Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Questo articolo segue quello sull'installazione forzosa di Visual Basic 6 su Windows 8 a 64 bit.
Ricordate che se avete installato Visual Basic 6 includendo anche Data Access, probabilmente l'installazione del Service Pack 6 si interromperà dicendovi, in lingua inglese, che l'operazione si è conclusa senza successo. In tale caso è necessario ripetere l'installazione di Visual Basic 6, senza rimuoverlo completamente, ma ricordandosi di escludere Data Access dai pacchetti installazione nella configurazione personalizzata:
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recuperare l'installazione del Service Pack 6 e copiarsela in locale, ad esempio sulla scrivania
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all'interno della cartella del SP6 duplicare il file sp698vbo.stf e rinominare la copia in acost.exe
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all'interno della cartella del SP6 duplicare il file sp698vbo.stf e rinominare la copia in acmsetup.exe
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eseguire acmsetup.exe senza problemi
Ora dovreste avere un Visual Basic 6 con Service Pack 6 regolarmente funzionante su Windows 8 a 64 bit.
Ora vi manca di caricare le licenze, le librerie ed i componenti che siete soliti usare nei vostri progetti e anche tattarare un po' su registro per sistemare un problema con l'accesso ai percorsi di rete mappati contro alcune lettere.
Per scaricare il Service Pack 6 di Visual Basic 6, questo è il link per raggiungere la pagina in lingua italiana del sito Microsoft:
http://www.microsoft.com/it-it/download/details.aspx?id=5721
Con stupore, una volta installato Visual Basic 6 SP6 su Windows 8 a 64 bit, scoprirete che non avete accesso a dischi di rete mappati, ma solo usando il percorso UNC che include il percorso di rete. Funzionerà pertanto l'accesso a \\SERVER\Sources, ma non andrà per esempio S:\ se la lettera S è la mappatura che avete utilizzato con \\SERVER\Sources.
Tra i dischi mappati avrete solo quelli che sono solo dischi locali, come dischi rigidi, SSD, chiavette USB e memorie solide come SD card e via dicendo.
Questo problema può essere risolto lavorando su registro.
Questo problema lo si ha per Windows Server 2008 R2, Windows 7 e Windows 8, cioè che Visual Basic 6 non vede i dischi di rete come se fossero dei dischi locali. Per ulteriori dettagli fare riferimento al documento:
http://technet.microsoft.com/en-us/library/ee844140%28v=ws.10%29.aspx
Lanciare regedit. All'interno della chiave:
HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Microsoft\Windows\CurrentVersion\Policies\System.
Creare un nuovo valore DWORD con chiave EnableLinkedConnections e valore 1.
Chiudere regedit e riavviare il computer.
Ho trovato questo interessante articoletto di Greg Duncan, che per motivi di utilità ho ritenuto opportuno tradurre per la possibile platea "italiana".
6 su 8? Sarà supportato VB6 su Windows 8? Si, più o meno!
Il generale Douglas MacArthur disse nel famoso discorso del 1951 al Congresso Americano - ndt famoso, probabilmente, solo per l'audience statiunitense... - che "i vecchi soldati non muoiono mai, ma semplicemente se ne vanno lentamente. Mezzo secolo più tardi, la massima di MacArthur la si può efficacemente applicare ai linguaggi di programmazione. E nello specifico a Visual Basic.
Microsoft lo scorso mese ha annunciato che stava per estendere la compatibilità del tipo "Funziona senza problemi" - in inglese era "It Just Works" - per le applicazioni Visual Basic 6 per l'intero ciclo di vita di Windows Vista, Windows Server 2008, Windows 7 e, più che mai importante, anche Windows 8. Come descritto nel Visual Basic 6.0 Resource Center, il runtime del nucleo di Visual Basic 6.0 sarà supportato per tutta la durata di questi sistemi operativi. L'impegno comprende cinque anni di supporto costante, seguito da ulteriori cinque anni di supporto esteso.
Karl Peterson, programmatore Visual Basic 6 e da lungo tempo redattore al Visual Studio Magazine e al Visual Basic Programming Journal (dove ha scritto la popolarissima colonna VB Corner, tra le altre, fino al 2010). Peterson fa notare che questo annuncio allontana decisamente il ciclo di vita del runtime di VB6 dal suo ritiro programmato. Ed questo fatto può avere delle implicazioni importanti per tutte le aziende i cui progetti si basano su vaste distese di codice VB6, che Peterson chiama "il Cobol del 2020".
Andate pure a vedere l'annuncio ufficiale di Microsoft, fatto a marzo ed aggiornato a novembre 2012:
Support Statement for Visual Basic 6.0 on Windows Vista, Windows Server 2008, Windows 7, and Windows 8
Rimane il fatto che l'ambiente di sviluppo non subirà alcun aggiornamento particolare, come si vede da uno stralcio dell'annuncio:
The Visual Basic 6.0 IDE is no longer supported as of April 8, 2008. However, Custom Support Agreements may be available from Microsoft. Additionally, both the Windows and Visual Basic teams have tested Visual Basic 6.0 IDE on Windows Vista, Windows 7, Windows Server 2008, and Windows 8 to understand and mitigate (if appropriate) serious regressions in application compatibility. This announcement does not change the support policy for the IDE.
la cui traduzione in italiano è sostanzialmente questa:
L'IDE di Visual Basic 6.0 non è più supportato dall'8/4/2008. Ciononostante specifici accordi di supporti possono essere resi via via disponibili da Microsoft. In più sia i team di Windows che di Visual Basic hanno testato l'IDE di Visual Basic 6.0 su Vista, Windows 7, Windows Server 2008 e Windows 8 per capire e mitigare opportunamente, eventuali seri problemi di compatibilità dell'applicazione. Questo annuncio comunque non cambia assolutamente la politica di supporto all'ambiente.
Dopo qualche giorno di Windows 8 - mi sono infatti deciso di imbattermi in questa avventura stanco di aspettare eternamente Vista nel suo infinito swap su disco - ho affrontato ad una ad una le classiche problematiche che si riscontrano con Windows, quando si passa ad un sistema più nuovo. Tutto questo lavoro sul computer che uso per buona parte della mia attività professionale, quindi capite che tutto deve essere al posto giusto.
Nemmeno questa volta sono riuscito ad usare le utilità che consentono di migrare un utente da un computer all'altro o da un sistema all'altro, per tutta una serie di motivi, ma, alla fine della fiera, fare la stessa operazione a mano - cioè la piallatura e successiva copia di quello che serve - non è mai una cattiva idea, anzi.
A dire il vero la procedura di migrazione l'ho anche provata: mi aspettavo che essa fosse in grado di recuperare tutti i file di un utente che si trovano su un disco esterno, un disco estratto da un PC defunto o da un sistema operativo che non vuole più sapere di partire, o ancora un disco ottenuto da un data recovery. Purtroppo la migrazione prevede che l'abbiate preventivamente gestita dal PC di provenienza e se questo sistema è antecedente a Windows 7, non c'è verso di farlo. In sostanza l'utility di Migrazione utente di Microsoft è inutile. Bisogna ricorrere a strumenti di terze parti, che sono tutto tranne che essere semplici, come DataGrab o D7.
Dopo un paio di giorni di installazioni e di aggiornamenti su questo Windows 8, vi ritroverete un "porcaio" nella nuova schermata touchscreen: qualsiasi eseguibile per il vostro desktop è stato messo nelle piastrelle della parete di Windows 8, per cui dovrete smanettare un bel po' per portarvi in prima pagina quelle che ritenete più utili e altrettanto per eliminare quelle che non userete mai, tanto avrete sempre la possibilità di lanciare quei processi con un doppio clic in una finestra del buon vecchio Windows Explorer. Tanto per intenderci, se andate ad installarvi un pacchetto completo, come Visual Studio 2010, vi ritroverete nell'interfaccia Metro tutti gli eseguibili presenti nelle cartelle del programma installato, cioè qualcosa come almeno una trentina di bottoni. Non è certo un bell'aspetto ordinato in quella che è la pagina con cui si presenta il frontend del mio sistema operativo...
Per carità, per tutto il resto Windows 8 a 64 bit è una scheggia, davvero velocissimo. Finalmente, dopo quasi quattro anni dall'acquisto di questo mio notebook - un Sony Vaio con Core Duo P8600 a 2,4 GHz e dotato con normalissimi 4 GB di RAM, posso dire che questo PC è davvero veloce, nonostante in giro ci siano già computer con i5 e i7, che sulla carta dovrebbero essere molto più veloci nella attività multitasking o di calcolo parallelo. Nell'uso medio, cioè monothread, penso che non siano tanto più veloci.
Rimane il fatto che sul fronte dell'interfaccia grafica esprimo ancora tutti i miei dubbi sulla dualità di Windows Desktop e Metro e sul loro tentativo di fusione. Per non parlare della semplice toolbar per tutte le applicazioni nuove. Sono troppo diverse da quelle del desktop, troppo, non c'è una coerenza stilistica generale, come ci si aspetta quando si procede con qualcosa di nuovo, dove l'intuito prende possesso e si fa strada.
A mio modesto avviso per arrivare alla convergenza ci vorrà ancora parecchio: nemmeno Apple ha intrapreso una strada certa e nemmeno il genio di Steve Job aveva pubblicamente espresso delle idee chiare.
Questa, proposta dalla Microsoft mi pare al momento davvero irta e poco intuitiva, ma aspetto ancora qualche settimana prima di trarre un giudizio definitivo.
In Windows 7 è relativamente semplice far partire un eseguibile come un altro utente, anche se non lo sa praticamente nessuno. Basta premere il tasto Shift prima di far comparire il menu contestuale sull'eseguibile o un suo collegamento. Il menu contestuale sarà "addizionato" di una ulteriore voce di menu, "Esegui come altro utente", che ovviamente potete scegliere.
L'opzione è decisamente utile in parecchie circostanze, anche se principalmente serve agli sviluppatori che vogliono provare uno scenario reale, cioè quello di un utente standard, diverso dal profilo che usano solitamente per sviluppare, che invece è di tipo amministrativo e che sostanzialmente può effettuare tutte le operazioni del caso. Diversamente l'utenza finale di prodotti, codici, script ed eseguibili molto spesso non ha i previlegi di amministratore sul proprio computer e quindi i comportamenti di tante applicazioni si scoprono solo nel momento in cui vengono rilasciati, se non è stata considerata tale eventualità, come da prassi anche ormai del più ignaro esperto IT.
In Windows 8 la stessa cosa è possibile anche nell'ambiente desktop, Windows 8 desktop, mentre non lo è affatto in Windows 8 start: se si preme il tasto Shift nel momento in cui cliccate il tasto destro sopra un elemento, nella barra inferiore non comparirà la possibilità di eseguire come altro utente l'elemento selezionato.
In realtà tale voce è possibile farla comparire, andando nell'Editor Criteri di gruppo locali, che è disponibile su Windows 8 Professional o superiore. Per farlo partire, basta andare dentro Start, magari cliccando il tasto Windows e mettersi a scrivere "gpedit.msc": l'ambiente Start effettuerà subito la ricerca di testo che avete inserito e la troverà praticamente subito, alché basterà cliccare il tasto Invio per far partire l'eseguibile.
A questo punto si apre l'editor e scegliete la voce Criteri Computer locale > Configurazione utente > Modelli amministrativi > Menu Start e barra delle applicazioni.
Qui dentro trovate la voce Mostra il comando "Esegui come altro utente" nel menu Start, fate doppio clic per accedere al dialogo di configurazione dell'opzione, il quale vi introdurrà all'opzione attraverso il testo indicato nella guida:
Questa impostazione dei criteri mostra o nasconde il comando "Esegui come altro utente" nella barra dell'applicazione Start.
Se si abilita questa impostazione, gli utenti potranno accedere al comando "Esegui come altro utente" dal menu Start per le applicazioni che supportano questa funzionalità.
Se si disabilita o non si configura questa impostazione, gli utenti non potranno accedere al comando "Esegui come altro utente" dal menu Start per nessuna applicazione.
Nota: questa impostazione non impedisce agli utenti di utilizzare altri metodi, ad esempio MAIUSC + menu di scelta rapida delle Jump List dell'applicazione nella barra delle applicazioni per visualizzare il comando "Esegui come altro utente"
Attivate l'opzione selezionando a sinistra "Attivata" ed uscitevene. Viene creata una chiave di registro che è collocata nel seguente punto:
HKEY_CURRENT_USER\Software\Microsoft\Windows\CurrentVersion\Group Policy Objects\{2EFD5E24-75E6-4F3C-B2B6-E231206FAE9A}User\Software\Policies\Microsoft\Windows\Explorer
La chiave ha come nome ShowRunAsDifferentUserInStart e viene impostata ad 1 per abilitare la voce nel menu Start ed invece a 0 se la si vuole togliere.
Sto girovagando da un bel po' attorno al problema di gestire l'elevazione dei previlegi con Windows. Il pattern della situazione è alquanto tipico e che capita a tanti sviluppatori, ossia lanciare un eseguibile esterno con diritti di amministratore, semplicemente perché l'eseguibile esterno deve intraprendere operazioni di manutenzione sulle installazione, come ad esempio un software di aggiornamento.
Anzitutto è necessario prevedere che l'eseguibile sia contrassegnato in modo tale che esso pretenda diritti di amministrazione prima di partire. Per fare questo basta scrivere qualcosina del manifest file esterno o iniettarlo nel manifest interno come risorsa:
<?xml version="1.0" encoding="UTF-8"
standalone="yes"?>
<assembly xmlns="urn:schemas-microsoft-com:asm.v1"
manifestVersion="1.0" xmlns:asmv3="urn:schemas-microsoft-com:asm.v3">
<assemblyIdentity version="2.3.0.0"
processorArchitecture="X86" name="YourUpdater.exe"
type="win32"/>
<description>Update Tool</description>
<trustInfo xmlns="urn:schemas-microsoft-com:asm.v2">
<security>
<requestedPrivileges>
<requestedExecutionLevel level="requireAdministrator" uiAccess="false"/>
</requestedPrivileges>
</security>
</trustInfo>
<compatibility xmlns="urn:schemas-microsoft-com:compatibility.v1">
<application>
<supportedOS Id="{e2011457-1546-43c5-a5fe-008deee3d3f0}"/>
<supportedOS Id="{35138b9a-5d96-4fbd-8e2d-a2440225f93a}"/>
</application>
</compatibility>
</assembly>
Come potete vedere, i previlegi pretendono di essere amministratore, requireAdministrator, poi sarà carico del sistema operativo tramite UAC (User Access Control) o tramite PCA (Program Compatibility Assistant) a gestire o meno la richiesta all'utente tramite opportuno dialogo con cui intraprendere l'elevazione.
Purtroppo Microsoft continua a rimettere in discussione le politiche di gestione ed ogni qualche mese, il comportamento cambia a seguito di nuove invenzioni di Redmond. Anche alcuni stessi sviluppatori all'interno di Microsoft hanno manifestato tutto il loro disappunto per continuare a cambiare la carte in tavola, cosa su cui gli sviluppatori impazziscono e gli utenti finali ancor di più.
Sostanzialmente se all'interno dell'eseguibile è presente un manifest che dice cosa fare, il problema non si pone, o meglio, non dovrebbe porsi. Esso dice cosa deve fare il sistema, senza che si inventi nulla in particolare. In realtà, già a partire da Windows Vista, il sistema provava per conto suo a tentare l'elevazione semplicemente perché il nome ed il codice binario conteneva qualche occorrenza delle parole "setup", "installer" e "update". Tutto questo però portava al succedere sia dei "false positive" che dei "false negative", con gravi incazzature degli sviluppatori.
Per rendervi conto dell'evoluzione dei fatti, vi lascio a questi articoli:
Ora vi introduco al codice nel mio processo che gira in modalità standard:
Try
updProcess = New Process()
With updProcess.StartInfo
.UseShellExecute = False
.FileName = updPath
.WorkingDirectory = CurDir()
.Arguments = arguments
End With
updProcess.Start()
fileExistsAndLaunched = True
Catch ex As Exception
MsgBox(ex.ToString)
End Try
In realtà ho scoperto una cosa molto più semplice e cioè che Process.Start, se impostato con StartInfo.UseShellExecute a falso, non è in grado di far scattare tutto questo sistema di elevazione dei previlegi, ma esso si ferma a sollevare un'eccezione che recita più o meno così:
ex {Name = "Win32Exception" FullName = "System.ComponentModel.Win32Exception"} System.Type
"Per eseguire l'operazione richiesta è necessaria l'esecuzione con privilegi elevati"
La soluzione è semplice: ricordarsi di farlo con UseShellExecute impostato a vero, anche se all'atto dell'istanziazione di oggetto di classe System.Diagnostics.Process, tale proprietà è già impostata a true, quindi il problema non si pone, a meno che non abbiate tra le mani, come è capitato a me, il caso in cui UseShellExecute era stato forzato a falso...
Siccome non son riuscito, per l'articolo precedente sul mio blog, a fare una cattura dello schermo di Windows, mentre se ne stava davanti a tutto la schermata dell'UAC per procedere all'elevazione dei previlegi - evidentemente non è intercettata la pressione del tasto Print (Stamp) e la combinazione Ctrl-Print - ho fatto la cosa più semplice di questo mondo, cioè usare il copia-incolla via fotocamera dell'iPhone...
Ed ho scoperto un bel po' di pixel! Zooma talmente tanto da vedere i singoli pixel del display del mio notebook, che ha una densità di 114 dpi. Niente male vedere i pixel ad uno ad uno!
La foto che vedete sotto è stata semplicemente croppata, ma non stata riscalata.
Inutile dire che per scelta, ma soprattutto per costrizione, sono dovuto passare a Windows 8 per motivi lavorativi. Dopo una decina di giorni la mia impressione è sempre più positiva, anche se c'è ancora qualche problemuccio ancora da sistemare, ma poca cosa rispetto alla lentezza del precedente sistema operativo, Vista Premium SP2 a 32 bit.
Detto questo, inutile che mi sottragga al confronto con OS X, ossia dalle ultime versioni, cioè Lion (10.7) e Mountain Lion (10.8), arrivati rispettivamente agli aggiornamenti 10.7.5 e 10.8.2.
Riprendo volentieri l'articolo di Vincenzo Carcione e mi prendo pure la libertà di scrivere in calce ad ogni punto, se la medesima funzionalità surclassa o arranca rispetto alle ultime incarnazioni del sistema operativo di Cupertino, fermo restando che il mio non è un confronto per dire cosa è meglio e cosa è peggio, valutazione sempre troppo soggettiva, per asettica che la si voglia spacciare. Per poter fare un confronto si dovrebbe ravanare nel secchio di tante altre funzionalità, più o meno importanti che questo o quel sistema hanno o mancano.
Mi limiterò solo a constatare l'effettivo passo in avanti di Windows 8 rispetti ai suoi fratelli più vecchi e un giudizio sommario rispetto alla medesima funzionalità in OS X.
1. Filtro Smartscreen Anti-Malware
Chi usa il browser Explorer dovrebbe già avere familiarità con Windows Smart Screen, la funzione di sicurezza che filtra i download bloccando i virus.
Con Windows 8, Smart Screen è integrato nel sistema operativo stesso quindi non importa se si utilizzano altri browser, le applicazioni scaricate saranno comunque controllate da questo filtro quando si tenta di eseguirle sul computer.
Questa funzione è opzionale, ma è abilitata di default.
Windows 8 controlla meglio il file scaricato, OS X si limita solo a segnalare che c'è un rischio intrinseco (vince Windows).
2. Windows Update meno intrusivo
Windows Update costringe l’utente a riavviare il sistema per installare gli aggiornamenti oppure a rinviare il riavvio più volte.
Con Windows 8, Microsoft ha attenuato i disturbi di Windows Update con la richiesta di riavvio solo una volta al mese.
Inoltre l’avviso del riavvio darà la possibilità di rinviarlo anche fino a tre giorni.
Tutto questo rientra nella nuova ottica di Microsoft e il nuovo Windows per cui si potrà lasciare il pc sempre acceso, mettendolo solo in stand-by.
OS X rimane sempre più avanti in fatto di discrezione e contenimento degli update rilasciati nel tempo (vince OS X).
3. Antivirus integrato
Windows 8 comprende un antivirus integrato e non sarà più necessario installarne uno diverso da Windows Defender ed è praticamente il nuovo nome di Microsoft Security Essentials che si può usare anche su XP e Windows 7.
Windows Defender viene disattivato automaticamente se si installa un altro antivirus.
OS X non ha tuttora bisogno di avere un antivirus, ma attenzione! (vince OS X)
4. Assenza di un lettore per vedere DVD o Blu-ray in Windows 8
Windows 8 non include supporto per la riproduzione di DVD o Blu-Ray.
Molti nuovi computer, i netbook in particolare, non hanno il lettore DVD che oggi è un po’ meno usato rispetto al passato.
Microsoft inoltre punta tutto sui tablet che, ovviamente, non hanno lettore ottico.
Il motivo principale di questa mancanza è comunque legata ai diritti di uso della tecnologia che, evidentemente, Microsoft non ha voluto pagare.
Per fortuna si potrà scaricare ed installare un altro lettore multimediale gratuito come VLC, capace sempre di leggere ogni video da qualsiasi sorgente.
Inoltre se si compra un nuovo computer che ha Windows 8 preinstallato e lettore Cd, si acquisteranno anche le licenze e potranno essere visibili DVD e Blu-ray sul computer.
È possibile poi acquistare l’aggiornamento a Windows 8 Professional che consente di installare il Windows Media Center, non più integrato nell’installazione normale.
OS X è già dotato di codec per DVD, ma non supporta il Bluray, da sempre osteggiato da Jobs & Co. Necessità però anche lui di alcuni docet (parità).
5. Non esistono più i gadget e gli effetti 3D e Windows Aero
Aero Glass fu introdotto con Windows Vista per migliorare la grafica dei temi del desktop.
Gli effetti 3D sono quelli che in Vista e Windows 7 permettono di passare da una finestra all’altra premendo i tasti Alt-Tab (che vengono poco usati).
I Gadget invece sono i riquadri interattivi del desktop che sono stati soppressi anche in Windows 7 e Vista per motivi di sicurezza non si possono più scaricare.
Il motivo per cui sono stati eliminati gli effetti Aero è legato al consumo più elevato di batteria che questi provocano, su tablet e soprattutto su pc portatili.
Microsoft ha tolto parecchi fronzoli, quelli di Apple rimangono e sono sempre un passo avanti (vince OS X).
6. Nuova finestra di Trasferimento dei File
Questo miglioramento è stato finalmente introdotto in Windows 8 e adesso si possono mettere in pausa i trasferimenti di file da un disco all’altro.
Microsoft ha introdotto una bella novità col grafico di progressione (vince Windows).
7. Supporto nativo per le porte USB 3.0
In Windows 7 e altre versioni precedenti di Windows, per far funzionare le porte USB 3.0 sul computer bisogna installare un driver ad hoc.
Con Windows 8, le porte USB 3.0 vengono automaticamente riconosciute.
Anche Mountain Lion supporta nativamente USB 3.0 (parità).
8. Miglioramento del Task Manager
In Windows 7 il Task Manager (o Gestione Attività) è stato sicuramente potenziato ma è rimasto sostanzialmente uguale a quello di Windows XP.
Inoltre è sempre rimasto un po’ complicato da usare per i meno esperti.
Adesso, in Windows 8, si potranno vedere, in una finestra completamente ridisegnata, tutte le applicazioni in esecuzione che si potranno terminare con un solo click.
Non c'è sto bisogno in OS X di metterci dentro il naso (vince OS X).
9. Nuovo sistema per la convalida Windows per contrastare la pirateria
Con Windows 8, non si potrà applicare un normale crack per rendere utilizzabile Windows anche se non originale e non acquistato regolarmente.
Adesso il codice sarà integrato nel computer se viene comprato col sistema pre-installato (quindi la licenza sarà valida solo per quel pc) mentre nel caso di un acquisto di Windows 8 per installarlo sul proprio pc, bisognerà inserire il codice di convalida durante l’installazione, altrimenti non si potrà usare Windows nemmeno per un giorno.
Comprare Windows 8 originale poi è l’unico modo per installare ed acquistare le applicazioni (quelle dell’interfaccia Metro) dal Windows 8 Store, che sarà simile al Mac Store della Apple e richiederà il codice di autenticazione.
Per la prima volta nella storia di Windows, Microsoft avrà un flusso costante di entrate indipendenti dall’acquisto del sistema operativo.
Windows si allinea ai blocchi di casa Apple, introducendo alcuni vincoli (parità).
10. Reset e Refresh del PC
Due nuove funzioni di Windows 8 sono le opzioni di ripristino per riportare il computer in funzione nel caso di errori o problemi gravi.
Il Reset rimuove tutti i dati personali, le applicazioni e le impostazioni e serve, di fatto, a reinstallare Windows.
Il Refresh invece serve a reinstallare Windows mantenendo tutte le applicazioni, i dati e le impostazioni personalizzate.
E cosa succede se il PC non si avvia per niente?
Ora è possibile fare il reset o il refresh (ripristino) dalle schermate di avvio.
OS X sempre molto più avanti in termini di reset, ripristino, recupero del backup e altre operazioni amministrative (vince OS X).
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