Di Marco Tenuti (del 25/03/2010 @ 23:01:42, in MTB, linkato 1267 volte)
Ratificata stasera la mia iscrizione alla Gunn Rita Marathon 2010, conosciuta anche come gara del Montello, ed organizzata dai Pedali di Marca, organizzazione che sta veramente facendo passi da gigante, grazie alla gestione dell'Europeo Marathon UCI nel 2010 e addirittura della prova mondiale Marathon UCI nel 2011.
Le quattro stelline in palio per il 27 giugno sono senza dubbio molto allettanti per raccogliere il fregio del Prestigio 2010 ed è così che ho pensato di mettere in programma anche la gara del trevigiano, dopo l'esperienza del Radu nel 2008 e del Maga nel 2009. La sede della gara è a Montebelluna, posti che conosco abbastanza frequentando il mio amico rallista Giandomenico Basso ed andando di tanto in tanto a vedere il Rally della Marca Trevigiana.
C'era tempo fino al 31 marzo per iscriversi alla quota di "favore", cioè 30 Euro, mentre dal 1 aprile la quota passa a 40 Euro.
La mia intenzione è di andare e tornare in giornata da Verona. La partenza del percorso Marathon è prevista alle ore 10.00, questo vuol dire che dovrei partire da casa all'incirca alle 6 per riuscire ad essere a Montebelluna verso le 7.30-7.40, cioè con un congruo anticipo per ritirare sia il pacco gara, che vedere la partenza degli Elite, impegnati nella conquista del titolo continentale Marathon MTB. Loro si impegneranno sul percorso Extreme da quasi 120 km e 2880 metri di dislivello, mentre "noi" del Marathon triboleremo per 76 km e poco meno di 2000 metri di dislivello.
Ora c'è da sperare solo in una buona condizione atletica per fine giugno e soprattutto nelle condizioni del fondo accettabili, visto l'infame fango colloso delle colline di Montebelluna, che a detta di tutti è praticamente invincibile sia per le gambe che per le bici.
Di Marco Tenuti (del 31/03/2010 @ 08:51:42, in MTB, linkato 1097 volte)
La foto arriva direttamente da KM Sport, grazie alla gentilissima Fernanda, che con la scusa di accompagnare il suo team in giro per il Nord Italia a fare gare, lei si piazza con la sua reflex digitale e immortala praticamente tutti, anche se un occhio di riguardo ce l'ha ovviamente per tutti quelli del suo team, ma anche per tutte le divise veronesi che passano in gara.
Questa volta, alla Tre Valli, è la volta buona che ci finisco dentro pure io con un gran scatto fotografico.
Di Marco Tenuti (del 01/04/2010 @ 19:19:38, in MTB, linkato 873 volte)
Anche Enrico alla Tre Valli Kids sabato 26 marzo. La griglia in cui partiva, la G1, aveva una lista di gente che non finiva più e più di qualcuno ha messo in dubbio che fossero effettivamente dei G1, della serie "i genitori insegnano ai loro figli a fare i furbi già da piccoli"...
Enrico ha messo il rapportone, è partito lentamente, ma già al secondo giro superava altri concorrenti, tanto che è arrivato a metà classifica. Bravo Enrico!
Di Marco Tenuti (del 02/04/2010 @ 14:38:03, in MTB, linkato 1176 volte)
Manca meno di un mese alla Gran Fondo Paola Pezzo. L'anno scorso ero in compagnia del compagno di merende a scattare foto a tutta la truppa.
Quest'anno sarò anch'io della partita, visto che è la terza tappa del Fi'zi:k Veneto 2010 e la mia terza tappa del lungo percorso del Prestigio MTB 2010.
Di Marco Tenuti (del 03/04/2010 @ 16:54:16, in MTB, linkato 954 volte)
Oggi il Papataso Fans Club, mancante del suo idolo, effettua un giro da fogo a media da gran fondo, allenante a buso. Sempre davanti a tirare a volte il Conte, altre il Paolo, il Marcante, altre ancora l'Anonimo o Benito. Visti davanti anche Walter e Davide.
Le danze cominciano sul Flover, dove il Conte si invola, ma sono Benito e il Marcante a rintuzzare subito e la volata va incredibilmente al Marcante, che non va mai sotto i 30 km/h per tutta la salita, tanto che in tanti lo hanno scambiato per il Bosca.
Velocità sempre bella alta da Eurostar Turnover fino a Torri del Benaco, dove siamo sfilati dal Tonno e dalla ISOSistem, che stanno invece puntando diritti in direzione Torbole.
La salita da Torri verso il Bivio per San Zeno di Montagna è fatta in crescendo e viene chiusa in 22'30" col Savoia primo e gli altri tutti a qualche secondo. Pausa brioches a Castion dove tutti si rifocillano. Trasferimento in Valdadige con cambi regolari e attacco della Peri-Fosse coi soliti Ganassa subito a tirare la corda.
I primi come il Conte e l'Orlando, Davide e Walter chiudono in 42', gli ultimi in 45', cioè il sottoscritto ed Alberto.
Presenti anche Alberto direttamente da Colognola, per lui i chilometri saranno almeno 150, presente anche Franceschino Signorini ed il buon Pedron che ha sofferto parecchio il Flover e la Torri-Bivio, tanto da staccarsi, anche se fa a tempo a ricongiungersi al bar di Castion dove ci siamo fermati per la "pausa brioches".
I due Franceschi tornano a casa da Verona, dopo averci salutati alle Zuanne, mentre Alberto inanella con noi la Peri-Fosse. Erano al debutto sulla Peri-Fosse sia Walter che Davide Arduini e per loro il loro primo marchio di fuoco è molto interessante, con un tempo di poco superiore ai 42'. Sul blog dell'Anonimo Turnover puntuali come non mai le sue numerose foto ed il suo articolo, oggi reporter di giornata e che stacca un 43'29" a soli 19" dal suo personale, nonostante gli 80 km nelle gambe all'attacco della salita. Io chiudo invece in 45'40", che è davvero un gran tempo, considerato che ero partito assolutamente piano e che non mi ero mai posto il problema di fare il tempo.
Alla fine della fiera, ne è uscita un'uscita a dir poco allenantissima, dove la media finale per noi valpantenesi è sui 28,5 km/h e con un totale di circa 112 km pedalati.
Di Marco Tenuti (del 03/04/2010 @ 17:10:50, in MTB, linkato 1341 volte)
Arriva la smentita della striscia ANSA battuta un quarto d'ora fa, grazie alla precisazione dell'Orlando Furioso.
Questo il suo commento:
"Notevoli imprecisioni a riguardo della Peri-Fosse probabilmente dovuti al fatto che lo scrivente (della striscia ANSA, ndr), mentre i primi arrivavano a Fosse, era ancora immerso nella boscaglia con visibilità solo sulla Val d'Adige.
Il primo ad arrivare è stato Davide, seguito a un minuto da Benito e dopo un altro minuto dai vari individui indicati nel dispaccio. Per di più, Davide è risalito da dietro in maniera piuttosto perentoria, partendo probabilmente in ritardo rispetto agli altri, per cui, per lui il tempo è sicuramente sotto i 40 minuti".
Di Marco Tenuti (del 08/04/2010 @ 07:41:52, in MTB, linkato 979 volte)
Riporto integralmente il comunicato ufficiale dal sito del Palio del Recioto dell'esito della 49esima edizione della gara, anche quest'anno valida come prova internazionale di Coppa del Mondo UCI Under 23.
Il Palio del Recioto numero 49 parla straniero: ad accendere la miccia, lungo la quarta scalata è stato il polacco Rafal Majka, sua la progressione che ha sgretolato il gruppo mentre a dominare il finale ci ha pensato lo sloveno Blaz Furdi. Questo l'epilogo di un Palio del Recioto che ha mosso le
prime pedalate sotto uno scroscio di applausi e ha regalato azioni spettacolari a ripetizione; infinita la lista degli attacchi che hanno prodotto la più classica delle selezioni da dietro. Una settantina le unità che componevano così il gruppo all'inizio dell'ultima e decisiva scalata alla salita di Fane: un plotone di altissima qualità, messo a dura prova dalle accelerazioni di Rafal Majka (Petroli Firenze) sulla cui scia riescono a riportarsi in 14: il primo a chiudere lo strappo è il giovane Francesco Bongiorno (Futura) che raggiunge il fuggitivo proprio in vista dell'ultimo Gpm di giornata. Alla spicciolata rientrano sulla testa anche Nicola Dal Santo (Mantovani), Enrico Battaglin e Marco Canola (Zalf), Tomas Alberio e Angelo Pagani (Trevigiani), Blaz Furdi (Slovenia), Luke Rowe e Erick Rowsell (Gran Bretagna), Alessio Taliani (Hopplà), Daniele Dall'Oste (Palazzago), Alessio Marchetti (Casati),Omar Lombardi (Lucchini) e Andrea Di Corrado (Bergamasca). Ai meno cinque dal traguardo è proprio quest'ultimo a rilanciare l'azione in compagnia di Alessio Marchetti; i due tentano così di staccare gli ex compagni di avventura ma la loro azione stenta a prendere il largo. Di Corrado tenta così l'assolo ma su di lui si riporta ben presto lo sloveno Furdi che lo stacca e si invola tutto solo in prossimità del cartello dei meno tre chilometri all'arrivo.
Nell'ultimo chilometro il gruppetto di testa torna a ricompattarsi mischiando ancora una volta i giochi per la vittoria finale: sul rettifilo d'arrivo è volata a ranghi ristretti dominata dal testa a testa tra Battaglin e Furdi. Ad avere la meglio è lo sloveno, già vincitore in stagione di una tappa al Giro dell'Istria e piazzato tra i primi dieci anche nelle internazionali di Pasqua corse a Col S. Martino e a Villa di Cordignano.
Sulla volata che relega al terzo posto un generosissimo Tomas Alberio cala dunque il sipario dell'ultima edizione del primo mezzo secolo del Palio del Recioto celebrata in una splendida giornata di sole sotto lo sguardo di decine di migliaia di tifosi che hanno assiepato l'intero circuito percorso dagli atleti.
Dopo il traguardo immensa la soddisfazione del vincitore "Dopo due piazzamenti finalmente è arrivata la vittoria: nel finale sapevo di poter vincere" ha affermato lo sloveno prima della premiazione sul palco "Ho cercato di giocarmi bene le mie carte, ho affrontato in testa l'ultima curva e non mi sono più voltato". Qualche riga di rammarico per Battaglin e Alberio: il vicentino della Zalf, al rientro dopo il brutto infortunio alla Piccola San Remo si è detto "Soddisfatto perchè ho recuperato in pieno dalle botte; non credevo di poter essere competitivo già oggi. Arrivare ad un passo dal successo in una gara come questa, però, brucia sempre." Generosa anche la gara di Alberio, che ha provato a rendere dura una corsa filata via ad una media record "Ho fatto del mio meglio, forse ho esagerato spendendo troppo nel finale ma quando si pedala così vuol dire che la condizione c'è" ha raccontato il veronese giunto ad un soffio dal sogno di riportare un atleta di casa sul gradino più alto del podio.
Enorme la soddisfazione per una manifestazione riuscitissima da parte del presidente di Grandi Eventi Valpolicella, Stefano Bonfioli "Oggi Negrar ha vissuto una grande giornata di sport e spettacolo: vedere tutto questo pubblico sul percorso riempie il cuore; gli sforzi che abbiamo profuso nel corso degli ultimi mesi sono serviti e il Palio del Recioto si è confermato una competizione di assoluto valore. Anche il percorso, su cui si è fatto un gran parlare, ha superato l'esame regalandoci una gara ricca di spunti che credo abbia premiato i migliori del gruppo".
Ordine d'arrivo:
1° Blaz Furdi (Slovenia) che compie i 133 km in 3h21'06" alla media dei 39.682 km/h
Di Marco Tenuti (del 08/04/2010 @ 07:52:45, in MTB, linkato 948 volte)
Sarà stato l'effetto della nuova fotocamera, ma l'Anonimo merita sicuramente il titolo di fotoreporter più in giornata martedì scorso a Negrar, nel seguire la manifestazione ciclistica.
Questa la lunga lista di link per accedere al suo materiale:
Senza dubbio i miei complimenti ancora una volta all'Anonimo per lo sforzo profuso. Certo che saltare il risotto al tastasal preparato da quelli di Isola della Scala, per non perdersi ulteriori foto, gli è valso una cottura finale sulla salita verso Fiamene, ma per il ciclismo questo ed altro...
Di Marco Tenuti (del 08/04/2010 @ 08:44:10, in MTB, linkato 1513 volte)
Anche da parte mia un grosso augurio di pronta guarigione a Davide Arduini, del Team Princycles, ultimamente sempre presente col Papataso Fans Club nelle uscite sia in MTB che in BDC, tra l'altro anche suo il record di giornata sulla Peri-Fosse, sabato scorso.
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