Oggi mi chiama la suocera infastidita non poco da continue chiamate al telefono fisso provenienti dal numero 02-367005. Appena si alza la cornetta, non si sente nulla e dopo qualche secondo la conversazione viene interrotta.
La cosa si ripete da qualche giorno con 3-4-5 telefonate al giorno dal mattino fino alle 9 di sera. La prima cosa che viene da pensare è che si tratti di uno scherzo "telefonico", o peggio ancora della classica telefonata di ladri che ci stanno spiando, per capire se siamo a casa o meno.
Non contenti, abbiamo provato a chiamare questo numero ed ovviamente nessuno risponde.
E' chiaro che un numero col prefisso 02, cioè zona di Milano, ed un numero così corto per Milano, 367005, contro le otto cifre di un numero di Milano, fa pensare che si tratti di un servizio automatico, di qualche marketing telefonico o customer care.
Cercando sulla rete tale numero si viene a sapere che si tratta di "importunatori" che chiamano per conto di Sky, i quali devono esibire le loro proposte commerciali "non sollecitate". Pare insomma che si tratti di un centralino elettronico "impazzito", il qualche fa partire automaticamente le chiamate ad una serie di numeri di clienti o di potenziali clienti allo scopo di proporre loro qualche offerta commerciale, solo che nel momento in cui il centralino elettronico trova il numero del destinatario libero, non aggancia immediatamente un operatore per esporre l'offerta in questione.
Per fare una buona cosa, bisognerebbe iscriversi al Registro delle Opposizioni e magari anche togliersi dalla rubrica, ma vediamo quanto andrà avanti ancora questa storia. Certo che da Sky, operatore più o meno unico del settore televisivo satellitare, meriterebbe una bella strigliata dal garante delle comunicazioni e della privacy.
Di Marco Tenuti (del 20/01/2012 @ 10:51:48, in MTB, linkato 1123 volte)
Completamente rivisitato è in arrivo a febbraio 2012 il nuovo gruppo top di gamma di casa SRAM per la strada, cioè la nuova versione dello SRAM RED.
Sono stati rivisti un po' tutti i particolari, ma nulla è cambiato per quanto riguarda lo schema: si rimane sul "tradizionale" 2x10, e si lascia fare a Campagnolo e Shimano la sperimentazione dei comandi elettronici, rispettivamente a 11 velocità su Record e su Ultegra.
SRAM pare essersi concentrata ancora una volta sull'alleggerimento dei pesi, visto che il consenso è già stato ampiamente raggiunto sulla funzionalità, a giudicare dall'adozione delle squadre Pro Tour.
Non si tratta dei "soliti" freni idraulici per la mountain bike, visto che per quello è appena arrivata la rivoluzione del carbotecture, dove spicca tra tutti il modello MT8, ma il produttore tedesco stupisce tutti presentando la sua coppia di freni idraulici per la strada, precisamente per il triathlon e le bici da cronometro, dove vige un regolamento particolare dell'UCI.
Anche il sito stesso di Magura è già stato aggiornato con la novità: andate qui per vedere il video introduttivo, dove si può vedere il nuovo kit installato su una bici da crono Cervelo.
Di Marco Tenuti (del 18/01/2012 @ 21:16:32, in MTB, linkato 950 volte)
E' una tegola sul ciclismo veronese - e non solo quello veronese - la notizia che è giunta stasera da Pieve di Colognola: Marco Zumerle, conosciuto anche nell'ambiente come Radu, si è rotto il terzo metacarpo della mano sinistra.
Per motivi di privacy non possiamo rivelare le circostanze e le modalità con cui è capitato il fattaccio.
Domani il medico ortopedico visiterà più accuratamente lo stato della frattura e farà effettuare l'immobilizzazione con una gessatura al posto dell'attuale fasciatura.
La prognosi non è ancora conosciuta, ma l'impossibilità di salire in bici per qualche settimana per consentire alla frattura di saldarsi adeguatamente farà sicuramente saltare la partecipazione alla prima gara dell'anno, ossia la Granfondo di San Valentino a Locara. Non lo ha dichiarato, ma siamo sicuri che per Monteriggioni sarà in forma strepitosa a bordo di un bolide con ruotone ancora in via di definizione.
Non mi rimane altro che augurare pronta guarigione al Compagno di Merende!
Di Marco Tenuti (del 18/01/2012 @ 09:07:13, in MTB, linkato 836 volte)
E' ancora della settimana scorsa la mia iscrizione alla Granfondo di Monteriggioni, seconda prova del Prestigio MTB 2012, inoltrata assieme ad altri due concorrenti veronesi.
Avrò per l'occasione due compagni d'eccezione, con cui ho corso in passato tante altre gare, e cioè Marco Zumerle e Simone Pasetto, che vestono i colori del Team Strazzer dal gennaio 2011.
Il duo dell'est veronese ha già corso in passato la gara toscana ed evidentemente il loro ricordo deve essere ancora molto forte ed importante, per aver inoltrato nuovamente l'iscrizione.
E' chiaro a questo punto, se non si fosse capito dalla colonnina di destra del mio blog, che il mio obiettivo stagionale è ancora quello di ripetere quello dichiarato e raggiunto nelle ultime due stagioni, ossia provare a conseguire il Prestigio MTB per la terza volta consecutiva. Solo che quest'anno la cosa sarà resa un po' più difficile dalla soglia minima delle stellette necessarie, 24 anziché 21 e questo costringerà in tanti a percorrere più percorsi marathon.
A dire il vero il circuito organizzato dalla rivista MTB Magazine comincerebbe già domenica 4 marzo, con la 7° edizione della Granfondo Olmo, a Celle Ligure, ma al momento non ho ancora preso in seria considerazione l'idea di partecipare, visto che il punteggio minimo - tagliando il traguardo in questa gara si porta a casa una sola stella - non fa pace per l'elevato costo della trasferta nella riviera di Ponente della costa ligure.
La gara di Monteriggioni, a giudicare anche dalle parole del Maga, si corre in un contesto assolutamente pittoresco e medievale, col Castello di Monteriggioni e fare da scenario per l'arrivo e per gli eventuali passaggi intermedi che dovrebbero essere stati già programmati dal Team Bike Pionieri.
La gara si sviluppa per 52 chilometri totali e circa 1600 metri di dislivello. Grazie a questo percorso, con coefficiente 101.23, si porteranno a casa 3 stelle, buon inizio per quello che verrà più avanti nel corso della stagione, che prevede tanti lunghi percorsi marathon.
Di Marco Tenuti (del 12/01/2012 @ 23:53:06, in MTB, linkato 879 volte)
Il paulista Eder Medeiros ancora una volta ci stupisce con un altro dei suoi effetti speciali, ossia far stare dritta sulla verticale una bici...
Guardatevi un po' il video qui sotto per capire il piccolo miracolo del giovane do Brasil. Per vedere qualcosa in più di questo mistero andare pure sul blog di Focus Bike Italia.
L'altroieri per questioni professionali mi sono imbattuto nel problema di stabilire computazionalmente un qualsiasi punto interno di un poligono. Supponiamo che vi si dia un poligono P costituito da N vertici: voi dovete rispondere con P_int, cioè dovete dotarmi di una procedura computazionale (cioè un algoritmo) che consenta di stabilire le coordinate di un punto (P_int) che si è certi essere contenuto nel poligono e non sul bordo. Tengo a precisare che la procedura deve funzionare con un qualsiasi poligono, cioè anche con uno concavo, altrimenti è troppo facile.
Nel caso di un poligono convesso, la soluzione sarebbe semplicemente di rispondere con la formuletta del calcolo del centroide (punto medio tra tutti i vertici) o del baricentro.
Tra le varie ipotesi fantasiose, verosimili ed inverosimili, la più stupida che ho trovato nella rete è stata questa: "basta guardarlo il poligono e indicare un punto interno". A dir poco geniale!
Le soluzioni algoritmiche più comuni a questa problematica si basano di solito sul ragionamento dell'attraversamento: provo ad attraversare il poligono. Alla prima intersezione entro nel poligono, alla successiva esco. Se il poligono è convesso, sono sicuro che entro una sola volta ed esco una sola volta. Se il poligono è concavo, a seconda della retta di attraversamento, potrei entrare ed uscire più volte, pertanto basta contare il numero di volte che ho incontrato un segmento del perimetro per dire se sono dentro o fuori. Se ne ho già incontrato un numero dispari di segmenti, mi trovo dentro il poligono; se invece ho incontrato i segmenti del poligono per un numero pari di volte, sono certamente fuori.
In una versione algoritmica la cosa difficile è proprio stabilire bene una buona retta di attraversamento:
costruisco il bounding box (rettangolo contenitore) che contiene completamente il poligono (AABB)
stabilisco un punto di prova che si trova dentro uno degli quattro quadranti al di fuori del bounding box: tale punto è sicuramente fuori dal poligono
stabilisco la retta di attraversamento congiungendo tale punto ed il centro del bounding box
determino tutte le intersezioni tra i segmenti del poligono e la retta di attraversamento
se ho scelto opportunamente la retta di attraversamento, avrò sicuramente almeno un paio di intersezioni
il risultato della computazione, cioè la risposta al problema, è il punto medio tra la prima e la seconda intersezione
Questo approccio algoritmico è però da evitare, perché potrebbe essere necessario dover cambiare la retta di attraversamento alcune volte. In più la retta di attraversamento potrebbe incrociare "malamente" qualche segmento, perché le è esattamente parallela, con tutti i problemi del caso. In tal caso non riusciamo a stabilire se l'intersezione che non è puntuale, ma è a tutti gli effetti un segmento vero e proprio, ci faccia entrare o uscire dal poligono. La gestione di questa casistica porterebbe a scrivere del codice specifico e comunque saremmo in presenza di approssimazioni nella valutazione dell'intersezione tra due segmenti pressoché paralleli.
Ce l'avete voi un'idea migliore per trovare una semplice soluzione al problema? Vi dico subito che c'è - è elegante e molto affascinante - e che l'ho già implementata, però ve la espongo più avanti.
Di Marco Tenuti (del 11/01/2012 @ 18:51:12, in MTB, linkato 847 volte)
Che il Maga sia spesso in giro in bici non è una novità. Solo che stavolta abbiamo pure le prove ambientali! Lo ha fotografato perfino il macchinone di Google, quello che scatta le foto per Street View, ossia l'infinita collezione di foto catalogate e inserite dentro Google Maps.
Il nostro atleta del team Focus Italia è stato avvistato praticamente nella via principale di Marano di Valpolicella. E' stato lui stesso ad accorgersi di essere stato fotografato in quel punto ed a cercare di lì a qualche mese sul sito del colosso informatico statiunitense.
Di Marco Tenuti (del 11/01/2012 @ 09:20:40, in MTB, linkato 1082 volte)
Mi sono appena visto la discesa da Santissima Trinità a Badia Calavena, dove la conduzione è del buon Davide Finetto, che perde quota a vista d'occhio in alta Valdillasi. Questa ripresa di buona qualità, fatta con la nuova GoPro Hero 2, l'ho scovata nella KTeca, una fresca collezione di videoclip che Davide e fratelli stanno assemblando in giro per i percorsi sterrati ed i single track più suggestivi di questa parte della provincia di Verona.
E' assolutamente consigliato l'uso di una bici da freeride o da all mountain per percorrere in discreta sicurezza il tratto in questione. Inoltre se avete un manico come quello di Davide, dovreste riuscire a percorrere tutto il tratto con zero penalità; se invece avete a disposizione una front o, peggio ancora, una 29" rigida dimenticate l'idea di scendere forte e di non mettere mai il piede a terra.
Di Marco Tenuti (del 10/01/2012 @ 01:00:16, in MTB, linkato 4209 volte)
Se il vostro Polar CS400 si inchioda di brutto, non rimane che azzerarlo e tentare il ripristino delle impostazioni iniziali di fabbrica.
Questa la procedura:
tenere premuti contemporaneamente tutti e quattro i pulsanti laterali, fino a quando lo schermo si annerisce a causa dell'accensione di tutti i led
premere subito il pulsante in basso a sinistra
premere immediatamente dopo quello in alto a destra
premere ora il pulsante in basso a destra due volte finché non appare la dicitura restore default settings
confermare col tasto Ok alle domande a seguire
Se la cosa non funzionasse al primo colpo, riprovatela.
Ricordate inoltre che una volta effettuato questo ripristino, non basta la configurazione dell'atleta e della bicicletta 1 a cui si è invitati a seguito del reset totale del ciclocomputer, ma a fine della procedura di inizializzazione è necessario andare nelle impostazioni della bicicletta e dire che tale bici funzione col sensore velocità attivo, pena l'impossibilità di prendere la velocità istantanea e conseguentemente tutti i dati relativi.
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