\\ Home Page : Articolo : Stampa
In corsa verso il pandoro con l'Eurostar Turnover
Di Marco Tenuti (del 25/01/2010 @ 09:05:56, in MTB, linkato 1513 volte)

L'Eurostar Turnover L'appuntamento per domenica mattina, nonostante il freddo fosse gelido e la nebbia non desse tregua, era col gruppone Turnover, più numeroso del solito, visto l'invito di Robi, l'Avvocato, in quel di Castion per il consueto pandoro e panettone, com'è ormai tradizione da qualche anno.

Oggi il treno della Lessinia viaggiava regolare e veloce come poche volte. Eravamo a Torri del Benaco già alle 10.05 in anticipo sulla tabella di marcia con una media dei 35 km/h, stando alle precise informazioni dell'Orlando, e la salita verso Albisano e Bivio ha visto il gruppo sgranarsi e ricompattarsi a Castion per pandoro, panettone, cioccolata e te caldo per tutti i presenti.

Per il sottoscritto lavoro puramente aerobico, in modo da continuare con calma la lunga preparazione della stagione 2010. Già poco dopo San Vito in Mantico, mi ritrovavo davanti al gruppone a tirare a 32-32 km/h, seguito a ruota dal Bosca, che mi invitava a procedere ad andatura regolare. Così facevamo io ed il Conte, affiancati uno all'altro, fino all'attacco al Flover.

Il gruppo rimaneva regolare ben oltre il semaforo e poi partivano i classici attacchi Turnover. Io ho lasciato fare praticamente a tutti: chiunque mi superava, mentre il Conte non se la sentiva proprio di mollare ed in maniera maestosa andava a impostare la fuga, dopo aver trenato per almeno 3-4 km.

Per lui molte altre soddisfazioni lungo la salita della Torri-Albisano, tant'è che si prendeva pure il lusso di allungare fino al bivio per San Zeno di Montagna in compagnia di Mirko Lavagnoli, anziché tagliare sotto come facevano i più, cioè arrivando a Castion via Marciaga.

Il ritorno verso casa è fatto alle solite medie supersoniche, lungo le classiche direttrici, cioè Costermano, Albarè, Affi, Sega di Cavaion, Domegliara, San Pietro in Cariano.

A Pedemonte io e il Paolo salutiamo tutti e tiriamo dritto verso Santa Maria di Negrar, visto che io devo guadagnarmi il pranzo in quel delle Chieve di Negrar, dove ho appuntamento dai nonni di Elisa per le 12.30.

L'Eurostar TurnoverSuperato l'abitato di Negrar, la media era ancora dei 32 scarsi, a quel punto decidiamo che l'avvicinamento a Fiamene ce lo facciamo per la via San Ciriaco-Boschetti alla "volemose ben", col Paolo in riserva ed io pure.

Arrivato alle 12.20, appoggio la bici alla ringhiera, entro dalla porta di casa dei nonni di Elisa ed il risotto ai funghi è fumante nel piatto! Mangiato con la tuta da bici e i copriscarpe addosso: tolto solo il casco e l'antivento!

Alla fine del giro il ciclocomputer indica 104 km a quasi 28 km/h di media!

A giudicare dal tenore degli SMS del Conte, sembra che anche lui si sia divertito non poco come vagone e locomotiva dell'Eurostar Turnover: ha trovato pane per i tuoi denti! Inutile nascondere il fatto che anch'io mi diverto una cifra quando ci vado, solo che semplicemente bisogna evitare di andarci troppo spesso, il segreto penso stia tutto qua. La bagarre e le trenate in BDC danno quell'adrelina classica delle corse su stradae poi c'è sempre spazio per recuperare: non si tribola in assoluto come una Pissarota o una Pendola arrancando in ultima posizione o qualche altra salita sterrata fatta, no fuorisoglia, ma di più.

C'è da dire che domenica c'era il Bosca a dettare la velocità del gruppo in parecchi frangenti, altrimenti avremmo visto delle sfuriate più violente. Il Bosca, infatti, non lo si vede molto spesso nel treno Turnover, perché la sua uscita passa da "allenante" a "distruttiva" in vista del clou della sua stagione agonistica, cioè non prima di giugno e luglio.

Detto questo, per questa fase di stagione, trovo che staccare un biglietto sull'Eurostar sia assolutamente positivo ed allenante, perché senza avere un allenamento eccezionale si riesce comunque a tenere la ruota e basta un po' di sforzo anaerobico per tappare qualche buco. Chiaro che la Torri-Bivio o il Pigno bisogna pedalarsela sempre con le proprie gambe, ma per fortuna c'è sempre qualcuno che va meno di te.

Per esempio oggi credevo di rimanere al palo sulla Torri-Albisano ed invece, grazie alla Addict che pesa un paro de chili de manco rispetto alla vecchia Speedster, ed a una condizione già accettabile, mi son ritrovato a prendere ruote, che solitamente perdo. Son dell'idea che altre 2-3 uscite con l'Eurostar da 90-110 km prima di fine febbraio, cioè prima delle prime gare MTB della stagione 2010, siano perfette per arrivare pronti già a Guastalla...

Se c'è una cosa da fare un po' meno nel 2010 sono le troppe salite: quelle cuociono i muscoli e basta. Meglio tenerli per le gare.