Di Marco Tenuti (del 11/04/2012 @ 11:07:17, in auto, linkato 2156 volte)
Dopo aver postato da qualche minuto su un thread specifico nel forum di Passione Peugeot, autentica risorsa dove trovare elencati tutti i problemi e quasi tutte le relative soluzioni relative alle vetture della casa francese - il forum è in lingua italiana - ho deciso di postare anche qui nel mio blog la questione che vorrei risolvere "faidate" sulla 307 SW di famiglia, che ci scorrazza ormai da una decina di anni per la Valpantena, per i centri commerciali della provincia veronese ed in giro per l'Italia alle gare MTB. Si discute di un problema analogo o probabilmente identico anche nell'area della Peugeot 308, a questo thread.
Anch'io da qualche settimana ho la portiera destra (della mia 307 SW dell'ottobre 2002) il cui meccanismo di scatto è "andato". Quando si apre la portiera, ad un certo punto dell'apertura angolare, si sente lo "stac", che penso sia l'oggetto proprio dell'altro thread.
La prima cosa, al sentire il rumore sempre più metallico, che ho fatto è stata quella che spruzzare dello sbloccante Svitol sia sulle cerniere che nella leva del meccanismo, ma non è servito.
Poi mi sono accorto che la leva metallica che dal montante verticale entra nel fianco della portiera, comincia a consumarsi, per lo sfregarsi del metallo contro altro metallo. Direi che ha andata una molla o qualcosa del genere, che fa si che tale leva stia sempre in posizione centrale rispetto all'asola in cui entra.
Sapete dirmi se è un intervento che posso fare da solo, previo recupero del pezzo di ricambio o se si tratta semplicemente di qualcosa di allentato?
Di Marco Tenuti (del 14/04/2012 @ 11:22:00, in hitech, linkato 1184 volte)
Cominciano a comparire su Youtube i primi video 3D. Nell'esempio che vedete qui sotto, oltre a poter scegliere un sacco di risoluzioni video diverse a seconda del vostro display e soprattutto della banda con cui siete connessi ad Internet, c'è la possibilità di andare in 3D, tra l'altro disponibile sia a 360p che a 720p in questa modalità.
Le modalità per il playback 3D consente una configurazione assolutamente di prim'ordine: potete scegliere se usare degli occhialini con filtro rosso-ciano, occhialini con filtro verde-magenta, altri con filtro blu-giallo. E' possibile scegliere anche la modalità polarizzata interlacciata o affiancata, nel caso in cui disponiate di uno schermo 3D ed opportuni occhiali polarizzati attivi.
Non basta: potete abbandonare anche il playback con player Flash ed usare il playback in HTML5.
Nel caso invece di playback classico potete scegliere tra un sacco di altre risoluzioni, tra 240p, 360p, 480p, 720p e 1080p.
Insomma, Youtube è quanto mai al passo coi tempi. Ora sta solo a voi avere gli strumenti giusti per godere virtualmente di tali bellezze davanti al divano.
Per vederlo in 3D andate però sul sito di Youtube, cliccando il logo Youtube presente nel video in basso a destra, perché il playback 3D non è autorizzato al di fuori del sito Youtube.
Di Marco Tenuti (del 17/04/2012 @ 15:02:27, in MTB, linkato 1140 volte)
Ho avuto modo di finire sul forum di BDC-Forum, dove si sta dibattendo ampiamente sulle principali questioni che riguardano l'attività ciclistica amatoriale di questa primavera 2012.
Controllate un po' questo thread, dove si parla della vessazione che SDAM sta effettuando ai danni della categoria degli amatori, ulteriormente caricati di una nuova spesa, spesa assolutamente inutile, ma assolutamente impositiva, visto che non c'è la possibilità di partecipare alle gare rinunciando al servizio di cronometraggio.
Ho addirittura trovato nella signature di uno dei forumisti anche un bel logo NO-CHIP-TAX, che ho ripreso subito qui a margine di questo articolo.
A parte la questione di tassarci e vessarci oltre ogni limite, ho tanto l'impressione che quella di introdurre questa TASSA annuale da parte di SDAM sia stata anche una maniera per fare fuori la concorrenza. Anche Winning Time, forte della penetrazione storica nei campi di gara ha ben pensato di "inventarsi" l'abilitazione annuale del chip - chip che in passato sono sempre funzionati senza il minimo problema - pretendendo i 5 Euro. Niente però al confronto di SDAM stessa, che ha pensato di chiedere 15 Euro per l'A-chip ad abilitazione annuale o 28 Euro per il Yellow Chip ad abilitazione "perpetua".
Io corro solo gare in MTB, ma ho visto che non c'è alcuna differenza tra le gare su strada e quelle in MTB. Siamo tutti vessati.
Siccome il gettito diretto dalle tasche dei ciclisti verso quelle della società di cronometraggio è stato cospicuo (grazie a 15-28 Euro a testa x DECINE DI MIGLIAIA di concorrenti = cioè un gettito di circa 500.000 Euro a star bassi a livello nazionale), SDAM si è permessa di abbassare ulteriormente i prezzi per il cronometraggio di una gara nei confronti degli organizzatori. Ed in questo modo ha ovviamente fatto fuori la concorrenza come TDS, il cui servizio nel corso del 2011 aveva comunque lasciato un po' a desiderare in alcune gare (per esempio Divinus Bike 2011).
Rimane il fatto che il servizio di cronometraggio in sè non è stato affatto migliorato: proprio alla GF Tre Valli 2012 non c'era nemmeno un tappeto di controllo intermedio, ma sono riuscito a scorgere solo un giudice di gara prendere nota dei pettorali, quindi nemmeno un tempo intermedio. Se pago un servizio di cronometraggio per sapere il mio tempo finale, non mi dispiacerebbe conoscere quanti più rilevamenti intermedi della mia prestazione agonistica o presunta tale.
Di Marco Tenuti (del 20/04/2012 @ 09:44:51, in auto, linkato 1072 volte)
Appena trovato sul sito di Quattroruote, la Porsche si appresta a presentare al salone di Pechino la nuova Porsche Cayenne GTS.
Nel video qui sotto la potete vedere in una livrea davvero insolita ed alquanto bizzarra, ossia in un verde pistacchio e cerchi in lega in nero lucido, che fanno molto "tuning".
In ogni caso la sostanza è quasi una garanzia, visto che si parla di un otto cilindri a V di 4.806 cm3 aspirato a iniezione diretta di benzina che già equipaggia la Panamera GTS. Questo propulsore eroga 420 CV a 6.700 giri e 520 Nm di coppia massima a 3.500 giri/minuto. La trasmissione si affida al cambio automatico Tiptronic S a otto marce. Secondo i dati dichiarati dal Costruttore, la Cayenne GTS accelera da 0 a 100 orari in 5,7 secondi e tocca i 160 km/h dopo 13,3 secondi. La velocità massima è pari a 261 km/h. Il consumo di benzina nel ciclo di omologazione europeo è di 10,7 litri per 100 chilometri con emissioni di CO2 di 251 grammi per chilometro.
Di Marco Tenuti (del 23/04/2012 @ 17:16:38, in rally, linkato 2238 volte)
Weekend tutto da incorniciare per il team Basso-Dotta supportato dalla scuderia Movisport in quel dell'Alta Valsabbia grazie alla vittoria della trentaseiesima edizione del Rally Millemiglia. Giandomenico e Mitia si sono già assicurati il successo nel corso della prima tappa, segnando tempi importanti su alcune delle prove speciali storiche del rally nel bresciano.
Questa è stata la prima volta non solo per Giandomenico alla guida della nuova Ford Fiesta RRC, ma anche della stessa vettura al debutto assoluto in Italia, grazie al mezzo messo a disposizione dal Team A-Style. La vettura non è che la versione WRC opportunamente depotenziata attraverso una flangia regolamentare da 30 millimetri ed alcuni accessori aerodinamici rivisitati in modo da allinearsi con le prestazioni delle altre vetture di categoria Super2000, che monopolizzano la scena sia del Campionato Italiano Rally che del Campionato Europeo Rally.
Dopo la prima tappa corsasi sul circuito di Castrezzato, dove Basso era attestato in undicesima posizione assoluta, è solo nella tappa di venerdì che l'equipaggio trevigiano passa a fare sul serio. Nel primo giro di quattro prove speciali, essi se ne aggiudicano ben tre, sufficienti per guadagnare subito la leadership provvisoria della gara, mentre nel secondo giro altri due primi tempi assoluti consentono di chiudere la prima tappa con un vantaggio di 37"7 sul campione italiano Paolo Andreucci e 1'09"2 su Juha Hanninen, attuale leader provvisorio dell'Europeo.
Nel corso della seconda tappa per Giandomenico e Mitia un approccio un po' più conservativo a proteggere la prima posizione. Solo sulla prima prova speciale della giornata, la Acquebone, Giandomenico ottiene nuovamente il tempo più veloce. "Abbiamo chiuso il giro con pochi secondi da Paolo, siamo soddisfatti, abbiamo cercato di tirare parecchio sulla prima prova per non farci sorprendere. Colle San Zeno molto difficile, secondo noi abbiamo fatto la scelta giusta. Tutto sommato da ieri ad oggi abbiamo sempre azzeccato le gomme: non so se per caso o per fortuna, ma è sempre andata bene", il commento di Gian a fine del primo giro di prove dell'ultima tappa.
Il primo tempo si prova si ripete così anche sulla Irma 1 e sul secondo passaggio della Acquebone, mentre nelle due ultime speciali largo spazio agli altri equipaggi ancora in lotta per l'ultimo gradino del podio.
"La coppia superiore a disposizione sulla Fiesta ci ha aiutato senza dubbio a fare bene qui a Brescia. Certo è che guidare una RRC (Regional Rally Car) come la Fiesta è una cosa completamente diversa rispetto alla Super2000. Bisogna cambiare completamente stile di guida e bisogna rivedere un po' tutto sulla frenata, perché bisogna andarci giù molto pesanti, che soffrono davvero molto su questa macchina" le parole a fine gara per il pilota di Cavaso.
Classifica ufficiosa del 36° Rally 1000 Miglia:
Basso-Dotta (Ford Fiesta RRC) in 3h00'28"2
Andreucci-Andreussi (Peugeot 207 S2000) a +1'18"3
Scandola-D'Amore (Skoda Fabia S2000) a +1'54"3
Hanninen-Markkula (Skoda Fabia S2000) a +2'14"6
Gamba-Inglesi (Peugeot 207 S2000) a +3'13"2
Albertini-Scattolin (Peugeot 207 S2000) a +3'38"2
Betti-Barone (Peugeot 207 S2000) a +6'28"3
Signor-Bernardi (Skoda Fabia S2000) a +7'12"9
Gyosher-Spasov (Peugeot 207 S2000) a +10'59"0
Cerny-Kohout (Citroen DS3 R3) a +12'28"6
Classifica Campionato Italiano Rally 2012 dopo il Rally 1000 Miglia:
Andreucci p.43
Scandola p.33
Basso p.25
Gamba p.24
Perico p.15
Campionato Europeo 2012 dopo il Rally 1000 Miglia:
Di Marco Tenuti (del 25/04/2012 @ 00:27:08, in MTB, linkato 1221 volte)
Vi lascio ai commenti più che entusiastici ed ovviamente un po' di parte dell'edizione 2012 della Hubi Hard Marathon, visto che manca meno di una settimana all'appuntamento per me e per Franceschino.
Di Marco Tenuti (del 25/04/2012 @ 14:34:16, in MTB, linkato 3162 volte)
Stamattina sveglia alle 6.20 per riuscire a combinare capra e cavoli, cioè cercare di andare a provare quanto più possibile del percorso della Lessinia Legend, versione Extreme 2012.
L'appuntamento al Ciao per le ore 7.00 - si, diconsi ore SETTE - è disatteso dall'Orlando e mi tocca andare a rimorchiarlo a casa sua. Appena entrato nel suo cortile scorgo la Maria de Notte pronta per partire, mentre Paolo sta ancora girando in mutande in giro per lo scantinato.
Finalmente alle 7.15 si parte e si fa un trasferimento veloce verso Montorio, passando per la Contea di Sezano, per vedere se il Conte era pronto a partire per Pozzomoretto, ma non lo abbiamo visto: forse stava ancora completando gli ultimi minuti dei canonici venticinque.
Da Montorio si sale a Pian di Castagnè praticamente in soupless, cioè con un tempo stimato in 22' compresa la contemplazione degli aculei di un'Istrice probabilmente travolta da un'automobile, mentre il nostro cammino verso San Rocco di Piegara procede sempre tra una ciacola e l'altra. Dopo aver avvisato tramite SMS il Papataso, che non ci saremmo fatti trovare alle Quattro Strade per le 8.30 entriamo sul percorso della Legend Extreme poco dopo San Rocco di Piegara e con leggero disappunto notiamo che la carrareccia è parecchio infangata, "no buono" per il resto della nostra ricognizione, ma dopo aver superato l'empasse iniziale riusciamo a pedalare speditamente in direzione San Mauro di Saline.
La scalata alla Chiesa di San Moro se ne va in scioltezza grazie alla leggerezza della Scalona e alla gamba molto fresca: solo che al bivio con la strada asfaltata, quando dovrebbe cominciare la discesa notiamo che non ci sono cartelli ad indicare il percorso. Sostanzialmente siamo ad un mese dalla gara e non ci sono ancora indicazioni del percorso.
Solo che lo zio Paolo, conosciuto anche come Paolo GPS, non si è preparato adeguatamente, non ha studiato per filo e per segno il percorso, i bivi, i single track e pertanto andiamo a sentimento, solo che dobbiamo aver sbagliato da subito la discesa verso Badia Calavena e siamo costretti a scendere più o meno per la strada asfaltata, dopo aver però pedalato una carrareccia piena di tornanti che documenteremo presto con la ricca traccia GPS.
Da Badia Calavena a Sant'Andrea non ci sono molti dubbi sul percorso: rimaniamo sulla costa occidentale della vallata e bypassiamo l'ascesa sterrata iniziale che dovrebbe portare alla strada che conduce a Campofontana. Superata di poco quota mille metri di altitudine scegliamo di scendere lungo un sentiero segnato, ma in realtà è una sterrata appena risistemata e molto ampia, che è senza dubbio il percorso di gara. Anche al bivio più avanti, scegliamo la rompifuoco verso monte, impastiamo con un po' di fango le ruote delle nostre bike, solo che ci inventiamo la discesa verso Giazza, imbucandoci in un sentiero dove la bici la si guida per niente e la si porta molto. Per fortuna che si sbuca all'attacco della Val Fraselle tra uno scalino ed un altro, dopo aver portato la bici a spalle per almeno 3-400 metri. Evidentemente la discesa da prendere era un po' prima, probabilmente in corrispondenza dell'indicazione "Passeggiate di Giazza".
A Giazza c'è solo il tempo per il refueling di acqua alla fontana del Pfaffen Marcante e poi dai 750 metri di quota attacchiamo il sentiero europeo E5 senza tanti se e senza tanti ma e tra una difficoltà e l'altra arriviamo su a quota 1200 metri, senza particolari patemi. L'Orlando se ne va su col suo passo, mentre il mio passo è tutta un'altra cosa rispetto al suo, insomma arranco, per non dire che "panteso". La Scalona con le ruasse Geax Aka gonfiati belli duri rimbalza sui maroccoli più grossi, ma non è che cambia molto se avessi avuto le altre ruote. Quando non c'è fiato, non c'è fiato e lo spunto per saltare gli ostacoli più impegnativi. Non rimane altro che mettere il piede a terra, tentare di ripartire o scendere dalla sella e spingere la bici.
Peccato che anche qui il team Bi@bike deve ancora passare per sistemare il percorso, ma il lavoro da fare è tanto e lungo. In più le precipitazioni degli ultimi giorni hanno complicato parecchio le cose smuovendo un sacco di materiale e fogliame, tale da rendere impraticabili circa 2-300 metri del sentiero. In cima però ci aspetta uno scenario incantevole caratterizzato da una sottile coltre nevosa caduta da poco, ma l'orologio è tiranno e non ci fermiamo a scattare foto.
In quota sopra al Parparo il cielo non è dei migliori e l'aria non è delle più tiepide, così Paolo mi fa dono di alcuni fogli di giornale per proteggermi l'addome e poi si decide di rientrare verso casa lungo la via più breve, cioè la Valle delle Sfingi, San Francesco, Valdiporro e Boscochiesanuova.
A Bosco Paolo mi saluta ed il rientro a Grezzana lo faccio in solitario, lanciandomi in picchiata lungo lo stradone che da Cerro Veronese passa per Rosaro e arriva direttamente a Stallavena, arrivando ai 75 km/h nei rettilinei più lunghi!
Che dire: il percorso della Lessinia Legend Extreme non c'è modo di provarlo tutto quanto in un solo colpo, come non era stato possibile provare l'Extreme dell'edizione 2010, ma ho tanto l'impressione che questo, nonostante i chilometri ridotti, sarà sicuramente più duro, ma non per questo meno suggestivo. Speriamo solo che gli organizzatori riescano quantomeno a mettere quante più indicazioni possibili del tracciato, soprattutto dell'inedito Extreme, mentre per i lavori di pulizia del Sentiero delle Gosse possono arrivare anche a qualche giorno prima, se il meteo insisterà per rovinarlo.
Il mio stato di forma non è ai livelli massimi, ma posso considerarmi contento di aver portato a casa una "barca di chilometri" (102,2 km) e un dislivello consistente (2220 metri), senza avere avuto particolari crisi sul finale, se non la stanchezza che cominciava a farsi sentire in cima al Parparo. Posso considerarlo un ottimo allenamento per i tre marathon che mi aspettano nel mese di maggio, cioè la Hubi Hard Marathon a Viverone, la Divinus Bike a Monteforte d'Alpone e la Lessinia Legend, se scioglierò a breve la mia riserva inviando l'iscrizione alla gara.
Ringrazio pubblicamente Paolo per aver scelto di accompagnarmi per l'intera giornata, nonostante la levataccia, lo ringrazio un po' meno per non aver assolto pienamente al suo ruolo istituzionale di condottiero, vista l'esperienza e la conoscenza di ogni traccia possibile ed immaginabile in Lessinia.
Di Marco Tenuti (del 25/04/2012 @ 16:34:08, in MTB, linkato 999 volte)
Tengo a precisare che la traccia in questione non è stata editata, ma è esattamente il giro che l'Orlando ha compiuto da Grezzana a Grezzana, cioè 112 km per un dislivello di circa 2720 metri.
La traccia in colore giallo è il giro effettuato oggi, mentre quella di colore bordeaux è quella scaricabile dal sito ufficiale della Lessinia Legend.
Di Marco Tenuti (del 26/04/2012 @ 16:39:28, in MTB, linkato 910 volte)
In questo bel videoclip potete trovare le sequenze e le immagini più curiose dell'edizione 2012 della Granfondo Tre Valli, organizzata dal Team Bi@bike.
Ovviamente la strada per la perfezione è ancora molto lunga, ma senza dubbio gli uomini del team di Tregnago stanno lavorando molto bene e continueranno sicuramente nella direzione già intrapresa.
Vi lascio al video di Luca Carton, montato sapientemente ed arricchito con effetti filmografici assolutamente professionali.
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