Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Ricordo a tutti i ciclisti "senaghesi" e simpatizzanti che sabato pomeriggio verso le ore 14.45-15 c'è l'appuntamento alle Fosse per pedalata cicloturistica Peri-Fosse dei Ghelafemo, com'è ormai tradizione dal lontano 2002.
Lasceremo le macchine parcheggiate in piazza alle Fosse e scenderemo in Valdadige per ricongiungerci con qualche altro simpatizzante che arriverà a Peri da altre strade.
Sono ammesse biciclette di tutti i tipi, purché non motorizzate: bisogna far fadiga e bisogna farghela! Alla fine solito piccolo intrattenimento all'Ombra per i goti postpedalata.
Per ogni riferimento chiedere a me o al Daniele Taviani. Disponibile anche il volantino in PDF.
Me lo aveva proposto il buon Miglioranzi per stamattina, cioè il giro del lago completo nel gruppone coi professionisti, Pietropolli, Bellotti, Turrina e altri pro tirati su lungo la sponda bresciana. Gli accordi erano che loro stanno davanti a tirare e dietro si accodano tutti quanti. La partenza era prevista alle ore 9.00 alla rotonda di Lazise.
Per evidenti motivi lavorativi ho rinunciato alla cosa, più che altro perché devo alzare di brutto il PIL, prima della fine di novembre. Ho un progetto nuovo in Concrete su cui ho avuto carta bianca e devo darci dentro come un musso, in modo tale da arrivare alla presentazione al SAIE di Bologna e alla consegna per il CD-ROM per metà novembre.
Intanto guardatevi qua alcune foto del giro del lago...
Da ieri pomeriggio i compagni di merende risultano nell'elenco dei concorrenti iscritti alla Gran Fondo Luca Avesani, in programma domenica 20 settembre.
570 per il Marcante, 571 per il Radu e 572 per Simone Pasetto, dal 2009 in forza a Cicli Tagliaro. Sarà probabilmente dei nostri anche Massimiliano Miglioranzi, nel senso che anche lui farà il percorso medio. Il percorso medio prevede l'impegnativa scalata da Caprino fino a Novezza, la discesa ad Avio e a Peri, dove il percorso si ricongiunge col percorso corto verso Fosse ed Erbezzo, per poi scendere tutta la Valpantena fino a Porta Vescovo dove l'ultimo ostacolo è rappresentato dalle Torricelle. Dovrebbero essere suppergiù 2890 metri di dislivello.
Il percorso lungo, invece, una volta arrivati ad Erbezzo, prosegue verso Boscochiesanuova, Tracchi, Branchetto, San Giorgio, Velo Veronese, Roverè Veronese, ponte sulla Pissarotta, Cerro Veronese, Azzago, Romagnano, Grezzana e salitella finale delle Torricelle per un totale di 183,5 km e un dislivello da spettino.
Per chi non avesse notato, i pettorali da 1 a 500 vengono assegnati agli intrepidi del percorso lungo, da 501 a 1500 ai temerari del medio, mentre da 1501 in su a tutti quelli del percorso corto, che affronteranno solo le salite della Peri-Fosse la Barozze-Ronconi.
Volevo anch'io ringraziare tutti quanti per l'ottima riuscita della notturna delle notturne, cioè Camuzzini Night, con l'ideale location e l'ospitalità di Christian Aldegheri e la partecipazione dell'intero Pappataso Fans Club e di tanti del team Focus Italia. Quella di ieri sera chiude di fatto la stagione estiva 2009, anche se è già previsto qualche strascico...
Tutto riuscito alla perfezione:
- le solite sfuriate ci sono state come sempre e questa volta recito il "mea culpa" per aver buttato benzina sul fuoco proprio alla prima salita, cioè quella che portava al castello di Montorio
-
la pedalata è stata caratterizzata comunque da un ritmo alla volemose bene
-
"mondiale" la grigliata della famiglia Aldegheri: menzione d'onore per la coppa di cui ho fatto il bis (dove l'avete comprata che era così tenera?)
-
altrettanto "mondiale" l'organizzazione della famiglia Aldegheri, che passava al tavolo, meglio dei più puntuali camerieri
-
ottimo il contorno a base di video della stagione 2008/2009 del Pappataso (la prossima volta si può addirittura studiare bene la scaletta di proiezione)
-
eccellente come sempre l'attività di coordinamento del Pappataso che non ha lasciato nulla al caso ed avrà speso anche questa volta un buon deca tra SMS e telefonate
-
suggestive le discese fatte da un gruppo così numeroso con la fila di lucette ad illuminare la strada
-
più che soddisfacente la scelta del percorso che non presentava niente di tecnico, tale da mettere in difficoltà chi come il sottoscritto era praticamente senza luce
-
insuperabile il mio Maxxis Crossmark che è arrivato ormai a 10 mesi di utilizzo e resiste ancora: ieri sera mi ha fatto prendere un colpo, si trattava solo di una fuoriuscita d'aria, ma alla fine è bastata una pompatina per ripristinare una pressione accettabile
-
fortunato il buon Orlandi che a mezzanotte passata ha ritrovato sul tetto della propria Polo il borsellino con soldi, chiavi e telefono
Si chiude insomma la stagione estiva 2009 e adesso al mercoledì parte quella sontuosa del BIDAY da farsi prevalentemente nelle ore centrali della giornata o nel primissimo pomeriggio per chi ha la fortuna di poterlo fare. Vorrei però riprendere un'idea che in Turnover di tanto in tanto si sente parlare e cioè quella di fare la "notturna novembrina". Le possibilità sono due:
-
"notturna stradale a San Giorgio", pedalata in BDC che parte da Grezzana-Stallavena verso le 18.30-19 ed arriva fino a San Giorgio capeggiata spesso dal Negu (generalmente questa viene fatta con una vettura di appoggio che porta in quota le borse in modo tale che tutti a San Giorgio possano cambiarsi e scendere con indumenti asciutti)
-
"Translessinia notturna", pedalata in MTB da farsi in condizioni di luna piena e con Translessinia non ancora innevata verso fine ottobre o primi di novembre, di cui mi ha parlato di tanto in tanto il Bosca
Disponibile dal sito del Rally Due Valli la cartina del rally più famoso di Verona.
Il programma prevede la partenza sabato 17 ottobre alle ore 22 da Castelvecchio, in posizione centralissima a Verona. Il trasferimento dal capoluogo scaligero verso il parco assistenza di San Bonifacio consentirà agli equipaggi di avvicinarsi al teatro di battaglia, cioè la Val d'Illasi, dove si trovano le tre classiche prove speciali del Due Valli, ossia Campiano, Ca' del Diaolo e Santissima Trinità.
Intanto rimaniamo in attesa della composizione dell'interessante elenco partenti, dove alcuni scoop già girano sul forum di Rallylink a questo post.
Mi capita di tanto in tanto di trovarmi di fronte al problema di gente che non riesce a configurare la posta elettronica sul proprio computer: si tratta spesso di gente che ha il proprio indirizzo e-mail di Libero o Tele2, ma è connessa alla rete tramite un altro provider, come ad esempio Tiscali o Alice.
Se si vuole controllare la posta elettronica di Libero o Wind o IOL con l'iPhone, quindi con un client via POP3, si può fare solo se lo si fa con una connessione ad Internet di Libero/Infostrada. Pertanto, se uno è collegato ad esempio dalla rete mobile di Vodafone (Mobile Internet o Mobile Internet per iPhone), non lo si può fare, visto che la connessione ad Internet è con Vodafone, per l'esattezza iphone.vodafone.it. Insomma non è colpa di Vodafone, ma del condizioni mutate del contratto Libero/Infostrada quando nel 2004/2005 hanno introdotto tale irritante limitazione o per tutti coloro che hanno ottenuto un indirizzo e-mail gratis da Libero dopo tale data. Purtroppo il servizio è gratis e Libero/Infostrada fa quello che vuole di ciò che regala come servizio.
E' un trucchetto molto bastardo di Libero/Infostrada per fare in modo che la posta elettronica funzioni con un client di posta elettronica solo se sei connesso ad Internet tramite il loro numero di accesso o una loro ADSL.
L'eccezione alla cosa di cui sopra è che tu abbia comprato da loro almeno qualche servizio, come appunto una ADSL. In tal caso gli indirizzi di posta elettronica associati al contratto ADSL o Tutto Incluso sono abilitati a funzionare anche via POP3 da qualsiasi punto della rete IP. Tengo a precisare che non è solo Libero/Infostrada a fare questo trucchetto. Anche altri provider impediscono l'accesso POP3 diversi dai loro.
Un alternativa è quella di comprare il servizio Libero Mail Plus.
Infatti io ho il mio indirizzo e-mail storico su Libero che riesco a scaricare via POP3 anche dall'iPhone, cioè da un punto della rete fuori dalle dorsali Libero/Infostrada.
Non vi rimane che controllare la tua posta via web, cioè con Safari, che è assolutamente scomodo. Sul PC invece puoi ricorrere al comodissimo FreePOPs.
Oggi è andata in scena la quinta edizione della Peri-Fosse coi Ghelafemo. Nonostante tutte le nostre aspettative, anche quest'anno l'evento è stato disertato dallo zoccolo duro.
Vale la pena sentire un po' delle scuse messe avanti dal cosiddetto zoccolo duro. Il Righe comunica via SMS: "Se podessi, la pedalarei col T-Max, ma son propio messo mal". La Bissa ancora verso metà settimana cambiava discorso col Pich, mentre la telefonatina del Beppe Canteri from Corbiolo cominciava con una risatina e un discorso del tipo "La bici è da due anni che non la prendo in mano". Insomma i Ghelafemo fanno acqua su tutta la linea, in quanto a FARGHELA come una volta. Per fortuna che l'elenco partenti presentava qualche new entry che merita sicuramente il titolo di uno "CHE GHE LE FA" e quindi la coccarda la assegniamo di diritto per la prova caratteriale, nonché atletica.
Anzitutto io opto per la giornata ad "emissione zero": lascio quindi a casa la macchina e parto alle 14 scarse da Quinto puntando diritto verso Alcenago e poi eventualmente Fosse, sperando in un passaggio.
Infatti, arrivato in quel di Vigo di Alcenago, trovo il dr.Pich che sta caricando la sua Olimpia e quindi approfitto della sua vettura, risparmiando così un po' la gamba per la prestazione sulla Peri-Fosse.
Dopo un breve corsetto di traumatologia sportiva del Pich mentre ci spostiamo in macchina da Alcenago verso le Fosse, arriviamo in piazza della Chiesa che ci aspetta la Daniela, una nuova promessa del ciclismo veronese, che ha cominciato a pedalare a febbraio, si difende già bene e promette benissimo per il futuro.
Verso le 15.05 in tre scendiamo in Valdadige dove contiamo di trovare Ivano, il caposala del pronto soccorso di Negrar. Vuoi che lungo la discesa incrociamo anche Paolo Orlandi che si trova già sul pezzo duro dopo il nono tornante, al quale ricordo di presentarsi in fondo al via. Un saluto anche a Stefano Magalini già ben oltre la metà della salita e anche per lui un arrivederci a domenica prossima, mentre quasi in fondo scorgiamo alcuni del team Focus, uno dei due Tiso.
Purtroppo arrivati in fondo alla discesa troviamo Ivano alquanto sconsolato per la rottura di un raggio della sua ruota posteriore, una Campagnolo Scirocco G3, per fortuna uno di quelli centrali, anche se la ruota sbambola abbastanza e costringe l'infermiere a dover aprire i freni per poter far girare la ruota decentemente.
Daniela decide di prendersi subito un po' di vantaggio e attacca subito la salita con l'iPod nelle orecchie. Per noi invece il classico riscaldamento fino ad Ossenigo, dove approfittiamo per riempire le borracce e scoprire il numero di oggi fatto dall'Orlando Furioso.
Paolo lo abbiamo incrociato al nono tornante in compagnia di un suo amico che stava zizzagando, ma entrambi erano reduci dalla salita di Novezza. Paolo, come d'accordo, gira la bici e torna giù in fondo! Pertanto dopo la salita di Novezza, si fa per due volte la Peri-Fosse! Se prendete in mano la calcolatrice - anzi la prendo io per voi - vengono fuori 3210 metri di dislivello. Per arrivare a casa l'Orlandi arrotonderà quasi a 3500 metri di salita e circa 155 km!
Il mio dubbio è quello di come affrontare la salita: fare una simulazione per domenica prossima all'Avesani, visto comunque che avevo già 700 metri di dislivello pedalati nelle ultime ore, o sparare il tempone anche se la gamba non è freschissima?
Poco male: decido di partire con un mio ritmo e trovo subito un equilibrio di pedalata a frequenza cardiaca abbastanza alta, sui 171-172 bpm e una velocità di ascesa bella allegra, cioè tra i 14 e i 15 km/h. Mi pare di salire bene: gli altri non mi seguono, ma seguono già al primo tornante a 100 metri, alché mi prende subito il dubbio di esser partito un po' troppo forte, ma ben presto arrivo al secondo tornante, mentre al terzo mi giro e scorgo la sagoma del Paolo, che segue praticamente al mio ritmo e continua a guadagnare inesorabilmente metro su metro.
Un flash dopo il sesto tornante quando ci supera uno con due marce in più: scoprirò una volta arrivato in cima che trattasi di Tiziano Benedetti, già vincitore mi pare per ben tre volte del percorso corto dell'Avesani, e che oggi è salito a freddo in 32 minuti.
No problema: il Paolo mi dice che la nostra marcia è su tempi da 43' per cui testa bassa e si continua a pedalare. Arrivati al nono tornante, il 27 è già sù. La velocità di ascesa è ancora ottima e sul pezzo duro la velocità non va mai sotto gli 8 km/h, per cui c'è solo da resistere e sperare nel tabellone di legno posto sulla sinistra che introduce nel comune di Sant'Anna d'Alfaedo.
L'Orlandi, in virtù della sua Compact, mi passa davanti e psicologicamente soffro un po' la cosa, ma cerco di starci. Vuoi che il cartello riappare, giù un dente e sfilo il Paolo. Scoprirò all'arrivo che per lui il cartello è stato il tracollo, con principio di sudorazione fredda e crisi data da ipoglicemia, insomma il classico calo di zuccheri che qualsiasi ciclista non vorrebbe mai avere, cioè la crisi nera. Comunque tanto di cappello a Paolo per aver comunque tenuto un ritmo da 45' al secondo giro sulla Peri-Fosse, dopo nientepopò di meno che Novezza e la prima Peri-Fosse!
Io continuo la mia corsa e sforo coi battiti a quota 183, ma il decimo tornante è lì e appena dietro la curva mi aspetta la riga bianca, dove stacco 43'19", mio nuovo personale, che era fermo al 2007 quando avevo fatto 45'23" con la Scale 10 gonfiata a 3 atm.
Mentre io scambio qualche chiacchera con Benedetti, il Paolo arriva, si rifugia immediatamente dentro all'Ombra e va subito in endovena con Cocacola e Loacker. Di lì a poco arriva anche Ivano, con un buon ritmo, nonostante il fastidio del raggio rotto, mentre il dr.Pich arriva in 54' e gira subito la bici per vedere a che punto è la Daniela. Complimenti a lei perché arriva sù in circa 1h06', che per essere la prima volta per una donna è pur sempre un gran tempo. Se va avanti di questo passo, l'anno prossimo va di sotto all'ora senza grossi problemi.
All'Ombra delle Fosse cochetta praticamente per tutti, per me anche un cappuccino, mentre il Pich e la Daniela si permettono pure una birra media per la soddisfazione. Peccato solo per quelle due sigarette della dottoressa, su cui mi calca tutto il palco...
La prossima volta vogliamo Daniela senza sigarette e col casco, anche se siamo già sicuri che l'anno prossimo arriverà una bici nuova con tanto di Compact. Anche per il Pich nota di demerito per la mancanza del casco, dopo il trattato di traumatologia della spina dorsale fatto in macchina.
Anche la Peri-Fosse è andata: il tempo è stato ritoccato di un po' anche quest'anno. A questo punto per i Ghelafemo arrivederci all'anno prossimo, mentre con la Peri-Fosse ne riparliamo domenica prossima all'Avesani.
Senza ombra di dubbio per noi è il vincitore della Custoza Bike '09. Guardate da subito quanto è solare ancora in griglia di partenza, non c'ha gli occhi spiritati! Se poi aggiungete il fatto che chi lo circonda sul podio finale, ha ben altro supporto tecnico e sportivo, allora il Miglio per noi è arrivato UNO.
Onore al merito all'eroe di giornata: arrivare in mezzo a gente che c'ha un suppporto tecnico e medico da spettino è dir poco un risultato eccezionale. Ricordati sempre del tuo Fans Club che, quando presente, ti porta sempre quel pizzico di fortuna, e PAGA LA GALZEGA che l'è ora! E se domani il tempo regge, forse esco nientepopòdimeno che col Miglio, se nol me tira el col!
Inutile dire che la sfida dei fratelli Pezzo era uno degli argomenti di giornata che ha tenuto banco e che terrà banco per un bel po' di giorni ancora, ma dall'Anonimo Turnover mi sarei aspettato una scelta in controtendenza per la Custoza, tanto a voler dimostrare di poter star davanti al fratello indipendentemente dal mezzo, nonostante quest'ultimo partisse con la Rigidona. Insomma me pareva de veder Hamilton e Raikkonen che fanno la stessa strategia di gara a Monza, tanto perché chi è davanti - l'Anonimo ha vinto infatti la sfida diretta in casa a Tregnago - deve semplicemente difendersi.
Detto questo, per me ieri mattina trattasi 88 km veramente veloci, parecchi dietro ad una gran ruota come quella del Conte! Le intenzioni erano quelle di macinare chilometri a ritmo medio in vista dell'impegnativa uscita agonistica in programma per domenica prossima. Il Conte Savoia anche ieri sfoggiava uno stato di forma da paura, sempre a tirare ben oltre i 40 km/h. Il percorso è molto variegato con una quantità di saliscendi fatti tutti alla soglia o poco sopra.
Ricordo anzitutto l'entrata in Bussolengo creando scompiglio nel Green Team tutto al servizio della Marisa Coato, poi il Flover a tutta ancora una volta con la Marisa che mette il gruppo a trenare pur di farsi riportare sotto al duo Savoia-Tenuti e che sbraita come poche volte. Dopo averli staccati per nervi tesi nel gruppo, andiamo a fare i vari vallonati di Pastrengo, Piovezzano, Lazise, Colà, Sandrà, Castelnuovo, Bosco di Sona e poco fuori Custoza, cioè tutto un su e giù dove le mie gambe e quelle del Conte cominciano a patire qualcosina, ma resistono abbastanza bene.
La velocità media è sempre costantemente oltre i 30 km/h ovunque. Il tratto Custoza- Lugagnano, con lo spettro della Cicci e della Claudia che ci urlano dietro perché siamo in lieve ritardo, ci fa trenare stabilmente ai 40 km/h. Tra semafori e incroci lo abbiamo fatto ai 36,7 km/h di media!
Impressionante l'azione poderosa del Nobile Savoia dall'Esselunga di via Fincato,
quando egli si azzarda pure il sorpasso sul gruppetto misto, dove notiamo due divise KM Sport, alla velocità dei 41 km/h
in direzione Marzana - io sempre appiccicato dietro come un adesivo
BABY A BORDO - non mi passa neanche per l'anticamera del cervello di mollare e riesco pure a dargli il cambio per un buon mezzo chilometro alla Ciesetta dell'Altarol ai 42 km/h e MERITATISSIMA PAUSA
BRIOCHES da Rossini, tipo "battuta in ritirata" per il fuorisoglia a ben oltre 180 bpm! Praticamente i KM Sport in affanno manco fanno a tempo a salutarci e a ringraziarci della trenata, che il Conte ha già ordinato cappuccio, brioche e macchiatone, mentre io piscio sudore per tutta la pasticceria, no un bel vèder!
Alla fine un totale di quasi 90 km praticamente in tre ore nette con tanto di pausa a Custoza di più di un quarto d'ora per vedere la procedura di partenza
della gara MTB. Non vi sto a raccontare il pomeriggio perché c'era in programma "Polenta e bogoni coi Marcanti"...
E' ancora presto per potersi esprimere, ma fino a ieri sera le previsioni a 5/6 giorni davano temporali verso sabato pomeriggio e per domenica mattina cielo sereno o poco nuvoloso.
Oggi, purtroppo, le previsioni volgono al peggio e fanno pensare ad una Avesani come da rituale, cioè Avesani bagnata:
http://www.ilmeteo.it/meteo/Verona
Speriamo a questo punto che giri di nuovo...
Oggi ho accettato l'invito del Miglio di andare a pedalare con lui e alcuni altri ciclisti della zona lago. Si spera nel meteo abbastanza clemente nelle prime ore del pomeriggio e si punta verso il Basso Lago.
L'appuntamento è in Corso Milano e da lì ci avviamo subito in direzione Chievo e San Vito in Mantico col Miglio subito a menare a 110 pedalate ai 40 km/h tra le macchine, gli scooter e gli autobus.
Poco prima di Bussolengo incrociamo il resto del gruppo che si era mosso incontro a noi, con Mattia, Telemaco, Giorgio e un altro amico di Albarè.
La velocità al Flover è sostenuta, ma non impossibile per cui si riesce da subito a stare nel gruppo, mentre la discesa verso Lazise è fatta ad una velocità assolutamente moderata e pertanto ci scappa una chiacchera cordiale con Telemaco.
Il Miglio si sente davvero in forma e poco dopo Bardolino si mette pure a tirare ai 45 km/h. Noi tutti acconsentiamo e ciucciamo ruota volentieri, tanto è vero che arriviamo a Torri del Benaco in un men che non si dica.
L'attacco della Torri-Albisano loro lo fanno a velocità pazzesca. Io invece mi dedico ad alcune commesse, in primis mangiarmi la banana che avevo a bordo e a leggere la quantità di messaggi che stava arrivando principalmente dal Conte Savoia. Mi faccio pertanto tutta la Torri-Albisano-bivio in soglia e probabilmente i big si spazientiscono di aspettarmi in cima, che il Miglio pensa bene di tornare giù un paio di tornanti per vedere come sono messo. Sembra che loro siano saliti in 18'30", quando il tempo record alla GF Città di Lazise era leggermente superiore ai 17'.
Si torna giù a Castion e poi a Costermano. Il Miglio, sorprendentemente, mette la freccia e gira di nuovo verso Garda. Io gli chiedo se per caso non abbia in mente di accompagnarmi a casa in direzione Verona, ma mi dice che si sente bene e vuole fare il Pigno.
Così attraversiamo Garda e poi all'abitato di Bardolino mettiamo la freccia per fare il Pigno. Qua le moto davanti sfrecciano come sempre, mentre io rimango dietro in compagnia di Giorgio e qualcun'altro, con le gambe che cominciano ormai a sentire i chilometri di lontananza da casa.
Purtroppo il tempo lascia cadere le prime gocce e in cima ad Albarè siamo già belli zeppi di acqua. Da lì in poi salutiamo gli amici della zona lago e rimaniamo io, il Miglio e Giorgio a menare verso casa, con l'acqua che cessa solo poco prima di Pescantina.
Ormai arrivati a Ponte Catena salutiamo il Giando, che ha appena preso in mano la MTB e spera anche lui in una clemenza di Giove Pluvio, ma i chilometri che mi separano da lì a casa non saranno affatto asciutti.
Per concludere 111 km ai 31 km/h, quasi tutti dietro ruote veloci, direi un buon allenamento delle gambe per la Avesani, ma soprattutto per la testa, più che altro perché domenica ci sarà da battagliare anche col meteo...
|