Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Ogni tanto andare a sfogliare l'enciclopedia per essere un po' meno ignoranti può essere una buona idea e guardate qua cosa c'è al riguardo del nostro insetto preferito...
Il suo nome scientifico è Phlebotomus papatasi ed è un dittero nematocero della famiglia degli psicodidi, mica cicicucù.
Per la scheda completa andate pure a questa pagina di Wikipedia.
Domani gli amici di Ghelafemo si cimenteranno nella loro classica Peri-Fosse annuale, anche se l'anno scorso l'evento è stato disertato dai più.
Come ormai da tradizione gli amici di Ghelafemo invitano te e i tuoi amici a far
fadiga in bici sabato 13 settembre 2008 alle ore 15.00 per la Quarta Peri-Fosse in
bici. L'incontro ciclistico è assolutamente informale e non ha alcuna velleità
competitiva o agonistica, se non quella di trovarci tra amici a tribular. Non ci
sono premi, se non quello di trovarci assieme all'Ombra a ber un goto.
Sono particolarmente graditi tutti coloro che non hanno avuto modo durante l'anno
di prepararsi atleticamente: sarà per loro l'occasione di dimostrare ancora
una volta che I GHE LE FA ANCA LORI.
Sono ammesse biciclette di qualsiasi tipo: da strada, MTB, grazielle e BMX, tranne
quelle motorizzate. Sono per niente graditi atleti dopati secondo i regolamenti
UCI, FCI, UDACE e WADA. In caso di condizioni meteo avverse, contiamo di rimandare
ad un sabato successivo.
Ci raduneremo verso le 15.00 in piazza a Fosse ed in compagnia scenderemo in Valdadige
tutti assieme. Nel caso in cui qualcuno volesse offrirsi come mezzo scopa, gradiamo
con piacere questo insostituibile servizio.
#nd#
Dopo essere rimasto stuccato da Kate Kelly che riesce a tirare avanti con una sterlina al giorno, oggi ho pensato "in grande" ed mi son detto perché non andare a fare un salto a Custoza per vedere cosa succede alla CustozaBike 2008. Con l'aria che tira di questi tempi - i carburanti sempre più cari, le iscrizioni alle gran fondo sempre più consistenti e i pacchi gara sempre più miseri - mi son detto che se tiro la cinghia, avanzo un bel po' di Euro, però l'aria di festa che dovrebbe tirare a Custoza forse non ha prezzo: neanche quella, aria che tirava oggi a Custoza non era propriamente di festa, ma "la vegnea zò de stracanton", ma passiamo alla cronaca!
Partito di buon'ora da Quinto ed arrivato a Custoza alla media dei 33 km/h in sella alla mia fida Scale, lungo il tragitto sono sostanzialmente graziato dalle condizioni meteo, perché non becco una goccia di acqua, se non quelle alzate dalle ruote sull'asfalto bagnato. Quando arrivo, comincia però a piovere e il mio abbigliamento si rivela ben presto inadeguato, visto l'abbassarsi della temperatura.
Nei dintorni della partenza è tutto un via vai frenetico dei concorrenti, che cercano di trarsi in salvo dalla bufera sempre più copiosa e fredda. L'intenzione di entrare in griglia da parte dei più, con la speranza che le operazioni di partenza vengano anticipate, viene disattesa dall'organizzazione, che rispetta invece appieno il programma prestabilito. Non c'è però evidenza dei mille iscritti e più che lo speaker continua a ripetere al microfono: l'impressione è che i partenti non siano che la metà degli iscritti e a loro va tutto il mio plauso per la determinazione con cui hanno accettato di entrare in griglia sotto un'aria gelida e bagnata che abbassa la temperatura della mattinata a circa 13°.
Anch'io sono in balia dei venti e dei mari: volevo seguire da vicino le operazioni di start, ma coi brividi addosso non mi rimane che estrarre dallo zainetto tutto quello che mi son portato dietro per coprirmi e cerco riparo sotto uno dei portici della piazza, dove anche parecchi concorrenti della gara sostano nella speranza di entrare in griglia all'ultimo minuto, magari sotto una pioggia meno battente.
Mi avvicino però alla prima griglia, dove è tutto un salutare, manco fossi una celebrità. Non mi rimane altro che fare gli auguri a tanta gente e prendere in giro più di qualcuno per l'insana idea di prendere comunque il via. Tantissimi concorrenti rimangono in griglia per una buona ventina di minuti, con l'immancabile risultato che saranno in tanti a patire di questa situazione. Uno dei più "gati" - sapete meglio di me quanto i felini domestici siano poco avvezzi all'acqua e al mojo - è però sicuramente il Miglio, che decide di entrare nel container dei bagni "omo e bici" e di partire direttamente dalla turca, anziché dalla griglia di merito.
Succede che le varie griglie vengono fatte partire una dopo l'altra e io in qualche maniera riesco a immortalare un po' dei partenti, ma corro subito nel furgone del team Rodella, dove vedo un trafficare, quasi ci fosse qualcuno che abbia rinunciato all'idea di partire. Tutti i Rodelliani risultano però partiti e rimango così a chiaccherare con la Barbara e la moglie di Castelli. Non passa però un quarto d'ora che è Andrea e Nicolas danno forfait: battono in ritirata verso il furgone e rinunciano alla gara, senza preoccuparsi più di tanto.
Peccato però che il tempo piano piano smetta di piovere e nel giro di una ventina di minuti si apra di un pelo il cielo, dove un timido sole non riesce ancora a scaldare chiunque abbia i brividi addosso come il sottoscritto. Nel giro di poco i più veloci finiscono già il primo giro e comincia già da subito la mia raffica di foto, con una fotocamera imbombegà de acqua a forza di "metti dentro tira fuori".
Incrocio anche Stefano Mutti del team Bruciati che è abbastanza sconsolato per il suo esito e gli chiedo "Hai forato?" E lui mi risponde: "Ho sboccato". Vengo a sapere anche che in tanti sono presi dai crampi dopo solo un chilometro dalla partenza, complice la sosta sotto l'acqua in partenza che ha raggelato qualsiasi muscolo.
Ecco però che scatta il mio programma Economy Class. Finite le foto di rito ad un po' di concorrenti assortiti, mi assiepo al ristoro gara e comincia tutto un alternarsi di wafer, biscottini al cocco, crostatine al cioccolato e bicchieri di tè. Ogni tanto dò un'occhiata agli ultimi concorrenti che stanno terminando il primo giro, ma la fotocamera se ne sta comoda dentro lo zainetto ed il brunch delle ore 11 è praticamente come essere ad un rinfresco nozze - avete presente quando si va a casa dello sposo o della sposa prima di andare in chiesa? Ecco, la stessa cosa.
Poi mi metto pure ad armeggiare il telefono, perché è giunta l'ora di comunicare alla moglie il bollettino meteo e attuare appieno il programma, manco fossi il ministro Gianfranco Rotondi. "Cara Elisa, il numero di buoni Pasta Party è cospicuo e c'è da sfamare tutta la famiglia". E' così che le truppe del Marcante si muovono da Quinto in direzione Custoza coi mezzi di recupero.
Così prendo parte alle ultime operazioni di gara, fotografando i primi concorrenti che giungono al traguardo belli stremati e in tanti casi irriconoscibili, per la quantità di fango addosso, ma a detta di tutti, il percorso non era così impraticabile, come poteva sembrare. "Il fondo sterrato di parecchi pezzi di gara era bello compatto e l'acqua che scorreva sopra non amalgamava più di tanto" è stata l'opinione di tanti alla fine, preoccupati appena finita la gara di raggiungere la zona lavaggio bici e di togliere quanto più sporco possibile. Così ti incontro un Eder di Bike Evolution, preso dai brividi, per il quale il caldo brasileiro è un lontano e piacevole ricordo.
Saluto anche un bel po' di amici forumendoli, come Wilderness Man e Zaire, che arrivano in sostanza a braccetto, poco propensi al risultato agonistico e molto più compiaciuti dell'impresa non proprio da tutti, vista la moria iniziale di concorrenti che ha deciso di non schierarsi.
E così tra un buono e l'altro - ringrazio espressamente anche il Massimiliano Miglioranzi che scappa di corsa al ristorante per il pranzo di un batteso e mi passa i suoi buoni a mo' di staffetta - arriva l'ammiraglia della famiglia che in pochi minuti organizza il recupero del papà Marcante, che ha modo di cambiare le scarpe, ma continua a sfoggiare la maglietta Turnover, che non presenta praticamente macchie di fango.
Io ed Enrico ci mettiamo in coda per i sospirati tortelli valeggiani al burro fuso e carichiamo un cabarel di porzioni, che sarà il pranzo di giornata. Una piacevole parentesi a fine pranzo è quella del "Pezzo 2", arrivato alla CustozaBike col muletto Chesini memore dei danni capitati alla Divinus Bike, il quale decanta le proprietà lenitive del suo cancello di alluminio, in condizioni proibitive, dove un morbida forcella d'annata assorbe molto bene le sinuosità del percorso e pneumatici Ritchey sempre dell'anteguerra risultano più che mai sorprendenti per tenuta frontale e laterale. Anche i cancelli da 11 chili e più - 11,8 kg per l'esattezza quello di Michele - hanno ancora la loro da dire.
La giornata a Custoza si conclude con una famiglia Marcante con la pansa piena de tortelini, un soletto a riscaldare ancora un po' gli animi e un rapidissimo ritorno a casa per il pomeriggio motoristico sul divano. Ah, piano, dimenticavo che a casa, a Quinto, c'era la prova del campionato nazionale Dilettanti Under 23 FCI, per cui alla rotonda di Quinto io e mio figlio, assieme al Ginetti e ad altri anziani del paese, ci siamo pure guardati questi promesse del ciclismo italiano a spendere le loro ultime forze sugli ultimi passaggi a Novaglie. Novaglie? Si, si, a presto ricominciano i giri notturni...
Sembra che sia comparso tutto ad un tratto l'autunno. Oggi sono asserragliato in casa a lavorare con tanto di braghe longhe e calzete. Che fine ha fatto l'estate? E' sparita all'improvviso?
Ammetto che ultimamente non ho fatto tanti km in bici, come nei mesi precedenti, ma io voglio pedalare ancora un po' prima che venga il vero freddo! Il mio tickerkm langue a quota 7.200 e la quota di 10.000 km entro fine 2008, sembra allontanarsi...
Indiscrezioni di corridoio danno il "nostro begnamino" in ritiro spirituale a San Fidenzio in piena preparazione per la Avesani, la Gran Fondo senza dubbio più dura tra tutte le gran fondo organizzate nella provincia di Verona.
La comunità religiosa ha deciso di accogliere il forte scalatore veronese e di far proprie le buone intenzioni del ciclista, assegnandogli da subito un compito che al confronto Rocky Balboa che spacca la legna e alza i tronchi in Rocky 4 gli fa davvero un baffo.
Qualcuno ha intravisto il Pappataso provare ripetutamente nell'uliveto pastorale a bordo della Ozone Prototype, con specifiche gomme da 2.5" con tassellatura All Mountain, fare continuamente avanti e indietro a velocità spasmodica ai piedi delle piante cariche dei frutti oleosi, con la triplice intenzione di far scolare le acque accumulatesi nell'ultimo weekend, di dissodare ulteriormente il terreno in profondità e in prossimità delle radici e ovviamente di preparare al meglio l'insetto colognolese per le erte pendenze del Baldo e della Peri-Fosse, grazie anche ad un idonea rapportatura agreste con pignone finale da 29 denti.
Oltre ad una preparazione fisica adeguata, il direttore dell'istituto religioso ha predisposto inoltre una specifica tabella di esercizi spirituali in cui il Pappataso potrà raggiungere elevati livelli di concentrazione e di meditazione, che lo aiuteranno sicuramente a non perdere di vista l'obiettivo, cioè quando le fatiche saranno ben altre e quando la protezione e l'invocazione della Madonna della Corona saranno quantomeno auspicabili per affrontare al meglio la salita verso il Baldo e anche la Peri-Fosse.
Per le altre salite, quelle finali come quella di Branchetto, l'idolo della Lessinia potrà contare anche sul sostegno del resto del Fans Club, che ha promesso di trovarsi pronto a "inforcarlo simpaticamente" sempre in segno di stima e di supporto morale, ma non scordiamoci che il chilometraggio è senza dubbio elevato e l'altimetria totale è a dir poco proibitiva per noi comuni mortali.
Domani giovedì 17 settembre sono previsti sempre a San Fidenzio gli ultimi esercizi di perfezionamento e rilassamento e verranno messe a punto le prodigiose indicazioni del Gaiardelli, sfruttando molto bene l'effetto di trazione della gamba nella fase finale del ciclo della pedalata.
A concludere un rosario completo coi classici cinque misteri gaudiosi e affissione del pratico santino calamitato su una delle pochissime parti metalliche della bici che verrà usata domenica mattina per la leggendaria impresa.
Domenica prossima io e il Radu faremo da ammiraglia n.1 del Pappataso, per cui la bici non la useremo proprio: lo seguiremo nella prima parte di gara. Sarà dei nostri anche il Giando, se non sarà così dolorante, dopo la botta subita martedì. Il nostro "begnamino" ha già detto che ci fa avere tutto il materiale del caso (borracce, bombe, spolverini, manicotti, prei, greole, cuertine, tajaonge, barete fraché, stegagni, copertoni, camare d'aria e via dicendo), in modo che lo assistiamo puntualmente e proficuamente. Ci darà anche un po' di materiale di alcuni del team Strazzer, per cui prevedo parecchio lavoro per noi...
Nella seconda parte della gara, il Pezzo sarà assistito invece dai suoi genitori, che gli daranno man forte nell'impresa. Sembra inoltre che il Pezzo 2 si ricongiungerà in bici al fratello a partire dalle Barozze, così da poterlo un po' aiutare nei pezzi da scia che vanno da Selvavecchia ad Erbezzo e da Erbezzo a Bosco, da lì in poi il nostro eroe sarà nuovamente lasciato in balia dei venti d'alta quota e del clima rigido della Lessinia. Temo comunque che il Pezzo 2 poco potrà fare domenica se il Pezzo 1 avrà la gamba che gira così fluidamente come gira in questa settimana. Ci sarà da verificare solo la tenuta sulla lunga distanza.
Questo il programma di massima per l'ammiraglia 1 (io e il Radu):
- 7.30 entrata in griglia del Pappataso
- 7.35 l'ammiraglia 1 arriva in zona partenza a scattare qualche foto
- 8.00 partenza dei concorrenti del percorso Rosso
- 9.20 primo punto ristoro per il Pappataso più o meno a Ferrara di Monte Baldo
- 9.55 eventuale secondo punto ristoro al Valico del Monte Baldo (ancora in forse)
- 10.00 ritorno per l'ammiraglia 1 lungo la strada verso Caprino o verso Avio in modo da andare rapidamente a Peri
- 10.30 posizionamento dell'ammiraglia 1 a Peri per lauto punto ristoro (disponibili integratori Friliver, banane, crostatine, frutta secca, prugnette, limoni e birra)
- 11.15 arrivo dell'ammiraglia 1 a Fosse
- 11.20 probabile accompagnamento del Pappataso fino ad Erbezzo
- 11.45 l'ammiraglia 1 conclude il suo lavoro e passa il testimone all'ammiraglia 2
- 12.20 i componenti dell'ammiraglia 1 mettono le gambe soto la tola con un lontano ricordo delle fatiche che starà facendo in quel momento il Pappataso
Oggi e domani comunque mi consulterò col direttore tecnico e col resto dello staff tecnico per vedere se il nostro programma e i compiti assegnati sono corretti e coordinati.
Ieri pomeriggio, qui in Valpantena, sono comparse le indicazioni del percorso per la Gran Fondo Avesani.
Fremono anche gli ultimi lavori di asfaltatura ed ormai il pezzo da riasfaltare si limita ad una sola corsia tra l'incrocio di Ciclidoro/Agip e la vetreria Bellomi. Speriamo che i "nostri ciclisti" possano già passare sul manto nuovo domenica mattina, altrimenti dovranno prestare non poca attenzione a passare nella corsia di asfalto tutta rigata e abbassata di qualche centimetro dalla grattatrice.
In barba al divieto di circolazione per i mezzi agricoli e per le biciclette, i concorrenti della Gran Fondo Luca Avesani scenderanno la valle per la veloce superstrada grazie ad un'apposita deroga e, lasciato sulla destra il paese di Quinto di Valpantena, rimarrà da affrontare solo l'ultimo ostacolo rappresentato dalle Torricelle, un ostacolo alla portata di tutti, ma che dopo 150 o 180 chilometri potrebbe anche essere l'ultima goccia che fa traboccare il vaso, cioè leggete i crampi, se non fossero già comparsi molto prima.
A questo punto l'unico dubbio è rappresentato dalle condizioni meteo, ma le previsioni sono sostanzialmente favorevoli, per quanto riguarda Giove Pluvio, anche se le temperature rimarranno abbastanza basse per essere il prossimo l'ultimo finesettimana estivo.
Effettivamente parlare di estate in questi giorni è puro eufemismo. Rimane il fatto che, grazie all'abbigliamento tecnico, si riesce a correre in bici in condizioni ottimali grazie a manicotti, gambalotti, smanicati, guantini, copriscarpe e via dicendo.
La tensione è comunque palpabile nell'aria.... godetevi intanto il video della precedente edizione direttamente dal sito della Scaligera.
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