Tutti ormai lo sapete quello che mi è capitato lunedì verso sera all'incrocio principale di Marzana. Ho battezzato per la prima volta la mia BDC in un incidente stradale dalla dinamica assolutamente da manuale del ciclista, cioè la ruota sopra il cofano, il parabrezza di un'autovettura, con caduta dall'altra parte!
Il tutto si svolge in un brevissimo lasso di tempo e quello che ricordo è di aver visto per qualche frazione di secondo il cielo leggermente ingombrato dalla mia Scott, che mi seguiva in quest'abile manovra. A botta calda son rimasto fermo qualche secondo, poi mi son pure alzato, ma era forse meglio se rimanevo fermo sull'asfalto della strada.
Complimenti al guidatore che sembra proprio non mi abbia visto - chissà a cosa stava pensando o di cosa stava parlando col suo amico di osteria - se ne è accorto quando solo ha sentito l'impatto ed il relativo tonfo sulla carrozzeria della sua macchina!
Tralasciando tutti gli aspetti dell'incidente per i quali ci sta pensando l'autorità pubblica, rappresentata dai vigili urbani per il soccorso ed i rilevamenti del caso, per me si tratta di una bella saccagnata o mancia, come dir si voglia!
Ho pacche ovunque, insomma una collezione assortita di echimosi, abrasioni e ferite superficiali, che mi costringono a stare decisamente fermo. Per non parlare dello stinco sinistro, entrambe le ginocchia, il bacino, la spalla sinistra ed un po' tutta la schiena che si è srotolata sulla station wagon...
Speriamo che 'ste pacche se ne vadano, ma la vedo dura, visto che la colonna vertebrale, le costole e lo sterno emanano strani doloretti da ovunque e qualsiasi ora.
Passando dalla bici, tutto è storto o danneggiato: ruote storte, sella lacerata, serie sterzo andata, manubrio e leve freni andate, forcella e telaio probabilmente crepati anche loro.
Non solo: occhiali belli martoriati, telefono saccagnato, scarpe graffiate, così come anche i colori sociali della divisa Turnover. Il casco LAS anche lui da buttare, dopo aver svolto il suo egregio lavoro.
Oggi manderò la mia bici al negozio di Cicli Rodella per vedere cosa si può fare e per fare la lista dei danni, per vedere se si può salvare ancora qualcosa magari da passare sulla bici nuova, che la settimana scorsa avevo già ordinato da loro! Che fosse un segno del destino e di tempi ormai maturi per la Scott ex-Bazzo?
In ogni caso ringrazio Gesù e la Madonna per la protezione elargita dall'alto: devo proprio dire che, tutto sommato, mi è andata molto bene. Ancora una volta assolutamente determinante è stato il fatto di indossare il casco: quello ha attutito parte della botta e mi ha salvato da un trauma cranico ben più grave. Devo insomma fare i conti col colpo di frusta dovuto allo srotolamento e alla successiva caduta a terra, ma ringrazio ancora una volta Dio e tutti i Santi per la protezione offerta.