Riporto con piacere questo articolo, che riassume le caratteristiche della tecarterapia, la terapia a cui mi sto sottoponendo in questi giorni.
Ho trovato questo articolo a questo indirizzo, ossia dal sito del dr.fisioterapista Defilippo, per cui mi pare giusto riportare la fonte integrale:
http://www.fisioterapiarubiera.com/TecarTerapia.htm
Nata nei primi del '900, la Tecar Terapia sta occupando un ruolo sempre più importante nella fisioterapia strumentale soprattutto nel trattamento degli sportivi perchè porta risultati molto rapidi, i miglioramenti si vedono già dalla prima seduta.
Il nome di questa macchina è l'abbreviazione di Trasferimento Energetico CApacitivo Resistivo.
Rispetto agli altri apparecchi elettromedicali si differenzia soprattutto per l'effetto di tipo endogeno (cioè l'energia utilizzata è prodotta dall'interno), per l'alta penetrazione nel corpo, per la possibilità di trattare anche le patologie in fase acuta e per il fatto di avere due tipi di elettrodi: il Capacitivo e il Resistivo.
Come funziona?
A livello microscopico la cellula è come una pila elettrica, all'interno della membrana ha carica negativa e all'esterno positiva, la differenza di potenziale energetico deve avere un valore fisso in base al tipo di tessuto, ad esempio nel muscolo è di -90 mV.
A causa di un evento infiammatorio o traumatico questa differenza può diminuire fino a - 20/30 mV, provocando un cattivo funzionamento della cellula che ostacola la guarigione.
La Tecar Terapia accelera i processi riparativi delle cellule grazie all’attività stimolante esercitata sul potenziale di membrana cellulare, contribuendo così a una notevole riduzione dei tempi di recupero.
Il funzionamento della macchina si basa sulla generazione di un campo magnetico ad elevata frequenza; in commercio si trovano macchinari con frequenza compresa tra 0,45 mhz e 1,2 mhz.
La Tecar sfrutta l'effetto del condensatore sul corpo umano, induce nel tessuto delle correnti di "spostamento" prodotte da un movimento alternato di cariche elettriche tramite ioni (molecole con una carica positiva o negativa).
Un altro effetto che la macchina può produrre è l'iperemia, cioè l'aumento del flusso sanguineo nei tessuti che si stanno trattando, utile soprattutto per sbloccare articolazioni rigide dopo una lunga immobilizzazione, una contrattura, uno strappo muscolare e su alcune giunture del corpo; ho notato che la spalla risponde meglio al trattamento fatto in atermia (a freddo) mentre sul ginocchio ho ottenuto i migliori risultati in ipertermia (molto caldo).
La temperatura più alta all'interno della cellula comporta un aumento del metabolismo, cioè: un maggior afflusso di sostanze nutritizie e ossigeno all'interno e di cataboliti (sostanze di scarto) all'esterno.
Il calore generato è di provenienza endogena, infatti è la conseguenza della resistenza del tessuto allo spostamento di ioni (atomi con carica positiva o negativa) nella cellula, causato dall'effetto condensatore della Tecar.
L'alta frequenza della corrente alternata erogata permette al tessuto corporeo di scaldarsi in profondità senza contrarre i muscoli, come avviene invece con l'elettroterapia (Tens, Correnti di Kotz).
A livello vascolare agisce riequilibrando la permeabilità di capillari e membrane cellulari, inoltre stimola la liberazione delle stazioni linfonodali sovraccaricate da scorie.
Quando si utilizza l'elettrodo resistivo si produce un incremento termico maggiore nei tessuti con una concentrazione minore di acqua, quindi ossa, tendini, tessuto adiposo e guaina del muscolo; viceversa l'elettrodo capacitivo lavora nei tessuti molli ad alto contenuto di acqua: muscoli.
Quali sono le indicazioni?
La Tecar può essere applicata con successo su molte patologie, non solo in ambito sportivo e ortopedico, ma anche vascolare, reumatologico ed estetico. Io lo utilizzo particolarmente per queste patologie:
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Spalla dolorosa (tendinite del sovraspinoso o del capo lungo del bicipite, borsite, sindrome da conflitto)
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Lesioni Muscolari, stiramenti o contratture.
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Distorsione della caviglia con tumefazione (gonfiore)
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Gonalgia da artrosi, sindrome femoro-rotulea, distorsione ecc.
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Linfodrenaggio degli arti.
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Patologie reumatologiche come la spondilite anchilosante.
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Artrosi dell'anca.
Come viene utilizzata?
Ci sono tanti modelli di Tecar che variano in base alla frequenza, alla potenza, al tipo di materiali utilizzati ecc.
Nella pratica si appoggia un'elettrodo passivo, "piastra", a contatto con il corpo del paziente, poi si lavora con un secondo elettrodo sulla zona da trattare, questo può essere guidato manualmente dal fisioterapista oppure fissato al tessuto patologico del paziente.
La piastra serve perchè per il passaggio di corrente è necessario creare una differenza di potenziale tra due punti.
Se il secondo elettrodo viene spostato manualmente bisogna spalmare un po' di crema veicolante sulla zona da trattare per facilitarne lo scorrimento.
In base alla patologia, il terapista deciderà se utilizzare il circuito Resistivo o quello capacitivo oppure entrambi.
La durata del trattamento varia in base alla patologia, mediamente si aggira intorno ai 20 minuti, ma può raggiungere anche un ora se si lavora su un evento acuto.
Generalmente il paziente non sente niente durante la seduta, ma in certi casi è necessario alzare il livello di potenza per creare un effetto termico.
Se il fisioterapista lo ritiene opportuno, si può accoppiare il movimento durante il trattamento con la Tecar, oppure si può massaggiare l'area interessata impugnando l'elettrodo con il palmo della mano.
Quali sono le controindicazioni?
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Gravidanza
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Arteriopatie scompensate
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neoplasie maligne
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pace-maker
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Parestesia nella zona trattata (ad. es. l'ernia del disco o il diabete possono causare una perdita di sensibilità sul piede)