Di Marco Tenuti (del 06/05/2013 @ 11:26:17, in MTB, linkato 856 volte)
Riprendo il post che ho messo sul thread di MTB-forum, tanto per condividere anche qui qualche opinione sulla mia seconda gara della stagione 2013.
Io tornavo a Odolo dopo cinque anni. Tutto è funzionato liscio. In generale il team organizzatore non ha sbagliato nulla. La location di partenza ed arrivo è collocata davvero in un posto ideale. La gara è molto bella anche tecnicamente.
Sul fatto che ci sia troppo asfalto sono abbastanza in disaccordo con chi pensa che ci sia troppo bitume, perché l'asfalto che c'è è tutto ripido e tosto, quindi c'è poco da ciucciare ruota o da mettersi a testa bassa e menare. Bisogna insomma sudarselo e cambia poco dal fatto che sia un cementone o una carrareccia.
Le discese sono tutte da divertimento assoluto, roba da rallisti! Anche alcuni passaggi sono davvero esaltanti per la sequenza di curve e per il ritmo con cui bisogna affrontarle.
I miei voti:
PROCEDURA DI PARTENZA 7: la disposizione delle griglie erano ravvicinate, ma alla fine siamo entrati tutti qualche minuto prima del via.
SORVEGLIANZA E SICUREZZA: 9, mi pare che la quantità di personale fosse più che adeguata
LOCATION 10: tutto molto raccolto, parcheggio, pacchi gara, pasta party. Solo le docce un pelo distantine, ma non è stato un problema.
PERCORSO 8: mi piace quasi tutto. Giusto mix di tecnica e scorrevolezza. Buona dose di passaggi relativamente tecnici. Giusta dose di adrenalina sulle tante discese cementate dove stare sempre all'occhio. Velocità max (67 km/h)... Salite e muri in abbondanza, tanto da far sentire abbastanza la fatica. Un buon numero di mangiaebevi sul finale dove ho recuperato almeno una quindicina di posizioni. L'unica cosa che malsopporto sono i 2 km finali su asfalto in cui si risale il paese dal basso.
PASTA PARTY: 7, poco più del minimo sindacale
PACCO GARA: 6. se guardo ai 20/25 €, può star bene a tanti a cui non interessa collezionare ulteriori capi d'abbigliamento o attrezzi (anche a me), ma per tanti altri non trovare alcun gadget degno di nota è sicuramente un motivo per lamentarsi
DOCCE: 5. Sono andato a lavarmi abbastanza presto, ma l'acqua calda era finita. Non c'era un sorvegliante a bloccare gli uomini che hanno invaso lo spogliatoio delle donne, ancora prima che queste venissero.
Di Marco Tenuti (del 08/05/2013 @ 10:30:36, in MTB, linkato 1390 volte)
Dopo quasi un anno debutta finalmente il Marcante in una gara MTB con la divisa del 15° Turnover, ossia quella coi colori nero e verde, in occasione della 15° edizione della Conca d'Oro Bike, ben organizzata da uno staff rodato come il Gruppo Sportivo Odolese.
Ad onor del vero non era la prima volta agonistica per il Marcante coi nuovi colori del team: infatti avevo già fatto la versione lunga della Granfondo Avesani 2012, in compagnia di Franceschino e Alessandro Lenti.
Suggestivi - come già ricordavo dall'edizione 2008, quella che corsi in compagnia del Radu e valida per il Garda Challenge di quell'anno - i passaggi tecnici che si trovano qua e là nei 45 chilometri di gara sulle prealpi bresciane, tra il Lago d'Idro ed il Lago di Garda. Nella foto mi sono fiondando in un lungo canalone molto irto ad ormai tre quarti di gara.
Correre con la 29 pollici mi dà sempre più una sensazione di sicurezza e tranquillità, che si faticava a trovare con una 26 pollici. Figuriamoci da quest'anno, cioè da quando uso la forcella ammortizzata sull'anteriore.
La voglia di correre è tanta, tantissima, per cui devo fare pressione per correre anche alla Divinus Bike, altrimenti mi vedrete in gara solo alla Black Forest Ultra Marathon al 23 giugno, a Kirchzarten, vicino a Friburgo in Germania.
Notate comunque lo stile alla Marco Aurelio Fontana... (su Facebook vi siete già scatenati coi commenti, avanti anche qui)!
Di Marco Tenuti (del 11/05/2013 @ 19:34:18, in Verona, linkato 1653 volte)
Ecco anche il Marcante mettersi a fare calcoli sul calcio...
Ci sono ben due casi in cui l'Hellas è comunque secondo nella classifica finale, proprio in base alla regola della classifica avulsa, che si basa sostanzialmente su quanto è successo negli scontri diretti proprio con la squadra con cui si troverebbe con gli stessi punti nella graduatoria generale.
Nel caso in cui l'Hellas pareggiasse con l'Empoli ed il Livorno vincesse sul Sassuolo, il Verona ed il Sassuolo si ritroverebbero entrambi a 82 punti, però:
8° giornata: Sassuolo-Hellas Verona 1-1
29° giornata: Hellas Verona-Sassuolo 1-0
Il Verona ha fatto una vittoria ed un pareggio sul Sassuolo, quindi il Verona è davanti.
Nell'altro caso, cioè quello più improbabile che l'Hellas le prendesse dall'Empoli e Sassuolo e Livorno pareggiassero, il Verona ed il Livorno si ritroverebbero entrambi a 81 punti, però:
11° giornata: Hellas Verona-Livorno 1-1
32° giornata: Livorno-Hellas Verona 0-2
avremmo una situazione analoga a prima, ossia il Verona ha fatto una vittoria ed un pareggio sul Livorno, quindi il Verona è davanti.
Diciamo che il Verona è in una botte di ferro, però la matematica ancora non c'è, pertanto forza Hellas!
Metodo molto sporco per cambiare il caporiga in un file scritto con System.IO.StreamWriter o la classe ereditata TextWriter. Ha il piccolo difetto che deve caricare l'intero file in memoria, pertanto valutate altre soluzioni, se quello può rappresentare un problema per il vostro caso.
Nel codice di qui sotto si passa dal caporiga Windows (Cr + Lf) a quello Unix (Lf):
Dim file As New System.IO.StreamReader(path)
Dim data As String
data = file.ReadToEnd().Replace(vbCrLf,vbLf)
file.Close()
Dim writer As New System.IO.StreamWriter(path, False)
writer.Write(data)
writer.Flush()
writer.Close()
Purtroppo la soluzione più banale sarebbe quella di cambiare la variabile d'ambiente:
System.Environment.NewLine = vbLf
ma tale variabile è readonly, quindi per implementare una soluzione elegante è necessario ricorrere a scrivere una classe che sovrascrive qualcosa di StreamWriter.
Di Marco Tenuti (del 15/05/2013 @ 08:36:35, in rally, linkato 859 volte)
Il Mont Ventoux ricorda un po' come paesaggio Pikes Peak, così la francese PSA manda il proprio team misto Peugeot-Citroen con Sebastien Loeb a fare qualche prova con la 208 per Pikes Peak.
Di Marco Tenuti (del 17/05/2013 @ 10:21:47, in MTB, linkato 1289 volte)
Copio ed incollo con piacere le anticipazioni postate da Cactus sul suo blog al riguardo dell'evento offroad dell'anno per tutti i veronesi e non solo, ossia la Lessinia Legend XCS Enduro 2013, una novità assoluta nello scenario italiano degli ultimi tempi.
Venerdi 13 settembre 2013: Lessinia Legend Up Hill (3 prove cronometrate in salita)
(partecipazione riservata solo per gli iscritti alla Lessinia Legend Xcs Enduro)
Sabato 14 settembre 2013: Lessinia Legend Classic (percorso unico di 48 km x 1500+)
(partecipazione consentita anche ai non iscritti alla Lessinia Legend Xcs Enduro)
Domenica 15 settembre 2013: Lessinia Legend Enduro Race (2/3 prove cronometrate in discesa)
(partecipazione consentita anche ai non iscritti alla Lessinia Legend Xcs Enduro)
La quota di iscrizione per la partecipazione a tutti e 3 i giorni ammonta ad euro 120 e comprende le seguenti prestazioni:
Kit race, contenente: pass personale, numero di partenza, road book completo di mappe, omaggi e articoli tecnici personali Lessinia Legend.
Segnaletica del percorso
Parcheggio gratuito a San Martino Buon Albergo
Personale di supporto su incroci stradali nei tratti cronometrati
Assistenza santaria e soccorso medico
Copertura Assicurativa per tutta la durata della gara
Cronometraggio professionale
Servizio risultati dopo ogni tappa
Due/Tre punti ristoro per ogni tappa
Ristoro al traguardo di ogni tappa
Punto di assistenza meccanica "fai da te" nei punti di ristoro e assistito in partenza / arrivo di ogni tappa (parti di ricambio devono essere pagati)
Servizio di trasporto bagagli da partenza a struttura di alloggio il primo giorno e da struttura di alloggio ad arrivo l'ultimo.
Possibilità di prenotare alloggi a tariffe convenzionate
Ufficio stampa e comunicati giornalieri alle maggiori testate giornalistiche europee e mondiali di settore Report fotografico della manifestazione scaricabile gratuitamente
Cena completa il primo giorno (primo, secondo, dolce, bevanda) con evento spettacolo serale
Cena completa il secondo giorno (primo, secondo, dolce, bevanda) con spettacolo serale
Pasta Party l'ultimo giorno
Cerimonia di premiazione e vestizione delle maglie di leader dopo ogni tappa
Maglia, medaglia e certificato per i finisher
Categorie: la Lessinia Legend Xcs Enduro prevede quattro graduatorie distinte: maschile under 40, maschile over 40, femminile under 40, femminile over 40.
Sostituzione bicicletta
durante le 3 tappe sarà possibile sostituire anche integralmente la bicicletta senza alcun consenso da parte del comitato organizzatore. La sostituzione dovrà comunque avvenire a tappa conclusa.
Disposizioni di sicurezza:
E' obbligatorio l'uso del casco durante tutto il tragitto di ogni tappa; e' altresì obbligatorio portare con sé l'eventuale materiale d'emergenza. Sono obbligatori pertanto: un fischietto, il telo di sopravvivenza in alluminio, un indumento anti-pioggia. E' anche obbligatorio un telefono cellulare adeguatamente protetto dagli urti, che i concorrenti sono tenuti a portare con sé per tutta la durata della manifestazione. Nelle prove enduro del 3° giorno sono obbligatori gomitiere e ginocchiere.
I tratti di trasferimento non sono cronometrati. Vengono però fissati tempi massimi di percorrenza entro i quali ogni concorrente deve effettuare il transito sino alla zona di partenza del successivo tratto cronometrato. Al fine di evitare “tagli” del percorso di gara, lungo i tratti di trasferimento saranno previsti controlli a sorpresa, a vista o con intimazione e vidimazione sul personale numero di gara, effettuatati dall’addetto al controllo. Il mancato passaggio ad uno di questi punti, o la provenienza da direzione sbagliata, comporterà l'attribuzione di una penalità pari a 60 minuti.
I tratti di trasferimento saranno aperti al traffico e non sorvegliati dal personale in quanto “fuori gara”. I concorrenti sono quindi tenuti ad osservare obbligatoriamente il codice della strada.
Bicicletta: possono essere utilizzate Mountain Bike di qualsiasi tipo (si consiglia l’utilizzo di Mountain Bike bi-ammortizzate).
Le iscrizioni alla Lessinia Legend XCS Enduro aprono il 20/05/2013 e chiuderanno al raggiungimento delle 300 unità e comunque non oltre le ore 24.00 di martedi 10 settembre 2013
Di Marco Tenuti (del 22/05/2013 @ 10:00:48, in MTB, linkato 886 volte)
Video ufficiale di presentazione da parte di Scott per la Speedster, la bassa gamma per le bici da strada. Ci ho fatto le ossa per un paio di anni con la Speedster S10 del 2007 ed era una buona idea per cominciare a pedalare. Chiaro che con la Addict è tutta un'altra cosa, sia in termini di leggerezza che reattività.
Pur rimanendo ancora un telaio di alluminio, guadagna con questa versione 2013 un profilo aerodinamico, tale da farla assomigliare nelle forme e nel design alla Scott Foil, il top di gamma chiaramente votato alla prestazione pura ed in dote ad alcuni team Pro Tour, come l'Orica GreenEdge e lo svizzero IAM.
Di Marco Tenuti (del 24/05/2013 @ 09:11:15, in natura, linkato 1071 volte)
Era stato pronosticato ed infatti ancora una volta le previsioni meteo non hanno sbagliato: una spessa coltre di neve si è depositata sull'arco alpino del Triveneto.
Anche a San Giorgio e sul Monte Tomba sembra siano caduti ben 20 centimetri di neve a giudicare dalla foto che ritrae i tavoli all'aperto fuori dal Rifugio Primaneve.
Ora le domande insulse "fioccano": questa è "prima neve" o "ultima neve"? A questo punto per domani cosa pensare? Mountain bike o ciaspole?
Di Marco Tenuti (del 27/05/2013 @ 11:25:00, in MTB, linkato 834 volte)
Scartabellando nei miei archivi storici era da un po' di tempo che non compariva una pedalata un po' lunga, cioè con un bel po' di chilometri in bici da strada. Era da quasi tre mesi che non andavo in tripla cifra.
Superare il muro dei cento chilometri è senza dubbio più psicologico che altro, ma rappresenta pur sempre un ottimo allenamento per le gambe, se lo si fa in bici da strada, anche se il dislivello è importante. E' chiaro che il ritmo è altrettanto importante e grazie alla compagnia di ieri, sono arrivato a casa che potevo "permettermi" di andare ancora alle Fittanze! Merito della pasta all'amatriciana della sera prima? Forse.
Ieri mattina, dopo aver scartato a priori l'idea di andare a fare il lungo della Cunego con alcuni big della Valpantena, "Bosca" in primis, ho pensato che era il caso di sfruttare il trenino Turnover per raggiungere Ponte Catena. Era stato l'Orlando a caldeggiare per l'ipotesi della Cunego coi big, quindi una volta tanto, dopo tantissimo tempo, decido di abbandonare lo zio Paolo al suo destino (saprò solo nel primo pomeriggio di essere rimasto a letto a ronfare...)
Al ritrovo del Ciao a Grezzana le ruote ad alto profilo e le intenzioni dei presenti, a giudicare dalle loro facce sono abbastanza bellicose, nonostante la consapevolezza di appartenere alla "seconda categoria" alla vista del Damiano e del Birtele in direzione Turnover. Quando metti assieme il Lucio da Lugo e Lavagnoli con almeno 60 millimetri, puoi star sicuro che il Flover non lo si fa certo in souplesse.
A Ponte Catena mi fermo invece ad aspettare il Mario, che arriva in un paio di minuti con la sua Specialissima ed esclusive ruote medio profilo, così ce ne andiamo verso il Lago di Garda pedalando sulla ciclabile verso Bussolengo e poi salendo al Pol di Pastrengo.
Solo qualche remora nel pedalare la ciclabile da Tacconi verso Calmasino, visto che guadiamo una pozzanghera lunga una buona quarantina di metri e profonda non meno di 5 cm, ma passiamo lentamente e lucidiamo così le nostre ruote.
Arrivati a Bardolino cominciamo un po' ad alternare un ritmo sui 30 km/h a qualche sbuffata a mo' di locomotiva da parte del sottoscritto ai 40-45 km/h, col Mario che mi sciorina a ruota tutti i passistoni dell'est europeo del ciclismo moderno, da Abdoujaparov a Tonkov.
Tra una chiacchera e una trenata è l'ora di Torri del Benaco e la Torri-Bivio, che cominciamo ai ritmi del Mario e la concludiamo entro la mezz'ora. Segue un caffé ristretto a Castion, del quale ringrazio il Vizioso, e poi il lungo rettifilo della zona industriale di Gaium verso Sega di Cavaion, una volta tanto pettinato da un forte vento contrario: non riusciamo a tenere i 40 km/h, a differenza di tutte le altre volte quando raggiungere i 50 km/h lo può fare anche la massaia con l'olandese ed il cestino di vimini.
Il Mario è però in palla e non demorde. La sua azione è propositiva, così saliamo dal Passo Napoleone verso Domegliara e ci dirigiamo verso Fumane dove ci aspetta la Pendola. Il Mario tribola non poco, non si tira indietro e, chiedendo lumi sulla Masua, succede che la imbocchiamo e l'abitato di Negrar è presto raggiunto.
I ciclisti di Verona, quando dicono "Pendola, Masua", complentano sempre aggiungendo "Montecio", così, non senza qualche difficoltà per il Vizioso, si sale dal Gigi e arriviamo al bivio che è giunto il momento di salutarci. Il Mario svolta a destra, mentre per me manca solo il rampone finale per conquistare Montecchio.
L'idea di scendere dai Casotti a Grezzana non mi entusiasma molto, così al bivio di Montecchio decido di tenere la sinistra ed infilo così gli otto tornanti che portano alle contrade di Dondolo ed Antolini. Sul più bello comincia a suonare il Polar, che reclama più o meno "ancora 50 minuti liberi" di registrazione, ma arrivare a Settefunghi, l'incrocio a tre strade tra Montecchio, Colombare e Vigo, è una formalità di meno di 10 minuti e incidentalmente finiscono lì le mie salite giornaliere: l'arrivo è in discesa, una volta tanto.
Si portano a casa 114 km e 1500 metri tondi di dislivello: la gamba risponde bene dopo quasi cinque ore in sella. Tutto sommato non sono messo male per gli impegni di giugno e lungo, cioè un paio di Marathon sulle Alpi... ora manca solo un po' di caldo e ruote grasse!
Puntuale e cortese come ogni mese la telefonatina di un'operatrice di marketing telefonico che mi chiama per cercare di piazzare in "inutile" prodotto. O meglio: il prodotto inutile non sarebbe, è che la partnership tra Samsung e Wind/Infostrada - tanto de tirar su schei - mi pare un po' troppo invadente, ma tant'è, diamo alla propositrice commerciale questa possibilità di sciorinare la sua dialettica da cornetta e display.
La signorina comincia con le solite domande: "Ma lei usa internet?", "Usa già internet fuori di casa?", "Che operatore ha attualmente?", "Non le farebbe comodo un tablet per sua moglie"?
E poi: "il tutto comodamente con una piccola rata da 22 Euro al mese per 24 mesi", bazzeccole. E continua a spiegarmi che il tutto è scaricabile al 100%, anche se è per uso privato, e che me lo mettono tutto nella fattura come impresa... (che bravi quelli della Wind de Roma)!
"Ma lei, signor Tenuti, ricordi anche che in base alla legge Bersani e al decreto 456789 del 2007 ha il diritto di recesso entro quindici giorni, non ha pensato ad un regalo per LA sua moglie?" e avanti di questo passo.
Poi viene fuori che il tablet in questione è un Samsung Galaxy Tab 2 - ieri ho giusto visto l'annuncio del Galaxy Tab 3, che diventa più potente del modello precedente, ma rimane fermo alla risoluzione di 1280x800 pixel, sia in versione da 8" che in quella da 10" - e poi succede che c'è pur sempre la tassa di concessione governativa, che sarebbe di 12 e rotti Euro al mese, ma loro non me la addebiterebbero mensilmente, però vogliono un una tantum di 140 Euro prima o poi in un'unica soluzione.
Dopo sei minuti di quasi monologo commerciale, quasi meglio di Mastrota coi materassi Eminflex - avrò interloquito con la signorina dicendo forse un paio di "sì" e altrettanti "no" - le chiedo se posso cominciare io con le domande e la signorina acconsente, non prima di aver provato ad aver fatto partire la registrazione per DARE PER FATTA la vendita della "sòla Samsung".
Le chiedo anzitutto: "Perché non mi ha chiesto all'inizio se un tablet ce l'ho già? Dopo tutto non vorrei usare il suo come soprammobile o fermacarte!" e le faccio sapere di lì a poco che c'ho un iPad.
Poi le spiego che la connettività di Wind qui a casa mia è di 2 Mbit/s, contro i 18 Mbit/s di H3G, piccolo particolare, quando la connettivitàdell'ADSL di Infostrada si ferma, quando va bene, a 7 Mbit/s, cioè praticamente mai.
Quando la signorina ha capito che ha a che fare con "quello dal formaggio", mi chiede che lavoro faccio e quindi non arrivo a smontarla, ma quasi.
Alché le chiedo, non certo per abbordarla: "Ma lei da dove chiama?" "Da Roma" è la sua risposta. "E la sua nazionalità?" Da Roma non poteva che essere rumena!
Vabbè, concludo la telefonata mettendo la signorina a suo agio e spiegandole che anch'io ho una zia rumena e la cosa la conforta abbastanza.
Concludendo, state attenti con le signorine rumene - non signorine russe! - che vi chiamano a telefono con la scusa di vendervi un tablet Galaxy e con scheda Wind tutto incluso, perché ve la appioppano in quel posto... ed io che pensavo che questa mi abborda al telefono per il Tab e dopo una mezz'oretta me la ritrovo lei ed una sua amica bella affascinante a farmi i massaggi, a caricarmi la lavatrice e a passarmi con l'aspirapolvere ed il mocio tutta la casa (a spese di Wind)!
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