Di Marco Tenuti (del 09/12/2012 @ 00:04:29, in MTB, linkato 1980 volte)
Svelato l'enigma del video postato ieri in questo mio articolo al riguardo della tecnica di ripresa dei biker all'interno del canyon. Non si tratta di una soluzione futuristica - mi aveva tratto in inganno il fatto che la traiettoria della telecamera sembrasse curvilinea, invece di curvilineo c'è solo il canyon - ma di una "più semplice" ripresa attraverso una telecamera montata su una guida aerea costituita sostanzialmente da un cavetto d'acciaio.
Potete scorgerlo da alcuni fotogrammi in cui si vede l'ombra della guida aerea e si intuisce anche il cavo dall'ombra proiettata sulle rocce, come ho evidenziato con i segni di color arancio.
Di Marco Tenuti (del 07/12/2012 @ 09:41:21, in MTB, linkato 2155 volte)
Ho trovato questo bel videoclip, un classico mix di abilità di raider e posti incantevoli, ma soprattutto con la mano invisibile, ma neanche tanto, della promozione turistica e di una professionalità nella realizzazione di questi video.
L'ho trovato a partire dal profilo Twitter di Nino Schurter, che non si fa mancare nulla in fatto di trailing e raiding, una delle sue passioni e doti che lo fanno eccellere nel cross country mondiale.
Vi pongo però la questione tecnica: come hanno fatto a fare quelle riprese a volo d'uccello al centro dei canyon in cui passano i biker? Io non avrei molti dubbi: devono aver usato un drone con a bordo una Gopro o qualcosa di simile e poi hanno comunque stabilizzato il tutto con un gran software. Certo è che il drone sicuramente qualche volta è andato a sbattere contro una vegetazione non proprio così rada...
Di Marco Tenuti (del 29/11/2012 @ 12:27:15, in MTB, linkato 1576 volte)
Disponibile il Prestigio MTB 2013 sul numero di dicembre 2012, da ieri in edicola. Ecco le date, corrette con le osservazioni di Luca Bussola, da quanto postato sul thread specifico di MTB-Forum:
Di Marco Tenuti (del 28/11/2012 @ 15:17:12, in MTB, linkato 969 volte)
Tutto pronto in via Pozzo per il "Criceto dell'anno", stagione autunno-inverno 2012.
Il ciclone Medusa ha in mente di scaricare copiosamente anche nel corso della giornata odierna, cioè tradizionalmente nel giorno del Biday settimanale, per cui non c'è altra scelta che spolverare un vero pezzo vintage, la Cannondale M800 gialla dei bei anni novanta.
In ogni caso l'Orlando ricorda a tutti che per domani sera, giovedì sera 29 novembre, dovrebbe arrivare una tregua alle precipitazioni cominciate lunedì e quindi saremo in tanti ad approfittare con una notturna DOC delle 22.30...
Di Marco Tenuti (del 28/11/2012 @ 14:42:04, in MTB, linkato 939 volte)
Lodevole iniziativa quella del Comitato dei Cittadini di Sezano e dell'Associazione Italia Nostra che vuole tutelare e promuovere la ricchezza del Piccolo Stelvio, affinché venga preservato così com'è.
Stamattina c'era una conferenza stampa che mi sono perso, ma che merita tutto l'appoggio anche del comitato dei biker, che pedalano quotidianamente una delle più belle salite sterrate della provincia di Verona, ma non solo, affinché rimanga inalterata e rimanga ad appannaggio solo di camminatori, delle biciclette ed ovviamente degli agricoltori che lavorano gli olivi disseminati lungo la salita. Tutti gli altri mezzi motorizzati a distanza!
Di Marco Tenuti (del 23/11/2012 @ 09:11:47, in MTB, linkato 1722 volte)
Eccolo, appena estratto dalla busta, l'attestato di Compagnia Editoriale, col brevetto conquistato anche nel 2012, grazie alle 25 stelle accumulate portando a termine sette delle gare a cui ho preso parte nel corso della stagione.
A differenza delle stagioni precedenti, nel 2012 ho compresso la mia partecipazione a poche gare, prendendo parte quasi esclusivamente a gare marathon e portando a casa il titolo in "sole" 7 gare:
2010: 22 stelle (min.21), 10 gare, 30h 0' 46"
2011: 26 stelle (min.21), 10 gare, 33h 5' 19"
2012: 25 stelle (min.24), 7 gare, 29h 28' 46"
In realtà tutto questo confronto andrebbe fatto tenendo conto del "minimo indispensabile", cioè scartando quelle che io chiamo "gare premio", ossia le gare fatte in più, una volta che era già stato conquistato il brevetto stagionale:
2010: 21 stelle (min.21), 9 gare, 27h 52' 36"
2011: 22 stelle (min.21), 9 gare, 27h 52' 40"
2012: 25 stelle (min.24), 7 gare, 29h 28' 46"
Così facendo viene fuori che le fatiche delle prime due stagioni si possono confrontare meglio con quelle appena concluse, anche se c'è una considerazione non banale da fare, ossia che il Prestigio MTB 2012 si portava a casa con 24 stelle e non con 21 come nelle mie prime due partecipazioni (2010 e 2011). Non cominciamo ora a dividere lo sforzo per le stelle, altrimenti qualcuno potrebbe cominciare a reclamare "più bici, meno pare", ma tant'è: siamo a fine novembre ed il calendario del Prestigio MTB 2013 è prossimo ad uscire...
Rimane comunque il fatto che le gare più lunghe, le marathon, "pagano di più", sia in termini di "remuneratività" (per il conseguimento del brevetto) che di soddisfazione personale. Insomma vale più che mai il proverbio "meglio un giorno da leoni, che cento da pecore", o ancora il concetto "meglio il Prestigio di aver portato a termine grandi fatiche, che tante piccole comparse".
Se ravanate nel mio blog, trovate l'articolo di quando ho ricevuto il primo dei miei scudetti, il 2010.
Di Marco Tenuti (del 19/11/2012 @ 07:45:01, in MTB, linkato 913 volte)
Ieri ci siamo cimentati sulle colline del versante occidentale della Valpantena alla ricerca di qualcosa di nuovo per il percorso della Granfondo del Pandoro, in programma per domenica 23 novembre 2012.
Qualche tratto del giro di ieri è stato sicuramente proibitivo per i più, ma il divertimento assicurato. Stiamo comunque lavorando per un bel giro!
Di Marco Tenuti (del 16/11/2012 @ 15:35:26, in MTB, linkato 1113 volte)
Sta diventando ormai appuntamento fisso quello del giovedì sera, il giro in mountain bike. In realtà è spesso un giro che si potrebbe fare benissimo anche con la bici da strada, perché scegliamo volutamente di non fare molto sterrato, ma è sostanzialmente una condizione imprescindibile in situazioni di scarsa luminosità. Diversamente tutta la nostra zona collinare e prealpina è ricca di asfalti un po' trasandati e così le nostre mountain bike gonfiate dure ed i nostri assetti abbastanza rigidi ci concedono dei momenti di assoluto divertimento soprattutto in discesa.
Affrontare sentieri nei boschi o single track impegnativi con presenza di rocce sotto un manto di foglie è una cosa che richiede un'ottima visibilità, pertanto nella notte è preferibile qualcosa di più easy e cioè asfalti non trafficati da macchine e qualche sterrato leggero che non guasta mai.
Ieri sera eravamo noi "ingenieri" - Marcante e l'Orlando - e per la seconda volta consecutiva il Rancan. Tutti equipaggiati di 29 pollici, la novità della serata è rappresentata dallo zio Paolo, che si presenta con una delle demo bike disponibili in questi giorni in Turnover, ossia uno dei fulmini a ciel sereno del panorama dell'offroad, ossia la Pinarello Dogma XC. Ricevuta di corsa alla chiusura del negozio, Paolo l'avrà in comodato per tutte le notturne che vorrà nel corso della settimana, per cui aspettatevi di incrociarla spesso nella settimana in corso...
Per Paolo la bici non è propriamente tarata giusta - la taglia L sarebbe probabilmente meglio per la sua gamba lunga, invece della taglia M configurata per il Bosca - ma alzando più o meno il reggisella si riesce a pedalare con qualsiasi cosa.
Il test della serata parte subito col Paolo che si mette davanti a tirare come un forsennato controvento, mentre a ruota facciamo fatica sia io che Stefano, tanto che sembriamo i compagni di fuga di Fabien Cancellara alla famosa Roubaix del 2010... La temperatura alla partenza è di 5°C, ma l'aria spira gelida e ci aspettiamo presto la brina ai lati della strada.
A Bellori Stefano chiede uno stop tecnico per sistemare un problemino, così io e Paolo approfittiamo per scambiarci i mezzi e così anch'io pedalo per quasi un paio di chilometri sulla Dogma XC, anche se praticamente in punta di piedi e punta di sella...
L'ascesa è scandita da un ritmo abbastanza allegro, col battito di Paolo tra 140 e 150 bpm, il mio tra 155 e 165, mentre Stefano gira alto stabile tra 170 e 180, alla faccia dell'età che porta. E' tutta una ciacola nella notte, col Stefano che la fa da padrone sulle sue avventure ciclistiche di tanti anni fa, quando era a spartirsi le volate con i big provinciali dell'epoca.
A Valbusa timeout di meno di cinque minuti per scattare una foto nella notte e testare le capacità fotografiche del mio nuovo gadget tecnologico. Via di nuovo verso il centro di Bosco Chiesanuova dove arriviamo a mezzanotte in punto, come Cenerentola, solo che la temperatura è di 0°C ed è il caso che noi ci catapultiamo dentro l'unico baretto aperto per concederci una pausa con un caffettino e prendere parte alla movida della capitale lessina.
Paolo insiste per farsi una foto davanti alla Pasticceria Valbusa, solo che non la dise gnente senza una brioche o una buona pastina, per cui rilancio la posta e lo invito ad andare una sera in quota, confidando sul fatto che la nostra pasticceria preferita sia aperta, magari al venerdì o al sabato.
La vestizione è standard per la discesa: dopo essere saliti col completo invernale standard, tutti indossiamo il giubbetto antivento che è un toccasana per evitare che si infili qualsiasi bava di aria, tanto che dopo le prime menate in direzione Casa Gesù di Nazareth sono sufficienti per tornare in temperatura e scendere per gli sterrati che portando a contrada Girlanda.
Tutta la discesa fino a Stallavena è un continuo menare folle del Paolo in prima posizione, intento a sfruttare per quanto possibile le doti telaistiche del Dogma XC su asfalto, solo che io comincio ad accusare la stanchezza e mi ritrovo praticamente ubriaco sugli ultimi tornanti che dividono Bellori da Lughezzano.
Anche per questo giovedì il giro si è rivelato adeguato per la nostra buona preparazione fondistica e assolutamente opportuno per gli impegni familiari e lavorativi, tanto che uscire alle 22.30 rappresenta sempre più che mai una scelta di buon gusto, perché concilia le esigenze di tutti e perché si riesce a godere di due, se non ormai tre ore di bicicletta in spensieratezza, visto che non c'è una macchina che salga nella nostra direzione o che ce la ritroviamo in senso opposto.
Invito pertanto chiunque a riconsiderare l'idea che uscire di notte in bici sia una pazzia: partendo dal presupposto che tutti hanno i propri impegni e la propria programmazione, preferisco di gran lunga rischiare il freddo della notte in Lessinia, che i rulli o la spining bike di una palestra.
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