Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Arrivano voci dai Colli Euganei che la mania della notturna MTB in compagnia è sempre più dilagante. Il gruppo Adventure & Bike, di cui fa parte il mio collega Daniele, quello venuto con noi nell'escursione del Vaio dell'Anguilla, ha per quest'estate 2009 appuntamento fisso al giovedì sera e sembra che il "terzo tempo" sia più che mai onorato come si deve con le gambe sotto la tavola.
Sembra che sia le dosi che la qualità delle pietanze non temano rivali: spaghetti alla carbonara in dose multipla. No digo altro.
Se la foto ricevuta è praticamente un lancio di sfida, allora preparatevi al Pasta Night Party che il Pappataso Fans Club organizzerà prossimamente. Stay tuned.
Non ho ancora parole per la festa organizzata a sorpresa da Elisa e tutti i miei amici!
Sono rimasto letteralmente senza parole, quando ho visto tutte questi cari amici riuniti per festeggiare il mio compleanno.
Solo ora sto realizzando piano piano la fitta trama di collegamenti e contatti messi in piedi da Elisa per riuscire a convincere tutti a venire alla festa del mio compleanno al New Bridge a Vago di Lavagno.
Ringrazio gli "alcenaghesi" per la loro massiccia presenza, a partire dal dr.Pich, il Righe, la Bissa e la Marabissa, Smonta e la sua donna, il Giò e la Fedi, ma anche il Mamo e consorte.
Il grosso del gruppo invece rappresentato dal Pappataso Fans Club praticamente al completo, con la sola defezione del Maga, assente giustificato da Porto Garibaldi alle prese con le vele della barca, e con l'eccezionale aggiunta dell'Asse Padano della bici, cioè il Bazzo from Castiun e il Fabione in libera uscita da Guastalla City.
Menzione inoltre per i miei parenti più stretti, cioè my sorata e il suo Francesco ed ovviamente il cognatino Matteo, che, appena scoccata la mezzanotte, ha compiuto anche lui il suo compleanno, sette primavere in meno però per lui.
Purtroppo io non sarò presente in occasione della sagra di Alcenago, ma per domenica 12 luglio 2009 debutta la MTB in versione non agonistica, ma escursionistica.
Organizzatori della cosa gli amici di Aspetimebike, cioè in primis il Massy e il Fix.
Doverosa menzione per il debutto in società della Flora, quella che per noi tutti è virtualmente convolata a nozze col mio "compagno di merende", al secolo il figlio di Aldo, codice fiscale ZMRMRC76...
Mentre salivamo verso il bivio quasi in cima a Monte Calvarina, la scottante rivelazione fatta dallo stesso Radu, il quale proferiva, quindi per sua stessa ammissione, le intercettazioni ambientali captate in via XXIV Maggio, tra lui e la madre: "Se la Flora è a tutti gli effetti la mia nuova moglie, l'amante di sempre, l'innominata MTB, non si scorda mai ed il mio cuore batte sempre forte per lei".
Non si sa pertanto ancora quale sia il nome all'anagrafe dell'amante del Radu con cui esce da ormai due anni, ma tutti la conoscono e decisamente in pochi l'hanno cavalcata per colpa delle forme enormi. Decisamente irriconoscibile da più di un mese, cioè da quando indossa una Rock Shox Dart 3 sull'anteriore, si vocifera che già nella giornata di oggi ritornerà ai fasti splendori con una nuova messa in piega, ancora in dubbio tra la Reba Team o una più modaiola Sid Race 2009.
Intanto tutte le pagine dei giornali, dei rotocalchi sportivi e delle testate sportive sul web - a parte quelli chiaramente censurati o controllati severamente dai loro editori che non accettano conduzioni del giornale diverse da quelle del regime - impazzano per la Flora, la nuova primadonna in auge alla Pieve di Colognola.
Con grande gioia per Danilo Tagliaro e famiglia, sotto i potenti riflettori ecco a voi sulla destra nientepopòdimeno che la Flora Tagliaro, che ieri ha debuttato su ben tre salite e cioè nell'ordine Cazzano-Monti, Monte Calvarina e San Giovanni Ilarione-Finetti.
Al termine del suo giorno, poche parole dal suo cavaliere: "Quando sono tornato, ho dato fondo alle vettovaglie, pasta al ragù, una mela che toglie il medico di torno ed un Magnum Algida per soddisfare le voglie (ndr, post coitum).
Dopo aver narrato delle vicissitudini del fior fiore del ciclismo amatoriale italiano e non, cioè del Pappataso e dell'intero suo Fans Club, oggi è anche giornata per ricordare chi si sbatte a livello professionistico sulle strade di tutta l'Europa nelle gare a tappe o singole più impegnative: mi riferisco agli amici professionisti del Miglio.
Dopo le innumerevoli pagine dei quotidiani locali, ma anche nazionali, sul nostro conterraneo Pietro Caucchioli di Villa Bartolomea, oggi ricordiamo il terzo posto assoluto al Giro di Svizzera del ceco Roman Kreuiger, in forza alla Liquigas e il primo posto assoluto al Giro di Slovenia per Jacob Fuglsang in forza alla Saxo Bank.
Onore insomma a tutti gli amici del Miglio, visto che anche loro sono a tutti gli effetti veronesi d'adozione, visto che, nonostante la nazionalità, abitano e si allenano sulle colline benacensi spesso in compagnia del Massimiliano. Tutti probabilmente convergeranno al Tour de France, ma se qualcuno di loro volesse gioire del nostro approccio non professionistico, abbiamo sempre il piacere di accettarli nel nostro gruppo a pedalare qua e là per la provincia in MTB o in bici da strada, ovviamente ai "nostri" ritmi. Aumenterà ancora di più il loro valore da extraterrestri, nel riconoscere che il ciclismo è anzitutto fatica e sudore per tutti, sia per loro che fanno decine e decine di migliaia di chilometri all'anno, che per noi che lo facciamo solo per divertimento e svago.
In più di qualcuno ci siamo accorti ultimamente che Google Maps, nella sua versione web, offre la possibilità di trovare e mettere a punto un percorso punto-a-punto o multipunto non solo per le auto, ma col trasporto pubblico e anche a piedi.
Google e i suoi fornitori di servizi e di mappe, come TeleAtlas, hanno modificato leggermente gli algoritmi, in modo che questi ultimi tengano conto anche del fatto che lo spostamento lungo le strade possa andare anche contromano o a velocità particolarmente basse, com'è nel caso di un pedone.
Spesso in tantissime città per andare dal punto A al punto B, che magari distano in linea d'aria a poche centinaia di metri, può essere oggettivamente impossibile per le zone limitate al traffico automobilistico o può essere necessario percorrere molta più strada di quella della "linea d'aria". Diversamente i pedoni possono sempre muoversi lungo l'immaginaria linea d'aria, senza allungarla troppo.
Ed i ciclisti? Perché Google Maps non ha pensato anche ai ciclisti, alle loro necessità e peculiarità di percorrenza e le loro velocità? E perché non tenere conto anche del fatto che i ciclisti vorrebbero preferibilmente evitare le strade troppo trafficate?
E' così che su Petition Online c'è proprio una petizione al caso "nostro":
http://www.petitiononline.com/bikether/petition.html
L'iniziativa proviene dal sito Google Maps Bike There, ma è comunque lodevole, visto che è semplicemente orientata a migliorare la sostenibilità dell'ambiente.
La petizione è in lingua inglese, ma votate, votate, votate anche voi!
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