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Un giretto lunghetto in vista dell'Avesani
Di Marco Tenuti (del 15/09/2009 @ 19:20:06, in MTB, linkato 1146 volte)

Oggi ho accettato l'invito del Miglio di andare a pedalare con lui e alcuni altri ciclisti della zona lago. Si spera nel meteo abbastanza clemente nelle prime ore del pomeriggio e si punta verso il Basso Lago.

L'appuntamento è in Corso Milano e da lì ci avviamo subito in direzione Chievo e San Vito in Mantico col Miglio subito a menare a 110 pedalate ai 40 km/h tra le macchine, gli scooter e gli autobus.

Poco prima di Bussolengo incrociamo il resto del gruppo che si era mosso incontro a noi, con Mattia, Telemaco, Giorgio e un altro amico di Albarè.

La velocità al Flover è sostenuta, ma non impossibile per cui si riesce da subito a stare nel gruppo, mentre la discesa verso Lazise è fatta ad una velocità assolutamente moderata e pertanto ci scappa una chiacchera cordiale con Telemaco.

Il Miglio si sente davvero in forma e poco dopo Bardolino si mette pure a tirare ai 45 km/h. Noi tutti acconsentiamo e ciucciamo ruota volentieri, tanto è vero che arriviamo a Torri del Benaco in un men che non si dica.

L'attacco della Torri-Albisano loro lo fanno a velocità pazzesca. Io invece mi dedico ad alcune commesse, in primis mangiarmi la banana che avevo a bordo e a leggere la quantità di messaggi che stava arrivando principalmente dal Conte Savoia. Mi faccio pertanto tutta la Torri-Albisano-bivio in soglia e probabilmente i big si spazientiscono di aspettarmi in cima, che il Miglio pensa bene di tornare giù un paio di tornanti per vedere come sono messo. Sembra che loro siano saliti in 18'30", quando il tempo record alla GF Città di Lazise era leggermente superiore ai 17'.

Si torna giù a Castion e poi a Costermano. Il Miglio, sorprendentemente, mette la freccia e gira di nuovo verso Garda. Io gli chiedo se per caso non abbia in mente di accompagnarmi a casa in direzione Verona, ma mi dice che si sente bene e vuole fare il Pigno.

Così attraversiamo Garda e poi all'abitato di Bardolino mettiamo la freccia per fare il Pigno. Qua le moto davanti sfrecciano come sempre, mentre io rimango dietro in compagnia di Giorgio e qualcun'altro, con le gambe che cominciano ormai a sentire i chilometri di lontananza da casa.

Purtroppo il tempo lascia cadere le prime gocce e in cima ad Albarè siamo già belli zeppi di acqua. Da lì in poi salutiamo gli amici della zona lago e rimaniamo io, il Miglio e Giorgio a menare verso casa, con l'acqua che cessa solo poco prima di Pescantina.

Ormai arrivati a Ponte Catena salutiamo il Giando, che ha appena preso in mano la MTB e spera anche lui in una clemenza di Giove Pluvio, ma i chilometri che mi separano da lì a casa non saranno affatto asciutti.

Per concludere 111 km ai 31 km/h, quasi tutti dietro ruote veloci, direi un buon allenamento delle gambe per la Avesani, ma soprattutto per la testa, più che altro perché domenica ci sarà da battagliare anche col meteo...

il gruppetto in preparazione per l'Avesani