Di Marco Tenuti (del 20/01/2014 @ 17:29:29, in Abarth, linkato 1245 volte)
Decisamente esaustiva la maniera con cui Fiat spiega agli americani come funziona la doppia frizione montata sulla nuova Fiat 500L. Negli USA si chiama Euro Twin Clutch, cioè la proposta europea impacchettata per gli americani, che sono stati sempre avvezzi a smanettare poco sul cambio, se non con le vetture europee.
Questa è abbinata al 1.4 Turbo da 160 CV, quindi è dotata a tutti gli effetti dello stesso motore della Abarth 500 in versione Esseesse o quasi, o come una Abarth Punto Evo. Questa accoppiata non è attualmente disponibile per il mercato europeo, mentre per gli americani è disponibile anche la versione a 6 marce, se proprio non vi fidate dell'elettronica del TCT.
Se volete leggere l'articolo pubblicato da Quattroruote, lo trovate qui.
Di Marco Tenuti (del 24/01/2014 @ 01:45:14, in hitech, linkato 1598 volte)
Argomento settimanale per il sottoscritto è il solaio in latero-cemento. E' quello sostanzialmente che vi sorregge in ogni stanza di una casa, anche se in realtà lui si appoggia sui muri, sulle travi e sui pilastri. Una tecnologia classica che garantisce un buono livello igroscopico, un buon assorbimento acustico e una generale rigidezza strutturale.
La cosa che mi ha sorpreso più di tutto è stata quella di scoprire che al giorno d'oggi vengono realizzati in maniera quasi completamente automatica e non come una volta, che venivano assemblati in opera a mano dai manovali in cantiere.
Non mi rimane, pertanto, di andare a vedere come funziona questa produzione prossimamente.
Di Marco Tenuti (del 26/01/2014 @ 08:14:43, in MTB, linkato 953 volte)
Oggi festeggiamo il 40° compleanno dell'Orlando, a casa mia ribattezzato "zio Paolo" perché spesso si prende in braccio i miei figli più piccoli!
Festeggiamo le sue prime quaranta primavere, anche se è nato d'inverno e proprio in questi giorni ha cominciato il corso di sci alpinismo, grazie al quale conseguirà a breve il titolo di Uomo Yeti della Lessinia, l'unico a percorrerla con tutti i mezzi possibili ed immaginabili in tutte le condizioni meteo!
Nella foto lo vedete invece inquadrato assieme al signor Borghetti di Netspin, quando è stato premiato per aver realizzato la miglior performance 2013 sulla salita del Piccolo Stelvio! Ricordo che la prestazione è di 7'00" e quella gran botta ha tra l'altro stimolato anche il mio personale, conseguito proprio stando possibilmente a ruota di Paolo, cioè 7'25".
Di Marco Tenuti (del 27/01/2014 @ 21:48:26, in OS X, linkato 983 volte)
Un pezzo di storia informatica, di storia moderna, quello della presentazione di Steve Jobs ed i suoi collaboratori fatta alla Boston Computer Society nel 1984...
Questo contenuto multimediale lo trovate nientepopòdimeno che su Time, lo storico settimanale statiunitense.
I found this tip in the Answers in the Microsoft Community. The question by a user was: "How to install Catalyst-legacy driver in Windows 8.1 with an AMD ATI HD Radeon 4200"?
At now, if you install Windows 8 or you update to Windows 8.1, Microsoft will install its legacy driver WDDM, which doesn't let you get hardware acceleration with OpenGL. However there's a fix to that!
Let me drive you to install the ATI legacy driver, instead of the Microsoft one:
Install all components of the driver normally (Catalyst Control Center etc.)
-> The graphics driver itself will fail - you need to install it manually using the Device Manager!
Open the Device Manager (right click on Start-Icon in left corner), go to "Graphics Card"
Right click on the card and select "Update driver..." from the context menu (first entry)
Click on "Search for a driver on the computer" (second entry)
Click "Select driver from list"
Click on the "Device..." button in the right corner
Select the driver file (*.inf) from the extracted ATI folder. In my case, this was C:\AMD\Support\13-1-legacy_vista_win7_win8_64_dd_ccc\Packages\Drivers\Display\W86A_INF.
There are a few different files, it seems the dialog will choose the right one if you simple select one of them... TRY IT FIRST! Otherwise you could try to read the .inf files (they are just plain text files - maybe you'll find your chipset in there...
Click on OK, the dialog will now show one or two entries, which should have the name of your graphics card - select one of them
Click on Next - the screen(s) will go black and flicker, you will hear the device connection/disconnection sounds several times. Don't worry, everythings works as intended! :)
The driver should now be ready - restart your system, and you should now be able to control your graphics settings using the Catalyst Control Center.
Last Tip (which I did here in my own blog): save this trick somewhere, it will save you lots of headaches the next time you need to install windows! I figured it out painfully at least twice! :)
Di Marco Tenuti (del 29/01/2014 @ 16:53:43, in MTB, linkato 1240 volte)
Oggi finalmente un pomeriggio non troppo denso di appuntamenti e ci scappa un giretto con la stradale sui soliti asfalti poco trafficati della Bassa Valpantena.
Oggi la dotazione tecnica prevede di avere le cuffiette alle orecchie, non principalmente per ascoltare la musica, ma per essere pronto a rispondere nel caso in cui qualcuno mi chiami, tra impegni famigliari, appuntamenti lavorativi e cantiere di Alcenago.
Ed infatti, neanche il tempo di partire e nel giro di cinque minuti ben due telefonate in arrivo, con la prima che mi costringe subito al dietro-front verso casa, per un'impellenza da sbrigare subito.
Il primo round si conclude pertanto dopo soli 7 chilometri, cioè la distanza per andare e tornare al cimitero di Marzana...
Col secondo round che parte all'incirca un'ora dopo, non sono interrotto da altri interlocutori, così riesco ad inanellare il giro bitumaro d'eccellenza che faccio molto spesso per fare fiato e per cercare di raggiungere un buon ritmo.
Musica a palla, anche se non è il massimo ascoltarla col fruscio dell'aria, ma mi pare che il battito se ne stia bello alto, così come la velocità media del giro che prevede di scendere da Marzana, via Vendri, Novaglie e Ponte Florio.
Passaggio in centro a Montorio e poi strada dei Fossi fino a Ferrazze. Alzo lievemente il ritmo alla Scimmia in modo da arrivare all'autovelox all'entrata di San Martino Buon Albergo e strappare la solita soddisfazione di vedere la cifra della velocità variabile tra 37 e 41 km/h e la scritta "Rallenta!" a ricordare che la ganassitudine può ancora fare qualcosa dove invece i pandori hanno fatto invece molti danni dopo le ultime festività.
Si, perché il mio morale è sempre più basso, ciclisticamente parlando, dopo il desolante esito della bilancia nei giorni immediatamente seguenti l'Epifania.
Il peso è sempre un pelo più alto rispetto all'anno precedente, la voglia di sacrificare la gola ed il palato ai piaceri della tavola è sempre più bassa, l'età che avanza dice che la prestazione velocistica in bici è sempre più difficile da raggiungere, cioè siamo alle solite, più o meno la stessa situazione che mi capita spesso di leggere nelle righe del Papataso.
Il rientro avviene via Mattarana, San Felice Extra e vallonato verso Santa Maria in Stelle, cercando sempre di tenere alta la media.
Media che si chiude ai 30,2 km/h, cioè una media decorosa per il periodo, col cuore che va presto ad andare molto alto, vuoi per lo scarso allenamento, vuoi per la preparazione ancora agli inizi.
Invece salta fuori che nel giro domenicale fatto assieme al mio squadrone Turnover, nonostante i primi 50 chilometri fatti a ruota del gruppo, tutto sommato la forma non è proprio sotto terra. Dopo aver portato a casa un 24'48" ciacolando col Luca Anselmi, mi ritrovo a dare perfino al cambio a qualcuno dei big come il Bosca, nel ritorno dal Lago passando per la Valpolicella e rientrando a Verona via Parona.
Questo vuol dire che saltando in bici una decina di volte al mese e cercando di pedalare per almeno 500 chilometri, si può sempre pensare di mantenere un minimo di forma che consenta quantomeno di portare a casa dei "lunghi" di una certa importanza senza tornare a casa "sfigurati".
Pertanto una bitumata non si nega mai a nessuno, mentre una salita in mountain bike fatta a tutta non è per tutti!
Di Marco Tenuti (del 01/02/2014 @ 13:13:35, in web, linkato 1104 volte)
Ottenere un feed RSS è cosa più o meno gratuita da tantissimi CMS, così come anche dal simpatico Dblog, che uso ormai da 9 anni per la gestione del mio blog personale.
Il mio blog è però pieno di articoli della natura più svariata e mi aiuto proprio con la suddivisione in sezioni per tenerli distinti, sia per le mie ricerche personali che per i visitatori del mio portale.
Purtroppo il feed RSS spara fuori tutto, senza dare la possibilità di filtrare alcune sezioni, cioè vengono mescolati, nel mio caso, articoli di giri in mountain bike con materiale di divulgazione scientifica o informatica.
Mi sono pertanto preso la briga di scrivere un piccolo filtro a partire dal file in ASP feedrss.asp, dando la possibilità di filtrare per sezioni, cioè di ottenere la lista degli articoli per un sottoinsieme di sezioni specificato attraverso la Request:
filteredfeedrss.asp?sections=[sezioni]
Dove il vostro sezioni dovrà contenere una o più sezioni opportunamente concatenate con la virgola, anch'essa codificata (%2C) per la Request:
[sezioni] = sezione1%2Csezione2%2Csezione3
Questo presuppone che non abbiate usato il carattere virgola proprio dentro alle denominazioni delle sezioni, altrimenti dovrete pensare a qualche altro carattere di separazione. Se pertanto volete pescare tutti gli articoli riguardanti il web e Windows dal mio blog l'http GET da effettuare è la seguente:
Si potrebbe proseguire a svilupparlo, gestendo anche un meccanismo di esclusione di alcune sezioni, in modo da evitare che eventuali nuove sezioni rimangano tagliate fuori, ma ci penserò più avanti.
Questo il sorgente modificato:
Dim SectionWherePart
Dim SectionsRequest
Dim sectionKeys
Dim sectionKeysCount
WherePart = "(Articoli.Data <= '" & DataToStr(Date()) &
"') AND (NOT Articoli.Bozza)"
If (Request("sections") <> "") Then
SectionsRequest = ControlloSQLInjection(Request("sections"))
sectionKeys = Split(SectionsRequest,",")
For Each sectionKey in sectionKeys
If (sectionKeysCount > 0) Then
SectionWherePart = SectionWherePart & " OR "
End If
SectionWherePart = SectionWherePart & "([Sezione] = '" &
sectionKey & "')"
sectionKeysCount = sectionKeysCount + 1
Next
WherePart = WherePart & " AND (" & SectionWherePart & ")"
End If
SQLArticoli = " SELECT TOP "& Num_Max_Articoli &
" [ID], [Autore], [Sezione], [Titolo], [Testo], "
"[Data], [Ora] FROM Articoli WHERE " & WherePart &
" ORDER BY Articoli.Data DESC, Articoli.Ora DESC "
Se volete scaricare tutto il file, lo potete trovare qua. Potete metterlo tranquillamente nella radice di dblog, affiancato al tradizionale file feedrss.asp.
Se cercate su Youtube la parola pellettatrice o pellet, troverete decine e decine di video di persone che si sono ingegnate per costruirsene una in casa, magari utilizzando pezzi e accessori scartati da altri.
Sostanzialmente è necessario avere un motore elettrico più o meno potente, poi il resto è poca cosa, cioè vi serve un riduttore ed uno o più dischi traforati, su cui pressare la segatura e farla diventare "cilindretti di pellet".
Io ho messo questo, uno dei video più rustici, ma se guardate bene, trovate praticamente tutte le istruzioni per farsene uno.
Ah, una cosa che non passa certo inosservata tra i vari video, cioè le disposizioni di sicurezza, praticamente nulle nelle macchine faidatè: mi pare abbastanza ovvio che non è il caso di avvicinarsi col pugno pieno di segatura in prossimità del rotore...
Un aspetto non secondario da considerare è che tutte queste macchine partono dal presupposto di avere già la segatura di legno pronta, pertanto potremmo già fare qualche considerazione economica sulla produzione del pellet, visti i numeri in gioco:
motore elettrico monofase da 1,5 kW
produzione oraria tra i 15-25 kg/ora
costo energia elettrica 1 kWh = 0,1 €
costo di pressatura stimabile sui 0,6-1 €/quintale
Si impone a questo punto una ricerca su come fare a prodursi la segatura, a partire da scarti di legname, partendo da biomasse, ramaglia e altro tipo di legna in taglio più o meno grosso, visto che ridurla in poltiglia come la segatura non è proprio affar semplice e sicuramente costerà una cifra quantomeno superiore rispetto a quella della pressatura in pellet.
Per carità: i contenuti proposti possono questo ed altro, visto che siamo a livelli comparabili o addirittura superiori di Porsche.
Io rimango sulla mia convinzione che le vetture italiane non sono state affatto valorizzate nei decenni precedenti ed il corso Marchionne sta prendendo la giusta direzione. E' l'ora anche di vedere l'Alfa Romeo passare nel segmento premium... Forza Italia (dell'Auto)!
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