Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Mi ero accordato con Paolo lunedì sera per andare a ciaspolare, visto che la luna in cielo è ancora abbastanza piena e il cielo previsto per ieri sera era relativamente pulito, così c'è scappato il mio debutto sulla ciaspole.
Paolo metteva sul banco le ciaspole per me e la sua immancabile presenza, così Elisa, quando ha saputo che io sarei andato con Paolo, si è prodigata per trovarsene un paio al più presto. Ed infatti è riuscita a farsele imprestare da una mamma di bambini che frequentano la scuola con Enrico.
Dopo il rapido rientro da Padova, minestrina calda con quadretti e tramezzino al formaggio e mortadella come cena, segue una rapida vestizione per la marcia sulla neve.
L'appuntamento è alle ore 21.00 in Turnover con Paolo GPS, il quale ha mollato la bici da poco più di un'ora ed è riuscito in pochissimo tempo a farsi doccia e una bella bisteccona.
Così via con la Puntopower da Grezzana a Passo Branchetto in 22' netti, cioè ai 78 km/h di media, tanto per far sentire al Paolo il tiro da 6000 giri in sù dello scorpioncino.
A Branchetto le prime difficoltà tecniche nell'indossare gli indumenti, ghette e ciaspole, ma l'intervento e il supporto di Paolo è totale e puntuale, per cui ci incamminiamo verso il Monte Tomba.
Paolo parte subito spedito, neanche avesse alle calcagna i Pezzo Brothers, ma non ha i gemelli montoriesi. Infatti io ed Elisa impieghiamo qualche secondo a trovare il ritmo ed il passo giusto, tant'è che dopo qualche minuto io son perfettamente sincronizzato col Paolo e ci chiacchero assieme, mentre Elisa è già fuori soglia.
Elisa lamenta subito il colpo inferto dal Paolo, ma quest'ultimo la rinfranca, dicendo che in un altro giro assieme ad un'altra coppia di amici, moroso e morosa, a quel punto del tragitto la morosa aveva già alzato bandiera bianca, mentre Elisa si è ormai definitivamente stabilizzata e si può procedere serenamente verso la cima.
Arrivati alla sella a metà della salita, qualche piccolo esperimento con la macchina fotografica, una controllatina al Polar, che dice già -7°C e decido di indossare il tubo Rodella, perché non resisto con tutta quell'aria gelida sulla faccia.
Segue poi il muro finale verso il rifugio Primaneve: saliamo praticamente sulla pista da sci. Io e Paolo parliamo di suo cugino Elite/Under 23 nel team Campagnari, mentre ad Elisa parliamo dei sistemi di equilibratura e accoppiamento dei cuscinetti SKF, tanto è ancora fuori soglia e non ci segue più di tanto...
In cima altre foto di rito, grazie anche alla luna che si sta alzando da levante. Faccio qualche esperimento di autoscatti ed esposizioni ad otturatore tutto aperto, anche se non sono molto contento dei risultati.
La visuale notturna è fantastica: si vede tutto il "mondo" veronese. Dalle punte del Carega appena lì a destra, passando per le piste di San Giorgio parzialmente illuminate per la manutenzione ordinaria, poi Passo Malera, l'enorme distesa luminosa della città di Verona e tutti i paesi del circondario, fino ad arrivare all'intera bianca Lessinia sulla destra e sullo sfondo il Monte Baldo. Ma non solo: anche la vista verso nord, ossia verso il Trentino e l'Alto Adige è fantastica.
Altra cosa spettacolare è che non abbiamo incontrato nessuno, ma proprio nessuno, cosa più unica che rara! Sarà forse per via delle raffiche di vento e della temperatura? Il Polar, che tengo nella tasca esterna dello zaino, indica davvero una temperatura "polar", cioè -9°C proprio in cima.
Purtroppo il rifugio è chiuso, così non ci rimane che fiondarci in discesa, come più o meno faremmo in MTB e, dopo qualche cappolla sulla superficie nevosa molto compattata dallo strato superiore ghiacciato, arriviamo alla macchina in un men che non si dica.
Si è fatta però mezzanotte e non rimane che togliere le ciaspole e tornare in Valpantena. Bellissima esperienza a contatto con la natura, che merita sicuramente di essere ripetuta, magari con le stesse condizioni ideali incontrate ieri sera. E grazie ancora una volta a Paolo per averci fatto esordire sulle nevi e per averci seguito. Prossimo acquisto ciaspole allora? E' sicuro che per l'inverno 2010/2011 qualcosa arriva tra ciaspole e sci da fondo...
Stamattina rapidissima occhiata a Cyclingnews.com per vedere cos'è successo nel fine settimana. A parte tutte le squadre ProTour in giro per il pianeta e soprattutto nell'emisfero australe per fare le varie gare al caldo australiano o tropicale, in questi giorni le più modeste squadre professionistiche italiane si stanno cimentando col giro della Provincia di Reggio Calabria.
Ieri Ale-jet, al secolo Alessandro Petacchi, ha calato la sua prima vittoria stagionale, tra l'altro la prima in assoluto con la maglia della Lampre.
Ieri durante il mio giro sul Freccia Rossa Turnover la temperatura è oscillata sempre tra 1-2°C, mentre questi qua a Reggio Calabria se ne vanno a fare la volata in pantoloncini e maniche corte!
Cercando sul web, son riuscito a trovare la temperatura massima di Reggio Calabria, cioè +15.8°C. Alla faccia!
Stamattina quando son salito in macchina per fare il giro scuolabus, segnava -5°C. Su ad Alcenago il sole era eccezionale e cominciava a scaldare qualcosina, ma ci vorrà tutto il giorno per andare sopra lo zero. Alché scatterà quasi sicuramente un giretto sciogligambe...