Di Marco Tenuti (del 31/10/2007 @ 09:51:27, in humour, linkato 1663 volte)
Me l'ha girata il buon Alberto Trevisani, ma la vignetta in Flash che trovate qui sotto suscita sicuramente ilarità, ma anche un certo disappunto, per la nostra fama di italiani nel mondo e a casa nostra...
Di Marco Tenuti (del 29/10/2007 @ 11:01:48, in MTB, linkato 2553 volte)
Sollecitato da un amico che ho visto sabato a Turnover, ho ben pensato di predisporre un articoletto in cui mettere un po' di link verso tutte le organizzazioni e le gare che si organizzano nella provincia di Verona.
Di Marco Tenuti (del 23/10/2007 @ 11:54:32, in MTB, linkato 1324 volte)
Ecco finalmente il mio resoconto personale della gara di domenica, cioè la Gran Fondo delle Colline Moreniche, in programma domenica scorsa 21 ottobre 2007 con partenza e arrivo a Cavriana, in provincia di Mantova.
Quando sono partito da casa, il termometro della macchina indicava 1°C e quindi le temperature non erano certo ideali per la mountain bike. Ciononostante ho deciso alla fine di vestirmi con pantalone invernale lungo, maglia intima estiva, maglia termica Mizuno e sopra magliettina estiva Turnover, tanto per mostrare i colori del team a cui appartengo. Ho deliberato in sostanza l'abbigliamento usato alla prima dell'anno, poco più di sei mesi fa, cioè la Lessinia Legend.
La temperatura non è comunque poi così fredda: in ogni caso l'acquisto dei copriscarpe specifici invernali per la MTB del giorno prima si rivela una scelta azzeccata, per uno come me che ha sempre i piedi freddi.
Purtroppo la mia disposizione in griglia di partenza non è sicuramente ideale: mi trovo infatti in seconda griglia, solo che partiremo tutti assieme e siamo già fermi quasi tutti sotto lo striscione della partenza, semplicemente perché si forma già un imbuto per la salitella iniziale, dove siamo costretti a salire a piedi e così a perdere già parecchi secondi sui primi, che invece si defilano rapidamente.
Stessa cosa nell'ascesa della Rocca di Solferino: ci intruppiamo un po' tutti e procediamo un po' a piedi. Io faccio perfino una corsetta di 50-100 metri spingendo la bici a piedi fino in cima al manto erboso della rocca.
Già alla prima discesa si manifesta il mio primo problema tecnico: la cricchetta di mette a vibrare rumorosamente e questo mi condizionerà un po' per tutta la gara. Di tanto in tanto sulle discese mi ritrovo a puntare i freni per cercare di ridurre il più possibile il rumore di dentini che vibrano dentro il corpetto del mozzo posteriore.
Tutte queste cose fanno sì che mi ritrovo a recuperare El Puma solo alla salita del Radar, rendendomi conto quanto mai quanto incida la posizione previlegiata in partenza. Ho impiegato circa 11 km per recuperare un amico che invece defilo poco dopo la griglia di partenza.
Successivamente mi capita di tirare spesso da solo o di aggregarmi a questo o quel trenino, però che non va alla velocità che vorrei io, perdendo così secondi preziosi sul mio riferimento là davanti che è il Bazzo. Arrivo perfino a mettermi assieme ad uno spilungone, dal quale mi faccio spesso tirare, ma al quale dò anche di tanto in tanto il cambio.
Si va avanti così, tra un trenino e l'altro, ma anche facendomi spesso lunghi pezzi in solitario come un dannato. E a partire da 2/3 di gara, invece mi ritrovo a superare persone decisamente più lente, che approfittano e basta della mia scia, ma dai quali riesco spesso a liberarmi abbastanza agevolemente.
Verso fine gara arrivano inoltre altre piccole noie: ad un certo punto non riesco più a pedalare. Mi va giù la catena e si formano un paio di anelli, che mi costringono allo stop per essere sbrogliati, mentre un paio di chilometri più avanti sbaglio clamorosamente la marcia con cui affrontare una banalissima rampetta e mi ritrovo a dover scendere dalla bici, semplicemente per mettere una marcia più appropriata per salire in cima alla villa che sovrasta Cavriana.
Il mio tempo finale è di 2h11'43"80 alla media dei 25,05 km/h su un percorso teorico di 55 km, ma in realtà di almeno un paio di chilometri inferiore. La posizione finale assoluta è 197esimo su 438 arrivati e 30esimo di categoria su 49 arrivati in M1. Vengo a scoprire anche che parecchi concorrenti hanno tagliato lungo il percorso, ma c'è comunque la consapevolezza che l'ultima gara dell'anno l'ho corsa si un po' al di sotto delle mie aspettative, ma coi migliori preamboli per la futura stagione.
Piccole note di colore sono sicuramente la festa fatta sotto il gazebo del team Rodella Scott, dove El Puma e tutti gli altri meritano sicuramente tutta la mia stima e cordialità, per l'ospitalità e la simpatia dimostrata sempre nei miei confronti. Pippo mi ha perfino donato la cacioletta invernale del loro team, che mi terrà sicuramente molto caldo nei mesi a venire.
L'intenzione ad inizio gara di prendere e superare il Bazzo è stata disattesa, con sua immensa gioia, ma sarà sicuramente un forte stimolo, sia per me che per lui l'anno prossimo... vero Davide???
Di Marco Tenuti (del 19/10/2007 @ 23:38:41, in web, linkato 1399 volte)
Oggi ho finalmente sdoganato il mio primo progetto dove mi sono messo ad usare massicciamente gli stylesheet con CSS. Devo ammettere che non ho ancora capito bene ogni possibilità offerta da CSS, ma sono sulla buona strada, cioè ottenere un layout grafico piacevole e gradevole, risparmiare tempo rispetto alle tabelle, ma soprattutto assicurarmi che la medesima pagina venga visualizzata nella stessa maniera sui vari browser.
E si, perché ho visto che i miei CSS vengono un pelo diversi se si vedono con Safari, sia su Windows che su MacOS X, e invece Internet Explorer 7 su Windows.
Intanto metto qui a disposizione una guida completa al layout coi CSS, chissà mai che un giorno mi decida di leggerla anch'io una volta per tutte:
Di Marco Tenuti (del 18/10/2007 @ 11:03:50, in web, linkato 1753 volte)
Nel caso in cui non si volesse o non si potesse usare il SqlMembershipProvider offerto dal framework .NET 2.0, si può pensare di farne uno proprio con dati gestiti in maniera diversa da un database in SQL Server Express 2005 o analogo.
Di Marco Tenuti (del 18/10/2007 @ 02:09:10, in MTB, linkato 1363 volte)
Segnalo con immenso piacere il fatto che il Righe è tornato alla grande tra di "noi", dopo la task force a cui è costretto ogni anno per la vendemmia presso le cantine del suo datore di lavoro Bertani. Ha ripreso a ritmo serrato la preparazione ciclistica e spera entro breve tempo di tornare in forma e quindi ai fasti degli anni addietro e di questa primavera...
Io,ovviamente, ne approfitto non poco, perché così mi ritrovo un compagno di allenamento con cui tirare a volte come un forsennato e con cui chiaccherare. Queste le uscite degli ultimi giorni:
mercoledì 10 ottobre: giretto da Grezzana fino a S.Martino B.A. e ritorno
domenica 14 ottobre: bel girozzo da Grezzana fino a Valeggio sul Mincio e ritorno
lunedì 15 ottobre: salita di Avesa e discesa da Montecchio verso Grezzana
mercoledì 17 ottobre: salita della Pissarota e discesa dal Pilon
Di Marco Tenuti (del 17/10/2007 @ 16:15:52, in web, linkato 2370 volte)
Oggi l'aiuto di Ricky di aspitalia.com è stato determinante per risolvere un problema che mi ha afflitto per qualche ora senza trovare soluzione.
La questione verteva sul come fare a specificare una query in un database Access MDB in modo che un TableAdapter definito dentro un DataSet in Visual Studio .NET 2005 fosse in grado di andare a ravanare una query specificata attraverso uno o più parametri.
Ora se il database sottostante è basato su Microsoft SQL Server 2000 o 2005, la sintassi è la seguente:
SELECT * FROM myTable WHERE (myField = @ParamValue)
Se invece il database sottostante è un volgarissimo database MDB di Access, la sintassi è ahimé diversa:
SELECT * FROM myTable WHERE (myField = ?)
La "non-definizione" esplicita del nome del parametro nel secondo caso impone dei vincoli più rigorosi sul passaggio di parametri nella relativa collezione, perché l'ordine diviene pertanto fondamentale, per evitare errori di cattivo accoppiamento tra le wild-char ? e i valori dei parametri definiti nella collezione.
Di Marco Tenuti (del 10/10/2007 @ 15:09:33, in MTB, linkato 2736 volte)
Navigando sul web e in particolar modo imbattendomi nei post del Greco e di tutti coloro che frequentano il newsgroup dei ciclisti italiani, it.sport.ciclismo, sono arrivato a vedere quella che è considerata una delle salite più dure al mondo, la via Scanuppia.
Di Marco Tenuti (del 06/10/2007 @ 08:54:13, in web, linkato 1376 volte)
Un bug che mi capita abbastanza spesso nello sviluppare siti per i clienti è quello di predisporre nell'implementazione della logica di accesso al database - Microsoft SQL Server 2005 per l'esattezza - la maniera corretta di aggiungere record, semplicemente perché il wizard di Visual Studio .NET 2005 non fa lui in automatico una cosa che mi aspetterei quasi implicitamente:
E non solo. E' necessario specificare che tale query produce un risultato di tipo scalare, allo scopo di ottenere da SQL Server 2005 l'indice del record che è stato appena aggiunto:
ExecuteMode = Scalar
proprietà anch'essa configurabile dall'editor visuale XSD degli adapter del progetto web.
Di Marco Tenuti (del 05/10/2007 @ 14:20:12, in MTB, linkato 1386 volte)
In questi giorni mi è venuta un'idea un po' balorda, che potrebbe essere quella di organizzare una gara XC per il trofeo XC MTB Verona, se si farà anche nel 2008 e 2009, da farsi ovviamente nei giorni durante la sagra di Alcenago.
Si tratterebbe pertanto di mettere giù in prima battuta un itinerario di un certo chilometraggio e che passa un po' dappertutto in quel di Alcenago, che vado a scrivere subito:
partenza piazzale della sagra
subito discesa strada comunale bianca Chiesa che porta a Bosemai
risalita da Bosemai fino al bivio per Molini
carrareccia verso Molini
Molini
pezzo di prato che da Molini porta ai Vai
discesa ai Vai
(si riesce dai Vai a ritornare alti verso Rupiano possibilmente in sella alla MTB?)
strada bassa da Rupiano alla stazione di pompaggio acqua nei marronari
(si riesce da dalla stazione a passare alla strada quella alta che fai sempre tu in sella alla MTB?)
discesa dalla strada di Salvalaio
innesto nei campi che portano alla casa di Paolo Iseppi
percorso alto nei campi piani della contrada di Vigo
pezzo di strada asfaltata fino a Settefonghi
salita a Monte Comun
arrivo al monumento
discesa dalla carrareccia per Coda
pezzo asfaltato fino al nuovo capitello sopra le Costeole
discesa dalle Costeole
ultimo pezzo su asfalto fino all'arrivo
Ci sono però almeno 2/3 passaggi che non conosco, ma soprattutto che non so se siano praticabili in sella ad una MTB. Nelle gare GF o XC in MTB è tollerato che ci sia qualche gradino da fare con la bici a piedi, ma ovviamente non ci devono essere pezzi più lunghi di 50-100 metri da fare a piedi. Il percorso, plausibilmente, deve preferire le stradine e le carrareccie sterrate all'asfalto. Il fatto di passare sempre su proprietà comuni o comunali è auspicabile, ciononostante si può benissimo chiedere di far passare le bici sulle proprietà private ai rispettivi proprietari.
Cosa comporta l'organizzazione di una gara del genere:
gestione della partenza/cronometraggi da parte della società del trofeo
disponibilità di un posto sufficientemente largo per farci stare 100-150 partenti in bici
disponibilità per il pranzo da parte del comitato della sagra magari nei giorni di sagra
installazione delle indicazioni temporanee/permanenti del percorso ad ogni bivio o deviazione
fettucciamento dei pezzi critici o pericolosi
sorvegliamento da parte dei responsabili/volontari nei punti di intersezione con la circolazione stradale
Reading
Fabio Volo - E' una vita che ti aspetto
Michael Guillen - Le 5 equazioni che hanno cambiato il mondo
Sophie Kinsella - I love shopping a New York