Di Marco Tenuti (del 21/01/2012 @ 22:23:19, in MTB, linkato 928 volte)
Dov'è il vaio di Cavazze? Parte ad occidente di Cerro Veronese e scende a valle in direzione sudovest verso località Pernisa, la zona industriale a sud di Lugo di Grezzana.
Non si tratta di un pesce d'aprile organizzato dal Ganassa del Marcante - che sarei io - ma di una ganassata di quelli del servizio di Google Maps.
Pare che l'aeroporto di Boscomantico verrà smantellato nell'attuale posizione dove si trova ossia tra l'area di Borgo Trento e Parona, ma verrà ricostruito praticamente a fianco della superstrada qui in zona industriale a Grezzana!
Finalmente l'amministrazione ha trovato un modo per rilanciare l'economia stagnante della vallata, portandoci un'utilità esagerata come l'aeroporto! Siccome Tosi & C. non ci ha ancora congiunto la superstrada della Valpantena verso la Tangenziale Est, i marmisti hanno finalmente questa facility per far arrivare le mattonelle ed i graniti ovunque nel mondo in tempi rapidissimi!
Di Marco Tenuti (del 23/01/2012 @ 13:54:01, in rally, linkato 1014 volte)
Per chi si fosse perso le fasi salienti del Rallye Monte Carlo edizione 2012, ecco qua un paio di video su Youtube, cioè addirittura le registrazioni in HD di quanto andato in onda su Eurosport HD.
Di Marco Tenuti (del 26/01/2012 @ 09:43:30, in web, linkato 1503 volte)
Molto sommariamente il consiglio che si trova in giro nell'assegnazione dei previlegi in scrittura per Joomla sono gli stessi che si danno per qualsiasi sistema server-based. Siccome Joomla viene spesso installato su distribuzioni di Linux, basta fare il classico "chmod 777" alle cartelle, o via console o via FTP, perché il server FTP consente di modificare i previlegi usando i pseudocomandi della shell.
Purtroppo se la vostra installazione si trova su un server Windows, non potete usare il chmod di Unix o quantomeno non riuscite a farlo via FTP. O meglio, sarebbe forse il caso di dire che io non ci sono mai riuscito coi server che ho avuto da sempre a disposizione per i miei siti e per i siti dei miei clienti.
Per garantire il regolare funzionamento di un sito internet in hosting su un server Windows Server 2008 R2, che usa Joomla! come piattaforma CMS, le fasi preliminari prevederebbero di:
installare l'ultima versione di Joomla! che dipende fortemente dalle prestazioni offerte dal server, cioè dalla versione di PHP installata sulla macchina
creare un database MySQL ad uso e consumo dell'installazione di Joomla!
In fase di configurazione del CMS è necessario, alla fine dello script di configurazione, consentire al PHP di scrivere il file configuration.ini e pertanto devono essere impostati i previlegi di scrittura.
Successivamente nella fase di deployment è necessario consentire di salvare immagini, installare nuovi plugin, componenti o moduli in svariate cartelle dell'installazione di Joomla!, quindi tanto vale stabilire i previlegi di scrittura in tutta l'installazione di Joomla:
individuare la cartella httpdocs del sito su cui si vuole intervenire
entrare nel dialogo che consente di modificare i previlegi di accesso per la cartella
attribuire all'utente "Plesk IIS User" i previlegi generali, cioè consentire Modify, Read & Execute, List Folder Contents, Read e Write.
attribuire all'utente "Plesk IIS WP User" i previlegi generali, cioè consentire Modify, Read & Execute, List Folder Contents, Read e Write.
Nel caso in cui invece si voglia assegnare i prelivegi per un'installazione di pagine ASP.NET che necessitino di scrivere qua e là nelle cartelle dell'hosting del dominio, è necessario assegnare i previlegi a qualche altro utente.
Di Marco Tenuti (del 29/01/2012 @ 22:19:55, in MTB, linkato 1461 volte)
Nelle ultime ore la comunità virtuale dei biker è rimasta basita dalla deliberazione della Giunta Regionale del Veneto, in cui ha equiparato la mountain bike alla stregua di qualsiasi altro sport estremo, quando si tratta di stabilire chi debba sostenere i costi per le spese del recupero del ciclista infortunato.
La delibera parla di LUOGHI IMPERVI, quindi è lasciato molto spazio discrezionale, nel bene e nel male.
Anzitutto vi rimando a leggere il testo di questa deliberazione, che io non ho ancora letto nel dettaglio, ma di cui ho letto solo qualche stralcio e qualche pezzo nei commenti della comunità degli appassionati di mountain bike.
Ai fini del presente atto sono considerate attività ricreative ad elevato impegno di soccorso quelle che comportano attività complesse finalizzate al recupero dell’infortunato, prima che lo stesso possa essere sottoposto a trattamenti sanitari, come di seguito individuate:
alpinismo con scalate di roccia o con accesso ai ghiacciai;
scialpinismo;
arrampicata libera;
speleologia;
parapendio e deltaplano, anche a motore;
salti dal trampolino con sci o idrosci;
sci acrobatico;
rafting;
mountain-bike in ambiente impervio;
utilizzo a scopo ricreativo di veicoli a motore fuori strada in ambiente impervio.
Visto che la Regione Veneto ha deciso per una drastica posizione nei confronti della mountain bike - regione che paradossalmente si colloca tra quelle a maggiore dedizione allo sport sia per motivi paesaggistici ed ambientali, ma anche per motivi agonistici, non ultimo il fatto di aver ospitato il Campionato del Mondo Marathon 2011 di Mountain Bike - mi farebbe davvero piacere sapere dalla Regione Veneto quanti sono i soldi spesi negli ultimi anni per recuperare ciclisti in mountain bike che sono dovuti ricorrere alle chiamate di emergenza ed il relativo recupero da parte delle strutture pubbliche o di volontariato.
Ovviamente dopo che la Regione Veneto ci avrà fornito questa cifra di spesa annuale e pluriannuale, non sarebbe male confrontarla con la spesa che la Regione sostiene per le cure medicali per patologie tumorali di fumatori, le spese mediche e riabilitative per traumi da incidenti stradali, le spese mediche per malattie cardiovascolari di pazienti con comprovate abitudini alimentari deprecabili. Si, è vero che nella delibera ci si riferisce solo delle spese sostenute dalla collettività per il recupero ed il soccorso di emergenza in condizioni impervie ed ostili, non delle spese per gli interventi medici e le cure riabilitative. Per carità, la raccomandazione della mamma, "te lo avevo detto di non andare a buttarti giù dalla Marmolada con la bici da downhill", è sempre valida e che il buon senso deve sempre sovrastare a qualsiasi disposizione o norma, però vorrei conoscere qualche numero in più su queste spese.
Considerata questa novità, sarebbe il caso, per tutti i praticanti della mountain bike come il sottoscritto, stipulare un'assicurazione specifica che pensi per me anche in queste spiacevoli situazioni.
Mi volete dire che non dovrei più andare a fare il Sentiero delle Gosse o l'ascesa a Bocca di Selva, tanto per ricordare un paio di percorsi della nostra Lessinia? O semplicemente la Regione Veneto ci sta invitando ad andare più cautamente o addirittura a non prendermi più alcun rischio? Allora ditecelo che dobbiamo rimanere appollaiati sul divano: non è una bella pubblicità per il nostro sport e per le nostre montagne.
Di Marco Tenuti (del 30/01/2012 @ 11:20:31, in natura, linkato 1006 volte)
In giro ho letto scenari apocalittici per l'intero continente europeo nella prossima settimana. La previsione è più o meno concorde per tutti i più grandi istituti di meteorologia nazionali ed internazionali.
Visto il drastico abbassarsi della linea dello 0°C in quota a 1500 metri sopra il continente africano, si è creato un enorme vuoto termico che verrà colmato dal vento buriano.
Dalla Siberia con amore in arrivo per il prossimo weekend temperature al di sotto di -10°C anche in Pianura Padana e per la settimana prossima pure abbondanti precipitazioni nevose. Per domenica prossima Il Meteo.it prevede -11,3°C a Grezzana alle 7 del mattino. Se va avanti così, niente bici.
Sembrerebbe essere, questo, il secondo match point per la previsione dei Maya...
Di Marco Tenuti (del 30/01/2012 @ 14:37:26, in MTB, linkato 1126 volte)
Finalmente Musseu è arrivato al suo sogno più grande, che guarda oltreoceano: attraversare l'America in bici da un capo all'altro, senza mai fermarsi, senza riposare, tutta di un fiato.
Dopo essere diventato campione italiano di Ultracycling nella categoria "over 50", è giunto di pensare all'obiettivo più desiderato da qualsiasi ciclista amante della fatica oltre ogni limite, cioè the RAAM, the Race Across AMerica, roba da sbalinè (ndr, impallinati), tanto per non voler esagerare con le iperboli.
Per fare questo è però necessario essere supportati da uno sponsor, perché la RAAM, oltre ad essere faticosissima ed impossibile, richiede di avere uno staff al seguito, il cui costo si può stimare in circa 1 Euro al km, secondo i calcoli di Musseu, al secolo Giorgio Murari.
Invito chiunque è amante della fatica, delle tribulade, della determinazione che non conosce limiti o ostacoli, invito chi si sente belga, chi vuole continuamente mettersi alla prova, ad andare a leggere qualcosa di Giorgio Murari, sul suo blog. Potremmo dire che è l'uomo veronese delle randonneè, un infaticabile, un uomo che non si fa intimorire dal freddo o dalle basse temperature.
Ha già più o meno conosciuto tutto in Italia ed in Europa di quello che può definirsi "ultramarathon" o "randoneè". Certo è che la RAAM è un altro tipo di sfida, ad un livello decisamente superiore.
Visitate il suo blog e magari sostenenetelo anche economicamente. Avrà modo di ricompensarvi dedicandovi un chilometro per ogni Euro che gli donerete.
Avevo preso di mira queste sirene dell'economia del nuovo millennio in un articolo lo scorso novembre. A quanto pare, il fenomeno è tutt'altro che in diminuzione e, nonostante il periodo di vacche magre, c'è una probabilità maggiore che queste sirene ci chiamino dai loro lidi e ci invitino a diventare tutti più ricchi col forex, cioè partecipando alle transazioni economiche di valute nazionali, di beni primari e via dicendo.
Dico solo idealmente ai simpatici personaggi che offrono il loro mezzobusto per la pubblicità di iForex, uno degli operatori di questa nicchia di mercato: "Pagaci una cena di pesce a tutti noi, se ogni giorni guadagni 240 Euro, rubando un po' di tempo alle tue normali commissioni giornaliere".
Attenti che non è tutto oro quel che luccica e nel mercato, che chi scende e c'è chi sale, tanto per andare di massime e minime.
Di Marco Tenuti (del 01/02/2012 @ 19:31:39, in MTB, linkato 1127 volte)
Nino Schurter, vicecampione del mondo 2011 di cross country, ed in forza da anni al team svizzero Scott Swisspower, se ne è andato a svernare a Cape Town in Sudafrica. Beato lui.
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