Di Marco Tenuti (del 29/08/2012 @ 10:26:15, in MTB, linkato 861 volte)
Frequentatissima già dalla prima edizione e confermatasi successo già alla seconda edizione, il Conte Savoia ha cominciato a diramare i suoi comunicati ed ad operare col volantinaggio virtuale per la 3° Notturna Generale nella Contea di Sezano, cioè la notturna delle notturne di Verona e provincia.
Il programma prevede, come sempre nelle notturne frequentate da tantissimi ciclisti, di fare un giro offroad in mountain bike con un ritmo adeguato a tutti i partecipanti e alla fine una tavolata in compagnia.
Per ulteriori dettagli leggete pure la locandina qui sotto o andate direttamente al blog del Conte Savoia.
Di Marco Tenuti (del 29/08/2012 @ 17:41:56, in iPhone, linkato 913 volte)
Purtroppo non è possibile provare la versione di Google Chrome per iOS su dispositivi su cui è presente una versione del sistema operativo antecedente alla 4.3.
Volevo un po' provare com'era questo browser per il mio iPhone, ma niente da fare. Dovrò sperare in Google, cioè che abbracci dispositivi Apple più vecchi o passare definitivamente ad un iPhone più nuovo.
Di Marco Tenuti (del 31/08/2012 @ 08:40:35, in MTB, linkato 1135 volte)
Nel primo pomeriggio di ieri ho scoperto il drop Montorio, cioè il salto a drop presente nel percorso cross country dell'ultima prova dell'XC Verona 2012, il circuito di Montorio, appunto, messo a punto dai ragazzi di KM Sport.
A causa di una deviazione a destra dopo la scalinata, questo lunedì non ero riuscito a "finirci dentro", mentre ieri, in compagnia di Franceschino, lo abbiamo finalmente trovato e siamo andati a studiarlo.
Il dubbio è: lo faccio o non lo faccio? Per poter fare un drop del genere, non ci si può inventare nulla. Bisogna arrivarci per gradi, nel senso che bisogna cominciare con drop più piccoli e via via avvicinarsi a quell'altezza, che non è impossibile, ma è pur sempre una signora altezza, cioè circa 80 centimetri.
Con che velocità entrare nel drop? E che impennata bisogna dare alla bici per evitare che l'anteriore sprofondi nel vuoto e ci si impianti con la ruota all'atterraggio, con conseguenze difficilmente prevedibili?
E' presto detto: basta mettersi lì e fare un po' di conti, tirando fuori quattro formulette relative all'accelerazione di gravità, visto che c'è in ballo la forza di Newton e le leggi del moto uniformemente accelerato o uniforme, a seconda dell'asse che si considera.
Arriveremo alla soluzione del problema, cioè stabilire quanto mancherà alla ruota posteriore per toccare terra nel momento dell'atterraggio, sia considerando che il drop anticipi un tratto piano, sia nel caso in cui il drop sia collocato prima di un tratto in pendenza, cioè il nostro caso.
Definiamo da subito le variabili in gioco:
passo della bici: 1,1 m (divertitevi coi passi più corti delle 26")
velocità di ingresso: 8 m/s (28,8 km/h)
altezza del drop: 0,8 m
Nel momento in cui la ruota anteriore lascia l'appoggio dello scalino, essa comincia a cadere verso il basso secondo la legge di gravità, cioè comincerà ad abbassarsi. Il tempo che trascorre tra quando essa si stacca dallo scalino ed il momento in cui si stacca anche la ruota posteriore è semplice da calcolare:
cioè 0,1375 secondi. In questo breve lasso di tempo di quanto si abbasserà la ruota anteriore?
esattamente 9,26 centimetri, niente di che, in virtù del fatto che siamo entrati decisamente veloci nel drop.
Se considerate la posizione orizzontale con cui la bici ha cominciato il drop, nel momento in cui la ruota posteriore stacca il gradino del drop, la bici ha cominciato a ruotare in avanti e precisamente di 0,0843 radianti:
cioè robette, se lo trasformiamo in gradi, cioè 4,83. La bici ha però ruotato di quasi 5° in un tempo di poco superiore ad un decimo di secondo, il che vuol dire che si è messa a ruotare ed è questa la cosa che più preoccupa, cioè la sua velocità angolare nel momento in cui viene meno il vincolo a terra della gomma posteriore, arrivata a 1,225 rad/s:
A questo punto calcoliamo qual è il tempo in cui cadremo al suolo, o per essere più precisi, il tempo necessario perché la ruota anteriore completi il drop, visto che ha già cominciato ad abbassarsi rispetto all'altezza ideale del gradino:
Lo farà in 0,38 secondi. La distanza orizzontale percorsa dalla bici durante il volo sarà di 304 cm:
Durante questo "lungo" lasso di tempo, la bici ha continuato a ruotare in avanti secondo la velocità angolare impressa precedentemente e cioè:
che sono 0,465 gradi e quindi questa rotazione va ad aggiungersi a quella della fase iniziale del salto:
per un totale di 0,549 radianti, ossia 31,5 gradi. A questo punto non rimane che calcolare quanto è alta da terra la ruota posteriore, visto che quella anteriore ha appena toccato terra:
ossia 57,4 cm! Questa è l'entità del sobbalzo che dovremo gestire all'atterraggio, a meno che non abbiamo adottato preventivamente delle contromisure prima di balzare in volo...
Nella prossima puntata, vi esporrò l'esercizio completo che tiene conto del fatto che il tratto susseguente il drop è in pendenza, e che pendenza!
Se volete il file Excel, attendete la prossima puntata, così potrete giocare con passi diversi della bici, altezze diverse e velocità di ingresso variabili.
Invito invece tutti gli ingegneri o presunti tali a scovare errori o approssimazioni che ho effettuato e che invece andavano tenute in maggiore considerazione. Sono partito infatti da numerose ipotesi, che vincolano abbastanza i miei calcoli e tali ipotesi non è detto che siano sempre verificate tutte:
non c'è alcun "invito" prima del drop, cioè una pendenza al rialzo tale da indurre una controrotazione della bici
non si modifica la distribuzione dei pesi, cioè si rimane immobili sulla bici, senza effettuare riposizionamenti del corpo
non si considera il lieve allungamento della forcella, nel momento in cui essa si libera del vincolo del gradino
Di Marco Tenuti (del 31/08/2012 @ 11:00:00, in MTB, linkato 1805 volte)
Comincia oggi l'avventura a ventinove pollici del Maga con l'arrivo della Focus Raven 29 3.0, che meglio si addice allo spilungone sanzenate trasferito in Valfiorita.
Comincerà per lui un apprendistato col biciclettone ed un lungo cammino che lo porterà a realizzare una bici competitiva a partire dalla "base" in carbonio di casa Focus.
Di Marco Tenuti (del 01/09/2012 @ 10:35:58, in MTB, linkato 1659 volte)
Ecco il nuovo top di gamma di casa Scott, marca a cui sono da sempre affezionato, oserei dire ADDICTED.
Le novità introdotte da Scott sono sia di natura commerciale che di natura tecnica. In primis anche Scott, come tutte le principali case che presentano la loro gamma a Friedrichshafen adotta per la soluzione più estrema un gruppo "obbligatorio" imposto dagli elite mondiali che hanno corso la gara olimpica quasi un mese fa, ossia il gruppo SRAM XX1.
Oltre a questa novità della monocorona, il cambio posteriore con pretensionatore e la cassetta pignoni ad undici velocità, che spazia da 11 a 42 denti, tutta la Scale viene aggiornata con componenti Synchros, anziché Ritchey, risultato dell'acquisizione del gruppo Synchros dopo quasi un anno.
Il top di gamma, che non è però la bici "consigliata" per l'uso RaCing, cioè le Scale 900 RC, grazie al gruppo monocorona e alle ruote in carbonio, porta l'asticella del peso a solo 8,2 chili, davvero un record di leggerezza per una hardtail da 29 pollici.
Il telaio usato per la Scale 900 SL 2013 è comunque lo stesso telaio della Scale 29 di quest'anno, coi fili del cambio passati internamente al telaio, mentre il filo del freno posteriore viene passato esternamente al telaio, nella parte inferiore del tubo diagonale.
Nella Scale 900 SL compare pertanto il foro per l'entrata del cavo del deragliatore anteriore, che però non è presente per via della monocorona.
Di Marco Tenuti (del 01/09/2012 @ 10:57:19, in MTB, linkato 1550 volte)
Erano praticamente nell'aria da parecchio tempo, tanto che erano già state avvistate sulla bici di Leonardo Hector Paez alla Sella Ronda Hero a fine giugno.
Si passa dai 1750 grammi dichiarati ai 1470 di questa versione, cioè ben 280 grammi grazie a mozzi e raggiatura decisamente più leggeri, davvero un grosso colpo al ribasso, rispetto alle Mavic Crossmax SLR (che sono dichiarate a quota 1620 grammi), ma anche altre ruote del settore.
Di Marco Tenuti (del 03/09/2012 @ 23:13:44, in MTB, linkato 1293 volte)
L'ennesima parodia del leggero brano di Carly Rae Jepsen, Call Me Maybe, arriva anche dal team Green Edge Oreca, che si diverte non poco col mostrare la chiappa e fare il gesto della cornetta...
Nei giorni scorsi avevo visto quello di Obama, ma ce ne sono a decine...
Ringrazio l'amico Antonio Rizzi per aver girato questa comunicazione proveniente dal backoffice di Trenitalia a Venezia, quello della Divisione Passeggeri con sede a Venezia.
Buongiorno,
Per i possessori di abbonamento in corso di validità a MAGGIO 2012 sarà possibile il rinnovo a prezzo ridotto con decorrenza OTTOBRE 2012 (a partire dal 24.09.2012).
Per gli abbonamenti annuali lo sconto previsto è del 12% (v. Delibera GRV n. 596/2012).
Con distinti saluti
Anche per il 2011 Trenitalia è venuta meno ai propri adempimenti contrattuali con la Regione Veneto e non è riuscita a garantire la regolarità del servizio dei treni regionali e locali per studenti e lavoratori pendolari. Pertanto anche quest'anno scatta la penalità contrattuale che prevede la restituzione in forma di sconto su un altro abbonamento regionale a tutti coloro che possiedono un titolo di viaggio della medesima natura.
Apprendo ieri mattina dal free magazine Verona In Città che a Verona la spesa sembra essere meno cara che nelle altre città, risultato probabile della posizione strategica della nostra provincia rispetto alle principali direttrici commerciali italiane ed europee, in primis verso la Germania. Pare insomma che a Verona la distribuzione sia sufficientemente concorrenziale e l'offerta per gli alimentare abbastanza variegata.
Verona è la terza città italiana più conveniente per spesa alimentare, per la casa e per l'igiene personale, con 6.088 euro annui a famiglia: è quello che risulta da un'indagine di Altroconsumo.
La spesa media di una famiglia italiana, infatti, si "prende" il 20% del bilancio totale annuale familiare: per l'Istat sono in media 6.372 euro all'anno.
Approfittare dei margini di risparmio offerti da sconti o scegliendo prodotti non di marca può incidere sino a far risparmiare ben 3.500 euro in un anno. E Verona, nella classifica generale, è risultata al terzo posto come città più conveniente.
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