Di Marco Tenuti (del 20/04/2011 @ 12:38:32, in MTB, linkato 1646 volte)
Belle immagini e bella musica per il video dell'edizione 2010 del "Carpegna Mi Basta", la prossima gara MTB che mi aspetta nel mio programma Prestigio 2011.
Di Marco Tenuti (del 19/04/2011 @ 15:30:58, in MTB, linkato 889 volte)
Prestazione di spessore quella del Radu alla GF Pezzo 2011. Per lui la 234° piazza assoluta, con uno stuolo di Elite/Open nelle prime due pagine delle classifiche. Anche questa volta mette dietro il rivale in casa, il Papataso, e, a giudicare dalla foto, pare che il ragazzotto della Pieve si stia lievemente montando la testa. A questo punto non rimane altro che metterlo KO tecnico e di allontanarlo dai campi di gara prima che sia troppo tardi, trovandogli una morosa.
Di Marco Tenuti (del 18/04/2011 @ 14:29:18, in MTB, linkato 1180 volte)
E' domenica mattina. La sveglia suona alle 7.20 e di lì a due ore, c'è da entrare in griglia per l'undicesima edizione della Marathon del Lago di Bracciano. E' già da qualche giorno che sto affrontando questa gara con un approccio molto equilibrato. In tanti commenti ed opinioni ho intuito una gara scorrevole e veloce, dove però gli scenari sono incantevoli e dove c'è comunque da divertirsi. L'unica cosa da gestire è, come sempre, il gas, visto che si tratta pur sempre di una gara Marathon, cioè che per definizione dell'UCI, supera i 60 km. In più aggiungiamoci il fatto che il dislivello dichiarato è di 2000 metri, quindi proprio una passeggiata non è.
Dopo la consueta preparazione mattutina, decido per la tenuta completamente estiva e di indossare sopra la maglia mezza stagione. La bici è praticamente pronta, così come l'ho ritirata venerdì pomeriggio in negozio Turnover, dopo l'ultima ingrassata del Bosca. Devo solo applicare il chip SDAM sullo sgancio rapido anteriore e mettere il numero. Per questa gara avrò il 900, tondo tondo, più o meno il numero assegnato anche agli altri Prestigiosi 2010, che hanno deciso di affrontare la marathon in terra sabazia.
Salutata la signora Federica del B&B, mi avvio con la mia Scaletta sul lungolago, presso la pasticceria Ermete, per fare colazione. Il meteo è pungente, non tanto per la temperatura relativamente bassa, ma per il vento che è abbastanza fastidioso. La colazione è comunque un bel cornetto alla marmellata di mirtilli ed un cappuccino. Fuori dalla pasticceria si ritrovano le forze dell'Ordine, il personale della Croce Verde, oltre alla Protezione Civile: anche loro si stanno preparando per dare supporto a questa gara.
Mi avvio pertanto lungo la salita asfaltata che conduce ai campi sportivi, collocati presso località Possesso, cioè a circa 100 metri di altitudine rispetto la cittadina di Trevignano Romano ed il lago di Bracciano. Fino ad ora non ho incontrato ciclisti, ma solo autoveicoli con MTB a bordo o sul tetto. Comunque la mia paura di aver sbagliato posto e giorno, viene presto smentita, quando sono ormai arrivato nella zona della partenza. Le macchine parcheggiate sono sempre più e mi dirigo verso il tam tam della gara. Mi guardo un po' attorno alla ricerca di qualche faccia conosciuta, ma niente. Alché mi avvio su per la salita sterrata iniziale, ma subito mi dicono che non si tratta della salita iniziale, ma della discesa finale che conduce sul rettilineo finale di gara.
Finalmente comincio ad incontrare facce conosciute, come i cugini trevigiani di Presa XXII e gli Sbubbikers di Rimini e dintorni. La fase di riscaldamento si trasforma immediatamente e si può ritornare in zona partenza, pronti per collocarsi in griglia. Solo che le griglie hanno le loro tabelle degli intervalli numerici, ma non ci sono fettucce a delimitarle. A mezz'ora dalla partenza regna il caos più totale, ma vengo presto rincuorato sul fatto, che conta molto poco un posizionamento, visto il giro d'onore su asfalto di quasi 7 km e che ci condurrà di nuovo giù in paese. La gara vera comincerà solo dopo, una volta lasciato l'abitato di Trevignano.
Dopo l'introduzione dello speaker, finalmente ci si avvia in discesa, coi soliti scalmanati a seminare il panico, nel tentativo di sopravanzare posizioni su posizioni, in questa fase interlocutoria della gara. Succede anche che alcuni si incastrano e volano a terra. Io me ne sto tranquillissimo e nella discesa chiacchero con tutti quelli che conosco, il Busni, il Teora, la Silvia degli Strasagome. Ormai arrivati in paese aguzzo la vista, sperando di vedere Elisa, Enrico ed Alice, perché voglio liberarmi della maglia mezza stagione. Purtroppo per me, non li vedo e dovrò tenermi questo tiepido capo d'abbigliamento fino a fine gara.
Comincia la salita: non mi rimane che aprire il mezza stagione a mo' di superman e comincio a salire chiaccherando un po' con tutti. I primi 3 km di asfalto c'è da sbattersi per superare gente, ma la cosa non mi preoccupa minimamente: la gara è lunga, anzi è una marathon. Succede però che dopo 10 km, il gruppo è già bello sgranato ed il cardio comincia a segnare frequenze cardiache a livello di soglia, cioè 175 bpm, quindi si può dire di essere non ancora a tutta, ma in gara si!
Si comincia a menare su larghissime carrarecce polverose e da bravo ciucciaruote, cerco di stare in scia, ove possibile e continuo a sopravanzare posizioni. La cosa sorprendente è che dal 15esimo chilometro fino all'arrivo continuerò a superare gente e non subirò praticamente alcun sorpasso, se non su una discesa, dove un abile discesista ha modo di avantaggiarsi temporaneamente del "sopramanico".
Single track nell'erba, mulattiere nel bosco, single track nei boschetti, guadi con pochissima acqua, qualche passaggio di qualche metro nel fango, polvere ovunque, folate di aria che ti invitano a stare il più coperto possibile, dietro questa o quella ruota. Poi arriva un toboga di almeno 4-5 km, dove mi esalto come poche volte e continuo ad andare a prendere concorrenti su concorrenti, quasi l'avessi già fatto altre decine di volte. Alché mi ritrovo al primo tappeto di controllo elettronico, che si trova già a metà gara e penso subito già che due stelline sono messe in saccoccia.
Chiaccherando con alcuni laziali ed umbri che conoscono bene o male il percorso, vengo introdotto al ristoro di metà gara, dove mi fermo per riempire completamente la borraccia e mi pappo due tranci di crostata, visto che siamo solo a metà e la brioche di tre ore fa è già un lontano ricordo. L'effetto delle crostate è consistente e così comincio a fare il mio ritmo e a menare, dove possibile, delle belle velocità di crociera. Di tanto in tanto arrivano anche un paio di muretti al 20%, ma sono formalità che si sbrigano standosene seduti in sella col 27/32 in canna ed arrivati in cima alla sommità si dà una sgrattata al comando rotante e si torna di padella.
Le temperature cominciano ad alzarsi ed il mezza stagione comincia davvero a dare fastidio: sto pensando di lasciarlo a qualcuno dell'organizzazione, ma chi lo rivedrà più? Non mi rimane che continuare a succhiare dalla borraccia e a macinare. Ad un certo punto siamo ormai al chilometro 49 del Marathon e vedo il cartello del rientro sul percorso principale. Da qui in poi si torna sui passi del percorso "Gran Fondo" da 50 km e da qui fino all'arrivo sarà tutto un superare gli ultimi del percorso medio. La cosa causa di tanto in tanto qualche problema di sorpasso in discesa, ma questi amatori decisamente lenti sanno delle loro limitate possibilità e lasciano volentieri sempre il passo a chi è più veloce e si porta comunque nelle gambe l'acido lattico accumulato sui 60 km del Marathon.
Un flash incredibile mi prende al sessantesimo chilometro: rientro su uno spilungone magrissimo, che ha lo stesso fisico di Alberati, ha la stessa divisa A&G di Alberati, ha una 29 pollici come Alberati e monta una forcella rigida Niner. Penso tra me: "E' lui, ha avuto qualche problema ed adesso ha deciso di arrivare semplicemente in fondo". Gli chiedo una volta: "Paolo, che è successo?" Non risponde. Chiedo alla seconda: "Tutto bene, Paolo?". Nessuna risposta: non era lui, ma me ne accorgo solo quando lo sorpasso con una sverniciata ai 40 km/h. A fine gara mi dirà di essere un suo compagno di squadra, che però va alla metà.
Da qui alla fine un altro paio di salite segagambe,un paio di bei rischi in discesa, ma la porto fuori anche stavolta. Solo un blocco di catena nell'ultima rampetta finale, mi costringe a scendere per sistemare i deragliatori, ma posso risalire in sella col 27/32 e menare per gli ultimi cento metri di salita al 20%, mentre a lato gli esausti del percorso corto salgono spigendo a piedi la bici, in preda ai crampi. I miei invece sono ancora belli lontani: quando vedo l'apice della salitella, rimetto in canna il 42/11 e comincio a ripetere tra me: "Quattro stelle, si, Marcante"!
Gli ultimi sobbalzi introducono al rettilineo finale, con ben tre fotografi ad immortalarmi e anche Alice, Elisa ed Enrico a salutarmi ed a tifare a cento metri dall'arrivo. Dò una menata ai 40 km/h e, superati i tappeti elettronici, faccio un triplo pendolo col Racing Ralph posteriore! E' andata. Queste son quattro stelle di quelle raccolte a piene mani. La vecchia Scaletta ha onorato egregiamente una delle sue ultime gare. Sa che deve tenere duro fino all'arrivo della Scalona da 29", ma non perde un colpo. Il Bosca l'ha sempre regolata egregiamente ed in queste prime gare del 2011 non ha mai dato problemi particolari.
Finalmente posso togliermi il mezza stagione che mi son tenuto addosso per quattro ore. Arrivano i bimbi, chiamo al telefono il Conte che mi aveva incitato con alcuni squilli ai meno 10 dall'arrivo! Seguono le solite formalità, carico bici, bella doccia rinfrescante, lunghissima coda al pasta party, ma un bel po' caldo sole seduti per terra. Ci aspettano 500 km verso casa e chissà quale ingorgo a Firenze, ma questa gita sul Lago di Bracciano è stata proprio bella ed appagante.
Ah, le classifiche mi vedono 142° assoluto dei 350 che si sono classificati nel percorso Marathon, 25° di categoria M2, chiudendo in 4h05'39", anche se non c'era classifica Realtime, ad +1h01'48" da Mirco Balducci, vincitore assoluto. Il grosso dei concorrenti, 553 concorrenti all'arrivo, si è però riversato nel meno impegnativo percorso medio, di circa 50 km, mentre 46 sono i cicloturisti che hanno portato a termine il percorso escursionistico.
Di Marco Tenuti (del 18/04/2011 @ 10:51:06, in MTB, linkato 1131 volte)
Bellissimo weekend quello trascorso con la mia famiglia! Era una cosa in programma ancora da dicembre, quando avevo messo il programma delle mie gare 2011, che includevano sostanzialmente parecchie gare del Prestigio MTB 2011 e, oltre alla trasferta di Monreale, era senza dubbio quella più carica di aspettative, visto che sarei andato con Elisa ed i miei figli.
Solo che il weekend cominciava già venerdì mattina: la cosa più bella è stata probabilmente quella di vedere il musetto di Tommaso ricostruito dalle scansione 3D dell'ecografia che Elisa ha fatto venerdì mattina ad una delle consuete visite di controllo. Vedere che assomiglia già ai suoi fratelli davvero non ha prezzo!
Dopo questa bellissima sorpresa, nel primo pomeriggio io ed Elisa abbiamo preparato armi e bagagli per la lunga trasferta romana. Col giro delle 16 andavo a prendere Alice all'asilo, Enrico a scuola e la Scaletta in Turnover, dopo che il Bosca aveva sistemato le ultime cosucce, cioè ingrassaggio pedali e riallineamento del forcellino posteriore. Tra una roba e l'altra partivamo da casa verso le 17 e ci stavamo dirigendo verso uno dei punti più nevralgici del traffico italiano, cioè la zona di Firenze.
Dopo una sosta tecnica a Roncobilaccio per far pipì e parecchio incolonnamento tra Calenzano-Sesto Fiorentino e Firenze Certosa, finalmente strada dritta fino in Lazio. Qualche piccolo svarione ormai arrivati a Corchiano e Nepi, l'era era tarda, ma arriviamo finalmente al nostro B&B, dove troviamo subito la pace dei sensi.
La giornata di sabato è tutta dedicata alla gita a Roma. Dopo la colazione in piazza a Trevignano Romano presso il Bar Pasticceria Ermete, dove ci siamo concessi tutti un bel cappuccino con brioche al cioccolato o crema, ci dirigiamo in macchina fino a Cesano di Roma, dove prendiamo la ferrovia regionale FR3 con cui in poco tempo arriviamo alla stazione di Roma San Pietro. L'idea di non andare a complicarci la vita tentando di andare il più possibile vicino al cuore di Roma è stata assolutamente vincente. Il costo del biglietto sulla FR3 è di un Euro a persona per corsa, per cui, a fronte di una spesa totale di 6 Euro, ci ritroviamo in centro a Roma senza l'assillo, di dover parcheggiare e di pagare chissà quanto per starci alcune ore.
Dopo quattro passi dalla stazione omonima della Basilica di San Pietro, siamo presto nella maestosa Piazza San Pietro, con grande stupore per Enrico, alla sua prima volta a Roma. La piazza è già allestita per la domenica delle Palme, mentre Viale della Conciliazione è già ingombrato dalle statue della Via Crucis.
Col passeggino ci spostiamo sempre con una certa calma verso Castel Sant'Angelo, dopo aver attraversato un paio di volte il Tevere, poi è la volta del Palazzo di Giustizia, poi ci dirigiamo verso Piazza Navona, poi è la volta della Fontana di Trevi. Dopo una pausa ristoratrice a base di maccheroni alla carbonara, gnocchetti al ragù e lasagna al forno, in un posto "da turisti stranieri" e poco da "buongustai italiani", si va a Piazza di Spagna con la bellissima scalinata di Trinità dei Monti.
Elisa comincia ad essere stanchina col suo pancione, così non ci perdiamo d'animo e dalla scalinata floreale di Trinità dei Monti, passando per via dei Condotti, puntiamo diritti verso la zona dei Fori Romani, passando però prima sia da Montecitorio dove vediamo le sedi delle principali istituzionali italiane. Nella zona della politica lo spiegamento di forze dell'Ordine è sempre nutrito. L'ennesima manifestazione di protesta è in corso e questa è la volta dello slogan "Parlamento Pulito".
Dopo aver nuovamente fotografato l'Altare della Patria, ci avviciniamo verso la chiesa di Santa Maria Antiqua, dove arriviamo a toccare quasi con mano l'Arco di Settimio Severo. Presso i Fori Romani vediamo tutta la zona delle rovine dei Fori e poi un giro al Colosseo con tutte le foto di rito. Fino ad ora i centurioni romani erano una cosa dei libri, invece stavolta sia Enrico che Alice hanno intuito un po' la romanità in Roma, tanto che Alice ha detto quando ha visto il primo ancora al Pantheon: "Ci sono quelli di Carnevale"!
Con la Linea B salutiamo il centro storico di Roma e passiamo a Roma Ostiense, dove la FR3 ci riporterà a Cesano, dove abbiamo parcheggiato al mattino. Il trasferimento da Cesano fino a Settevene lo facciamo sulla veloce Via Cassia e le dolci colline del Lago di Bracciano ci anticipano il tepore di un bel bagno caldo.
Arrivati a Trevignano Romano la cortese Federica, proprietaria del B&B, ci prenota un tavolo presso la pizzeria ristorante Charleston, sulla via centrale del paese e così la serata se ne va con un'ottima pizza di fronte al camino dello stesso Marcello, dopo aver assaggiato una bella serie di irrinunciabili bruschette.
Si va a letto esausti della lunga visita di Roma, le gambe sono stanche, ma le aspettative di questa prima parte del weekend sono state tutte raggiunte. Ora è giunto il momento di coricarsi perché l'indomani è caratterizzato da un'altra marathon, la Marathon Lago di Bracciano, dove non ci sarà tanto da spingere il passeggino, ma il rapportone nella polvere.
Di Marco Tenuti (del 15/04/2011 @ 01:38:29, in rally, linkato 1728 volte)
E' praticamente ufficiale: Gian si è accasato ormai in Proton... Guardatelo mentre testa la Proton Satria Neo S2000 a due giorni dal via del Rallye Gran Canarias, seconda prova dell'IRC 2011.
Di Marco Tenuti (del 13/04/2011 @ 12:18:20, in MTB, linkato 863 volte)
Che di gran fondo ce ne siano tante e di diverse, lo si sa, ma c'è sempre chi cerca di distinguersi dalla massa, anche tra le gare più belle al mondo...
Tra queste alcune che mi possono venire in mente, c'è il Salzkammergut Trophy, c'è la Black Forest, c'è l'Iron Bike, c'è l'Absa Cape Epic. Anche la Sella Ronda Hero sta cercando di farsi un po' strada tra questi eventi.
Ecco che gli organizzatori di BC Bike Race si sono impegnati per realizzare un percorso comunque per amanti del cross country e delle marathon MTB, ma tutto single track, che è pur sempre la quintessenza della mountain bike.
Questa che vi segnalo, la BC Bike Race, si trova dall'altra parte del mondo, tra il Canada e Vancouver Island, a pochi passi proprio da Vancouver, ma non Vancouver la città statinunitense, ma la Vancouver canadese, che si trova a circa 500 dalla prima!
Dove c'è single track, c'è speranza... ah altro particolare... attenzione al costo dell'iscrizione... 1899 dollari (canadesi, suppergiù equivalenti a quelli statiunitensi)!
Di Marco Tenuti (del 13/04/2011 @ 11:03:15, in MTB, linkato 844 volte)
Copio a piene mani dal blog del Papataso, al riguardo della notturna in programma questa sera, in cui saremo in tanti presenti del PFC, chi per rifinire in vista della GF Pezzo, chi per Bracciano, chi per divertirsi e basta.
Mercoledì 13 Aprile
o r e 1 9 . 0 0
RANCH ROCCE ROSSE
PONTE FLORIO
scatta la prima notturna con giro Pizza!!!
Programma:
ore 19.00: partenza uscita che verrà pedalata a ritmo adeguato al gruppo presente, per queste uscite si privilegerà l'andatura tranquilla con l'intenzione di far gruppo e far divertire tutti senza sfinire i meno allenati
ore 21.30:
GIRO PIZZA presso il Ranch
SI RACCOMANDA DI DOTARSI DI FANALINO
O STUMENTO ADEGUATO A FAR LUCE E A FARSI VEDERE
Presenti all'appuntamento ciclisti Turnover, Focus, Strazzer, ma non solo!
Di Marco Tenuti (del 12/04/2011 @ 12:57:07, in MTB, linkato 1185 volte)
MARATHON DEL LAGO DI BRACCIANO: VOLANO LE ISCRIZIONI, SUPERATA QUOTA 1000
A grandi passi il dinamico sodalizio della Cicli Montanini Alice Ceramica Frw in collaborazione con lâAssociazione Tanto Riso Tanto Pianto, si avvicina allâappuntamento di domenica 17 aprile con lâundicesima decima edizione della Marathon del Lago di Bracciano a Trevignano Romano (Roma), competizione nella quale si vedranno i primi attacchi dei big delle ruote dentate.
Le adesioni sono giunte a quota 1000 (chiusura fino al raggiungimento della quota 1200) e i partecipanti avranno a disposizione un ricco pacco gara composto da una confezione di dolci tipici locali, una lattina di Esta Fruit, un Kinder Brioss, il libro âRomaΠùâ offerto dalla Provincia di Roma, una borraccia della Ceramica Flaminia e i prodotti della Inkospor (barretta, gel e sali) main sponsor della Marathon Lazio 2011.
Questa gara, organizzata dalla Cicli Montanini Alice Ceramica Frw e Tanto Riso Tanto Pianto in collaborazione con lâAssociazione Biker Bassano Romano, ha ottenuto il patrocinio del Comune di Trevignano Romano, del Parco Regionale Laghi Bracciano e Martignano, del Consorzio di Navigazione del Lago di Bracciano, della Provincia di Roma, della Regione Lazio, delle Università Agrarie di Bassano Romano e Oriolo Romano e della BCC di Formello e Trevignano Romano.
La Marathon del Lago di Bracciano è inserita allâinterno dei seguenti circuiti: Inkospor Marathon Lazio, Etruria Bike Challenge e Prestigio Mtb Magazine.
CAMPIONATO ITALIANO SILENZIOSI 50 KM GRANFONDO
Nel corso della Point to Point 52 chilometri, saranno impegnati circa 50 atleti silenziosi al tricolore Granfondo che, per farsi riconoscere, indosseranno delle bretelle riflettenti. Tutti gli atleti in gara dovranno prestare la massima attenzione in fase di sorpasso, in quanto, chi indosserà questo dispositivo non sentirà arrivare chi lo precederà.
LA SISTEMAZIONE ALBERGHIERA
Per partecipare alla Marathon del Lago di Bracciano è importante prenotare subito la propria sistemazione alberghiera. La ricettività è distribuita su tutto il bacino del lago di Bracciano e dintorni (Trevignano Romano, Bracciano, Anguillara, Sutri, Bassano Romano) e quindi i primi a prenotare saranno chiaramente quelli più vicini al campo di gara. Oltre alle indicazioni fornite sulla pagina web dove dormire della Marathon, sarà possibile contattare lâagenzia ufficiale della manifestazione Fresia Viaggi srl (Tel. 06/9968224 - Fax. 06/9968406 - www.fresiaviaggi.altervista.org/)
Per i team che giungeranno in furgone o camper, sarà riservato il parcheggio allâinterno del campo sportivo. Nei gazebi delle squadre è assolutamente vietato vendere, pubblicizzare o commercializzare alcun tipo di prodotto o servizio, senza richiedere lâautorizzazione.
PER CHI ARRIVA IN AUTO
Lâarea parcheggio per le auto si trova a circa 800 metri dal campo sportivo. Parcheggiate le auto sarà possibile raggiungere lâimpianto sportivo attraverso un sentiero natura. Il parcheggio sarà vigilato dalla Protezione Civile.
VERIFICA LICENZE, OPERAZIONI PRELIMINARI, RITROVO E PARTENZA
Alle ore 7,30 presso il campo sportivo di Trevignano Romano; partenza alle 9,30; arrivo presso il campo sportivo di Trevignano Romano. Ă consigliato ritirare il pacco gara sabato 16 aprile dalle 15,00 alle 18,00 presso il campo sportivo. Non saranno accettate le iscrizioni la mattina della gara.
Di Marco Tenuti (del 12/04/2011 @ 12:20:38, in viaggi, linkato 1592 volte)
Il Lago di Bracciano, originariamente chiamato anche Lago Sabatino (latino: Lacus Sabatinus), è un lago di origine vulcanica situato nel nord della provincia di Roma. La sua superficie di 57,5 km² ne fa l'ottavo lago italiano per estensione (il terzo del Centro Italia dopo il lago Trasimeno e quello di Bolsena). La sua profondità massima di 164 metri, a sua volta, lo rende il sesto lago italiano per profondità (il primo del Centro Italia).
Il lago non presenta isole ed ha un piccolo emissario, il fiume Arrone, che origina sulla costa sudorientale e si getta nel Mar Tirreno in località Maccarese. Pochi chilometri ad est del lago si trova il più piccolo Lago di Martignano, anch'esso di origine vulcanica.
Sulle sponde del lago sorgono le tre città di Bracciano, sul lato occidentale, Anguillara Sabazia, su quello sudorientale, e Trevignano Romano, su quello settentrionale. Un tratto della sponda orientale del lago è infine amministrativamente parte del Comune di Roma.
Il lago di Bracciano, assieme al lago di Martignano, è una popolare località turistica e balneare. Nel 1999 l'area è stata dichiarata Parco Regionale, con il nome di Parco regionale di Bracciano - Martignano.
Nonostante una certa aggressione urbanistica la zona conserva ancora tratti di vegetazione riparia e di aree più estese di foresta. Ciò favorisce la presenza di numerose specie dell'avifauna acquatica e non.
Le acque del lago sono particolarmente ricche di pesci, grazie anche al fatto che una legge regionale impedisce la navigazione a motore, con esclusione del battello che effettua servizio stagionale fra i tre centri del bacino. Un sistema di raccolta delle acque nere e un severo controllo nell'uso dei pesticidi nelle coltivazioni circostanti, ne rendono l'acqua molto pulita, tanto da costituire il bacino di riserva per le emergenze idriche della città di Roma. Per questo motivo sono vietate tutte le imbarcazioni a motore, rendendo il lago ideale per la vela, la canoa, il windsurf.
Sul fondo del lago numerosi rinvenimenti attestano insediamenti protostorici, come quello vicino Vicarello (Bronzo Medio), quello di Sposetta (Bronzo Medio e Bronzo Recente), o quello di Vigna Grande che raggiunge lâetà del ferro.
Di Marco Tenuti (del 12/04/2011 @ 11:15:21, in MTB, linkato 882 volte)
Domenica a Garda va in scena la Gran Fondo Città di Garda Trofeo Paola Pezzo, conosciuta ai più come la "Pezzo". Senza dubbio è una gara che merita assolutamente di essere corsa almeno una volta nella vita, anche se per il paesaggio, l'organizzazione e la kermesse merita invece di essere appuntamento fisso della stagione per tutti i biker veronesi e non solo.
Io l'ho corsa una sola volta, l'edizione 2010, quando era valida come terza prova del circuito Fi'zi:k Veneto 2010 e assegnava 2 stelle per il circuito Prestigio MTB 2010. Anche quest'anno è inclusa in entrambi i circuiti. Seconda prova del Fi'zi:k 2011, vale sempre 2 stelle Prestigio, in virtù del chilometraggio e dell'altimetria dell'edizione precedente, anche se quest'anno la gara è stata leggermente ridotta in termini di difficoltà e lunghezza totale e quindi sarebbe classificata ad una sola stella.
In realtà sabato scorso io sono andato a provarla in compagnia degli amici del Papataso Fans Club e sarà stato che siamo arrivati a Garda con già una quarantina di chilometri nelle gambe, ma non mi è parsa nemmeno quest'anno una passeggiata. Il mio obiettivo personale era quello di stare in sella per un po' di ore magari su un bel percorso offroad ed effettivamente è andata proprio così.
Stronca sicuramente le gambe a chiunque la salita di Crero, cioè una sequenza di tratti cementati estremamente ripidi, dove non c'è verso di vedere velocità superiori a 6-7 km/h. Tutto il resto della gara è invece un equilibrato mix di single track, discese veloci e tecniche, budelli più o meno tortuosi da "sbogolo", ma anche alcuni tratti di mangiaebevi, dove chi ha gambe, può davvero fare il vuoto.
A mio modesto avviso, la GF Pezzo ha un percorso fantastico ed un paesaggio spettacolare, solo che per quello, soprattutto in gara, non c'è modo di apprezzarlo molto. Oserei dire che il tracciato è quasi l'università della MTB per la varietà. Il problema rimane pur sempre il fatto che ci passeranno circa 2000 concorrenti e questo è probabilmente il limite più grosso di tutto l'impianto, come era emerso anche nella passata edizione.
Gli organizzatori stanno comunque lavorando davvero sodo, per evitare che i piccoli problemi capitati l'anno scorso si ripetano. Anche il meteo pare essere dalla loro parte. Quindi in bocca al lupo a tutti coloro che si cimenteranno a Garda!
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