Di Marco Tenuti (del 08/07/2008 @ 00:39:08, in MTB, linkato 1625 volte)
Domenica sera in pizzeria, il dr.Pich e il Righe, mi hanno accennato qualcosa delle possibilità di salita da Lugo verso l'alto. Oltre alle solite vie di accesso verso l'alto da Bellori verso Barozze, o da Bellori verso il Corso, o da Bellori verso Lughezzano e Arzarè, spesso cadono nel dimenticatoio la Pernisa e la strada verso il Corrubbio. Diciamo che la prima ho avuto modo di farla alcune volte durante l'inverno in sella alla MTB, visto che per un bel tratto è sterrata e per altri pezzi l'asfalto si presenta un po' troppo rovinato per la bici da strada. La salita della Pernisa parte dalle Campagne di Lugo e conduce direttamente a Praole, frazione del Cerro, da cui si può raggiungere successivamente Lonico o Rosaro. E' una salita a pendenza abbastanza abbordabile, anche se c'è qualche pezzetto in cui si arriva all'11%. Salendo però in MTB, il problema non si pone e si tratta solo di moderare la velocità.
Ieri sera, di buona lena, attraverso l'abitato di Lugo e l'intenzione è quella di tirare dritto in direzione Barozze, ma arrivato al bar della Teresa, mi balena un flash e ripenso ai discorsi di domenica: proviamo qualcosa di nuovo! Effettivamente la conoscenze che ho maturato del territorio, da quando son diventato un ciclista assiduo sono cresciute a dismisura. C'è da dire che quando si va in BDC rischi spesso non se ne corrono, se non quello di incappare in qualche salita un po' troppo ripida da spingere col 39-25, che è il mio "ultimo" rapporto allo stato attuale. Quando si va in MTB, il problema non sono la difficoltà delle salite, ma la praticabilità. Quando ci si imbatte in solitario in qualche sentierino sconosciuto, la probabilità di finire in mezzo a rovi, spine, erboni si alza bruscamente...
Tornando comunque a ieri sera, al tornante a destra poco dopo la chiesa di Lugo, comincio a salire in direzione Orsara e Corrubbio. La pendenza è subito importante e si sale abbastanza rapidamente al di sopra dell'abitato di Lugo. Abbastanza presto si incrocia anche il bivio che fa scegliere tra la contrada Orsara e Corrubbio. Scelgo la seconda frazione. La strada sarebbe velocissima per una macchina, perchè presenta tre rettilinei molto lunghi, intervallati da tornanti, dove la pendenza si mantiene costante sul 6-7% e si sale quindi a velocità non superiori ai 15-16 km/h. Dopo un bel po' di strada una curva a destra spiana decisamente e ci si imbatte nel cartello che introduce Corrubbio. Tra me penso che il grosso è ormai fatto: vedo che c'è tanto di chiesa, c'è un campetto di calcio, c'è perfino la scuola elementare! Ignoravo proprio che questa frazioncina del "mio" comune di Grezzana avesse tutti questi servizi. Non ho visto se c'è il baretto, la prossima volta guarderò meglio.
Peccato che i trecento metri di piano siano subito spezzati da una salitella al 10% ancora dentro la frazione. Da qui in poi è tutto un alternarsi tra un pezzi che spianano e pezzi che salgono abbastanza ripidamente, senza soluzione di continuità. Sarà che avevo le gambe stanche o cosa, ma mi pento amaramente di aver pensato un paio di minuti prima di aver già finito le mie fatiche. E piano e paretina all'11%, e piano e paretina all'11%, speriamo finisca... che sia questa una delle salite che Cunego affronta quasi sempre per tornarsene a casa durante gli allenamenti invernali? Finalmente arrivo in cima ai Prati e da lì in poi è strada conosciuta. L'impressione che ho avuto è che si sale di circa 400 metri di dislivello in circa 5,3 km, quindi la pendenza media è dell'7.5%, che è pur sempre una bella pendenza.
Se volete togliervi lo sfizio, il buon Banzato non si è fatto sfuggire nulla e lo ha pubblicato su Salite.ch:
Come avete capito, mai sottovalutare niente e comunque me la segno per i miei prossimi giri di allenamento, visto che il numero di macchine che passano è sempre molto ridotto.
Di Marco Tenuti (del 09/07/2008 @ 11:01:37, in MTB, linkato 1548 volte)
Su YouTube ho trovato un bel riassunto della volata tra Sauser e Paulissen per aggiudicarsi il titolo mondiale Marathon 2008 alla Dolomiti Superbike a Villabassa (BZ).
Di Marco Tenuti (del 10/07/2008 @ 10:18:37, in MTB, linkato 1138 volte)
Ieri sera c'è scappata la notturna "in mauntain" col col Pezzo e la sua squadra Bike Evolution per un totale di circa 10 ciclisti C'era anche il Radu, reduce dalla campagna della Dolomiti Superbike.
Dopo aver attraversato il centro di Verona, arrivo al negozio in via Rigaste Redentore, dove non c'è più nessuno ad aspettarmi, nonostante non siano ancora le 19.30. Per fortuna che di lì a poco arriva prontamente la telefonata del Pezzo, che mi comunica che mi stanno aspettando all'incrocio verso Avesa. La partenza è pertanto verso Avesa, poi tocca alla salita che sbuca su in sima alla villa di Benali, successivamente discesa a Quinto dal Porcello e parte finale del Cardiologo, dove i nostri freni a disco vanno in ebollizione. Passaggio in paese a Marzana, si sfiora Sezano e si taglia sullo sterrato veloce che conduce a S.Maria in Stelle, dove attacchiamo subito il Piccolo Stelvio e scavalcamento della Gualiva per il sentiero del bosco. Il Matteo Milani fa servizio stampa e scatta una quantità impressionante di foto e trova pure il tempo di girare un paio di video.
Arrivati alla pesa di Romagnano, si affronta un single track verso i campi dietro Azzago a zigzag, a quanto pare percorso della Lessinia Legend 2004. Poi discesa verso Romagnano, passaggio alla Costa di Romagnano con velocità supersoniche sullo sterrato, passaggio dietro Bertani e fiancheggiamo gli ulivi sulla superstrada, e sfiliamo l'abitato di Sezano.
Concludiamo in bellezza con una volata oltre i 50 km/h, dove io primeggio arrivando ad una velocità di 58 km/h con la gente a piedi basita a guardare questi UFO che rotolano sull'asfalto con gomme grosse e pieni di lucette. Io saluto tutti al volo e mi defilo verso casa, dove parcheggio la bici e mi tuffo in vasca per un bagnetto rapido.
Alle 22.20 torno in pizzeria e gli amici rimasti nel percorso lungo mi comunicano che stasera si farà il giro pizza! Attacchiamo subito A TUTTA con 7 pizze per 7 persone, colo sottoscritto che stenta a spezzare il fiato, ma poco dopo mi riprendo. Scoprirò circa un'ora dopo che abbiamo mangiato 12 pizze in 7. Il Pezzo, ma anche il Giando e il Tommi, arrivano a 4 birre medie ciascheduno, nuovo record delle notturne del Pezzo.
Io invece procedo spedito con due coke medie. L'allungo finale e' per la 13esima pizza, quella dolce a base di nutella e noci, dove io mi distinguo ancora una volta e eguaglio il Radu, mangiando due fette iperglicemiche. Grappetta alla mela verde e limoncino finali. Ciliegina sulla torta: solo 15 Euro, anche se ho mangiato come un porco!
Il tempo di salutare tutti e fare una bella derapata con la Punto allo stop in fondo alla discesa del Ranch Rocce Rosse e poi a nanna dritto col peperone in fase di digestione!
Non nascondo il mio entusiasmo nell'iPhone, da bravo utente Mac, ma ho sempre desistito all'acquisto del modello 2G/Edge in favore di quello 3G, adesso disponibile per tutti noi anche in Italia. Solo che Macitynet ha preparato una FAQ, che mi fa un po' storcere il naso per un bel po' di cose. In ogni caso penso che Apple, grazie all'ottima idea di aggiornare molto spesso il software e le relative funzionalità, correggerà presto le varie deficienze. Non posso far altro che rimandarmi alla lunga e utile pagina di Macitynet.
Anche le vacanze 2008 se ne sono ormai andate, nel senso che i giorni al mare lontano da casa se ne sono andati. Non che a casa si stia male, anzi, ma al mare o in montagna o in giro per il mondo è tutta un'altra cosa. Quest'anno la famiglia Marcante se n'è andata ad Igea Marina, scegliendo però non l'albergo, ma l'appartamento, visto che la piccola Alice ha esigenze un po' particolari per il trattamento, per gli orari e per il cibo.
Effettivamente non è stato semplicissimo gestire due figli, ma soprattutto Alice, più che mai desiderosa di esplorare e conoscere tutto quello che la circonda e proporzionalmente è altrettanto "difficile" per i suoi genitori cercare di limitarla nel voler andare in giro, visto che non sa ancora camminare, non sa ancora "gattonare" bene e soprattutto usa la bocca per indagare qualsiasi oggetto, sabbia compresa!
Per il resto l'attività culinaria, a differenza del trattamento di mezza pensione presso l'Hotel Nevada dello scorso anno, è stata fortunatamente limitata e il peso corporeo non si è discostato da quello dei giorni precedenti.
Detto questo, riprende pertanto la vita lavorativa ordinaria, nonchè la preparazione agonistica per un agosto ciclistico più che mai intenso!
Di Marco Tenuti (del 28/07/2008 @ 18:11:27, in MTB, linkato 1725 volte)
Dopo due mesi di stop agonistico - a parte una digressione della cronoscalata sociale fatta con gli amici del GC Grezzana - più o meno imposto dalla gestione familiare e professionale, il Marcante torna sui campi di gara e precisamente alla Lessinia Bike, in quel di Sega di Ala. Quest'anno la gara viene preparata meglio, grazie alla ricognizione fatta una settimana prima, che consente di apprezzare le piccole variazioni della gara ai confini tra il Veneto e il Trentino.
Le previsioni meteo non promettono nulla di buono, ma al via il tutto sembra reggere molto bene e si parte più che mai convinti con l'abbigliamento puramente estivo. L'attacco della prima salita su asfalto verso il Passo Fittanze lo faccio in maniera grintosa e vedo che gli amici con cui sono faticano a starmi dietro. Non me ne curo e cerco di andare con una buona andatura. Poco dopo lo scollinamento attorno al Monte Cornetto, vedo alla mia destra il Dimi, fermo a ripararsi una ruota già forata. Io lascio andare la mia bici e scendo alla grande a concludere il primo giro, senza mai vedere dietro di me il Radu e company.
Il mio crollo psicofisico avverrà però un bel po' dopo lungo la salita che conduce a Malga Lessinia, dove le forze pian piano se ne vanno e perdo sempre più inesorabili secondi sul resto della ciurma. Rinviene perfino il Pezzo, che mi supera di gran carriera, ma cerco di resistergli, ciucciandogli il più possibile la ruota per un buon mezzo chilometro.
La parte della gara si conclude invece senza stimoli particolari a farmi andare particolarmente forte, ma ho il piacere sul rettilineo finale di salutare sia Eder Medeiros del team Bike Evolution che la famiglia Zumerle al completo!
Di Marco Tenuti (del 28/07/2008 @ 22:57:28, in MTB, linkato 1233 volte)
Stasera allora doveva essere un'uscita di scarico dopo la gara di ieri e scarico è più o meno stato, anche se molto lungo.
Il tragitto di Quinto-Montorio-Pian di Castagnè-Castagnè-Mezzane di Sotto-Lavagno-S.Martino-casa è uno dei soliti giri che facevo durante la primavera, per 47 km totali. Lungo la salita verso il Pian mi sono autoimposto di stare in coda ai vecchietti, mentre in discesa e in pianura cercavo di menare a non meno di 90 bpm, ma sempre agilissimo, in modo da far uscire l'acido, anche se non ce n'era tantissimo da evacuare.
Tempo totale 1h43'34", mentre il personale e' di 1h35'27", cioé più di 8 minuti in più del tempo fissato qualche giorno prima in piena preparazione per la Conca d'Oro. Domani stop assoluto, mentre mercoledì un po' di carico pre Vecia Ferovia. Può andare?
Di Marco Tenuti (del 11/08/2008 @ 09:02:55, in MTB, linkato 896 volte)
Ieri era una giornata di "relax" per il mio corpo e la mia mente, dopo le ultime due domeniche fatte a gareggiare in MTB sia alla Lessinia Bike che alla Vecia Ferovia, così tra le varie offerte ciclistiche del menu della domenica mattina (giro coi GC Grezzana, discesa dell'E5 col Pezzo, giro coi i Rodellesi per la salita della Maddalena a Brescia) ho optato per "fare fatica" con la mia squadra.
Mi son presentato alle 8.30 al classico appuntamento Turnover di fronte al negozio, dove un manipolo di ciclisti andava costituendosi, all'incirca una dozzina di persone, capeggiando dallo storico caposquadra Remo Rossi. Ci si avvia subito in salita per la Valpantena e raggiungiamo Bellori, dove deviamo per Lughezzano: non tardano le prime avvisaglie di bagarre, dove io resto ben presto quasi in coda al gruppo. Però un paio cedono al bivio per Orsara, precisamente il "Bepo Matto", al secolo Giuseppe Dinic. Da Lughezzano raggiungiamo Bosco per la vecchia strada, ma la fuga è ormai andata ed ognuno fa il suo ritmo, con l'unica speranza di ricongiungersi in piazza a Bosco al rubinetto dell'acqua. Anch'io faccio il mio ritmo e tengo sempre di vista Remo e il Darietto, solo che questa vista è prima 100 metri, poi 200 metri, fino a quando non li vedo più sotto l'abitato di Bosco.
Poco male: arrivo in piazza che cinque compagni son riuscito a tenerli dietro, il che vuol dire che non son proprio così malvagio, visto che la salita non l'ho fatta proprio a tutta - ma poco ci manca...
In piazza in quei dieci minuti successivi è tutto un arrivare di ciclisti, atleti, conoscenze, in primis lo stato maggiore del GC Grezzana, col Presidente, Ceriani, Icio e Aspirina. Da lì in poi ci si muove tutti assieme ad un ritmo blandissimo da Boscochiesanuova ad Erbezzo, dove ognuno sceglierà la propria strada. Io e il Darietto, dopo aver salutato Remo, decidiamo di seguire le orme di qualcun altro e ci avviamo entrambi per una salita che non avevamo mai fatto, cioè la salita che da Erbezzo porta a Casteberto e scollina al Passo del Pidocchio - cima Coppi della giornata a quota 1580 metri sul livello del mare. Lungo questa lingua di asfalto appena gettato ho modo di apprezzare il supermezzo di cui dispone il mio compagno di salita, cioè una spettacolare Carrera Phibra montata Record e una coppia di Lightweight da capogiro: se passate alla cassa, non siamo molto lontani da 8.000 Euro...
Segue la discesa fino a Passo Fittanze, dove ci ristoriamo con un saccottino alla marmellata e una "sana" Coca Cola. Un'occhiatina al telefono mi informa di raggiungere la famiglia su Monte Comun, così i miei programmi cambiano leggermente e mi portano a scendere in compagnia fino a Selvavecchia e Barozze, dove saluto gli aggregati dell'ultima mezz'ora, cioè un mix di ciclisti provenienti da svariate squadre, Lamacart, Traguardo Volante, GC Grezzana.
Dalle Barozze fino a Sant'Anna d'Alfaedo e poi giù fino al bivio da Fane a Fiamene, pedalo invece in compagnia di uno della "squadra sponsorizzata McDonald" di Verona. Io salgo su al passo di Fiamene e nel mezzo chilometro che mi separa dal capitello decido di raggiungere Monte Comun dal versante occidentale, cioè quello che guarda la Valpolicella. Si alternano così le contrade di Saline, Chieve e Colombare che la gamba ancora c'è nonostante più di 70 chilometri di pura montagna.
L'ascesa a Monte Comun è infine premiata verso le 12.30 con una tavola imbandita, dove ci sono già fette di pane, sacchetti di patatine già mezzi aperti, una vasta gamma di bevande in bottiglia e soprattutto un profumo proveniente dalla greola, che promette davvero bene. Il recupero proteico a base di bistecche, brasole, pollo ai ferri e pancetta è senza dubbio quello più adeguato dopo questo giro in Lessinia. Il giro si concluderà per il sottoscritto solo verso le 18.30, quando riprenderò la bici per godermi gli ultimi 15 km di discesa, cioè da Monte Comun a Quinto, con un totale di 92 km e quasi 2000 metri di dislivello.
It's the quiet ones you need to watch. Bisogna fare attenzione a quelli tranquilli. Chi si nota poco è forse più 'pericoloso' degli estroversi.
Ignorance is bliss. L'ignoranza è benedetta. Non essere a conoscenza di fatti migliora la qualitá della vita.
Don't put off until tomorrow what you can do today. Non rimandare a domani quello che puoi fare oggi.
Time is money. Il tempo è denaro.
Being busy as a bee. Essere indaffarati come un'ape. Si dice quando si è impegnatissimi.
Having butterflies in the stomach. Avere farfalle nello stomaco. Per descrivere nervosismo.
Jump out of the skin. Saltare al di fuori dalla pelle. Per descrivere un grosso spavento.
It's only a storm in a teacup. E' solo una tempesta in una tazza di thé. Non è niente di cui preoccuparsi.
Blowing your own trumpet. Suonare la propria tromba.
Lodarsi, dicendo a tutti di come si è bravi a fare qualcosa.
To drink like a fish. Bere come un pesce. Usato per descrivere chi beve alcoolici in grande quantitá.
Sitting on the fence. Stare seduti sul recinto.
Non prendere le parti di nessuno.
To be a chip off the old block.
Essere una scheggia del vecchio blocco di legno.
Tale padre tale figlio.
The grass is always greener on the other side.
L'erba è sempre piú verde dall'altro lato dello steccato.
L'erba del vicino è sempre piú verde.
It's raining cats and dogs. Sta piovendo gatti e cani. Sta piovendo molto forte.
Four seasons in one day. Quattro stagioni in un giorno.
Usato per descrivere un tempo molto variabile.
Caught between a rock and a hard place. Intrappolato tra una roccia ed una superficie dura. Trovarsi tra l'incudine ed il martello.
A piece of cake. Una fetta di torta. Usato per descrivere qualcosa veramente facile da fare.
Too many cooks spoil the broth. Troppi cuochi rovinano il brodo. Usato per descrivere l'effetto negativo di troppe persone che cercano di aiutare.
A dog is a man's best friend. Il cane è il migliore amico dell'uomo.
Chalk and cheese. Gesso e formaggio. Si dice di due persone di caratteristiche diametralmente opposte.
So close yet so far. Cosí vicino eppure ancora lontano. Quando si è vicini a raggiungere un qualcosa che poi sfugge all'ultimo minuto.
Red sky at night, sheperd's delight. Rosso di sera, fa il pastore contento. Rosso di sera, bel tempo si spera.
Early bird catches the worm. L'uccello mattiniero acchiappa il verme. Chi dorme non piglia pesci.
A rolling stone gathers no moss. Sulla pietra che rotola non si accumula muschio. Usato per descrivere i benefici di essere sempre in movimento, attivi.
Three times a bridesmaid never a bride. Tre volte damigella d'onore mai sposa. Fare la damigella d'onore per la terza volta porta sfortuna alle ragazze che vogliono sposarsi.
A stitch in time, saves nine. Un punto adesso ne risparmia nove dopo.
A change is as good as a rest. Un cambiamento fa bene quanto il riposo.
What goes up must come down. Ció che va sú deve tornare giú. Specialmente riguardo il mercato azionario.
Two is company, three is a crowd. Due è compagnia, tre è sovraffollato. In due si sta bene, in tre uno è di troppo.
Great minds think alike. Grandi menti pensano allo stesso modo. Usato per complimentarsi a vicenda quando due persone dicono la stessa cosa.
Variety is the spice of life. La varietà è la spezia della vita. Per descrivere i benefici di una vita piena di interessi.
Fools rarely differ. Stupidi raramente sono in disaccordo.
Blood is thicker than water. Il sangue è più denso dell'acqua. I rapporti familiari sono i piú importanti.
Beauty is in the eye of the beholder. La bellezza è nell'occhio di chi guarda.
E' bello ciò che piace.
Better the devil you know. E' meglio il diavolo che conosci. Si prendono meno rischi con un 'pericolo' che si conosce piuttosto che con qualcosa di sconosciuto.
The world is your oyster. Il mondo è la tua ostrica. Il mondo ti offre possibilitá e dipende da te approfittarne.
It takes two to tango. Bisogna essere in due per ballare il tango. Usato per dire che per far funzionare qualcosa entrambe le parti devono darsi da fare.
Being all ears. Essere tutto orecchi.
Home Sweet Home. Casa dolce casa.
Leaving no stone unturned. Guardare sotto tutte le pietre. Controllare dappertutto.
Silence is golden. Il silenzio è dorato. Descrive quanto si apprezza il silenzio.
Every cloud has a silver lining. Ogni nuvola ha un bordo argentato. Ogni avversitá ha un aspetto positivo.
Red sky in the morning, sailor's warning. Rosso di mattina, desta l'allarme per il marinaio.
Rosso di mattina, brutto tempo s'avvicina.
Horses for courses. Cavalli per ippodromi. Ogni 'cavallo' è adatto a particolari 'ippodromi'.
Have your cake and eat it. Avere la torta e mangiarla. Avere la botte piena e la moglie ubriaca.
Keep up with the Joneses. Stare al passo con i Jones. Quando si cerca di rivaleggiare con i vicini in tema di traguardi materialistici.
Age before beauty. Etá prima della bellezza. Usato quando ironicamente si vuole far passare qualcuno piú anziano.
To rob Peter to pay Paul. Rubare a Peter per pagare Paul.
A picture says a thousand words. Un'immagine vale mille parole.
Don't shoot the messenger. Non sparate al messaggiero. Ambasciator non porta pena.
Once bitten, twice shy. Punto una volta, timido la seconda. Sbagliando si impara.
To put the cart before the horses. Mettere il carro davanti ai cavalli. Mettere il carro davanti ai buoi.
First come, first served. Primo arrivato, primo servito.
There's no smoke without a fire. Non c'è fumo senza il fuoco.
It's grim up north. E' deprimente al nord.
An Englishman's home is his castle. La casa dell'Inglese è il suo castello.
There's no place like home. Non c'è alcun luogo caro come casa.
Love is blind. L'amore è cieco.
A diamond is a girl's best friend. Un diamante è il miglior amico di una ragazza.
Pubblicitá usata dai gioiellieri.
Being sent to Coventry. Essere mandato a Coventry. Essere ostracizzato da tutti.
Burn the midnight oil. Bruciare l'olio della mezzanotte. Lavorare fino a notte tarda.
Burn the candle at both ends.
Bruciare la candela da entrambe le estremitá.
Quando si lavora troppo.
As mad as a hatter. Matto come un cappellaio. Nel passato i cappellai usavano sostanze chimiche che causavano problemi mentali dopo anni di lavoro.
Dogs are not just for Christmas. I cani non sono solo per Natale.
Campagna pubblicitaria per evitare che cuccioli siano regalati a Natale e abbandonati quando cresciuti.
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