e via dicendo. Quest'anno Pedali di Marca è mondiale in tutti i sensi!
Questa l'ho trovata sul web. Copio e incollo...
- Se pensate di essere grasse, lo siete. Non chiedetelo a noi. Portate
quel vostro culone che fa provincia in una palestra.
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Imparate ad utilizzare il coperchio del WC; se il coperchio è su,
abbassatelo e non rompete i coglioni! Pisciare in piedi è piu difficile
che pisciare raso terra. E' naturale che qualche volta sbagliamo.
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Non tagliate i capelli. Mai. Quando commentiamo il fatto si creano
sempre litigi.
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Compleanni, S. Valentino e Anniversari non sono crociate per vedere
se riusciamo a trovare il regalo perfetto ancora una volta.
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Se fate una domanda cui non volete la risposta, aspettatevi una
risposta che non volete sentire.
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Qualche volta non pensiamo a voi. Imparate ad accettare il fatto.
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Domenica: ciclismo/calcio/formula 1/qualsiasi altro sport. Lasciateci in pace.
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Fare la spesa NON è uno sport.
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Qualsiasi vestito mettete ci va bene. Sinceramente.
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Piangere è un ricatto. Fatelo se proprio non potete farne a meno, ma
non aspettatevi che cediamo.
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Chiedete chiaramente cio che volete. Allusioni e accenni non
funzionano. Neppure le domande a quiz.
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La maggior parte degli uomini ha due o tre vestiti, percio cosa vi fa
credere che siamo in grado di scegliere, sui trenta che avete, il
vestito che va bene con le vostre nuove scarpe?
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“Si”, “No” e “Mmmmmm” sono risposte accettabili.
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Un mal di testa che duri 17 mesi è un problema. Andate dal medico.
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Non è necessario che vostra madre sia la nostra migliore amica.
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Controllate l’olio. E' parte essenziale della macchina.
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Il nostro rapporto non sarà mai come le prime due settimane in cui
siamo usciti assieme.
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Non fate finta di avere un orgasmo. Preferiamo essere inefficienti
che essere imbrogliati, tanto piu che noi veniamo lo stesso!
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Cio che abbiamo detto sei mesi o un anno fa (ammesso e non concesso
che l’abbiamo VERAMENTE detto) non può essere usato come argomento in una
discussione. Tutti i nostri commenti dovranno
considerarsi scaduti e non più validi dopo sette giorni: è un tempo più
che ragionevole dopo il quale possiamo cambiare idea (soprattutto se si
considerano i 7 secondi che impiegate voi).
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Assicurarci che le modelle delle riviste maschili sono create da un
disegnatore vi fa apparire gelose e meschine e certamente non ci farà
smettere di guardarle ancora.
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I modelli maschi e fustoni che vedete nelle riviste femminili sono
tutti froci.
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Se qualcosa che abbiamo detto puo essere interpretato in due modi ed
uno vi fa incazzare, noi intendevamo quell’altro.
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Lasciateci fare i guardoni. Se non guardiamo le altre donne come
facciamo a capire quanto siete belle voi?
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Ogni volta che vi è possibile, diteci quello che ci volete dire
durante gli spot pubblicitari e non quando tirano un rigore.
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Le donne che portano il wonderbra, scollature profonde, o niente
reggiseno, o T-shirt con reclame pubblicitaria all’altezza dei capezzoli, perdono
il diritto di protestare se guardiamo le loro tette.
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Quando siamo a letto e sembriamo stanchi vuol proprio dire che siamo
stanchi e non che vogliamo il divorzio.
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Quando volete il dolce a fine pasto, prendetelo. Non siete costrette
a finirlo. Potete solo assaggiarne un cucchiaio. Non dovete assolutamente
dire “Lo prendo/non lo prendo/ non devo/ mi fa ingrassare” e poi mangiarvene
metà del nostro.
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Se fate una dieta, ciò non significa che noi dobbiamo
mangiare pasti da conigli.
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I quattro gruppi essenziali di alimenti per l’uomo sono:
pastasciutta, carne rossa, fritti vari e vino rosso. Accertatevi che quando cucinate
ci siano in buona quantità, tutto il resto è contorno.
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Soprattutto quando siamo in auto, non mettete mai in dubbio il nostro
senso di orientamento: d’ora in poi potreste aspettarvi che ci fermiamo in
mezzo alla strada e vi facciamo scendere a calci nel culo !
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NON vi azzardate a chiederci di poter guidare la nostra macchina,
anche dopo che abbiamo finito di pagare le rate!
Qui nella Valpantena impoverita di un asso nella manica come il Conte
ammaliato dalle sirene della Russia Orientale, quel che rimane del Trio
Piocio si organizza proponendo uno dei più classici giri stradali in quota,
cioè l'ascesa a quota mille ed i vallonati tra Barozze e Bosco Chiesanuova,
cioè la spianatura della Lessinia Centrale, il medio della Cunego, el giro
estivo Turnover o quel che volì voialtri.
Il Marcante parte da Quinto City alle 17.50 ed in meno di 10 minuti
raggiunge il Turnover, facilitato dal fatto che qualcuno si deve essere
dimenticato di commutare l'interruttore del ventolone che spira aria verso
sud: la bava de aria la tira ancora verso nord. In Turnover lo zio Paolo è
dentro in negozio che cicola e ciacola, alché all'arrivo del Davide
Girlanda, il cugino "forte" del Paolo, prendiamo la via verso Stallavena.
Il Marcante fa l'andatura da via Carrara fino a Bellori sempre a velocità
che oscillano tra i 25 ed i 32 km/h, mentre i cugini seguono con altre
cicole e ciacole. Quando comincia la vera salita, Paolo e Davide si fanno
vedere e l'ascesa fino al Ponte della Marciora continua con cicole e ciacole
a tre. E' però il pezzo duro a fianco di Ponte di Veja che vede il Marcante
un attimo tribolare, complice un peso indesiderato a bordo, mentre i cugini
si lanciano in una tirata a tutta sul pezzo al 12%.
Il Paolo confessa che un'ascesa a quel ritmo lo avrebbe portato presto a
cioccare come un petardo, ma il buon Davide, nonostante avesse già
inanellato cinque giri della Cerro-Arzarè-Lughezzano-Corrubbio (il Paolo
sarà più preciso al riguardo con un collegamento nel TG di seconda serata),
imperterrito si gira e viene a prenderci una o due volte.
Si continua di buona lena fino al tornante per Ceredo e poi su ancora verso
Barozze di buonissima lena, col Marcante che cerca di tenere la ruota
dell'atleta Campagnari. 21, 22, 25 km/h per un attimo vede anche un 27 km/h,
però resiste, alché manca poco a Barozze, alla fine ultima tirata a denti
stretti e ne esce un 57'12", cioè circa 2'30" in meno di lunedì, però il
tempo non è omologabile, vuoi per il vento a favore in vallata e per la
trenata offerta dalla premiata ditta Campagnari-Girlanda.
Davide ci lascia proprio ai Ronconi, mentre il Duo Piocio sale a Passo
Provalo, dove ci si mette lo smanicato con un tempo di 40' scarsi per la
cronoscalata Berner. E tira e mola e de qua e de là, semo ad Erbezzo. Rapida
consultazione degli orologi ed il Paolo stima un rientro a Grezzana per le
20.15 proseguendo verso Bosco. E Bosco sia. L'Orlando dà un'altra pacca nel
salire alla Croce, mentre l'acido lattico inchioda ormai il Marcante quasi
in cima, ma tiene duro e quando la spiana, el mena sempre de gusto.
Piccola delusione a Bosco, ma c'era da aspettarsela, quando arriviamo alla
Pasticceria Valbusa, che troviamo chiusa. Un laconico foglietto recita
"Krapfen caldi il sabato e la domenica alle ore 16.00". Se semo fati un
gropo al fasoleto. Poco male: ripieghiamo al baretto del Piace in zona Bosco
Bassa dove si va di caffettino veloce. La discesa a fondo valle è fatta a
velocità supersonica per la via più veloce e più breve. Il Marcante mena
volentieri il 50/11 per una manciata di secondi a 123 ped/min e 70,7 km/h
per gli amanti dei numeri. Anche l'Orlando non demorde col suo 50/12 e
rilancia spesso l'azione ove è possibile, fatto sta che a Rosaro il duo
prosegue sullo stradone con nuove punte di velocità ai 73 km/h poco prima
della staccata del Briago, con curva in piega quasi in stile MotoGP.
Al curvone Carrera anche un incontro ravvicinato del Marcante coi caramba
che gli danno la precedenza in stile ortodosso. L'Orlando conclude la
propria azione alla Carrara, mentre il Marcante chiude a Quinto alle 20.25
alla media dei 26,1 km/h. Ottima menata durata due buone ore e mezza, con
intermezzo a base di caffettino, azioni e rilanci divertenti, solo che
adesso bisogna tegner le gambe bele alte in vista di domenica.
E' stata una bellissima sorpresa vedere la mia Cicci ed i miei bambini a 500 metri dal traguardo della Divinus Bike 2011. Ero già soddisfatto di com'era andata la mia gara e mancavano pochi metri per mettere in saccoccia altre due stelle del cammino prestigioso 2011. Solo che vedere la mia famiglia al completo - compreso Tommasino in pancia - non ha prezzo, per tutto il resto c'è Mastercard.
Non è una novità di qualche giorno, ma ha ormai più di un mese, solo che un paio di settimane fa ho avuto modo di mettere a fuoco l'obiettivo sull'organo restaurato della Chiesa Parrocchiale di San Clemente di Alcenago.
Ho sentito più di qualche opinione al riguardo dell'organo e delle sue eccellenti qualità acustiche. Davvero qualcosa di cui andare orgogliosi in paese.
Nonostante in questi giorni, ciclisticamente parlando, sia concentratissimo sulla Lessinia Legend, sia per il fatto che mi occupo in prima persona del sito internet della gara, che del fatto che la correrò con le mie gambe, dopo l'epica edizione dell'anno scorso con 3300 metri di dislivello e 124 km, non disdegno di dare un'occhiatina anche al prossimo evento che mi aspetta nel mio cammino "prestigioso" 2011.
Domenica 12 giugno all'Atestina Superbike sarà la mia prima volta da agonista nella provincia di Padova, visto che a Padova ho già macinato migliaia e migliaia di chilometri con la citybike dalla stazione fino all'ufficio in centro presso un mio cliente storico e prima ancora quando ero studente universitario.
Per la preparazione alla gara ho però un Cicerone d'eccezione, cioè il geologo della Concrete, il mio "collega" Daniele Brusadissese Brusarosco, in forza all'Adventure & Bike, che in queste settimane mi sta preparando psicologicamente al Muro del Pianto, ma non solo...
Ho notato sul forum di MTB-forum, precisamente in questo thread, che crazy75, al secolo Graziano Bettiol, deus ex machina di Presa 22, ha posto in evidenza che gli organizzatori premieranno l'atleta più pesante, predisponendo una bilancia poco dopo il traguardo, dove verranno pesati tutti coloro in odore di prosciutto. Insomma sarà proprio la volta che l'apparenza sarà sostanza e verrà pure premiata...
Complimenti pertanto agli organizzatori dell'Atestina Superbike, che si sono inventati una maniera per valorizzare anche chi fa molta più fatica dei motorini superleggeri che dominano la parte alta della classifica!
Siccome sono tante le domande poste da tanti atleti al comitato organizzatore negli ultimi giorni, ecco a tutti voi alcuni dettagli relativi alla procedura di partenza della Lessinia Legend 2011.
Le griglie sono così suddivise:
- pettorali 1-50: Atleti Open
- pettorali 51-400: Prima Griglia
- pettorali 401-650: Seconda griglia
- pettorali 651-sup: Terza griglia
Alle concorrenti donne sono stati assegnati numeri a partire dal 1400: possono collocarsi nella griglia che preferiscono.
La partenza sarà unica per tutti i concorrenti e sarà data alle ore 10.00. La parte iniziale del percorso, all'incirca 3-4 km, è su strada asfaltata molto larga in salita, per cui tutti avranno modo di posizionarsi senza problemi rispetto agli altri concorrenti, in base alle proprie capacità agonistiche.
Un'importante avvertenza per tutti gli atleti: i chip sono attaccati dietro i numeri e sono a perdere, quindi non serve lasciare alcuna cauzione al ritiro del pacco gara, nè devono essere restituiti a fine gara. Non devono però essere tagliati nè piegati, altrimenti non funzionano e comunque può scattare la squalifica.
Nel corso della notte appena passata, l'acqua venuta giù in Lessinia e sulle Prealpi veronesi, non fanno pensare a niente di buono per domani, giovedì 2 giugno, quando da Velo Veronese scatterà la quindicesima edizione della Lessinia Legend. Non me la son nemmeno sentita di scrivere nulla sul sito ufficiale, perché a Verona "tempo, cul e siori fa' quel che vol lori", ma soprattutto perché non voglio portare male ad una manifestazione, che merita ben altro.
Purtroppo le ultime edizioni non sono state proprio un granché dal punto di vista dell'organizzazione, ma anche del meteo. La mia memoria va indietro fino al 2007, perché prima, ciclisticamente parlando, non ero ancora nato. Ed infatti nelle ultime quattro edizioni il meteo ha sempre alternato un'edizione con tempo bello ad una con tempo brutto.
L'edizione 2007, corsasi il 1 aprile, valida sia per il Prestigio MTB che per i Nobili, vedeva ben oltre 2500 concorrenti prendere il via dalla Caserma di Montorio. Il cielo non era il massimo, però non era caduta pioggia in quella mattinata. La procedura di partenza prevedeva il blocco totale del gruppone e per riuscire a muoversi in direzione Novaglie più della metà dello schieramento impiegò quasi una decina di minuti. In più oltre metà gara buona parte dei concorrenti ai ristori non avevano più trovato nulla. Il percorso era però assolutamente interessante ed alla portata di tanti, per cui ne uscì una buona manifestazione.
L'edizione 2008, corsasi il 30 marzo, presentava un meteo eccezionale, cioè condizioni praticamente estive. Anche qui la procedura di partenza risultò fallimentare per tutti i tremila ed oltre iscritti - anche nel 2008 era valida per Prestigio e Nobili - vuoi per la coincidenza dell'arco di partenza/arrivo con l'entrata degli stabilimenti della Vagotex, vuoi per l'insufficiente quantità di personale a dare ai concorrenti disposizioni precise e puntuali. Il percorso in tanto lo ricordano come il più facile e scorrevole di tutte le edizioni, come medie per i vincitori oltre i 30 km/h.
L'edizione 2009, precisamente il 29 marzo, è ricordata da tanti come veramente tosta, per il fango e per il cielo che non risparmiò proprio nessuno. A parte qualche difficoltà con la consegna dei pacchi gara, la megacopertura lungo il rettifilo della partenza fu assolutamente apprezzato da tutti, visto che la pioggia aveva cominciato anche prima della partenza. Per il resto la gara presentava parecchi pezzi caratteristici delle prime edizioni della Legend, quindi col Piccolo Stelvio e Monte Santa Viola, cioè quasi un must. Solo l'ultimo chilometro di fango in mezzo ai campi era di troppo, a detta di tanti. Un'edizione da ricordare insomma.
L'edizione 2010, riprogrammata al 2 giugno come prima del 2007, è ricordata come la più dura di sempre. Partire e tornare da Verona aggirando il Tomba è qualcosa di veramente tosto, però il meteo ha voluto bene a tutti: questa edizione me la ricorderò per sempre. Peccato che tante, troppe cose non fossero funzionate per il verso giusto e non sto qui ad elencarle perché sui vari forum e riviste la gente ha scritto cronache e strascichi infiniti.
Domani arriva l'edizione 2011, quella della svolta, dove è cambiato tutto. E' cambiato il comitato organizzatore, è cambiata la gente che gira attorno alla gara, è arrivata la passione di tante persone ed amatori della mountain bike, ci sono tutte le istituzioni in prima linea, è cambiata la location da cui si parte e si arriva. Per quello che ho visto in queste settimane e in questi ultimi giorni, devo assolutamente dire che tutto è stato curato molto bene: non manca nulla, anzi mancano solo i tanti appassionati di MTB dal resto dell'Italia, che hanno deciso di ignorare questa leggenda della MTB, sia per non far parte di circuiti nazionali, ma forse anche per quanto successo nelle edizioni passate. In compenso i veronesi ci sono tutti, perché la Verona che pedala in MTB ama profondamente questa gara e riconosce in questa etichetta, Lessinia Legend, la quintessenza della mountain bike agonistica e paesaggistica. Questo è amore per uno sport che nasce sul territorio ed in mezzo alla natura.
A questo punto, a 24 ore dalla partenza, deve solo aprirsi il cielo e far sì che domani tutti riescano a divertirsi in Alta Lessinia; non vorrei che la prossima notte nei dintorni di San Giorgio si ripopolasse di conigli, che non se la sentono di affrontare ancora una volta la leggenda, la Lessinia Legend.
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