Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Appena postate con Picasa tutte le mie foto della Gran Fondo d'Autunno '13 organizzata dal Team Bcicli.
Se le volete in alta risoluzione, scrivetemi che ve le mando volentieri.
Buona visione!
clicca sulla foto per andare alla gallery
Fine settimana davvero ricco di percorsi, di chilometri e di pacche sulle spalle quello appena trascorso per il sottoscritto.
Sabato mi sono aggregato al GC Grezzana, che aveva in programma una delle gite più classiche, dove si unisce la pedalata cicloturistica alle degustazioni enogastronomiche: destinazione Fiera del Riso ad Isola della Scala.
La partenza dal Ciao è stata data alle 8.30 abbondanti e ci abbiamo messo tutta la mattina per arrivare ad Isola della Scala, a causa di un giro labirintico che ci ha visto spesso fermi per sosta caffé e sosta aperitivo, rispettivamente in quel di Custoza e di Nogarole Rocca.
Arrivati ad Isola della Scala a mezzogiorno in punto, solo il tempo di parcheggiare le nostre bici e poi ad accomodarsi a tavola per un congruo ristoro, nonostante i pochi chilometri pedalati fino a quel momento, cioè neanche 70 da casa. Con l'occasione anche l'Orlando ricongiuntosi per degustare el puerco dentro el risotto.
I senatori del gruppo sono comunque molto abili nella negoziazione del pasto e, forti del numero di presenze, cioè all'incirca una trentina di ciclisti, riusciamo a staccare con 10 Euro a testa:
- abbondante risotto col tastasal
- vino bianco e nero
- acqua minerale e naturale
- bis di risotto per più della metà dei presenti
- caffé corretto grappa e sambuca
- sfogliatine Vincenzi da pociare nel caffé
Di più non potevamo chiedere nè da una parte, nè dall'altra. Pertanto, ancora una volta il rapporto qualità-prezzo è imbattibile con Nik Turri & Co.
Le operazioni di reimbarco sulle superleggere sono però abbastanza lente, così come abbastanza lenta, anzi decisamente lenta, è la ripartenza da Isola della Scala in direzione Ca' degli Oppi, Oppeano e Zevio.
Succede qualche attimo di scollamento nel gruppone, con la tensione per un attimo alle stelle, perché le ruote veloci vorrebbero sfrecciare a gara, a mo' di garone UDACE, mentre il resto del gruppo non ha le forze per stare nel treno ai 40 km/h. In più, per il sottoscritto, il compito di tenere sempre coperto l'Orlando, onde evitargli di stancarsi troppo per l'impegno all'indomani.
Comunque, dopo un ricompattamento in piazza a Zevio, c'è modo per gli scalmanati di sfogarsi, col classico vallonato che porta da Ponte Florio fino a Marzana, dove il Bigolo (Avanzi) è sempre quello più in forma tra un traguardo volante e l'altro, mentre io lo marco a ruota, senza mettere in discussione la sua leadership e causare crisi d'identità. Insomma mi ritrovo senza volerlo dentro qualche trenata "UDACE" tra Gentlemen, Supergentlemen A-B eticì.
Domenica mattina, invece, prendo la Santa Messa delle ore 8.00 a Grezzana e poi con calma, molta calma, parto da casa alle 9.45 con l'intenzione di andare sul percorso della Granfondo d'Autunno a scattare foto.
Così salgo da Grezzana a Montecchio di Negrar in soupless, poi giù verso le Ragose e svolta a destra in direzione Gigi in modo da imboccare il toboga che porta a Villa Novare.
Quando arrivo alla fettuccia che delimita il percorso di gara, gli sbandieratori mi dicono che i primi due concorrenti, Rabensteiner e Righettini, gli uomini Focus XC, sono già passati, così mi infilo dentro io cercando di andarli a prendere in discesa con lo zainetto e la reflex a spalle, ma non li vedo proprio...
Poco male, mi fermo un attimo per fare passare il terzo ed il quarto e così tengo la loro ruota fino a Villa Novare e riesco a momenti nell'azione di rientro su Agostino Andreis e Georgy Dmitriev.
Da lì in poi mi posizionerò per scattare un centinaio di foto in un paio di punti nei paraggi della villa e poi, appena passato il Max Maga, mi ritroverò a percorrere tutta la parte finale di gara scambiandomi di tanto in tanto con lui e gli altri concorrenti sul suo passo. Per le foto andate qui.
Totale chilometri 165, di cui 43 nella giornata di ieri per andare e tornare dalla Granfondo d'Autunno, cioè un pezzo di gara più un paio di ascese su asfalto per andare e tornare da casa, cioè 1200 metri di dislivello.
Ecco il salame al cioccolato in versione Irresistibile. La ricetta proviene dalla mia vicina Roberta e giusto sabato scorso mia moglie Elisa e Roberta si sono riunite per preparare un po' per la cena. Č chiaro che questa versione è irresistibile per il fatto che mascarpone e la Nutella fanno certamente la differenza. Il classico salame al cioccolato prevederebbe invece di utilizzare le uova, lo zucchero ed il cacao, oltre all'aggiunta minima di qualche liquore.
Ingredienti
- 250 g di mascarpone
- 250 g di biscotti oro Saiwa
- 5/6 cucchiai di Nutella
Preparazione
- Sbriciolare i biscotti secchi in pezzi sufficientemente piccoli
- Aggiungere il mascarpone e la Nutella
- Aggiungere i cucchiai di Nutella
- Mescolare energicamente fino ad ottenere un impasto omogeneo come consistenza e colore
- Disporre un foglio di pellicola trasparente e formare il filoncino
- Avvolgerlo nella pellicola trasparente e rotolare in modo da dare una forma cilindrica
- Riporre nel freezer per almeno 5/6 ore
Qui sotto trovate le fasi salienti attraverso alcune illustrazioni scattate proprio sabato durante la preparazione. Provare per credere.
A volte mi chiedo come sia possibile che Microsoft continui a superarsi nello stabilire record negativi. Da un colosso mondiale che, bene o male, ha ancora il controllo della maggioranza dei sistemi operativi desktop e degli applicativi per l'ufficio, ci si aspetterebbe di continuare a commettere gli stessi errori.
Magari invece sono io a sbagliarmi, perché l'errore in cui sono incappato non è attribuibile a Microsoft, però...
Mi capita di tanto in tanto di utilizzare l'applicazione Connessione Desktop Remoto su Lion (OS X 10.7.5). Mi connetto sostanzialmente dal Mac ad alcuni web server con Windows Server (2003 R2 o 2008) utilizzando l'applicazione RDC di Microsoft, un'applicazione gratuita.
All'uscita della sessione, che pare chiudersi correttamente server-side, pare che l'applicazione client di Microsoft si inchiodi e un'altra applicazione daemon monitora il crash allo scopo di inviare più o meno automaticamente alla Microsoft le informazioni diagnostiche.
Succede che anche il daemon si inchioda, stando a quanto compare nella finestra "Forza chiusura applicazioni" di Lion, cioè una versione leggera del Task Manager di Windows, messa a punto per abbattere proprio i processi che vanno in blocco.
Purtroppo il nome dell'applicazione tradotta in italiano è molto più lunga di quella originale in inglese e succede che la scritta in rosso viene accorciata in "Segnalazione errori Microsoft (non", ma ci sarebbe scritto "non risponde".
Molto bene: se un'applicazione principale si inchioda sporadicamente, può starci, ma che si inchiodi l'applicazione che segnala gli errori, vuol dire che non ci siamo proprio. Ad essere un po' sarcastici, ci vuole forse un'ulteriore applicazione per captare gli errori sollevati dall'applicazione che segnala gli errori, perché un'altra applicazione è andata in crash?
Ora io non dovrei mai permettermi di sputare nel piatto dove mangio, visto che io stesso utilizzo quotidianamente strumenti Microsoft per il lavoro e pure io sviluppo software proprio con gli strumenti Microsoft, cioè io "mangio" proprio utilizzando gli strumenti della casa di Redmond, però, come chiunque, auspicherei sempre un miglioramento continuo della stabilità dei software, sia degli applicativi che dei sistemi operativi.
Appena pubblicato su Youtube!
Nonostante la specializzazione e l'aumento delle competenze necessarie per riparare o manumtenere un autoveicolo siano in continuo aumento, il faidate è sempre più facilitato dalla condivisione delle informazioni in rete, non solo pertanto tra gli automobilisti provetti che vogliono cimentarsi nel sistemarsi la propria auto, ma soprattutto per tutte quelle officine meccaniche "non autorizzate" che non hanno accesso al sapere di questa o quella casa automobilistica, perché non sono affiliati o perché non sono disposti a pagare un contratto di fornitura di aggiornamento e documentazione specifica per tutti i modelli immessi sul mercato.
Oggi mi sono imbattuto in questo articolo, cioè relativo ad un difetto di tenuta di pressione dell'olio sull'attuatore delle marce dispari nel cambio doppia frizione del gruppo Alfa-Fiat, il TCT versione 635, cioè quello che supporta le sei marce e dimensionato a resistere fino a 350 Nm di coppia massima. Il difetto è ovviamente riconosciuto dalla casa automobilistca ed tutte le vetture interessate sono state o sono soggette a richiamo per la sostituzione dell'O-ring e del relativo attuatore.
Questi i modelli interessati:
- Giulietta 2.0 JTDm e 1.4 Turbo MultiAir con telai da 7174287 a 7195333
- MiTo 1.4 Turbo MultiAir telai da 1201099 a 1207832
Per altri interessanti articoli, vi rimando a Riparando.
Per chi se la fosse persa, guardatevi questa sbornia di traversi, tra la curva dei Vai e l'ingresso a Rupiano.
Devo dire che i rallisti dei revival ci sanno davvero fare coi traversi e col drifting...
Vi siete mai domandati come mai questi fenomeni abbiano uno sprezzo tanto alto per il pericolo e per la paura di farsi male con la loro superbici?
Qualcuno potrebbe semplicemente dire che hanno un sopramanico esagerato, qualcun altro potrebbe pensare che siano sotto l'effetto di qualche droga, io dico che semplicemente non ci sono rotelle nel cervello e quindi certi movimenti ed ondeggi nell'aria vengono troppo bene!
Quanto sono diverse le vedute nello sviluppo del software!
Ho trovato tempo fa una vignetta su Itworld che ben descrive quello che succede nella realtà. Ogni parte in gioco ha un suo linguaggio ed una sua maniera di intendere le cose ed il risultato alla fine non è all'altezza delle aspettative, perché le colpe si riconoscono sempre nell'operato degli altri e non nel proprio.
La vignetta originale, disponibile da Project Cartoon, in realtà era in inglese, solo che io mi sono preso la briga di tradurla in italiano, in maniera leggermente diversa da come lo hanno fatto loro.
|