Di Marco Tenuti (del 12/01/2013 @ 00:46:33, in viaggi, linkato 792 volte)
Mentre in questi giorni tutta la politica nazionale sta affilando le armi per la scannata finale che arriverà tra poco più di un mese e per aggiudicarsi la torta più farcita della Repubblica, ossia il comando a Roma, pubblico laconicamente una foto dell'Urbe ormai un paio di anni fa quando sono andato con la mia famiglia.
Di Marco Tenuti (del 12/01/2013 @ 22:59:45, in web, linkato 812 volte)
E' più o meno cambiato tutto in PLesk 10 e superiori, ma per chi ha ancora un'installazione di Plesk 9.5.2, di tanto in tanto si presenta il problema di estendere la data di scadenza delle account dei propri rivenditori e clienti e relativi siti internet.
Dal manuale di Plesk 9.5.2, a pagina 132:
Expiration date. Specify the term for a hosting account. At the end of the term, all reseller's sites and sites of the reseller's customers will be suspended, their Web, FTP and mail services will no longer be accessible to the Internet users, and the users will not be able to log in to the control panel. Accounts cannot be automatically renewed, therefore, in order to bring the hosted domain names (Web sites) back to operation, you will need to manually renew the user account: go to Resellers > reseller's name > Resource Usage, specify another term in the Expiration date box, click OK, then click the Unsuspend.
Di Marco Tenuti (del 14/01/2013 @ 21:06:04, in rally, linkato 909 volte)
Arriva Gymkhana Five, Ultimate Urban Playground, la quinta puntata la saga di Ken Block, lo spettacolare driver di Long Beach, che ha fatto del traverso e dei cerchi con le WRC la sua bandiera. I suoi video sono tra i più visti sulla rete, tutti girati con troupe cinematografiche al seguito delle evoluzioni delle varie vetture guidate - Subaru Impreza, Ford Focus e Ford Fiesta WRC.
Nonostante la sua performance e le sue comparse nel mondiale rally siano abbastanza inconsistenti, ha sempre confermati i favori di Monster Energy, il produttore della bevanda energetica che si sta dando da fare per insidiare la Red Bull nelle pubblicità e nelle cronache delle avventure sportive più mirabolanti.
Purtroppo se si fa partire l'installazione di Visual Basic 6 Professionale (o Enterprise) su Windows 8, l'installazione viene laconicamente terminata con un'impossibilità a concludere l'operazione, per l'incompatibilità del software col sistema operativo.
In realtà Microsoft è uscita ancora un po' di tempo fa con un comunicato ufficiale, in cui sentenziava che avrebbe supportato il runtime di Visual Basic 6 per tutta la vita dei sistemi operativi Vista, Windows 7 e Windows 8.
Certo è che il supporto del runtime di Visual Basic 6, non vuol dire di fatto supportarne anche l'ambiente di sviluppo, che ha girato senza problemi fino a Vista e con qualche esitazione anche su Windows 7.
Si impongono pertanto delle scelte molto chiare su come fare per avere, ancora una volta, una macchina ed un'installazione valida per continuare a manutenzionare le applicazioni scritte con Visual Basic 6.
Parto dal presupposto che la difficoltà più grande sia qualche di avere la necessità di intraprendere questo percorso su Windows 8 a 64 bit, mentre con la versione a 32 bit probabilmente il numero di ostacoli è inferiore. In ogni caso la stragrande maggioranza delle macchine nuove che vengono vendute con Windows 8 hanno la versione a 64 bit. Per avere la versione a 32 bit è necessario scaricare una specifica ISO dal sito Microsoft, cosa che succede, ad esempio, se si compra l'aggiornamento a Windows 8 proveniendo da un sistema a 32 bit (XP SP3, Vista 32 bit o Windows 7 a 32 bit).
Visual Basic 6 su Windows 8 (a 64 bit)
Le possibilità sono tre:
ricorrere ad una macchina virtuale XP usando VM-Ware o altro software di virtualizzazione di terze parti (richiede una licenza addizionale di XP)
ricorrere ad una macchina virtuale XP usando Hyper-V su Windows 8 Professional; Hyper-V non è preinstallato su Windows 8, ma è disponibile a parte per le versioni Professional o superiore (richiede comunque una licenza addizionale di XP)
ricorrere ad una macchina virtuale XP usando XP Mode su Windows 8, nella stessa maniera con cui era possibile avere l'XP Mode con Windows 7; in realtà Windows 8 non è più disponibile per Windows 8, visto che Microsoft ha fatto largo a Hyper-V e sacrificando così XP Mode (cioè Virtual PC) (non richede una licenza addizionale di XP, ma richiede di recuperare uno strumento disponibile in Windows 7 e soppresso da Microsoft)
installazione forzosa di Visual Basic 6 su Windows 8, come se fosse una normale applicazione a 32 bit
In un altro articolo vi guiderò all'installazione forzosa di Visual Basic 6 su Windows 8 a 64 bit.
Questo articolo segue quello sull'installazione forzosa di Visual Basic 6 su Windows 8 a 64 bit.
Ricordate che se avete installato Visual Basic 6 includendo anche Data Access, probabilmente l'installazione del Service Pack 6 si interromperà dicendovi, in lingua inglese, che l'operazione si è conclusa senza successo. In tale caso è necessario ripetere l'installazione di Visual Basic 6, senza rimuoverlo completamente, ma ricordandosi di escludere Data Access dai pacchetti installazione nella configurazione personalizzata:
recuperare l'installazione del Service Pack 6 e copiarsela in locale, ad esempio sulla scrivania
all'interno della cartella del SP6 duplicare il file sp698vbo.stf e rinominare la copia in acost.exe
all'interno della cartella del SP6 duplicare il file sp698vbo.stf e rinominare la copia in acmsetup.exe
eseguire acmsetup.exe senza problemi
Ora dovreste avere un Visual Basic 6 con Service Pack 6 regolarmente funzionante su Windows 8 a 64 bit.
Ora vi manca di caricare le licenze, le librerie ed i componenti che siete soliti usare nei vostri progetti e anche tattarare un po' su registro per sistemare un problema con l'accesso ai percorsi di rete mappati contro alcune lettere.
Per scaricare il Service Pack 6 di Visual Basic 6, questo è il link per raggiungere la pagina in lingua italiana del sito Microsoft:
Con stupore, una volta installato Visual Basic 6 SP6 su Windows 8 a 64 bit, scoprirete che non avete accesso a dischi di rete mappati, ma solo usando il percorso UNC che include il percorso di rete. Funzionerà pertanto l'accesso a \\SERVER\Sources, ma non andrà per esempio S:\ se la lettera S è la mappatura che avete utilizzato con \\SERVER\Sources.
Tra i dischi mappati avrete solo quelli che sono solo dischi locali, come dischi rigidi, SSD, chiavette USB e memorie solide come SD card e via dicendo.
Questo problema può essere risolto lavorando su registro.
Questo problema lo si ha per Windows Server 2008 R2, Windows 7 e Windows 8, cioè che Visual Basic 6 non vede i dischi di rete come se fossero dei dischi locali. Per ulteriori dettagli fare riferimento al documento:
Ho trovato questo interessante articoletto di Greg Duncan, che per motivi di utilità ho ritenuto opportuno tradurre per la possibile platea "italiana".
6 su 8? Sarà supportato VB6 su Windows 8? Si, più o meno!
Il generale Douglas MacArthur disse nel famoso discorso del 1951 al Congresso Americano - ndt famoso, probabilmente, solo per l'audience statiunitense... - che "i vecchi soldati non muoiono mai, ma semplicemente se ne vanno lentamente. Mezzo secolo più tardi, la massima di MacArthur la si può efficacemente applicare ai linguaggi di programmazione. E nello specifico a Visual Basic.
Microsoft lo scorso mese ha annunciato che stava per estendere la compatibilità del tipo "Funziona senza problemi" - in inglese era "It Just Works" - per le applicazioni Visual Basic 6 per l'intero ciclo di vita di Windows Vista, Windows Server 2008, Windows 7 e, più che mai importante, anche Windows 8. Come descritto nel Visual Basic 6.0 Resource Center, il runtime del nucleo di Visual Basic 6.0 sarà supportato per tutta la durata di questi sistemi operativi. L'impegno comprende cinque anni di supporto costante, seguito da ulteriori cinque anni di supporto esteso.
Karl Peterson, programmatore Visual Basic 6 e da lungo tempo redattore al Visual Studio Magazine e al Visual Basic Programming Journal (dove ha scritto la popolarissima colonna VB Corner, tra le altre, fino al 2010). Peterson fa notare che questo annuncio allontana decisamente il ciclo di vita del runtime di VB6 dal suo ritiro programmato. Ed questo fatto può avere delle implicazioni importanti per tutte le aziende i cui progetti si basano su vaste distese di codice VB6, che Peterson chiama "il Cobol del 2020".
Andate pure a vedere l'annuncio ufficiale di Microsoft, fatto a marzo ed aggiornato a novembre 2012:
Rimane il fatto che l'ambiente di sviluppo non subirà alcun aggiornamento particolare, come si vede da uno stralcio dell'annuncio:
The Visual Basic 6.0 IDE is no longer supported as of April 8, 2008. However, Custom Support Agreements may be available from Microsoft. Additionally, both the Windows and Visual Basic teams have tested Visual Basic 6.0 IDE on Windows Vista, Windows 7, Windows Server 2008, and Windows 8 to understand and mitigate (if appropriate) serious regressions in application compatibility. This announcement does not change the support policy for the IDE.
la cui traduzione in italiano è sostanzialmente questa:
L'IDE di Visual Basic 6.0 non è più supportato dall'8/4/2008. Ciononostante specifici accordi di supporti possono essere resi via via disponibili da Microsoft. In più sia i team di Windows che di Visual Basic hanno testato l'IDE di Visual Basic 6.0 su Vista, Windows 7, Windows Server 2008 e Windows 8 per capire e mitigare opportunamente, eventuali seri problemi di compatibilità dell'applicazione. Questo annuncio comunque non cambia assolutamente la politica di supporto all'ambiente.
Dopo qualche giorno di Windows 8 - mi sono infatti deciso di imbattermi in questa avventura stanco di aspettare eternamente Vista nel suo infinito swap su disco - ho affrontato ad una ad una le classiche problematiche che si riscontrano con Windows, quando si passa ad un sistema più nuovo. Tutto questo lavoro sul computer che uso per buona parte della mia attività professionale, quindi capite che tutto deve essere al posto giusto.
Nemmeno questa volta sono riuscito ad usare le utilità che consentono di migrare un utente da un computer all'altro o da un sistema all'altro, per tutta una serie di motivi, ma, alla fine della fiera, fare la stessa operazione a mano - cioè la piallatura e successiva copia di quello che serve - non è mai una cattiva idea, anzi.
A dire il vero la procedura di migrazione l'ho anche provata: mi aspettavo che essa fosse in grado di recuperare tutti i file di un utente che si trovano su un disco esterno, un disco estratto da un PC defunto o da un sistema operativo che non vuole più sapere di partire, o ancora un disco ottenuto da un data recovery. Purtroppo la migrazione prevede che l'abbiate preventivamente gestita dal PC di provenienza e se questo sistema è antecedente a Windows 7, non c'è verso di farlo. In sostanza l'utility di Migrazione utente di Microsoft è inutile. Bisogna ricorrere a strumenti di terze parti, che sono tutto tranne che essere semplici, come DataGrab o D7.
Dopo un paio di giorni di installazioni e di aggiornamenti su questo Windows 8, vi ritroverete un "porcaio" nella nuova schermata touchscreen: qualsiasi eseguibile per il vostro desktop è stato messo nelle piastrelle della parete di Windows 8, per cui dovrete smanettare un bel po' per portarvi in prima pagina quelle che ritenete più utili e altrettanto per eliminare quelle che non userete mai, tanto avrete sempre la possibilità di lanciare quei processi con un doppio clic in una finestra del buon vecchio Windows Explorer. Tanto per intenderci, se andate ad installarvi un pacchetto completo, come Visual Studio 2010, vi ritroverete nell'interfaccia Metro tutti gli eseguibili presenti nelle cartelle del programma installato, cioè qualcosa come almeno una trentina di bottoni. Non è certo un bell'aspetto ordinato in quella che è la pagina con cui si presenta il frontend del mio sistema operativo...
Per carità, per tutto il resto Windows 8 a 64 bit è una scheggia, davvero velocissimo. Finalmente, dopo quasi quattro anni dall'acquisto di questo mio notebook - un Sony Vaio con Core Duo P8600 a 2,4 GHz e dotato con normalissimi 4 GB di RAM, posso dire che questo PC è davvero veloce, nonostante in giro ci siano già computer con i5 e i7, che sulla carta dovrebbero essere molto più veloci nella attività multitasking o di calcolo parallelo. Nell'uso medio, cioè monothread, penso che non siano tanto più veloci.
Rimane il fatto che sul fronte dell'interfaccia grafica esprimo ancora tutti i miei dubbi sulla dualità di Windows Desktop e Metro e sul loro tentativo di fusione. Per non parlare della semplice toolbar per tutte le applicazioni nuove. Sono troppo diverse da quelle del desktop, troppo, non c'è una coerenza stilistica generale, come ci si aspetta quando si procede con qualcosa di nuovo, dove l'intuito prende possesso e si fa strada.
A mio modesto avviso per arrivare alla convergenza ci vorrà ancora parecchio: nemmeno Apple ha intrapreso una strada certa e nemmeno il genio di Steve Job aveva pubblicamente espresso delle idee chiare.
Questa, proposta dalla Microsoft mi pare al momento davvero irta e poco intuitiva, ma aspetto ancora qualche settimana prima di trarre un giudizio definitivo.
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