Iscritto alla Hubi Hard Marathon 2012
Ogni anno che passa il fermento di iscriversi è sempre lì vivo, solo che ultimamente gli organizzatori ci campano sempre più ad assecondarlo.
E' così che mi sono già iscritto alla Hubi Hard Marathon 2012, una nuova gara inserita per il 2012 nel circuito del Prestigio MTB 2012.
La gara dedicata ed incentrata attorno alla figura di Hubert Pallhuber, attuale direttore tecnico della nazionale maschile MTB italiana, è una parziale novità e si corre nella provincia di Biella su un crinale rispetto alle valli e al pianoro circostante. A differenza dell'edizione dello scorso anno, quando la gara proposta era principalmente una gara "facile" tra quelle del Prestigio MTB, ossia la Serra Bike, cioè all'incirca 35 km e meno di 1000 metri di ascesa totale, quest'anno gli organizzatori propongono una versione Marathon, cioè supera i 60 km e si aggira sui 2000 metri di dislivello, cioè soddisfa i due requisiti base per essere una gara marathon.
Se non ho letto male, fino al 31 dicembre è possibile iscriversi al prezzo ridotto di 20 Euro, anziché 25, cosa che ho fatto ormai già da una settimana, così mi ritrovo già nell'elenco iscritti.
Per il 2012 pare che siano sempre più le gare in cui vengono proposti percorsi più impegnativi del solito e tanto per dirne un paio sia la Divinus Bike che il Durello vengono predisposti anche in versione Marathon. Cos'è sta smania di fatica? Ci sono sempre più concorrenti disposti al massacro e a superare ostacoli e limiti sempre più impegnativi o sono gli organizzatori che sono colpiti da delirio di onnipotenza? O la MTB sta diventando uno sport sempre più serio e specialistico che attrae un bacino sempre più importante di cicloamatori?
Dal punto di vista degli atleti preparare una gara marathon è senza dubbio qualcosa di impegnativo e che non va lasciato assolutamente al caso, perché quando ti ritrovi già da 3 o 4 ore sui pedali con la mountain bike non è affar semplice insistere ancora per un'altra ora o due, visto che bisogna fare i conti sia con la fatica assoluta ed i crampi, con la concentrazione mentale per affrontare ancora in sicurezza le ultime discese, ma anche col proprio corpo che va esaurendo le proprie risorse alimentari e idriche.
Dal punto di vista degli staff, la predisposizione di un percorso marathon o extreme significa avere a disposizione del personale molto più numeroso lungo il percorso, un numero maggiore di ambulanze e di mezzi di soccorso, ma anche la disponibilità di tenere occupate sul campo tutte queste forze per un tempo di gran lunga più lungo, visto che gli ultimi concorrenti sul percorso marathon impiegano tempi molto più dilatati dei concorrenti Elite che concludono i medesimi in tempi sempre incredibili. E non dimentichiamo che spesso le strade ed i single track dei marathon si spingono molto più alti nelle valli e sui crinali, a differenza dei percorsi da mediofondo e granfondo, che invece si limitano nelle zone più basse delle vallate.
Comunque per un ganassa come il sottoscritto, la resistenza fisica e mentale è sempre più consolidata dopo il Prestigio 2010 e il 2011, mentre la caparbietà e la determinazione sono indiscusse da sempre, quindi GHE LA FARO' ANCHE NEL 2012.
bell'articolo, ma se non ci mettevi una Ganassata, non saresti stato l'ormai vincitore del Premio "Ganassa 2011" Felice e scoppiettante Anno Nuovo!!!
Di
Conte
(inviato il 30/12/2011 @ 16:14:39)
Cosa vuto farghe? L'è così.
Di
MT
(inviato il 01/01/2012 @ 23:31:05)
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