Ieri è bastato pronunciare in un paio di occasioni la parola "biday", che Giove Pluvio sembrava incazzarsi sempre più al sentire questa parola di dubbia origine anglosassone. Va da sè che l'ormai "tradizionale" appuntamento del mercoledì - appuntamento perché vuoi in compagnia o vuoi in solitario, cerco sempre di sgnaccarci almeno una cinquantina di chilometri - è stato un forte desiderio inesaudito per tutta la giornata di ieri, finché si sono abbassate le tenebre, ma anche reiterato e insoddisfatto fino a notte fonda, con la debole speranza di girarla in "notturna" sul circuito Sezano-Novaglie. Mentre le ore di lavoro si protraevano oltre la mezzanotte, ammetto di aver sbirciato un paio di volte verso le pozzanghere attorno casa, ma alla fine ho rinunciato definitivamente all'idea insana.
Già mercoledì mattina sognavo ad occhi aperti le nebbie e l'umidità sopra la Valdadige ormai giunto al nono tornante della Peri-Fosse assieme al Giando. Già me lo sentivo dire: "Elo adesso che comincia el toco più duro?" Ed io: "Dai che se la portemo fora anche oggi, su all'Ombra se bevemo la ciocolata calda!".
Continuo a ripromettermi di non cadere alla tentazione di comprare i rulli - farei molto meglio a prendere la tessera della piscina di mia moglie e andarmi a fare quattro vasche - ma si sa che al cuor non si comanda e si sa anche che non si sperpera un capitale per i rulli - in tutta onestà questa argomentazione la si dichiara ad amici e parenti ogni volta che si compra qualcosa - ma passiamoci sopra.
Mi ritorna in mente la contentezza del defunto signor Bertoldi di Stallavena che era più che mai contento quando pioveva o temporaleggiava, "parché dopo vien fora el sol", pensando alle faccende agresti di dissodamento della terra e del taglio del fieno. Sarà: dopo la pioggia, dovrebbe arrivare un tiepido sole. Le ruote della bici alzeranno un po' d'acqua, ma un po' di calore proveniente dal cielo penserà a scaldare le ossa.
Il pensiero è andato di tanto in tanto al prossimo finesettimana, per il quale le previsioni meteo sono favorevoli. Nemmeno questo che è arrivata puntuale la telefonata dei miei che mi chiedono se posso aiutarli a raccogliere le olive su ad Alcenago. All'invito non posso dire di no, ci mancherebbe altro! Dopo aver fatto saltare almeno un altro paio di appuntamenti di lavoro per sabato mattina, perché c'è in programma di andare con la bici, che non si venga a sapere che sono andato in bici e non sono andato ad aiutare i miei per la raccolta delle olive! Non me la perdonerebbero fino alla prossima pearà di Natale!
Vabbè, la gamba starà ferma anche sabato, si riposerà come mai è riuscita a fare in tutti questi mesi, anche se non ne sente assolutamente il bisogno di riposo. Tutti gli amici ciclisti e non continuano a ripetersi e a ripetermi che nella stagione autunnale bisogna riposarsi sia mentalmente che fisicamente, ma la verità è che non possono per un motivo o per l'altro e appena hanno l'occasione saltano di nuovo in sella, nonostante spassionati e smisurati consigli dispensati a chiunque, dettati esclusivamente dall'invidia nei confronti di chi è più fortunato di loro.
Uscirò domenica coi miei compagni di squadra Turnover. Amen. Deo Pluvio, però chiudi il rubinetto!
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