Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
I found this tip in the Answers in the Microsoft Community. The question by a user was: "How to install Catalyst-legacy driver in Windows 8.1 with an AMD ATI HD Radeon 4200"?
At now, if you install Windows 8 or you update to Windows 8.1, Microsoft will install its legacy driver WDDM, which doesn't let you get hardware acceleration with OpenGL. However there's a fix to that!
Let me drive you to install the ATI legacy driver, instead of the Microsoft one:
- Install all components of the driver normally (Catalyst Control Center etc.)
-> The graphics driver itself will fail - you need to install it manually using the Device Manager!
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Open the Device Manager (right click on Start-Icon in left corner), go to "Graphics Card"
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Right click on the card and select "Update driver..." from the context menu (first entry)
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Click on "Search for a driver on the computer" (second entry)
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Click "Select driver from list"
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Click on the "Device..." button in the right corner
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Select the driver file (*.inf) from the extracted ATI folder. In my case, this was C:\AMD\Support\13-1-legacy_vista_win7_win8_64_dd_ccc\Packages\Drivers\Display\W86A_INF.
There are a few different files, it seems the dialog will choose the right one if you simple select one of them... TRY IT FIRST! Otherwise you could try to read the .inf files (they are just plain text files - maybe you'll find your chipset in there...
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Click on OK, the dialog will now show one or two entries, which should have the name of your graphics card - select one of them
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Click on Next - the screen(s) will go black and flicker, you will hear the device connection/disconnection sounds several times. Don't worry, everythings works as intended! :)
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The driver should now be ready - restart your system, and you should now be able to control your graphics settings using the Catalyst Control Center.
Last Tip (which I did here in my own blog): save this trick somewhere, it will save you lots of headaches the next time you need to install windows! I figured it out painfully at least twice! :)
Oggi finalmente un pomeriggio non troppo denso di appuntamenti e ci scappa un giretto con la stradale sui soliti asfalti poco trafficati della Bassa Valpantena.
Oggi la dotazione tecnica prevede di avere le cuffiette alle orecchie, non principalmente per ascoltare la musica, ma per essere pronto a rispondere nel caso in cui qualcuno mi chiami, tra impegni famigliari, appuntamenti lavorativi e cantiere di Alcenago.
Ed infatti, neanche il tempo di partire e nel giro di cinque minuti ben due telefonate in arrivo, con la prima che mi costringe subito al dietro-front verso casa, per un'impellenza da sbrigare subito.
Il primo round si conclude pertanto dopo soli 7 chilometri, cioè la distanza per andare e tornare al cimitero di Marzana...
Col secondo round che parte all'incirca un'ora dopo, non sono interrotto da altri interlocutori, così riesco ad inanellare il giro bitumaro d'eccellenza che faccio molto spesso per fare fiato e per cercare di raggiungere un buon ritmo.
Musica a palla, anche se non è il massimo ascoltarla col fruscio dell'aria, ma mi pare che il battito se ne stia bello alto, così come la velocità media del giro che prevede di scendere da Marzana, via Vendri, Novaglie e Ponte Florio.
Passaggio in centro a Montorio e poi strada dei Fossi fino a Ferrazze. Alzo lievemente il ritmo alla Scimmia in modo da arrivare all'autovelox all'entrata di San Martino Buon Albergo e strappare la solita soddisfazione di vedere la cifra della velocità variabile tra 37 e 41 km/h e la scritta "Rallenta!" a ricordare che la ganassitudine può ancora fare qualcosa dove invece i pandori hanno fatto invece molti danni dopo le ultime festività.
Si, perché il mio morale è sempre più basso, ciclisticamente parlando, dopo il desolante esito della bilancia nei giorni immediatamente seguenti l'Epifania.
Il peso è sempre un pelo più alto rispetto all'anno precedente, la voglia di sacrificare la gola ed il palato ai piaceri della tavola è sempre più bassa, l'età che avanza dice che la prestazione velocistica in bici è sempre più difficile da raggiungere, cioè siamo alle solite, più o meno la stessa situazione che mi capita spesso di leggere nelle righe del Papataso.
Il rientro avviene via Mattarana, San Felice Extra e vallonato verso Santa Maria in Stelle, cercando sempre di tenere alta la media.
Media che si chiude ai 30,2 km/h, cioè una media decorosa per il periodo, col cuore che va presto ad andare molto alto, vuoi per lo scarso allenamento, vuoi per la preparazione ancora agli inizi.
Invece salta fuori che nel giro domenicale fatto assieme al mio squadrone Turnover, nonostante i primi 50 chilometri fatti a ruota del gruppo, tutto sommato la forma non è proprio sotto terra. Dopo aver portato a casa un 24'48" ciacolando col Luca Anselmi, mi ritrovo a dare perfino al cambio a qualcuno dei big come il Bosca, nel ritorno dal Lago passando per la Valpolicella e rientrando a Verona via Parona.
Questo vuol dire che saltando in bici una decina di volte al mese e cercando di pedalare per almeno 500 chilometri, si può sempre pensare di mantenere un minimo di forma che consenta quantomeno di portare a casa dei "lunghi" di una certa importanza senza tornare a casa "sfigurati".
Pertanto una bitumata non si nega mai a nessuno, mentre una salita in mountain bike fatta a tutta non è per tutti!