Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
La soluzione è molto semplice per evitare alcune noie tra i browser basati su AppWebKit e il server runtime di ASP.NET.
Basta mettere nel codice di ogni MasterPage queste righe:
if (Request.UserAgent.IndexOf("AppleWebKit") > 0)
{
Request.Browser.Adapters.Clear();
}
Fino alla fine della scorsa settimana, ero attanagliato dalla morsa della contrattura stabile al muscolo soleo. Invece sabato son riuscito ad andare in piscina e piano piano la contrattura si è dissolta ed ho cominciato a lavorare bene in piscina.
Visto che la fissa mentale passa dalla sella alla vasca, dopo le 20 "vasche" inaugurali di sabato, l'escalation è proseguita lunedì con 40 sempre in vasca corta ed oggi con 42 in vasca lunga, per una lunghezza stimata di circa 1200 metri.
La tentazione di salire in bici ovviamente è forte e, nonostante salga spesso sulla Graziellina che tengo a Padova, l'astinenza da bici agonistica si protrae dal 25 febbraio, quindi potete capire che star fermi ben 50 giorni è una cosa da record.
L'idea mia sarebbe quella di fare un giretto verso venerdì o sabato, sempre meteo permettendo, altrimenti me ne starò ancora a casa un po' a riposarmi o magari a fare qualche altra vaschetta in piscina.
Ho il piacere di segnalarvi l'URL della gallery delle mie foto scattate oggi alla Gran Fondo Zen Air, prima edizione di una nuova gran fondo veronese con partenza e arrivo a Sant'Ambrogio di Valpolicella, Verona. Eccole qua:
http://picasaweb.google.it/MarcoPpower/GFZenAir2009
Sono 389 scatti divisi in tre appostamenti e rispettivamente:
- ultimi tornanti prima di Passo Fiamene
- centro abitato di Prun di Negrar
- in prossimità nell'abitato di Breonio
Nei primi due gruppi di scatti sono mescolati atleti impegnati sia nel percorso corto che nel percorso lungo. L'ultimo gruppo di scatti si riferisce invece ai soli atleti impegnati nel percorso lungo.
Ovvio che nelle foto ho dato particolare evidenza gli atleti della mia squadra Turnover, ma anche agli amici del team Focus Italia - in particolar modo la sfida in casa tra i gemelli Pezzo - nonché al carissimo Massimiliano Miglioranzi, che oggi ha mancato la vittoria assoluta per pochi centimetri.
Se volete ricevere le foto in alta risoluzione, non avete che da chiedere via SMS, Skype, Facebook, email o di persona, che io le tengo tutte a 8 Mpixel. Ci sono parecchie foto che sono venute veramente bene, per cui sapete come fare a contattarmi.
Ricordo inoltre di guardare nei prossimi giorni il blog del Pezzo dove arriveranno degli ulteriori contributi montati dal mio "compagno di merende":
http://blog.libero.it/pezzo
Devo dire che come fotografo, non sono un granchè e mi auguro sempre di fare meglio alla prossima, ma a dirla tra i denti, "Alla prossima" spererei di fotografare un po' meno e di pedalare anch'io!
In questi giorni sono alle prese con un lavoro di localizzazione di un sito internet in varie lingue, tra le quali molto "estreme" come arabo e cinese e mi sono scontrato con problemi a cui non sono molto abituato, ciononostante in rete ho trovato molto utili alcuni articoli e letture, come quello di Ettore Peyrot postato sul forum di HTML.it, che riporto qui integralmente.
Il problema è che una bandiera, per definizione, individua una nazione e non una lingua. E' quindi sbagliato indicare una lingua con la bandiera di una nazione, per principio. Che molti non lo sappiano (o non ci pensino) e pratichino questo "standard", non cambia nulla sull'errore di principio, e fa sorridere chi di localizzazione e traduzione si occupa per mestiere. L'unica eccezione, volendo essere pignoli, è l'Esperanto, che ha una sua bandiera creata appositamente per identificare la lingua e non una nazione specifica.
Errore quindi, senza dubbio alcuno, ed errore che, oltretutto, comporta conseguenze spesso negative per la "leggibilità" dell'indicazione ed in molti casi anche per la "accettabilità" della stessa da parte di settori più o meno vasti di utenza.
Ovvero, le bandiere UK o US non possono/devono indicare la lingua inglese, che è parlata anche in molti altri Paesi, come la bandiera della Francia non può/deve indicare la lingua francese, quella della Spagna la lingua spagnola, quela del Portogallo la lingua portognese, ecc. La "accettabilità" della indicazione implica che un australiano cliccherà meno volentieri su una bandiera US per leggere una versione in inglese, un brasiliano cliccherà meno volentieri su una bandiera del Portogallo per leggere una versione in portoghese, un messicano/argentino/ecc. cliccherà meno volentieri su una bandiera della Spagna per leggere una versione in spagnolo.
Per non parlare della lingua araba, dove l'utilizzo di una bandiera piuttosto che un'altra può significare il netto rifiuto di visitare una versione linguistica da parte di qualche milione di utenti che vedono tale nazione come fumo negli occhi. Senza dimenticare che la diffusione di Internet in aree geografiche sino a pochi anni fa poco interessanti come bacino di utenza, ma oggigiorno sempre più ricche di possibilità commerciali, rafforza ancor di più situazioni di "inaccettabilità" per un identificativo geografico/nazionale da parte di utenti che parlano determinate lingue, e che possono identificare la bandiera della nazione che "abitualmente" o "istintivamente" (per chi naturalmente ignora tutto o quasi della storia/tradizioni/ecc. locali) viene usata per tale lingua come la "bandiera del nemico/oppressore/traditore".
Molti esperimenti hanno quindi dimostrato come l'utilizzo di bandiere possa ridurre di molto la visibilità di una versione linguistica. Non solo per una questione di "fastidio campanilistico" (es. "sono americano e non clicco su una bandiera UK per leggere una versione in inglese", "sono austriaco e non clicco su una bandiera della Germania per leggere una versione nella MIA lingua madre, il tedesco", ecc...) ma spesso anche per una questione di effettiva "non conoscenza" (quanti brasiliani credete che conoscano e siano in grado di individuare una bandiera del Portogallo come espressione di una versione in portoghese? Quanti argentini credete che conoscano e siano in grado di individuare la bandiera della Spagna come espressione di una versione in lingua spagnola? )
Non è quindi uno sfizio o una inutile ossessione per la precisione dovuta al mestiere nel settore che mi spingono a sconsigliare vivamente l'uso delle bandiere, spiegando l'errore grossolano per l'indicazione di una entità (la lingua) che con una bandiera può avere poco o nulla a che fare.
La soluzione testuale ha dunque il vantaggio di essere quella:
a) corretta,
b) accettabile e perfettamente comprensibile per tutti i potenziali visitatori (anche se di nazionalità diverse) che parlano la lingua così definita,
c) utilizzabile anche come spinta per la keyword della pagina di target.
Ovviamente, in tutti i casi in cui è possibile non parliamo della semplice soluzione testuale indicante il nome della lingua "english - italiano - français - ..." ma di quella indicante l'oggetto/tema/argomento/kwd nella lingua di destinazione "kitchens - cucine - cuisines" (per un sito che tratta, nell'esempio, di cucine appunto).
Questo tra l'altro, comporta anche la codifica della pagina in UTF-8 per consentire l'inserimento di grafie appartenenti a codifiche diverrse (cinese, italiano, russo...) nella stessa pagina mantenendo la leggibilità da parte di utenti e crawler, ma qui andiamo verso l'OT rispetto al tema originario
Nulla da ridire, per concludere, su soluzioni grafiche alternative, se si rieuscisse ad individuarne (usabilità/leggibilità estese sempre considerate nella applicazione grafica, tra l'altro). Ovvero, ad individuare rappresentazioni grafiche che esprimano adeguatamente una lingua e siano allo stesso tempo ben studiate nella localizzazione: attenzione quindi a non esprimere graficamente nulla che non sia comune a tutti coloro che parlano la lingua rappresentata, o ancor peggio che risulti offensivo/sgradito o anche semplicemnente sconosciuto a gruppi di utenti che parlano tale lingua. Nello specifico, l'omino con bombetta è decisamente "British" ed uno statunitense farebbe fatica ad identificarvisi, l'omino con baguette è decisamente orientato alla Francia ed un canadese non lo identificherebbe come proprio.
La localizzazione è una attività complessa, che al di la dei "piaceri" e delle "convinzioni" si deve basare su dati oggettivi ricavati da ricerche, test di utilizzo e di comportamento degli utenti, analisi sulle componenti delle realtà storiche, geo-politiche, economiche, etniche, religiose, culturali, eventualmente coinvolte. In alcuni casi, "bruciare" un 20%, 30 %, 50% o più di utenza potenziale per aver sbagliato una grafica è qualcosa che il cliente finale non è disposto ad accettare (e più spesso di quanto si creda c'è poi qualcuno pronto a farglielo notare se non se ne è accorto subito). Lo dico con conoscenza di causa, dato che l'anno scorso abbiamo quasi raddoppiato gli accessi ad un sito di un nuovo cliente correggendo qua e la alcune inesattezze nelle versioni linguistiche e cambiando le bandiere in link testuali. Errori del Web designer, che aveva affidato la traduzione a personaggi poco competenti, e non sapeva nulla delle necessità di localizzazione.
Qui sotto comunque trovate il thread completo, dove ho scovato il post di Peyrot:
http://forum.html.it/forum/showthread.php?threadid=555590
Non ci avrei minimamente creduto, fino a quando non ho installato sul mio computer la beta pubblica di Opera 10. Questa volta i programmatori di Opera si sono davvero superati.
I requisiti minimi dell'hardware sono però importanti e richiedono un processore a doppio core, Windows XP col Service Pack 3 o Vista col Service Pack 1 e ovviamente una webcam o una telecamera collegata via porta USB2 o Firewire con un CCD con qualità decente.
Se volete leggere l'articolo tradotto in italiano, lo trovate su Macitynet a questo indirizzo:
http://www.macitynet.it/macity/aA37344/con_opera_10_beta_si_puo_navigare_con_le_gesture_facciali.shtml
Altrimenti vi rimando alla pagina ufficiale comparsa nel Lab di Opera:
http://labs.opera.com/news/2009/04/01/
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