Di Marco Tenuti (del 29/10/2006 @ 08:03:16, in MTB, linkato 1583 volte)
Nelle ultime settimane mi sono preso male a fare il percorso 2006 della Lessinia Legend corta, pertanto ho pensato bene di scrivermi qua alcuni tempi realizzati, tanto per poter capire quanto sono "schiappa" rispetto agli amatori iperdopati che si buttano giù dalle discese impervie in maniera a dir poco insana.
Domenica 22 ottobre 2006. Giretto fatto da un certo punto in poi con un certo Stefano di Borgo S.Croce, molto appassionato e conoscitore della disciplina e molto gentile a espormi tutto il percorso 2006 della Lessinia Legend Classic. Sul percorso ho fatto parecchi rallentamenti. Dettagli del giro: Casa Quinto-Sezano-Gualiva-Crosetta-salitone della pesa di Romagnano-Azzago alto-giro in sommità al monte S.Viola-contrada Tenda-Casal di sopra-Crosetta-Gualiva-Terra di Stelle-sentierini verso Mizzole-cimitero Mizzole-castello di Montorio-Nesente-Vendri-Casa Quinto. Tempo 2h15'16", 39,65 km alla media dei 17.4 km/h.
Sabato 28 ottobre 2006. Giretto molto simile a quello della domenica precedente, fatto però in solitario, con un'unica variazione sopra l'abitato di Mizzole e senza fare il giro attorno al monte S.Viola. Tempo 1h57'30", 37,31 km alla media dei 19 km/h.
Di Marco Tenuti (del 04/04/2007 @ 21:49:55, in MTB, linkato 1948 volte)
L'articolo è tratto da Ghelafemo.it, dove ho postato in origine questo articolo...
Visto che el Righe el ma stigà non poco con le so manie biciclettare, adesso devo proprio dire de averlo accontentado, dopo la mia prima partecipassione alla gloriosa Lessinia Legend. No so se lo savei, ma se se podea iscrivere alla gara corta da 35 km e alla gara lunga da 60 km. E a quala se saralo iscritto il debuttante Marcante? Ma no ghe dubbi: alla 60 km! Da cala ia, ghe la femo tutta fin in fondo, ve par?
Devo dir che le sta' un'esperiensa a dir poco emosionante, parchè la prima gara l'è pur sempre la prima gara e no te se proprio a cossa te ve incontro finchè no te le fata. Devo dir però che me son preparà adeguatamente per l'evento e pertanto no ghe sta sorprese particolari. Quindi l'è come al solito una faccenda mentale, l'è proprio una question de farghela e basta!
Come più de qualcuno sa zà, ho deciso subito de aggiornar la bicicletta, passando ad uno dei migliori mezzi in circolazione: e lassa che el can el scurla la coa! Ho catà 'na bicicletta mericana mesa usa, che la pesarà si e no come un restel e una forca sula spala, ma de quele che solo a guardarla la va su dale Costeole o da Salvalaio sensa pedalar, altro che Gigliole o Leonarde. Molto bene, Floyd!
Passando alla strategia di gara, el primo dubbio l'era quel de quale ritmo de gara autoimporme, visto che a diffarenza dele altre olte ò lassà a casa telefoni, telefonini, GPS, sacramenti digitali, tracking, ciclocomputerini, cardiofrequenzimetri e altri strumenti satanici. Qua ho dito: devo viaggiar leggero e cossì ho fatto. El Righe el ma inculcà ormai sta moda del milligrammo e quindi adesso ogni roba che sulla bici la pesa manco de quell'altra, o se mette quela più leggera o se la elimina del tutto. Quindi carbonio de qua, carbonio de là, leghe leggere, panse eliminate, onge curte, barette frachè e anca poca roba da magnar, sennò la appesantisse lo stomego e tutto el resto.
Dopo, quando ho visto de catarme in mezo - anzi quasi in coa del gruppo - a una manega di quasi domila persone, che bada molto alla forma e poco alla sostanza, ho pensado che era giunta l'ora de tirar fora gli attributi e farghe vedere applicati gli insegnamenti dell'Uragano Andrew.
E così, partendo approssimativamente dalla posizione 1500esima dopo esserme sistemado adeguatamente nelle griglie di partensa, ho comissiado a risalire la china, soprattutto sulle pontarette e pontare mediodifficili, passando ia gente su gente una dopo l'altra. E continuavo a domandarme tra de mi: qua ghe calcossa che no quadra! O son mi che non sto funsionando mia giusto - e tiro un cioco da un momento all'altro - o qua ghe una manega de gente bona solo de nar in discesa. E difatti alla prima discesa seria i à comissia a superarme da tutti i cantoni e si che a nar in zò ghe no abastanza del coraio, ma evidentemente ho ben pensado che no l'era el caso de risciarse massa, con tutto quel paltan e quei prengoli beli moji che gh'era ovunque par tutta la Lessinia. E vuto vedere che ho visto a lato dele mulattiere ambulanse, barellieri, gambe rote, gente incricà? Ho visto parfin gente che me supera e dopo tri metri, far un rugolon cossi longo da arivar in fondo ala rosta de rissi de maroni de l'ultimo autunno... uuuuuuu che dolor!!!
Va ben, segno della croce, sperem che no la me capita a mi, prudensa, e avanti! E cossì no vedevo l'ora che arrivesse la salita dove podea dir la mia. Vuto che però dopo una bona metà del percorso sbuso la rua de drio? Lì devo dir che ma ciapà un attimo de sconforto, come quando te ciapi una suconà che te lassà intontio par una bona vintina de secondi. Sa fao? Vao avanti e spaco tuto o me ritiro? E no! Pian coi sassi!
Tiro fora la bomboletta magica del Fast par le gomme tubeless e ghe fracco rento el coperton la mousse bianca: rua come nova! Avanti de novo a tutta! L'attimo de sconforto sparisce all'istante e vado subito a riposizionarmi lungo el percorso. E curvette, scaissagne, sentieretti, giaretta, spinare, siresari, piere e alè... ghe ne manca ancora alla fine! Gente che tira de longo, gente che tira indrio, gente che gà i sgranfi... speremo de arivar ala croce soto Castagnè... lì ne aspetta el ristoro! Me parea de esser arivà al Bengodi: banane, fruta seca, biscottini, prugnette, albicocche, succhetti, aranciate... sensa tanti dubbi, me son infilà un po' de roba in boca e un poca nele scarsele e via de novo con la bocca tutta impastada de biscotti zò fin a Marcellise!
L'ultima pontara l'è sta quella pì dura, parchè ormai i sgranfi i comissiava a farse sentir anche sul mio ormai esile corpicino - per gli amici della dieta ormai sono stabilmente sotto quota 70 kg - Comunque no me son certo perso d'animo e ho urtà su la bici a piè par sento metri, fin all'ultimo cucussolo. Vedevo che mi andavo più forte a piè de quei che andava su pedalando e quindi apena arivado in sima alla pontaretta sora le Ferrasse, son tornado in sella e go ditto arrivederci a tutti. Gli ultimi 4 km de asfalto puro ho deciso che l'era ora de sparar le ultime cartucce. Ho sgranado tutte le corone della bicicletta e l'ho fatta A TUTTA. Par fortuna che no g'avea el computerin, parchè el se sarea brusà all'istante. Sulla spianà della Mattarana, ghe no passa ià almeno una trentina, forse quaranta. All'entrata in caserma ià quasi ciapà paura, parchè i ma scambiado quasi per Lance Armstrong in configurazione crono.
Comunque alla fine della Via Crucis, sono arrivado 966esimo dei 1561, che iè ste boni de finir quela da 60 km. Questo vol dir che ho lassà de drio piassè de sinquesento persone, più tutti quei che no ghe la fata ad arrivar alla quattordicesima stazione, quindi come debutto direa che va ben così e el me personal trainer Righe el pol esser fiero del suo allievo votato al Cross Country e Marathon. L'è anca vera che ghe ne arivè mille prima de mi, ma ghe ne riparlemo alla prossima edizione...
Adesso però (el me trainer) la zà tacà a rognar par via dei peli sule gambe e gò zà ditto che se aggiornemo alla Peri-Fosse...
Invesse: podaressimo però tirarghe un belo scherso e, sensa che lu el sappia gnente, farlo iscrivere alla Gran Fondo Cunego, par vedere se el ghe le fa anca lu o no. No go alcun dubbio sulle sue capacità, ma me piasarea nar lungo il percorso della Cunego, magari dopo el nono tornante della Peri-Fosse e darghe una pacca sula schena e dirghe: "Vai Floyd, staolta toca a ti!!!!" o ovviamente un bell'urton da pararlo avanti na diesina de metri.
Quindi amici, preparive ben par la Peri-Fosse 2007, parchè staolta cavemo sù l'asfalto!
Di Marco Tenuti (del 04/09/2007 @ 18:33:07, in MTB, linkato 1139 volte)
Sul sito ufficiale, fino ad oggi martedì 4 settembre, il video non era ancora disponibile, ma gli autori lo hanno già caricato su YouTube. Purtroppo non mi si vede in alcun frame, se non in lontananza alla partenza:
Di Marco Tenuti (del 05/09/2007 @ 18:19:34, in MTB, linkato 1158 volte)
Stamattina sono andato in missione sul percorso della Custoza Bike, allo scopo di effettuare la ricognizione utile alla gara.
Ho avuto qualche difficoltà a capire dov'era l'inizio di gara, ma dopo un po' e anche grazie all'aiuto telefonico di Baz, ho intrapreso la giusta strada ed ho percorso il primo giro ad una media che mi ha quasi sorpreso, cioè i 19,8 km/h.
Nella seconda parte del percorso, cioè il secondo giro, mi sono imbattuto in Stefano Festa, forte biker in forza alla Gianbenini Maddiline di Verona, col quale ho chiaccherato per tutti i rimanenti 20 km. La media finale è stata di 18,6 km/h.
Davvero bel percorso, con qualche passaggio tecnico: per fortuna non c'è niente di impegnativo se non qualche rampa di tanto in tanto per ricordarci che siamo in gara e non in una scampagnata fuori porta.
Di Marco Tenuti (del 09/09/2007 @ 22:28:58, in MTB, linkato 1072 volte)
Ottimo piazzamento del Marcante oggi domenica 9 settembre alla sua prima volta della Custoza Bike. Partiva dalla seconda griglia e andava subito a collocarsi bene nel gruppone col quale percorreva i primi 5 km su asfalto molto veloce a velocità impensabili per la MTB, con punte ai 60 km/h. "Ho pensato che la migliore strategia fosse quella di non perdere il contatto coi più veloci della mia griglia e così ho pensato di forzare subito la mano in partenza", commenta così il biker di Quinto. A circa metà della prima parte, viene però spinto a terra da un altro concorrente che cerca di farsi largo in maniera poco regolamentare, ma il Marcante non demorde, si rialza e riparte mandando letteralmente a quel paese l'avversario. Dopo un primo giro ad una media molto elevata per una gara del genere, circa i 21,8 km/h e sostenuto dal tifo della famiglia al seguito, affronta la seconda parte del percorso con la giusta grinta, cercando di non calare più di tanto. E infatti il piazzamento è il migliore di sempre per l'alcenaghese: 210° assoluto su circa 860 partenti col tempo di 1h47'10"9, alla media dei 21,83 km/h e a soli 22 minuti dal primo concorrente, il toscano Milo Burzi che ha regolato rispettivamente Massimiliano Dionisi e il compaesano di Quinto, Federico Birtele. Questo piazzamento vale al Marcante il 39esimo di categoria M1, su un totale di 92 concorrenti arrivati nella stessa.
Grazie a questo piazzamento il Marcante guarda con molta serenità al finale della stagione agonistica 2007, pensando di mettere in programma la Safari Bike Avesa, che vedrà i concorrenti solitamente veronesi sugli sterrati e i sentieri delle Torricelle e di Montecchio di Negrar e probabilmente la Gran Fondo delle Colline Moreniche in programma per il 21 ottobre. "Come mia prima volta devo ammettere di essere andato forte, anzi fortissimo: mi ero prefisso un tempo obiettivo di 1h49' e invece ho percorso l'intero percorso in anticipo di 2 minuti" conclude soddisfatto il biker alla sua decima gara dell'anno. "Ero anche in credito con la sfortuna dopo quanto successo alla Folgaria Megabike e questa volta il mio mezzo si è rivelato più che mai affidabile e performante. Non nascondo però un ulteriore pizzico di ambizione perché so di poter dare ancora di più e anche oggi mi sono tenuto sempre un po' di margine per il fine gara". Alla domanda su come festeggera' il finale di stagione, il Marcante risponde: "Ho già messo in programma un'escursione in terra d'Irlanda assieme agli amici di sempre dell'altra mia passione, i rally. Sarà una maniera davvero diversa per riposare la mente e il corpo dalle fatiche della mountain bike".
Di Marco Tenuti (del 15/09/2007 @ 23:11:39, in MTB, linkato 1507 volte)
Oggi abbiamo fatto la tradizionale salita della Peri-Fosse, che organizziamo all'incirca una volta all'anno tra noi dei Ghelafemo.
Peccato che fossimo davvero in pochi: solo in due, però pochi ma boni! Eravamo io e il dottor Pich. Alla fine il tempo fatto per il sottoscritto è stratosferico: 45'23"!
Di Marco Tenuti (del 21/09/2007 @ 15:25:55, in MTB, linkato 1363 volte)
Oggi, non contento del giretto fatto l'altroieri, sono andato a riprovare il percorso dell'ultima gara del trofeo XC MTB Verona, la gara di Montorio Veronese, in programma domenica 23 settembre nel pomeriggio.
Visto che l'avevo già provata mercoledì, non ho sbagliato niente del percorso, perché mi ricordavo a memoria tutte le deviazioni, ciononostante sono riuscito a sbagliare di nuovo nel punto più alto della gara, percorrendo circa un centinaio di metri in più e aggiungendo al tempo finale una manciata di secondi.
Che tempo ne è sortito allora girando abbastanza veloce come oggi, ma non fortissimo? 44'34", correggendo l'errore, diciamo che ho girato in 44'14". Penso che in gara io potrei benissimo andare sotto i 40', mentre il vincitore per me riesce a farla in 30-31'. Volendo sciorinare anche un po' di medie e ipotizzando che il percorso sia come scritto sul sito di 15 km, ma ho l'impressione che sia qualcosina meno ne viene fuori che:
media del giro di oggi: 20,19 km/h
media corretta nel giro di oggi: 20,34 km/h
media ipotetica in gara: 22,5 km/h
media ipotetica del vincitore: 29,50 km/h
che è una media eccezionale... magari il vincitore ci metterà un po' di più di quello che ho stimato io. Aspettiamo a vedere...
Io ho comunque l'impressione che il giro sia molto più corto dei 15 km stimati, a meno che io non abbia sbagliato clamorosamente il giro, soprattutto alla partenza attorno il castello di Montorio. Può darsi che la partenza e l'arrivo non sia dentro il castello, ma giù in paese da qualche parte e in tal caso il tragitto si allunga come ridere di un paio di km. Nell'ipotesi in cui il giro sia di 13,120 km:
media del giro di oggi: 17,66 km/h
media corretta nel giro di oggi: 17,79 km/h
media ipotetica in gara: 19,68 km/h
media ipotetica del vincitore: 25,80 km/h
Staremo a vedere chi ha ragione. Domenica in ogni caso non farò la gara. Domani vado a divertirmi a provare la Gimondi Bike in programma domenica 30 settembre.
Di Marco Tenuti (del 24/09/2007 @ 23:11:37, in MTB, linkato 1376 volte)
Nello scorso weekend, tra le attività ciclistiche ricordo che sabato sono andato a provare la Gimondibike assieme al mio collega padovano Daniele e Leolus, uno dei membri del forum MTB-forum.it.
Prevedo un tempo finale di gara tra 1h55' e 2h10'. L'evento sarà molto condizionato dalle condizioni meteo, dallo stato del fondo, ma anche dall'assalto dei 2500 partecipanti.
Segno qui il tempo che ho stimato di fare nella cronoscalata della Madonna del Corno: ad una velocità di circa 7,5 km/h dovrei riuscire a percorrere i 1350 metri in 10'48", quindi Absalon è avvisato...
Domenica pomeriggio sono invece andato a vedere il fine gara della XC Montorio, ultima prova dell'XC MTB Verona 2007, dove ha vinto Simone Scandola del team Bussola col tempo di 34'12", ben più alto del tempo che avevo stimato io venerdì scorso. Avrò sicuramente modo durante l'inverno di abbassare il mio tempo personale e pensare di avvicinarmi ai tempi dei pazzi dell'XC.
Se volete vedere il video, potete andare sul sito dell'XC Verona o in alternativa andare direttamente su YouTube:
Lunedì pomeriggio mi sono imbattuto con la pancia piena di biscotti su per il vaio della Pissarotta ed ho pensato di cronometrarmi usando il doppio riferimento, cioè sia quello dei fratelli Pezzo che quello della Turnover.
Il riferimento cronometrico dei Pezzo va dal cartello di Pigozzo al ponte della Pissarotta, dove sono riuscito a fare con la MTB l'indecente tempo di 39'54", mentre secondo l'altro riferimento, molto più documentato e preciso grazie alle indicazioni TOP11, TOP10, TOP9 fino al penultimo TOP100m, ho fatto un tempo inferiore di 56" e quindi 38'58". Il mio tempo ideale dovrebbe però essere di almeno 4 minuti inferiore, ma c'è tempo più avanti di riprovarci in condizioni fisiche migliori di quelle di lunedì, quando la digestione, il freddo e la testa mi hanno impedito di andare oltre il mio 60%.
Di Marco Tenuti (del 30/09/2007 @ 22:17:33, in MTB, linkato 1498 volte)
Oggi è andata benone, anche se si prefigurava un po' ardua, perché il tempo era molto coperto e non prometteva niente di buono. Infatti eravamo un po' tutti indecisi su cosa indossare; alla fine ho deciso per il completo estivo con in più i soli manicotti ed è stata la scelta giusta. Stessa cosa per le gomme: avevo dietro una Geax Mezcal da asciutto e terreno compatto, che non sarebbe bastata per aggrapparsi su per le varie salite fangose ed ho ripiegato per una Michelin Comp S Light, rivelatasi ottima sul posteriore. Beh, il piazzamento è molto soddisfacente: 448esimo su 1723 arrivati, più di 1800 partenti e circa 2450 iscritti, con un tempo di 2h11'15"06. Se andate su questi siti, trovate tutti i dettagli:
Dovrebbero comparire domani anche i tempi parziali della Prova Speciale e della Cronoscalata. La gara è bella, nonostante i 2500 partecipanti: la divisione in 7/8 griglie è l'unica cosa da farsi con così tanta gente. Quelli della Lessinia Legend devono solo imparare da questi organizzatori bravi su come si deve fare a gestire così tanta gente. Il percorso è vario e tutto sommato divertente: ci sono i primi 8 km di asfalto in salita, l'unica maniera per sgranare il gruppo. Oggi, nonostante non mi fossi proprio riscaldato, sono salito bene, come i fighi dell'Elite, cioè col padellone davanti...
Poi, una volta arrivati su in alto sul monte sovrastante Iseo, comincia lo sterrato misto per un po' di km. Ad un certo punto c'è la famigerata discesa del Mafa, una toboga di 3 km velocissima e ripidissima che riporta giù in "pianura", la Franciacorta. Il Mafa oggi era talmente viscido e infangato, che anch'io ho fatto un volo, senza conseguenze, mentre alcuni scendevano a piedi, altri volavano da tutte le parti. In certi punti era impossibile stare in piedi e l'unica soluzione era quella di far scorrere la bici, cercando di frenare poco o di non andare alla deriva. Arrivati in fondo al Mafa, per fortuna c'era il lavaggio bici per togliere tutto il fango impigliato nel deragliatore anteriore e in mezzo ai freni per chi ha i V-Brake.
Poi cominciava un vai e vieni nella Franciacorta, compresa la Prova Speciale e l'escursione al castello di Passirano, nonchè una gitarella alla tenuta di Monte Rosso, con la conclusione sulla faticosissima cronoscalata della Madonna del Corno, dove c'era veramente da faticare, perché arrivati sotto ormai alla frutta, rispetto a quando l'avevo provata in allenamento.
Spettancolare il chilometro prima dell'arrivo, con un passaggio nel sottopasso e relativi gradini rispetto alla statale e successivo attraversamento del centro storico di Iseo, sul pavè in mezzo a due ali di gente a incitare: mi sentivo uno dei grandi ciclisti, quasi Felice Gimondi in persona, perché ho fatto tutto quel pezzo in solitario da solo.
Ho tagliato il traguardo a braccia alzate, neanche fossi stato Kessiakoff, il forte bike svedese vincitore di questa edizione.
La zona di partenza e arrivo è piena zeppa di gente e biker, con tutti, ma proprio tutti gli stand degli sponsor, delle squadre ufficiali italiane di MTB e non. Merita di andarla a vedere o di farla almeno una volta.
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