Di Marco Tenuti (del 25/01/2010 @ 09:05:56, in MTB, linkato 1516 volte)
L'appuntamento per domenica mattina, nonostante il freddo fosse gelido e la nebbia non desse tregua, era col gruppone Turnover, più numeroso del solito, visto l'invito di Robi, l'Avvocato, in quel di Castion per il consueto pandoro e panettone, com'è ormai tradizione da qualche anno.
Oggi il treno della Lessinia viaggiava regolare e veloce come poche volte. Eravamo a Torri del Benaco già alle 10.05 in anticipo sulla tabella di marcia con una media dei 35 km/h, stando alle precise informazioni dell'Orlando, e la salita verso Albisano e Bivio ha visto il
gruppo sgranarsi e ricompattarsi a Castion per pandoro, panettone, cioccolata e te caldo per tutti i presenti.
Per il sottoscritto lavoro puramente aerobico, in modo da continuare con calma la lunga preparazione della stagione 2010. Già poco dopo San Vito in Mantico, mi ritrovavo davanti al gruppone a tirare a 32-32 km/h, seguito a ruota dal Bosca, che mi invitava a procedere ad andatura regolare. Così facevamo io ed il Conte, affiancati uno all'altro, fino all'attacco al Flover.
Il gruppo rimaneva regolare ben oltre il semaforo e poi partivano i classici attacchi Turnover. Io ho lasciato fare praticamente a tutti: chiunque mi superava, mentre il Conte non se la sentiva proprio di mollare ed in maniera maestosa andava a impostare la fuga, dopo aver trenato per almeno 3-4 km.
Per lui molte altre soddisfazioni lungo la salita della Torri-Albisano, tant'è che si prendeva pure il lusso di allungare fino al bivio per San Zeno di Montagna in compagnia di Mirko Lavagnoli, anziché tagliare sotto come facevano i più, cioè arrivando a Castion via Marciaga.
Il ritorno verso casa è fatto alle solite medie supersoniche, lungo le classiche direttrici, cioè Costermano, Albarè, Affi, Sega di Cavaion, Domegliara, San Pietro in Cariano.
A Pedemonte io e il Paolo salutiamo tutti e tiriamo dritto verso Santa Maria di Negrar, visto che io devo guadagnarmi il pranzo in quel delle Chieve di Negrar, dove ho appuntamento dai nonni di Elisa per le 12.30.
Superato l'abitato di Negrar, la media era ancora dei 32 scarsi, a quel punto decidiamo che l'avvicinamento a Fiamene ce lo facciamo per la via San Ciriaco-Boschetti alla "volemose ben", col Paolo in riserva ed io pure.
Arrivato alle 12.20, appoggio la bici alla ringhiera, entro dalla porta di casa dei nonni di Elisa ed il risotto ai funghi è fumante nel piatto! Mangiato con la tuta da bici e i copriscarpe addosso: tolto solo il casco e l'antivento!
Alla fine del giro il ciclocomputer indica 104 km a quasi 28 km/h di media!
A giudicare dal tenore degli SMS del Conte, sembra che anche lui si sia divertito non poco come vagone e locomotiva dell'Eurostar
Turnover: ha trovato pane per i tuoi denti! Inutile nascondere il fatto che anch'io mi diverto una cifra quando ci vado, solo che semplicemente bisogna evitare di andarci troppo
spesso, il segreto penso stia tutto qua. La bagarre e le trenate in BDC danno quell'adrelina classica delle corse su stradae poi c'è sempre spazio per recuperare: non si tribola in assoluto come una Pissarota o una Pendola arrancando in ultima posizione o qualche altra salita sterrata fatta, no fuorisoglia, ma di più.
C'è da dire che domenica c'era il Bosca a dettare la velocità del gruppo in parecchi frangenti, altrimenti avremmo visto delle
sfuriate più violente. Il Bosca, infatti, non lo si vede molto spesso nel treno Turnover, perché la sua uscita passa da "allenante" a "distruttiva" in vista del clou della sua stagione agonistica, cioè non prima di giugno e
luglio.
Detto questo, per questa fase di stagione, trovo che staccare un biglietto
sull'Eurostar sia assolutamente positivo ed allenante, perché senza avere un allenamento eccezionale si riesce comunque a tenere la ruota e basta un po' di sforzo anaerobico per tappare qualche buco. Chiaro che la Torri-Bivio o il Pigno bisogna pedalarsela sempre con le proprie gambe, ma per fortuna c'è
sempre qualcuno che va meno di te.
Per esempio oggi credevo di rimanere al palo sulla Torri-Albisano ed invece, grazie alla Addict che pesa un paro de chili de manco rispetto alla vecchia Speedster, ed a una condizione già accettabile, mi son ritrovato a prendere ruote, che solitamente perdo.
Son dell'idea che altre 2-3 uscite con l'Eurostar da 90-110 km prima di fine
febbraio, cioè prima delle prime gare MTB della stagione 2010, siano perfette per arrivare pronti già a Guastalla...
Se c'è una cosa da fare un po' meno nel 2010 sono le troppe salite: quelle cuociono i muscoli e basta. Meglio tenerli per le gare.
Di Marco Tenuti (del 26/01/2010 @ 15:43:20, in natura, linkato 998 volte)
La mia applicazione WeatherPro non me la dava proprio stamattina la neve in quel di Padova o forse sono stato io a dare scarsa importanza alla percentuale della probabilità di pioggia. IlMeteo.it la dava invece e puntualmente è arrivata per qualcuno...
Fatto sta che verso mezzogiorno si è messo a nevicare, non copiosamente, ma a nevicare, quindi per stasera, com'è ormai consuetudine "italiana", ci si aspetta il solito fuggifuggi dagli uffici e dai centri abitati verso le periferie in orario anticipato e quindi la paralisi è quasi garantita!
Di Marco Tenuti (del 27/01/2010 @ 11:46:40, in MTB, linkato 2505 volte)
La Addict pretendeva un ciclocomputer all'altezza della situazione, per cui l'ordine non si è fatto attendere molto, soprattutto quando mi sono imbattuto nella possibilità di avere il solo computer Polar CS400 ad una cifra davvero scontata.
Pertanto, grazie anche al fatto che entrambe le mie bici sono già dotate di sensori di velocità - la Addict ha anche il contapedalate - oltre al fatto di avere la classica fascia toracica, mi ritrovo con l'equipaggiamento al completo.
Per completare il quadretto, manca il trasferimento dei dati via infrarossi, ma è solo di questione di qualche giorno, cioè che arrivi anche la chiavetta USB-IrDA.
Quindi ora via con le pippe mentali in sella alla bici, visto che non erano già abbastanza quelle che si potevano dedurre con CS200, come l'Anonimo insegna.
Di Marco Tenuti (del 27/01/2010 @ 23:24:23, in web, linkato 1434 volte)
Me ne sono accorto quasi per caso questa sera, mentre cercavo la via più comoda per un tragitto nel veronese.
Che StreetView non sia una novità, è ormai assodato. La tecnologia di visualizzazione di realtà aumentata del colosso di Mountain View è a dir poco stupefacente, per la qualità, la quantità e la precisione di informazioni: una vera banca dati, una miniera di foto a disposizione di tutti e opportunamente posizionate per rendersi conto il meglio possibile di dove ci si trovi nell'ambiente virtuale di Google Maps.
Stasera ho scoperto che buona parte delle vie principali di Verona - in particolar modo tutte le circonvallazioni e le tangenziali - sono già state percorse dal pulmino di StreetView e così la realtà aumentata c'è anche a Verona!
Se volete entrare un po' più nel dettaglio, fate con Google Maps questa ricerca:
Guardate in prossimità dei cambi di direzione a Ponte Aleardi, la circonvallazione interna di via Torbido e a Porta Vescovo. Per vedere la rappresentazione fotografica di StreetView, basta cliccare sull'icona della macchina fotografica nelle indicazioni stradali nella colonna di sinistra.
Che la Apple sia sempre avanti, lo sanno tutti. Dopo aver ridefinito completamente la telefonia mobile con l'iPhone ora è la volta di dare un'altra botta al mobile computing con l'iPad.
Nell'ultimo paio d'anni abbiamo visto di tutto un po': subnotebook, palmari, palmaretti, netbook, ebook. Qualcosa vi ha per caso stupito? Beh, si, tutte cose carine, ma nessuna ha sfondato.
Stavolta ci prova Apple, con un dispositivo a metà tra il computer e il telefono. Finalmente il device che potete tenere sul divano - perché pesa poco ed è estremamente maneggevole - ci potete fare tutte le cose che potete fare sul computer, cose che riuscivate a fare anche con l'iPhone, ma adesso non dovete tribolare con le dimensioni ridotte di un cellulare.
Per tutti i dettagli del caso, direi che il sito di Apple è assolutamente predisposto per farvi vedere questo nuovo loro prodotto, però dal "loro" punto di vista. Un altro punto di vista, ma pur sempre di parte, è quello della testata giornalistica Macity a cui vi rimando. Nei prossimi giorni, comunque qualsiasi cosa scritta parlerà comunque di iPad, statene certi.
Non vedo l'ora di provarlo e, probabilmente, di averlo.
Di Marco Tenuti (del 29/01/2010 @ 12:06:03, in MTB, linkato 1303 volte)
Ho appena letto in un messaggio privato di Facebook e poi anche sul blog degli Aspetime che stasera sarebbe prevista una notturna da fogo, cioè una gelata da paura...
Copio ed incollo volentieri i messaggi postati dal Fix sul loro blog.
RICORDO CHE VENERDÌ 29 CI SARA' L'USCITA IN NOTTURNA CON TANTO DI LUNA PIENA. PARTENZA PRESSO IN NEGOZIO TURNOVER (GREZZANA) INTORNO ALLE 18:00/15, SIETE TUTTI INVITATI A PARTECIPARE.
"Ciao domani sera temo che la luna sopra di noi rimarrà un miraggio visto le previsioni, ma poco importa, schierati alla partenza davanti al Turnover, alle ore 18,30 ci sarò io, Diego, Paolo con suo cugino, per dirigersi verso i monti.
La nostra meta è arrivare a Branchetto, dove è garantito un bar aperto per un breve ristoro e un cambio dell'intimo......e poi si vedrà se avventurarci ancora più' su!
Altre adesioni al momento non sono giunte, ricordo che il giro è aperto a tutti. Fix
Di Marco Tenuti (del 30/01/2010 @ 00:37:44, in MTB, linkato 1281 volte)
Stasera la tentazione di andare con gli Aspetime per una pedalata memorabile è stata tanta ed alla fine ho ceduto!
Ho optato per l'uscita "salvagamba", più che altro perché non volevo far prendere troppo freddo ai miei arti inferiori, dopo l'esperienza dell'inverno scorso, e così mi son portato via la 307 di famiglia chiedendo a mio figlio Enrico se voleva far parte della comitiva.
Tutti entusiasti siamo partiti per l'appuntamento delle 18.30 presso Turnover, dove c'erano il Fix e il Diego Anselmi, pronti per partire verso le alte quote.
A Bellori, ad aspettarli, anche il Paolo GPS Orlandi, lo jeti della Lessinia, assieme a suo cugino. Io mi son perso questo ricongiungimento, perché ero preso ad organizzare altre faccende in Turnover, ma grazie ad una prova speciale da Bellori fino quasi a Boscochiesanuova lungo la vecchia strada Lughezzano-Bosco su un asfalto decisamente a corto di tenuta, mi ha consentito di prendere il gruppetto dei quattro impavidi, poco dopo la contrada Valbusa, cioè a 2 km scarsi dalla capitale della Lessinia.
Già all'altezza di Lughezzano i fiocchi di neve cominciavano a vedersi e l'asfalto era sempre più viscido. A Boscochiesanuova era neve garantita!
Ora non vorrei rubare la cronaca che dovrebbe arrivare dal Fix sul blog degli Aspetimebike, ma il termometro segnava una temperatura non proprio delle più miti e il gruppetto cominciava davvero a fare sul serio con le prime rampe in direzione San Giorgio.
Tutta la scalata da Bosco fino ai Tracchi è stata pedalata ad una temperatura tra i -3°C e i -4°C, con una neve che cadeva sempre più insistente e la gomma che faticava ad avere grip, costringendo tutti a starsene seduti in sella.
Ovviamente foto e video a tutto spiano, di questa uscita facilitata enormemente dai fari abbaglianti della mia Peugeot, che ha illuminato tutte le fasi salienti della pedalata. Probabilmente già stanotte o domani mattina qualcosa comparirà anche su YouTube, quindi state collegati!
Parte sicuramente spettacolare è stato anche il terzo tempo gastronomico al Hotel Piccole Dolomiti a Branchetto, cima Coppi della notturna. Notturna organizzata con in mente il chiaro della luna piena, ma la luna non si è proprio visto a causa della precipitazione. Per il Fix canederli in burro fuso, mentre per il sottoscritto, Enrico e il Diego minestrone di verdure con canederlo a dominare la scena nel piccolo tegamino. Il Paolo optava per un più sobrio panino al salame, mentre per tutti alla fine c'era una torta mantovana con crema di zabaione!
Il ritorno è stato senza dubbio più impegnativo per i bikers, sia per la temperatura che andava abbassandosi a valori tra -5°C e -6°C nel tratto tra i Tracchi e Grietz, che per la discesa, visto che sotto il nuovo manto nevoso di ormai 10 cm era presente uno strato ghiacciato insidioso per i Maxxis e gli altri copertoni che equipaggiavano la compagnia.
Degne di nota le "cappole" dell'Orlando e dell'Anselmi, ma niente di che! La stanchezza comincia a farsi sentire, la concentrazione viene qualche volta meno, ma la neve è soffice e ci si alza in fretta!
Numeri acrobatici anche per la Peugeot, che con un pistoncino dei freni bloccato sulla posteriore destra, procurava un'avaria completa all'elettronica. L'attuatore e il relativo sensore mandavano in tilt tutto quanto e ESP/ASR e ABS erano completamente disinseriti, costringendo il Marcante ad improvvisarsi per l'occasione un po' Mikko Hirvonen, con una ruota bloccata e pneumatici estivi sul posteriore. Solo a Bosco, dopo alcuni tentativi falliti di reset, la macchina si riprendeva dalla panne e i sistemi elettronici tornavano a fare il loro dovere.
Breve sosta in piazza a Bosco, non per riempire le borracce come d'estate, ma per la foto di rito. Poi giù di nuovo per la Lughezzano-Bosco al contrario, con le temperature che si alzavano verso i -2°C.
A Bellori nessuno più sentiva le punte delle dita nè di mani e piedi, ma la soddisfazione massima era già raggiunta e l'adrenalina si manteneva ancora a livelli molto alti.
Anche noi, da dietro, ci siamo goduti la pedalata ed il terzo tempo e non mi dispiace affatto di essere rimasto in macchina a +22°C a seguire l'intera pedalata e a dar man forte a questi quattro spericolati!
Complimenti a loro per la prova di carattere dovuta all'esposizione a simili intemperie e per aver indovinato una serata indimenticabile!
Di Marco Tenuti (del 30/01/2010 @ 11:31:18, in MTB, linkato 1140 volte)
Stamattina io non ne avevo "banane" di andare, vuoi per il freddo, vuoi per la sbornia di neve di ieri sera. Mi son bastati due minuti di ripresa video con la mano nuda fuori dal finestrino per rendermi conto che l'esposizione al freddo la si paga subito, ma a volte ne vale assolutamente la pena... ah, guardare pure le immagini degli articoli di stanotte per rendervi conto dell'uscita degli Aspetimebike...
E' proprio il caso del Conte che con l'uscita di stamattina in solitaria si ritrova a pedalare in sella della sua Verdona fino in cima al Monte Santa Viola, dove non sembra essere passato nessuno prima di lui.
Solo qualche problema nello scendere da Lugo fino a Marzana, con la neve sulla strada principale trasformatasi ormai in paciarina e acqua.
Il mio programma personale prevede un'uscita su strada nel primo pomeriggio col trenino del GC Grezzana, solo che se l'asfalto non si rimette in condizioni accettabili, si va direttamente a domani in compagnia del mio team per la solita folata fino a Bardolino, o male che va, posso sempre tirare fuori la Scale e farmi un giretto in MTB fino ad Alcenago e dintorni.
Da parte del Conte Savoia più tardi dovrebbe arrivare anche la sua cronaca, una volta che sarà debitamente riscaldato ed uscito come nuovo dalla doccia...
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