Dopo qualche giorno di Windows 8 - mi sono infatti deciso di imbattermi in questa avventura stanco di aspettare eternamente Vista nel suo infinito swap su disco - ho affrontato ad una ad una le classiche problematiche che si riscontrano con Windows, quando si passa ad un sistema più nuovo. Tutto questo lavoro sul computer che uso per buona parte della mia attività professionale, quindi capite che tutto deve essere al posto giusto.
Nemmeno questa volta sono riuscito ad usare le utilità che consentono di migrare un utente da un computer all'altro o da un sistema all'altro, per tutta una serie di motivi, ma, alla fine della fiera, fare la stessa operazione a mano - cioè la piallatura e successiva copia di quello che serve - non è mai una cattiva idea, anzi.
A dire il vero la procedura di migrazione l'ho anche provata: mi aspettavo che essa fosse in grado di recuperare tutti i file di un utente che si trovano su un disco esterno, un disco estratto da un PC defunto o da un sistema operativo che non vuole più sapere di partire, o ancora un disco ottenuto da un data recovery. Purtroppo la migrazione prevede che l'abbiate preventivamente gestita dal PC di provenienza e se questo sistema è antecedente a Windows 7, non c'è verso di farlo. In sostanza l'utility di Migrazione utente di Microsoft è inutile. Bisogna ricorrere a strumenti di terze parti, che sono tutto tranne che essere semplici, come DataGrab o D7.
Dopo un paio di giorni di installazioni e di aggiornamenti su questo Windows 8, vi ritroverete un "porcaio" nella nuova schermata touchscreen: qualsiasi eseguibile per il vostro desktop è stato messo nelle piastrelle della parete di Windows 8, per cui dovrete smanettare un bel po' per portarvi in prima pagina quelle che ritenete più utili e altrettanto per eliminare quelle che non userete mai, tanto avrete sempre la possibilità di lanciare quei processi con un doppio clic in una finestra del buon vecchio Windows Explorer. Tanto per intenderci, se andate ad installarvi un pacchetto completo, come Visual Studio 2010, vi ritroverete nell'interfaccia Metro tutti gli eseguibili presenti nelle cartelle del programma installato, cioè qualcosa come almeno una trentina di bottoni. Non è certo un bell'aspetto ordinato in quella che è la pagina con cui si presenta il frontend del mio sistema operativo...
Per carità, per tutto il resto Windows 8 a 64 bit è una scheggia, davvero velocissimo. Finalmente, dopo quasi quattro anni dall'acquisto di questo mio notebook - un Sony Vaio con Core Duo P8600 a 2,4 GHz e dotato con normalissimi 4 GB di RAM, posso dire che questo PC è davvero veloce, nonostante in giro ci siano già computer con i5 e i7, che sulla carta dovrebbero essere molto più veloci nella attività multitasking o di calcolo parallelo. Nell'uso medio, cioè monothread, penso che non siano tanto più veloci.
Rimane il fatto che sul fronte dell'interfaccia grafica esprimo ancora tutti i miei dubbi sulla dualità di Windows Desktop e Metro e sul loro tentativo di fusione. Per non parlare della semplice toolbar per tutte le applicazioni nuove. Sono troppo diverse da quelle del desktop, troppo, non c'è una coerenza stilistica generale, come ci si aspetta quando si procede con qualcosa di nuovo, dove l'intuito prende possesso e si fa strada.
A mio modesto avviso per arrivare alla convergenza ci vorrà ancora parecchio: nemmeno Apple ha intrapreso una strada certa e nemmeno il genio di Steve Job aveva pubblicamente espresso delle idee chiare.
Questa, proposta dalla Microsoft mi pare al momento davvero irta e poco intuitiva, ma aspetto ancora qualche settimana prima di trarre un giudizio definitivo.