Di Marco Tenuti (del 19/10/2010 @ 09:17:39, in MTB, linkato 4624 volte)
Con mia sorpresa ieri sera spacchetto il plico di foto arrivate da Fotostudio5, uno degli enne fotografi di Cesenatico, che ci marciano sul business delle foto, e sfoglio le foto.
Nonostante fossero già online, le avessi già sommariamente visionate e ne avessi anche comprata una alla modica cifra di 7 Euro per un solo JPEG, ho trovato un simpatico aneddoto nella foto che vedete sotto.
Chi è il ciclista alla mia sinistra? I Prestigiosi 2010 sicuramente lo conoscono...
Di Marco Tenuti (del 19/10/2010 @ 09:26:18, in MTB, linkato 6023 volte)
Stamattina all'Eurospin di Grezzana, ho finalmente beccato gli Scaldì in versione "sottopiedi". Disponibili anche nella confezione da 8 ricariche, piuttosto che in confezione da 4 ricariche più la pratica fascia avvolgente per il collo, gli Scaldì non sono altro che delle fascette riscaldanti usa e getta, da applicare sulle parti del corpo che risentono più di tutte le temperature fredde dell'inverno, quando siamo in giro a praticare i nostri sport estremi.
Tempo fa li avete visti più volte all'Eurospin di Quinto, solo che non mi ero mai deciso di comprarli. Poi quando mi son deciso, al discount del mio paese son spariti e son rimasto in trepidante attesa di vederli spuntare nuovamente.
Così stamattina non ci ho pensato due volte e me li son portati a casa. In sostanza nella confezione ci sono 8 sottosuole, che hanno la sagoma giusta per essere collocate sotto le punte dei piedi.
Non fa ancora così freddo, ma appena se ne presenterà l'occasione, non vedo l'ora di provarli, per vedere se è una bufala o se sono davvero la soluzione al problema di chi ha i piedi freddi d'inverno.
Tramite questo o quel tipo di guanto, son riuscito a risolvere abbastanza rapidamente il problema alle mani, ma coi piedi non ne son mai venuto a capo: non ci sono copriscarpe che reggano, più o meno spessi che siano. Dopo 2-3 ore che si è fuori a pedalare, i piedi "li perdo" completamente e ci vuole una buona mezz'oretta, una volta a casa, per ripristinare decentemente la circolazione. La cosa è particolarmente fastidiosa quando si esce d'inverno in MTB, ma anche nei lunghi giri in BDC col treno Turnover la domenica mattina, non è che le cose vadano tanto meglio.
Rimanete sintonizzati sulla vicenda degli Scaldì e se funzionano davvero, pronto l'ordine per un quantitativo industriale!
Di Marco Tenuti (del 21/10/2010 @ 21:23:59, in MTB, linkato 5815 volte)
Era la mia terza gara del 2010, quella dove ho messo via la seconda e la terza stella del Prestigio 2010: mi riferisco al Trofeo Laigueglia MTB.
Dandivale riprende così il passaggio dopo 8 km di gara, prevalentemente pianeggianti, dove abbiamo cercato invano, sia io che Tomas Zandonà, di rientrare sul gruppo di testa della gara, cioè sugli Elite Oscar Lazzaroni e Mirko Celestino, quest'ultimo sia vicecampione europeo che vicecampione mondiale Marathon 2010.
Andate al minuto 1'52" e vedrete il Marcante passare leggiadro come una piuma. Non vi preoccupate: in crisi ci sono andato verso fine gara, quando cominciavo a pagare la stanchezza di un percorso davvero XC. Bella gara, bella dura... se ci andate, montate dei bei pneumatici pieni comunque... parola di Mister Lattice!
Riporto dal sito dell'onorevole Antonio Borghesi quello che non è passato al momento sui principali media, stando alle dichiarazioni scritte in alcuni messaggi che stanno girando in queste ore su Internet.
Chiedo ai presentatori se accedano all'invito al ritiro dell'ordine del giorno Borghesi n. 9/Doc. VIII, n. 6/5, formulato dal Collegio dei questori.
ANTONIO BORGHESI. Signor Presidente, noi non possiamo ritirare quest'ordine del giorno, perché crediamo che su questo punto sia necessario intervenire.
L'abbiamo inserito nella contromanovra alla manovra economica del Governo, che è stata trasformata in un progetto di legge che qui non abbiamo potuto poi votare perché il Governo ha posto la questione di fiducia, ma riteniamo che questo sia un tema al quale i cittadini sono giustamente sensibili. Penso che nessun cittadino e nessun lavoratore al di fuori di qui possa accettare l'idea che gli si chieda, per poter percepire un vitalizio o una pensione, di versare contributi per quarant'anni, quando qui dentro sono sufficienti cinque anni per percepire un vitalizio. È una distanza tra il Paese reale e questa istituzione che deve essere ridotta ed evitata. Non sarà mai accettabile per nessuno che vi siano persone che hanno fatto il parlamentare per un giorno - ce ne sono tre - e percepiscono più di 3.000 euro al mese di vitalizio. Non si potrà mai accettare che ci siano altre persone rimaste qui per sessantotto giorni, dimessisi per incompatibilità, che percepiscono un assegno vitalizio di più di 3.000 euro al mese. C'è la vedova di un parlamentare che non ha mai messo piede materialmente in Parlamento, eppure percepisce un assegno di reversibilità. Credo che questo sia un tema al quale bisogna porre rimedio e la nostra proposta, che stava in quel progetto di legge e che sta in questo ordine del giorno, è che si provveda alla soppressione degli assegni vitalizi, sia per i deputati in carica che per quelli cessati, chiedendo invece di versare i contributi che a noi sono stati trattenuti all'ente di previdenza, se il deputato svolgeva precedentemente un lavoro, oppure al fondo che l'INPS ha creato con gestione a tassazione separata. Ciò permetterebbe ad ognuno di cumulare quei versamenti con gli altri nell'arco della sua vita e, secondo i criteri normali di ogni cittadino e di ogni lavoratore, percepirebbe poi una pensione conseguente ai versamenti realizzati. Proprio la Corte costituzionale, con la sentenza richiamata dai colleghi questori, ha permesso invece di dire che non si tratta di una pensione, che non esistono dunque diritti quesiti e che, con una semplice delibera dell'Ufficio di Presidenza, si potrebbe procedere nel senso da noi prospettato, che consentirebbe di fare risparmiare al bilancio della Camera e anche a tutti i cittadini e ai contribuenti italiani circa 150 milioni di euro l'anno.
Per questo motivo, chiediamo che la Camera si esprima su questo punto e vogliamo davvero dire che non c'è nulla, ma proprio nulla, di demagogico in questa nostra proposta (Applausi dei deputati del gruppo Italia dei Valori).
PRESIDENTE. Avverto che è stata chiesta la votazione nominale mediante procedimento elettronico.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Borghesi n. 9/Doc. VIII, n. 6/5, non accettato dal Collegio dei questori.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 525
Votanti 520
Astenuti 5
Maggioranza 261
Hanno votato sì 22
Hanno votato no 498).
La Camera boccia la proposta idv di abolire il vitalizio per i deputati in carica e quelli cessati. Si potevano risparmiare 150 milioni di euro all'anno, ed eliminare un incomprensibile privilegio che allontana il Paese reale dalle istituzioni e la casta. L'intervento dell'onorevole Antonio Borghesi e il successivo voto della Camera.
Di Marco Tenuti (del 24/10/2010 @ 19:15:20, in MTB, linkato 7478 volte)
In tanti ormai sapete che ieri sera son andato con la mia famigliuola a mangiare el risotto co le nose a Nogara, città dell'estremo sud veronese, dopo aver sbagliato per poco di andarci in compagnia della frangia storica del GC Grezzana. Ieri mattina poi ho desistito in favore di un giretto veloce in zona "Colline Moreniche", dove la gamba girava bene e la velocità di crociera era sempre bella alta, grazie al trenino di Antonio, Giannantonio e Alberto.
L'embolo del profondo sud veronese - diciamocelo pure, quello pien de zdinsale, cioè quello che lavora, bada al sodo e produce la polenta da pociare nel Lago de Garda lalilalà - è presto servito.
Siccome una parte del mio cervello è abbastanza perversa sulle questioni geografiche e stuzzicata sull'argomento Menà Estrema - che non è nient'altro che un calcio club dell'Hellas Verona distinguibile per lo storico striscione "Semo qua" - son andato a vedere su Google Maps dove sia 'sta frazione del comune di Castagnaro, cosa che salta fuori subito con una semplice ricerca: basta cercare "Menà, Castagnaro".
Il sano principio suggerito dal Conte Savoia è sempre quello: "si parte e si torna da casa in bici", cioè emissioni zero, quando si deve fare un giro in bici. Pertanto qualsiasi cosa raggiungibile da Verona, andata e ritorno, è sempre molto gradita e da sottoporre all'attenzione del sottoscritto e al vaglio delle congreghe ciclistiche che egli frequenta.
Peccato che Google Maps riporti nè i confini comunali, nè quelli provinciali, ma solo quelli regionali. Il Chepe sostiene invece che con una versione a pagamento cosiddetta Plus sia possibile avere maggiori informazioni sui confini più accurati. Caro Chepe, aspetto ulteriori dettagli. Comunque poco male, esiste anche la versione free della cartografia mondiale, ossia OpenStreetMaps.
Pertanto ho sovrapposto le due cartine ed ho scoperto che, insistendo, esisterebbe qualche altra frazione del comune di Castagnaro, che è ancora più lontana da Piazza Bra della frazione di Menà, cioè le frazioncine o isolati di Sant'Anna, Valentini e Nogara Seconda e il Peagnon!
Peagnon dista da Piazza Bra 60,0 km
da Piazza Ederle, Grezzana, i km sono 69,0 km (il tragitto)
Dopo aver scoperto questo estremo baluardo della veronesità, a questo punto bisogna che ci andiamo in bici, dopo magari aver controllato che ci sia qualche buona trattoria o osteria in zona...
Accettansi comunque altre proposte del Veronese esotico.
Non dimentichiamo però che anche Nogara incalza e il riso co le nose non ha nulla da invidiare a quello col tastasal, dove che son stato testimone alla 24° sagra del riso co le nose.
Di Marco Tenuti (del 25/10/2010 @ 15:29:04, in rally, linkato 5967 volte)
Una decina di giorni fa andava in scena in Lessinia il Due Valli.
Vi lascio al cameracar di Pighi-Orian sulla PS6 Cattignano, la prova che dai Finetti portava giù quasi a San Giovanni Ilarione. L'equipaggio in questione porta a casa il TERZO POSTO assoluto, con una Renault Clio R3C, mettendo dietro parecchie Super2000 e tutte le Super1600. Notare gli avvertimenti del naviga, che continua a riprendere il proprio pilota, davvero esuberante su una prova in discesa completamente viscida.
Di Marco Tenuti (del 27/10/2010 @ 14:20:34, in MTB, linkato 1080 volte)
Anche oggi colpisce la combriccola del Miglio, che sta girando indisturbata in zona Basso Lago di Garda, della serie Biday o anche della serie "Lavoro solo mi". Ora non li conosco tutti, ma quello in divisa Zen Air è il mio "compagno di merende" temporaneo per Laigueglia, un certo Tomas...
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