Di Marco Tenuti (del 10/05/2009 @ 09:41:10, in MTB, linkato 1246 volte)
Appena arrivata la foto via MMS che dovrebbe attestare l'eccezionale stato di forma del Conte Savoia di Marzana: 7'40"12 è il tempo decretato dal ciclocomputer sul Piccolo Stelvio, secondo i rilevamenti ufficiosi del suo ciclocomputer e usando come riferimenti la prima griglia e il tappeto virtuale in cima alla salita, cioè quelli della Lessinia Legend 2009.
Effettivamente quando ci si avvicina alla velocità della luce, il tempo e le distanze si accorciano, secondo la teoria relativistica di Einstein.
A parte questo, il tempo del Conte è fatto si in condizioni ideali, rispetto a quelle dell'ultima edizione della Lessinia Legend, ma sono di assoluto spessore.
Grazie anche alla Air Niner con ruote da 29 pollici e forcella rigida - più o meno un chilo in meno rispetto alla precedente MTB - il tempo di 7'40"12 collocherebbe Fabio TRENTESIMO ASSOLUTO in classifica, giusto davanti a gente come De Bertolis, Bianchi, Eder Medeiros e Andrey Mukhin. No digo altro.
La certificazione è arrivata anche dal Mario Claps, il quale ha voluto fugare subito il campo da dubbi e insinuazioni sulla bontà del cronometraggio.
Ma non è che la nuova Air Niner abbia un bel pacco di batterie al litio e un motorino elettrico, a mo' di KERS, ben nascosti dentro il telaio?
Di Marco Tenuti (del 09/05/2009 @ 19:30:13, in MTB, linkato 2103 volte)
Nell'escalation della grammomania, a cui non mi sottraggo affatto, ma in cui mi sento assolutamente coinvolto e in corsa, piccola novità arrivata solo in questa giornata di sabato per la mia ScottSpeedster S10 del 2007: si tratta delle Fulcrum Racing Zero, ruote al top di gamma della casa Fulcrum, se escludiamo le ruote per tubolari o quelle in carbonio come le Racing Speed o le Racing Light.
Le trattative erano in corso da più di una settimana, ma alla fine le ho sottratte alla concorrenza del Fix, che a dire il vero non sembrava molto interessato, così mi son aggiudicato le ruote del Piace, che per un po' ha deciso di smettere sia la MTB che la BDC.
Un piccolo problema però è saltato fuori nella giornata di mercoledì scorso, quando ho notato che il corpetto delle ruote del Piace erano montate su un gruppo Campagnolo, così ho dovuto aspettare che Remo mi cambiasse il corpetto, cosa che, tra un incentivo e l'altro, è stata sistemata solo oggi.
E' così che la mia Speedster ha perso al semplice schiocco delle dita qualcosa come 4 etti!
Attualmente il look è migliorabile soprattutto dal punto di vista cromatico, perché abbiamo tre colori sulla bici, cioè nero, rosso e giallo. Provvederò al più presto a cambiare l'etichettina venuta erroneamente di colore magenta, ma son errori di CMYK...
Adesso mandiamo in onda la pubblicità, non cambiate canale, ma state sintonizzati perché abbiamo appena cominciato con le novità e le prossime saranno groooosse novità!
La gara è stata caratterizzata da buone condizioni meteo, ma una generale assenza dei più forti biker veronesi, attratti in giro per le province limitrofe da altre gare ciclistiche.
Di Marco Tenuti (del 29/04/2009 @ 19:11:16, in cucina, linkato 3104 volte)
Metto qui con piacere una ricetta di Elisa, realizzata qualche giorno fa.
Ingredienti
una cassetta di fragole mature
succo di limoni
zucchero
savoiardi
Per la crema
500g di mascarpone
4 uova
200g di zucchero a velo
panna da montare
Preparazione
Pulire le fragole tagliarle a pezzetti e metterle in una ciotola con lo zucchero e il succo dei limoni (questo se possibile farlo il giorno prima cosi le fragole faranno più succo).
Preparare la crema montando la panna i bianchi dell'uovo a neve i rossi sbattili con lo zucchero poi unire il mascarpone e con un cucchiaio di legno molto delicatamente unire i bianchi a neve e la panna.
Inzuppa i savoiardi nel succo delle fragole e fare uno strato in una pirofila.
Proseguire con uno strato di crema,mettere poi le fragole a pezzetti abbondare pure, quindi proseguire con un'altro strato di savoiardi poi ancora crema e fragole e così via...
Fatelo poi riposare in frigo per circa tre ore prima di servirlo.
Se avete fantasia potete pure decorarlo come più vi piace.
Di Marco Tenuti (del 29/04/2009 @ 08:25:37, in MTB, linkato 2241 volte)
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E' una novità di ieri sera il video montato dal Pezzo e ripreso tutto dal mio "compagno di merende" Radu. Trovate tutti i big della competizione, ma anche i nostri amici più affezionati, primo tra tutti il Miglio in grande spolvero, dopo la vittoria del giorno prima a Pozzomoretto, dove chiaramente la concorrenza era ben altra; per lui comunque una prestazione superba al cospetto dei professionisti italiani della MTB.
Degni di nota anche tutto il team Tagliaro, cioè Simone, Fabio e Luca, ma anche l'Anonimo Turnover, per l'occasione portacolori della squadra
Vi rimandiamo al sito ufficiale della manifestazione per classifiche e notizie ufficiali.
Se invece non vi siete ancora visti immortalati in foto, guardate bene nelle mie gallery:
Di Marco Tenuti (del 27/04/2009 @ 13:54:56, in MTB, linkato 1217 volte)
Non mi sono sottratto sabato e domenica dall'aver diffuso ai quattro venti la notizia dell'incidente occorso all'amico che io considero "cintura nera" della MTB, l'Andrea Pezzo, conosciuto a più anche come il Pappataso. Pertanto eccomi a ricordarlo qui sul mio blog, in modo da estendere ulteriormente l'informazione a tutti i visitatori del mio blog. Ieri lungo il percorso della Gran Fondo Paola Pezzo non si faceva altro che parlare di questo e chi non sapeva ancora, chiedeva quale fosse il pettorale del Pappataso.
Sabato scorso Andrea è caduto nel tentativo di uscire da una canaletta ed è caduto rovinosamente a terra battendo con la spalla e rompendosi la clavicola. Questa la diagnosi completa: "Frattura estremità distale clavicola destra, viene applicato un bendaggio rigido a Y per 30 giorni. escoriezioni multiple coscia e gamba destra.".
L'enorme network di contatti e conoscenze attorno al "begnamino" di Colognola ai Colli - è innegabile che il suo blog è uno dei cardini attorno a cui gravita ormai il ciclismo amatoriale veronese - ha fatto sì che nel giro di poco tutti sapessero del misfatto e che cioè la sua coccolatissima Rigidona lo avesse tradito, proprio durante il suo svezzamento; solo che il dubbio insinuato da più di qualcuno - come si legge su L'Arena di oggi nell'editoriale del suo redattore - sembra distogliere l'attenzione dal mezzo e puntare invece il dito sul suo cavaliere.
Certo è che le leggi della meccanica - nell'idea di migliorare quanto più possibile l'asservimento del contatto a terra - remano contro qualsiasi tipo di bici priva di sistemi di ammortizzazione e assorbimento. Insomma una bicicletta front o una full dovrebbe in teoria consentire anche ai meno capaci di riuscire a superare abbastanza agevolmente i più comuni ostacoli dei percorsi MTB, cosa che invece non si può dire sempre di una bicicletta rigida quale è appunto la Rigidona o il Ducatone, sua interessante evoluzione.
Non mi rimane quindi che augurare ad Andrea la pronta guarigione e un completo recupero delle sue indubbie doti prestazionali a bordo dei velocipedi, ferme restando le sue capacità di promozione e valorizzazione del territorio veronese e in particolar modo di tutta la Lessinia collinare.
Chissà che un mese di stop lo faccia un po' disintossicare da questa "infezione virale" quale è la bici in tutte le sue manifestazioni, di cui anch'io sto pagando più che mai le conseguenze. E quando ritornerà completamente recuperato, la vita gli riserverà una sorpresa che lo segnerà piacevolmente per sempre. Vola Pappataso!
Di Marco Tenuti (del 27/04/2009 @ 09:44:07, in MTB, linkato 2409 volte)
Ieri bella giornata di sport a Garda per la Gran Fondo Paola Pezzo. Io, in qualità di fotografo non ufficiale, in compagnia del "compagno di merende" Radu, sono andato sul percorso di gara per scattare un po' di foto, tanto per cambiare... E' sicuramente una modalità, quella di fare foto, per sentirmi partecipe alla gara. Non dico che le sensazioni sono le medesime - ci mancherebbe - però posso immaginare vagamente l'asprezza del percorso, dalle fronti sudate e dalle "sbroffe" di terra su per il corpo e le gambe. Ieri è andata in scena una gara dal punto di vista paesaggistico e tecnico sublime. Io non l'ho pedalato, ma da quello che ho letto e sentito in giro, il percorso è sempre stato all'altezza della praticabilità per tutti.
Dietro l'obiettivo va da sè che si possono percepire e carpire elementi diversi da chi invece la gara la fa sulla sella. Prima tra tutti lo stupore di vedere arrivare un concorrente prima della moto in testa al gruppo, chiaramente per aver tagliato il percorso, come una buona parte di concorrenti che risultavano così mescolati con gli Elite, già a metà di gara.
Altra nota di merito quella del Max Maga, l'unico del lotto a passare di padellone nel nostro appostamento sopra Albisano. Se il ragazzo continua così, tra un po' la padellina direi che la può definitivamente eliminare, perché peso inutile.
Sempre all'altezza della situazione il buon Miglio, che non dimentica l'humour, ricorda anche un bel "WLF" davanti all'obiettivo e conclude in 32ima posizione, dopo "essere arrivato uno" a Pozzomoretto il giorno prima.
Non vi dico invece le imprecazioni che ho tirato quando stava passando davanti a me l'Anonimo Turnover e la fotocamera laconicamente mi segnalava un messaggio "FULL CF". Avevo riempito 4 GB di foto! Per fortuna che il buon Radu è stato celere nel trasferimento in macchina dal bivio sopra Albisano fino giù a Garda per fotografare gli amici che ci siamo persi.
Decisamente suggestivo il passaggio nel greto del torrente Garda, con tanto di passerelle in legno e rete elettrosaldata, in modo da non causare ostacolo alla circolazione lungo la provinciale che collega Garda a Costermano.
Concludendo spero solo l'anno prossimo di essere anch'io in griglia con tutti gli altri, perché questa gara, a parte un pasta party ed un pacco gara povero, merita davvero di stare nei circuiti importanti come il Prestigio di MTB Magazine.
Di Marco Tenuti (del 25/04/2009 @ 09:23:44, in MTB, linkato 1176 volte)
La primavera avanza e quella 2009 ha per me un sapore tutto strano, con la scusa che entro nella stagione ancora azzoppato. Lo stiramento che mi son procurato a metà gennaio, nonostante se ne siano andati più di 3 mesi, sta facendo slittare tutti i più bei programmi che avevo in mente.
E pazienza: ormai me ne sono fatto una ragione. L'agonismo ormai me lo son proprio dimenticato e rimane una sorta di ricordo che cerco di rivivere dal mio obiettivo di fotografo. Nelle ultime settimane sono stato più che mai presente nelle varie gran fondo che si sono corse nel veronese, cioè Lessinia Legend, Zen Air, Città di Lazise e probabilmente domani alla Paola Pezzo.
Si, alla Gran Fondo Paola Pezzo, ritornata nel calendario delle gare nel 2009, dopo una pausa di un anno, dovevo esserci anch'io. Sarebbe stata la terza gara valida per il circuito Prestigio 2009, organizzato da MTB Magazine. E invece niente neanche quella. A questo punto l'unico obiettivo stagionale è quello di onorare l'unico impegno già preso, cioè fare la Dolomiti SuperBike in compagnia del mio "compagno di merende" Radu e del Bazzo. Già scartata l'idea di fare la 120 km, ci butteremo sulla 60 km, con tutta la speranza di essere pienamente in forma. Ovviamente parlo per me, ma anche il Radu non è un granché ottimista per il 12 luglio.
Un ambito in cui invece mi sto muovendo molto attivamente è quello del ciclomercato. Sono in arrivo grosse novità, ma non voglio svelare nulla. Se tutto andrà nel verso giusto, la settimana prossima arriverà l'annuncio!
Di Marco Tenuti (del 20/04/2009 @ 12:15:47, in MTB, linkato 1558 volte)
Quando ieri io e il Radu eravamo appostati a cento metri dal tubo gonfiabile in cima alla salita di Torri-Albisano-Bivio, siamo rimasti a dir poco esterrefatti e vedere la progressione del Miglio che cercava di andare a prendere il campione italiano Vincenzo Pisani.
E' stato a dir poco uno spettacolo vedere il nostro campioncino menare per duecento metri un rapportone pur di staccare i concorrenti e cercare di aggiudicarsi la cronoscalata.
Il risultato è alla fine assolutamente confortante, perché, pur rinunciando alla volata degli ultimi 200 metri in centro a Lazise, dove il porfido bagnato sconsigliava a chiunque di provarci a scattare, Massimiliano Miglioranzi del Team Bussola arriva quarto assoluto nel percorso lungo della prima edizione della Gran Fondo Città di Lazise.
Dopo l'exploit alla Gran Fondo Zen Air dove la vittoria gli è sfuggita per un paio di biciclette, oggi c'era forse poco da fare contro Pisani, ma sull'ultimo passaggio a Pastrengo noi lo abbiamo visto assolutamente fresco e pimpante, segno che fa ben sperare per i prossimi impegni agonistici.
Molto probabilmente l'intuizione del Miglio - cioè di concentrarsi di più sulle gare da strada a sfavore della MTB - lo stanno ripagando ampiamente e sicuramente la preparazione invernale fatta al fianco dei professionisti veronesi è sicuramente valida.
Vi lascio alle foto della mia lunghissima gallery:
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