Di Marco Tenuti (del 22/12/2010 @ 20:20:21, in MTB, linkato 1163 volte)
Ecco il Marcante che posa in anteprima con la divisa Turnover Studio Rehab 2011!
Le prime divise invernali sono state consegnate oggi pomeriggio in negozio in via Carrara, a seguito della firma e l'adesione al package agonistico per la stagione 2011.
Saranno circa una quindicina gli atleti impegnati nel Challenge Giordana 2011 su strada, mentre una manciata di biker affronteranno il Lessinia Tour 2011 in MTB.
Per il sottoscritto tenterò di nuovo il bis al Prestigio 2011, anche se al momento non ho perfezionato l'iscrizione ad alcuna gara.
Tornando alla divisa, compare per la prima volta su un capo di abbigliamento agonistico il nuovo logo Turnover, abbandonando così quello originale comparso su tutte le divise a partire dal 1997 fino al 2010.
La divisa invernale è sempre un capo firmato Giordana, quindi con la medesima qualità a cui siamo già abituati col vestiario invernale degli ultimi due anni.
Di Marco Tenuti (del 20/12/2010 @ 09:41:15, in MTB, linkato 8775 volte)
Nonostante la botta patita ieri verso la fine del giro, l'Anonimo Turnover riesce comunque a montare il video della pedalata di ieri e lo pubblica su YouTube. Avremo comunque modo di dare giusto spazio alla vicenda successa a Michele Pezzo più avanti, visto che ora sta indagando la magistratura e sulla cui indagine vige il più stretto riserbo.
Di Marco Tenuti (del 20/12/2010 @ 09:08:12, in MTB, linkato 8473 volte)
Niente da dire: ancora una volta la granfondo del Pandoro è stata un successo sia per partecipazione di ciclisti, che di scelta azzeccata come contesto e percorso. Trovare la neve, ma non troppa, è stato motivo per trarre il massimo divertimento in queste condizioni dell'anno, abbastanza proibitive per uscire in bici.
Per questo mi sento anzitutto in dovere di ringraziare l'Orlando, che si è prodigato per la scelta accurata del percorso e con tutte le possibili varianti, in caso di impraticabilità o di ritardo sulla tabella di marcia. L'Orlando, in compagnia di altri amici della Valpantena, ha pedalato più volte il percorso di questa terza edizione, allo scopo di assicurarsi che tutto fosse praticabile ai più. Certo che la neve ed il ghiaccio, soprattutto in zona Spionca, ci ha riservato delle belle sorprese, con alcune poco simpatiche cadute, ma che si sono risolte in maniera apparentemente indenne.
Poi debbo ringraziare mia moglie Elisa, che ha coordinato un po' tutto il team che si è occupato di predisporre un lauto ristoro, cioè mia sorella ed il suo ragazzo, i miei genitori, nonché Anna, la moglie di Matteo, ed il ragazzo di Verona Bike, che non ha potuto pedalare, ma che non si è sottratto dal dare una mano nella distribuzione dei numeri e ad essere fisicamente presente.
Ringrazio inoltre tutti coloro che hanno interpretato la manifestazione secondo lo spirito natalizio, cioè tutti coloro che si sono presentati con bici ed abbigliamento consono al Natale: per loro verrà stilata a breve una speciale classifica, perché il loro impegno è motivo di orgoglio anche per il sottoscritto.
Una menzione anche per Fabione Casali, alla sua seconda partecipazione, venuto direttamente da Guastalla: era venuto per pedalare un po' di salita e gliene abbiamo fatta trovare in quantità!
Ed infine un grazie a tutti voi, che avete lasciato un contributo economico di assoluto valore: siccome ci son talmente tanti soldi lasciati nel cesto, che mi ritrovo a darli in beneficenza, perché il vostro spirito è assolutamente generoso ed altruista come sempre!
Di Marco Tenuti (del 19/12/2010 @ 21:59:43, in MTB, linkato 8485 volte)
Lascio giustamente spazio agli articoli battuti dalle principali testate giornalistiche specializzate, che hanno descritto e ben commentato l'evento natalizio della MTB veronese!
Di Marco Tenuti (del 18/12/2010 @ 15:16:54, in MTB, linkato 5812 volte)
Abbiamo portato le nostre MTB sui sentieri del Piccolo Stelvio, la discesa verso il Castello di Montorio ed un giretto in centro a Verona, per vedere com'era Piazza Bra.
Delusi di non averne trovata ci siamo rifatti alla grande salendo le Torricelle, tagliando dietro il Tennis Club. Qua il Conte si è scatenato, pestando neve freschissima ed io dietro a ruota, con non poca fatica.
Il Conte si è portato appresso la digitale e ci siamo fermati spesso e volentieri a scattare foto sia lungo la salita del Piccolo Stelvio che al Castello di Montorio, dove un papà si è prestato per immortalarci in questo stupendo scenario.
Se volete vedere l'intera gallery su Picasa, questo è l'indirizzo:
La temperatura di stamattina era a dir poco proibitiva, con -7,8°C alle 8.00 del mattino, da quanto risulta sulla stazione barometrica del Conte, in quel di Marzana.
Dopo aver tentato invano di metterci d'accordo col Papataso per trovarci in un punto comune, alla fine si è deciso che ognuno dovesse spostarsi localmente ed è così che, privato dell'Orlando, il duo Piocio ha provato un po' tutta la neve delle colline tra Santa Maria in Stelle e Montorio.
L'impressione generale è che tale fondo sarà eccezionale per la pedalata di domattina ad Alcenago, quando troveremo neve dapperttutto. Speriamo anche che il sole ci aiuti a riscaldarci un po', perché le temperature saranno in ogni caso polari, ma la luce del sole aiuta non poco a pedalare allegramente.
Siamo rimasti fuori quasi tre ore ed i piedi hanno fatto a tempo a congelarsi, però per le prime due ore hanno resistito abbastanza, grazie ai doppi copriscarpe. Domani penso proprio che userò le solette riscaldanti, le famose Scaldì, come paliativo al freddo ai piedi.
A differenza della città e dei grossi centri abitati, troveremo però tutte le mulattiere e anche alcune stradine locali completamente innevate e in svariati casi anche un manto di neve, abbastanza compatto e spesso da garantire il massimo divertimento a tutti i partecipanti.
Non mi rimane che aspettarvi tutti quanti domani mattina al parcheggio basso della Chiesa di Alcenago!
Di Marco Tenuti (del 18/12/2010 @ 15:11:06, in MTB, linkato 5882 volte)
Metto rapidamente questa cartina per mostrarvi come sarà la logistica di domattina ad Alcenago.
Il percorso di colore rosso indica il trasferimento per coloro che arriveranno da Verona e da Stallavena con la macchina.
A Stallavena prendete la strada che sale per direzione Fane-Negrar. Dopo circa 500 metri dall'abitato di Stallavena, girate a destra quando troverete l'indicazione per la Chiesa ed il rispettivo cartello di Alcenago.
Salite fino a raggiungere la Chiesa di Alcenago. In prossimità della Chiesa di Alcenago, sono presenti 3 parcheggi, disposti a quote diverse.
Vi invito ad occupare quello che si trova più in basso. Vi ricordo che Alcenago si trova in collina, quindi può essere che ci sia un bel po' di neve, ancora al di fuori della sede stradale, per cui suggeriamo di usare macchine dotate di pneumatici invernali, per evitare qualche empasse.
La distanza tra il punto di arrivo e il punto di partenza è in linea d'aria di circa 50 metri, però è necessario farne 300 in bici, per spostarsi da un punto all'altro.
Di Marco Tenuti (del 17/12/2010 @ 15:38:40, in MTB, linkato 8440 volte)
E' senza dubbio il tratto più suggestivo della Granfondo del Pandoro 2010 perché si scala il Monte Nuvola partendo dalla cascata della Spionca.
Il pezzo è completamente sterrato ed in buona parte in single track. La pendenza media è del 10%, con alcune punte oltre il 20%, ma mai impossibili.
Chi ha il 27/32 come ultimo rapporto come il sottoscritto, lo utilizzerà per buona parte di questa ascesa.
L'ascesa inizia con l'attraversamento del torrente d'acqua a qualche metro dalla cascata della Spionca. Si parte subito con un cementone che si sfiora il 16% e prima di arrivare nella contrada Saletti si svolta a sinistra. Poco più avanti si guada un altro piccolo corso d'acqua e si procede abbastanza speditamente su una mulattiera che porta alla parte finale, tutta in single track.
Per questo tratto bisogna concentrarsi un po' più sull'equilibrio che sulla spinta, perché la pendenza arriva al 23%, ma è più che altro il fondo del sottobosco a frenare l'avanzamento.
A metà del single track ci si imbatte in un importante scalino, dove non rimane che scendere dalla bici e portarla in spalla per una buona ventina di metri.
Superato lo scalino si può pure allungare verso la cima, fino a quando il single track tornerà ad allargarsi e a raccordarsi con la carrareccia in sommità del Monte Nuvola.
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