Stamattina il cielo è coperto e pioviggina pure. Dalla porta vetrata del soggiorno si sentono gli spruzzi sollevati dalle macchine che passano nella via principale. Il giro bici salta, ma la cosa non mi disturba affatto.
Dopo le faccende di igiene personale, come un bel bagno caldo e taglio barba, si comincia a preparare la colazione per l'ideale famiglia Mulino Bianco, quella con tutti i personaggi che vissero felici e contenti.
A casa Marcante la preparazione della colazione consiste nello scaldare tre tazze di latte nel microonde. Come tre tazze, se siete in quattro, penseranno coloro che ci conoscono? Molto semplicemente se ne preparano tre, poi il "quarto uomo" avrà modo di fare anche lui colazione, con quello che avanza...
La scelta sulla guarnizione del latte è più o meno libera, tra Nesquik, caffé o Cappuccino dell'Eurospin. La varietà dei biscotti è abbastanza assortita dalla scatola di plastica e così Enrico ed Alice scelgono quest'ultimi, mentre Elisa preferisce i cereali.
Papà Marco si dedica a qualche altra piccola faccenda, come un po' di differenziazione di immondizie, nell'attesa che si liberi un posto ed una tazza. Perché è quasi scontato che tra Enrico o Alice qualcosa avanzerà nelle rispettive tazze. Se invece dovesse raramente succedere che Alice si beve tutto il latte, basta tirarne fuori dell'altro dal frigorifero ed il rabbocco è presto fatto.
Una delle mie attività preferite è quella di scucchiaiare dentro la scatola, cercando di tirare su quanti più "detriti" possibili, cioè quella poltiglia secca che giace nel fondo e che è costituita da pezzi di biscotti più diversi di ere glaciali precedenti. Perché la scatola viene raramente svuotata, ma viene frequentemente riportata a livello con biscotti di nuovi acquisti. Il risultato è che tale poltiglia, una volta che finisce dentro la tazza, si deposita in fondo e il gusto è indefinito ed impercettibile: solo un bel pastone delle galline dove di tanto in tanto si ha la fortuna di beccare qualche gocciola di cioccolato o qualche briciola particolarmente burrosa. Da leccarsi i baffi.
E' così che nel giro di un quarto d'ora la famiglia Marcante vive felice e contenta anche con la roba dell'Eurospin. Certo è che le macine o i galletti del Mulino Bianco ci finiscono anche loro nell'assortimento della scatola dei biscotti, ma non di rado compaiono anche tranci di crostata di marmellata o fettine di plumake preconfezionato.
Viva la colazione dell'Eurospin e la famigliuola del Mulino Bianco.
Di Marco Tenuti (del 08/12/2010 @ 14:41:10, in MTB, linkato 6048 volte)
In questo articolo si può vedere come si parte dai fili di carbonio, come viene intrecciato in modo da formare strisce monodirezionali e bidirezionali. Potete vedere l'assemblamento di una forcella, l'applicazione della resina epossidica e poi le ultime fasi di lavorazione come gli incollaggi, la sabbiatura, la verniciatura e l'applicazione degli adesivi.
Di Marco Tenuti (del 08/12/2010 @ 20:12:43, in MTB, linkato 8376 volte)
Qualcuno degli amici più stretti mi hanno detto che le iscrizioni alla terza edizione della Granfondo del Pandoro stentano a decollare.
Fermo restando che sono molto fiducioso sia nel meteo che nel fatto che tanti amici si iscriveranno a ridosso di domenica 19 dicembre, voglio ricordare a tutti che la partecipazione alla Granfondo del Pandoro è GRATUITA!
E' però assolutamente necessario iscriversi tramite il modulo online, come fareste per qualsiasi altra granfondo. Riceverete un messaggio e-mail di avvenuta iscrizione, messaggio in cui sarete invitati a spedire il fax del pagamento, ma non dovete fare nulla: è semplicemente il sistema automatico di iscrizione che manda un messaggio preformattato e non tiene conto del fatto che la manifestazione è gratuita. La granfondo del Pandoro è GRATIS!
Se vi sentite di essere obbligati a cambiare programma una volta che siete già iscritti, basta che mi comunichiate ogni vostra nuova intenzione e starò un attimo a togliervi dalla lista o a sostituire il vostro nominativo con quello di un vostro amico.
E se vi sentite in debito nel prendere parte a qualcosa che è gratuito, si farà come hanno suggerito tanti miei amici l'anno scorso: sarà presente una piccola cassettina in cui, se volete e solo se volte, potete lasciare un vostro contributo, ma ricordatevi ancora che la Granfondo del Pandoro è GRATIS!
Quindi iscrivetevi al più presto e fatevi riservare il vostro numero!
Di Marco Tenuti (del 10/12/2010 @ 18:34:35, in MTB, linkato 5823 volte)
Oggi per il sottoscritto ritorno alla grande in MTB! Era da una vita che non uscivo in solitario, come un cane sciolto, senza obblighi particolari di tempo e di percorso, se non l'ultimo limite imposto dal meteo, via via sempre più freddo e pungente, mano a mano che ci si alza di quota.
L'obiettivo di oggi era quello di verificare com'era le condizioni del fondo della Granfondo del Pandoro a 9 giorni dalla pedalata cicloturistica.
Le ultime piogge si sono abbattute mercoledì, cioè meno di 48 ore fa e mi aspettavo di trovare fango ovunque. Invece sono rimasto molto sorpreso!
Parecchi tratti del percorso della 3° GF del Pandoro hanno drenato molto bene e l'acqua si è asciugata abbastanza rapidamente. Tutti i rivoli e i corsi d'acqua che ho attraversato sono però strapieni e portano acqua a valle copiosamente.
Il giro di oggi ha previsto una pedalatina di riscaldamento da casa mia fino a Stallavena. Da lì mi sono alzato su asfalto fino a Rupiano e all'altezza della casa della "pora Alice" mi son infilato a destra nella primo pezzo inedito.
Questo pezzo conduce da Rupiano direttamente all'abitato di Vigo, senza passare per la curva di Salvalaio. Il tratto presenta una salita bella irta, dove tornano comodi i rapporti più corti, ma non è proibitiva.
Rapido trasferimento da Vigo fino sopra a Coda e a 30 metri dalla strada che porta verso Sengie, mi sono buttato a capofitto per una mulattiera fino ad arrivare sotto contrada Maso. Pezzo questo, assolutamente nuovo, solo che è necessario attraversare una scarsa recinzione ed un cancello praticamente aperto.
L'ascesa verso le case dei Brunelli è assolutamente tosta, ma fattibilissima anche col 27/32. Peccato per quei 3/4 metri di acqua e fango in prossimità della stalla.
Da Maso a Sengie il passo è breve ed il profumo del Boarol è più forte dei ciclamini in fiore. Così scendo rapidamente verso il vaio, ma al bivio svolto a sinistra verso le cave e lascio al suo posto l'irresistibile tentazione del Pezzo. A quest'altitudine, ma anche qualche minuto prima a Maso, la temperatura è gelida: le pozzanghere sono ormai tutte ghiacciate e i miei Schwalbe scricchiolano non poco dove metto le ruote.
Per il sottoscritto si tratta di esplorare il tratto pianeggiante dal Boarol fino a Saletti e Giare, evitando così il paltano del pascolo dei Fratoni e Calalba. Direi che questo suggerimento dell'Orlando è più che mai azzeccato.
A Giare perfino i cumuli di neve ai lati, ma non bado molto al freddo e punto dritto a Crosa di Schioppo, col taglio veloce verso Fiamene e la discesa velocissima verso Coda e Vigo, col tachimetro che segna i 68 km/h.
A Vigo opto per il single track che porta dalla Ria fino alla mulattiera delle Costeole, un pezzo davvero autentico, che non può essere trascurato nella GF del Pandoro.
Da lì in poi scendo rapidamente fino al capitello di San Giuseppe, proseguendo diritto verso Bosemai, proprio come la traccia della Verona-Boscochiesanuova di tre mesi fa.
A Bosemai però torno su dai miei genitori per un breve pit-stop a base di tè caldo, una cosa di 10 minuti scarsi, perché il sole è già sceso e la temperatura punta dritta verso lo zero.
Di Marco Tenuti (del 10/12/2010 @ 22:51:10, in MTB, linkato 6095 volte)
La voce girava già da qualche giorno ed era nell'aria da mesi. Adesso arriva l'ufficializzazione della cosa.
Il Radu non solo firma per il Team Strazzer per l'anno 2011, ma si porta pure dietro un gregario d'eccellenza, Simone Pasetto. La foto a lato li immortala con la divisa estiva Strazzer 2010 a margine della conferenza stampa tenutasi alla Pieve.
Non si conosce nemmeno l'ingaggio versato a Cicli Tagliaro per acquisire il cartellino di Zumerle, nè si conosce la cifra dello stipendio annuale del ciclista. I beneinformati hanno solo fatto trapelare la voce "pacchetto intermedio". Trattasi probabilmente di un linguaggio cifrato, a cui corrisponde una cifra ben consistente e che non tarderà molto a venire fuori nell'ambiente, per cui non rimane che aspettare che la cosa diventi pubblica.
Per quanto riguarda i programmi sportivi presentati durante la conferenza ai giornalisti, pare che Zumerle affronterà la combinata Lessinia Tour e la Serenissima Coppa Veneto, per cui il debutto nel doppio circuito veneto è previsto per domenica 27 marzo 2011 alla Tre Valli a Tregnago, anche se pare che l'atleta debutterà in gara già al 6 marzo con la nuova divisa Strazzer già ad Asola (MN) per l'X-bionic Challenge, dove sarà al via anche il suo compagno di merende Marcante, oltre ad altri membri del Team Strazzer.
Non si sa molto dei retroscena che hanno portato il Compagno di Merende a rompere col team Tagliaro, dopo che il Marcantonio della Pieve si era tanto prodigato nel corso delle stagioni precedenti, sia per raccogliere nuovi sponsor che per realizzare alcuni capi d'abbigliamento, come appunto la divisa Tagliaro estiva che si è vista in giro nel corso del 2009 e del 2010. Ma non importa, il buon Marco continuerà a pedalare sulle bici del marchio di Colognola ai Colli, pertanto continuerà la collaborazione col costruttore veronese.
Non rimane altro che fare i migliori auguri ai due amici dell'est veronese per una stagione scoppiettante!
Di Marco Tenuti (del 11/12/2010 @ 10:04:17, in MTB, linkato 9246 volte)
Ecco qui a lato la bici vincitrice nella speciale classifica "bici natalizzate" '09, ripresa dal post pubblicato sul blog del Papataso, ormai dodici mesi fa.
Era la Specialized S-Works di Francesco Pedron, per gli intimi il Signore delle Antenne, la vincitrice dell'edizione dell'anno scorso, che soffiava il primo premio al Chesinon con geometrie Full Dynamix di Anonimo Turnover, che inglobava una molto rustica stella cometa nel triangolo del telaio.
Per la bici di Francesco alcune palle natalizie di colore rosso e una bella strenna argentea attorcigliata sia al manubrio che al tubo orizzontale, davvero due effetti di Natale molto classici, che denotano assolutamente uno stile impeccabile.
Non è comunque un caso che nel corso del 2010 sia il primo che il secondo classificato di questa speciale graduatoria si siano già disfatti dei rispettivi mezzi e abbiamo pensato alle loro nuove bici, esclusivamente in vista del prestigiosissimo concorso 2010.
Per entrambi bici nuove, per SdA una Gary Fisher con ruotone da 29, mentre per Anonimo una classica Focus Raven che probabilmente ha già preso parte a qualcuna delle passate edizioni.
Ecco il commento di Francesco quando gli è stata chiesta qualche anticipazione per l'edizione di quest'anno: "Beh, inutile dire che il telaio della mia bici presentava già un'accoppiata di colori azzeccata per il Natale, essendo verniciata di bianco e rosso. Per il 2010 ho fatto invece una scelta di campo molto radicale, perché le cose, se si fanno, si fanno ancora una volta in grande stile, e sicuramente un telaio da 29 presenta uno sviluppo ed una superficie molto più ampi per metterci degli addobbi su misura".
Siamo sicuri che Anonimo Turnover non tarderà anche lui a rivelare qualche scoop sul suo carro allegorico in via di completamento. Cosa aspettarsi tra poco più di una settimana?
Di Marco Tenuti (del 12/12/2010 @ 16:35:25, in MTB, linkato 9964 volte)
Domenica 19 dicembre 2010
ritrovo ore 8.45
partenza pedalata ore 9.15
piazzale inferiore via Chiesa di Alcenago, Grezzana
ristoro finale ore 11.30 in Corte "Gianni del Marcante"
(poco sotto la Chiesa)
Nell'immagine sottostante potete vedere grossolanamente la strada da percorrere dall'uscita della superstrada di Stallavena fino al piazzale inferiore della Chiesa di Alcenago. Cliccate qui o la cartina per il percorso completo in Google Maps.
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