Prestate attenzione all'opzione disponibile in Windows XP e in Windows Vista che potete trovare in:
cartella Pannello di controllo > Sistema
pannello Avanzate
riquadro Prestazioni e bottone Impostazioni...
nel dialogo Opzioni prestazioni andate nel pannello Protezione esecuzione programmi
Generalmente l'impostazione predefinita è impostata sulla voce Attiva Protezione esecuzione programmi solo per i programmi e i servizi essenziali di Windows.
Per i più esperti questo significa che il sistema tenta di bloccare eventuali tentativi di code injection in zone di memoria di processi di sistema.
In teoria si può alzare o cambiare il livello di protezione da code injection, scegliendo l'altra voce, ossia Attiva Protezione esecuzione programmi per tutti i programmi e i servizi tranne quelli selezionati, con possibilità di specificare la lista degli eseguibili.
Mi è capitata proprio una macchina, dove era stata modificata tale impostazione e sono andato incontro a tutta una serie di anomalie minori alquanto strane e tutte riconducibili a questo setup non standard del sistema.
Non riuscivo per esempio ad applicare una delle patch a Microsoft .NET Framework 1.0, ma non riuscivo nemmeno a disinstallarlo correttamente, nè tantomeno a reinstallarlo da zero.
Altro fenomeno stranissimo era un crash praticamente sistematico di Explorer al tentativo di far partire il Visualizzatore di immagini e fax, cioè l'applicazione di anteprima che parte quando fate doppio clic su un'immagine.
Di Marco Tenuti (del 13/12/2010 @ 14:32:24, in MTB, linkato 5779 volte)
A sei giorni dalla Granfondo del Pandoro, cominciamo a fare qualche speculazione sul meteo che troveremo domenica prossima. Per il prosieguo della settimana, temperature sempre molto basse e cielo relativamente sereno fino a giovedì.
Da venerdì invece NEVE debole, sabato poca cosa, mentre per domenica previste temperature a dir poco POLARI. A Verona è prevista nebbia e una temperatura prevista di -7°C alle 9 del mattino, mentre a Grezzana previsti -6°C, in virtù dell'assenza di nebbia. E' probabile pertanto che ad Alcenago la temperatura salirà qualche altro grado, ma è ancora presto per fare calcoli.
State comunque sincronizzati, che a questo articolo ne seguiranno altri su questo blog nei prossimi giorni.
Di Marco Tenuti (del 13/12/2010 @ 15:02:14, in MTB, linkato 8813 volte)
Paolo GPS, per gli intimi l'Orlando, ha lavorato sodo nell'ultima settimana, per arrivare a definire compiutamente il percorso della granfondo del Pandoro 2010, su alcune indicazioni e suggerimenti arrivati da più parti.
Cambia nella terza edizione il senso di marcia: pedalaremo nei dintorni di Alcenago in senso antiorario, a differenza delle passate edizioni.
Abbandoneremo alcune salite fatte nelle edizioni precedenti, come la salita di Basalovo e ci concentreremo più a nord rispetto agli abitati di Coda e Sengie.
Per chi ha già pedalato il giro Aspetime Bike di metà luglio in occasione della Sagra di Alcenago, ritroverà alcuni pezzi in comune. Altri pezzi sono invece in comune con Lessinia Legend 2010 e la Verona-Bosco 2010.
Ecco a voi la cartina:
Ecco una rapida descrizione dei tratti caratteristici:
1. salita iniziale di Casette/Gonzi su asfalto
2. attraversamento della parte alta del vaio di Revolto e passaggio sullo sterrato delle cave di Coda
3. avvicinamento a Sengie su asfalto
4. discesa verso il vaio del Boarol e risalita tutta su sterrato sotto Calalba
5. arrivo alla cascata Spionca con importante guado da attraversare
6a. risalita diretta del Monte Nuvola su percorso sterrato
6b. nel caso di condizioni del fondo molto difficili, risaliremo verso Fiamene passando per la mulattiera sotto il paese di Giare e la frazione Crosa di Schioppo
7. discesa sterrata verso Mazzano
8. risalita su asfalto da Chieve verso Colombare di Villa, stesso tratto della Lessinia Legend 2010
9. scollinamento a Settefonghi
10. discesa su asfalto verso Vigo e percorrimento del single track E5, comune alla Verona-Bosco 2010
11. attraversamento dell'abitato di Vigo, discesa nei campi verso Rupiano
12. discesa verso la palestra di trial e verso Bosemai
salita tecnica verso la corte del Marcante
Nei prossimi giorni il profilo altimetrico, l'altimetria esatta, nonché l'analisi dei punti tecnici più salienti.
Di Marco Tenuti (del 17/12/2010 @ 10:00:44, in MTB, linkato 8850 volte)
Mancano due giorni alla terza edizione della Gran Fondo del Pandoro e il meteo si preannuncia assolutamente invernale per questo appuntamento natalizio.
La perturbazione di origine siberiana che sta congelando e tenendo in scacco la penisola italiana porterà probabilmente nelle ore odierne una spruzzata di neve, che non avrà alcun problema ad attaccare a terra, considerate le temperature degli ultimi giorni.
Alla Chiesa di Alcenago si è infatti registrata la temperatura minima dell'intero anno 2010 proprio nel corso della notte appena trascorsa. La stazione barometrica Lacrosse del Gianni del Marcante ha rilevato -6,8°C alle 0.45 di stanotte. La previsione prevede il deposito di circa 3 cm di neve, quindi niente che farà impensierire i biker, ma che garantirà invece al fondo di smussare eventualmente le asperità di qualche discesa o salita.
Nel corso della giornata di sabato è previsto cielo sereno o poco nuvoloso con temperature molto rigide, cioè tra i -7°C come temperatura minima su Verona fino a +2°C nelle ore centrali.
Per domenica temperature stazionarie, però con cielo più nuvoloso. Alla partenza alle ore 9.00 a Grezzana e dintorni sono previsti -2,2°C e cielo coperto, ma non pioverà, nè nevicherà.
Il consiglio spassionato è di portarsi la dotazione invernale completa, cioè il completo invernale, con tanto di doppi copriscarpe, guanti pesanti e tubo proteggicollo o passamontagna sotto il casco. Sopra il casco il cappellino natalizio e mantellina di Natale per chi ce l'ha!
Di Marco Tenuti (del 17/12/2010 @ 11:22:19, in MTB, linkato 8493 volte)
La Granfondo del Pandoro 2010 è un percorso prevalentemente da granfondo MTB della lunghezza di 20,8 km e circa 800 metri di disvello.
Il percorso si divide in 9050 metri su asfalto. La parte rimanente è costituita da carrarecce sterrate e mulattiere, con circa 2500 metri di single track in bosco o sottobosco.
Le pendenze più significative sono caratterizzate dal cementone poco prima della contrada di Coda e il pezzo di bosco appena dopo l'attraversamento del vaio del Boarol.
Anche il single track che porta al Monte Nuvola è abbastanza impegnativo, ma lo vediamo in dettaglio in un altro articoletto.
Di Marco Tenuti (del 17/12/2010 @ 15:38:40, in MTB, linkato 8440 volte)
E' senza dubbio il tratto più suggestivo della Granfondo del Pandoro 2010 perché si scala il Monte Nuvola partendo dalla cascata della Spionca.
Il pezzo è completamente sterrato ed in buona parte in single track. La pendenza media è del 10%, con alcune punte oltre il 20%, ma mai impossibili.
Chi ha il 27/32 come ultimo rapporto come il sottoscritto, lo utilizzerà per buona parte di questa ascesa.
L'ascesa inizia con l'attraversamento del torrente d'acqua a qualche metro dalla cascata della Spionca. Si parte subito con un cementone che si sfiora il 16% e prima di arrivare nella contrada Saletti si svolta a sinistra. Poco più avanti si guada un altro piccolo corso d'acqua e si procede abbastanza speditamente su una mulattiera che porta alla parte finale, tutta in single track.
Per questo tratto bisogna concentrarsi un po' più sull'equilibrio che sulla spinta, perché la pendenza arriva al 23%, ma è più che altro il fondo del sottobosco a frenare l'avanzamento.
A metà del single track ci si imbatte in un importante scalino, dove non rimane che scendere dalla bici e portarla in spalla per una buona ventina di metri.
Superato lo scalino si può pure allungare verso la cima, fino a quando il single track tornerà ad allargarsi e a raccordarsi con la carrareccia in sommità del Monte Nuvola.
Di Marco Tenuti (del 18/12/2010 @ 15:11:06, in MTB, linkato 5882 volte)
Metto rapidamente questa cartina per mostrarvi come sarà la logistica di domattina ad Alcenago.
Il percorso di colore rosso indica il trasferimento per coloro che arriveranno da Verona e da Stallavena con la macchina.
A Stallavena prendete la strada che sale per direzione Fane-Negrar. Dopo circa 500 metri dall'abitato di Stallavena, girate a destra quando troverete l'indicazione per la Chiesa ed il rispettivo cartello di Alcenago.
Salite fino a raggiungere la Chiesa di Alcenago. In prossimità della Chiesa di Alcenago, sono presenti 3 parcheggi, disposti a quote diverse.
Vi invito ad occupare quello che si trova più in basso. Vi ricordo che Alcenago si trova in collina, quindi può essere che ci sia un bel po' di neve, ancora al di fuori della sede stradale, per cui suggeriamo di usare macchine dotate di pneumatici invernali, per evitare qualche empasse.
La distanza tra il punto di arrivo e il punto di partenza è in linea d'aria di circa 50 metri, però è necessario farne 300 in bici, per spostarsi da un punto all'altro.
Di Marco Tenuti (del 18/12/2010 @ 15:16:54, in MTB, linkato 5812 volte)
Abbiamo portato le nostre MTB sui sentieri del Piccolo Stelvio, la discesa verso il Castello di Montorio ed un giretto in centro a Verona, per vedere com'era Piazza Bra.
Delusi di non averne trovata ci siamo rifatti alla grande salendo le Torricelle, tagliando dietro il Tennis Club. Qua il Conte si è scatenato, pestando neve freschissima ed io dietro a ruota, con non poca fatica.
Il Conte si è portato appresso la digitale e ci siamo fermati spesso e volentieri a scattare foto sia lungo la salita del Piccolo Stelvio che al Castello di Montorio, dove un papà si è prestato per immortalarci in questo stupendo scenario.
Se volete vedere l'intera gallery su Picasa, questo è l'indirizzo:
La temperatura di stamattina era a dir poco proibitiva, con -7,8°C alle 8.00 del mattino, da quanto risulta sulla stazione barometrica del Conte, in quel di Marzana.
Dopo aver tentato invano di metterci d'accordo col Papataso per trovarci in un punto comune, alla fine si è deciso che ognuno dovesse spostarsi localmente ed è così che, privato dell'Orlando, il duo Piocio ha provato un po' tutta la neve delle colline tra Santa Maria in Stelle e Montorio.
L'impressione generale è che tale fondo sarà eccezionale per la pedalata di domattina ad Alcenago, quando troveremo neve dapperttutto. Speriamo anche che il sole ci aiuti a riscaldarci un po', perché le temperature saranno in ogni caso polari, ma la luce del sole aiuta non poco a pedalare allegramente.
Siamo rimasti fuori quasi tre ore ed i piedi hanno fatto a tempo a congelarsi, però per le prime due ore hanno resistito abbastanza, grazie ai doppi copriscarpe. Domani penso proprio che userò le solette riscaldanti, le famose Scaldì, come paliativo al freddo ai piedi.
A differenza della città e dei grossi centri abitati, troveremo però tutte le mulattiere e anche alcune stradine locali completamente innevate e in svariati casi anche un manto di neve, abbastanza compatto e spesso da garantire il massimo divertimento a tutti i partecipanti.
Non mi rimane che aspettarvi tutti quanti domani mattina al parcheggio basso della Chiesa di Alcenago!
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