Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Senza dubbio la gara più lunga e frequentata dell'Isola, i miei amici cagliaritani me ne hanno parlato parecchio durante le mie due settimane "carbonare".
Mi riferisco alla Serpilonga, quest'anno anche in versione Marathon, per un totale di 70 km e circa 2000 metri di dislivello! Una gara del genere meriterebbe giusto le 4 stelle, se fosse inserita nel Prestigio 2010.
Non mi rimane che fare pubblicità di questa gara, cosa che, purtroppo, rimane quasi ad esclusivo appannaggio dei biker sardi, a parte qualche special guest dalla penisola, visti i costi non indifferenti per permettersi un weekend nell'isola dei nuraghi. Già un paio di volte me lo hanno chiesto Paolo e Rossano di Villasimius: per il momento mi limito a promuovere la "loro" gara, ma prometto in un futuro più o meno remoto di mettere la Scale nel borsone e di volare a Cagliari per correrla anch'io!
Ai più non dirà molto questa foto del Miglio, ma il luogo circostante el campion de noantri, al secolo Massimiliano Miglioranzi, mi è parso subito molto familiare, quando l'ho visto, essendoci passato poco meno di un mese fa, di ritorno dalle vacanze con la mia famiglia a Villasimius.
La cosa singolare di questo incrocio stradale è che evidentemente qualcuno del posto, stufo dei forestieri che sbagliavano strada o che continuavano a chiedere informazioni, ha ben pensato di mettere delle pittoresche indicazioni stradali, al posto della classica cartellonistica obbligatoria per legge. E la cosa ha una sua ragion d'essere, se per caso vi capita almeno una volta nella vita di passare da Orgosolo, capitale della contestazione sociopolitica in chiave artistica a partire da fine degli anni Sessanta.
Altra cosa singolare che ho notato in Sardegna è che la segnaletica verticale non è "standard" come tutto il resto d'italia. Capita spesso di imbattersi in segnali stradali, che non usano il tipo di carattere imposto per legge. Avrò visto almeno 2 o 3 font diversi da quello solito, solo che non mi son preso la briga di scattare qualche foto.
Ecco un autentico sogno nel cassetto per tutti gli amanti della MTB moderna, VINTAGE NO GRAZIE.
Trattasi della Felt di Mario, aggiornata con una forcella molto sexy, la Lefty by Cannondale!
Siccome anche il Papataso ha manifestato interesse nel pedalare coi Turnover nel giro sociale in programma per domenica prossima, eccomi a postare al momento qui sulla mailing-list il percorso previsto. Ho riesumato da un messaggio del Radu risalente allo scorso 12 febbraio il giro dei Monti Berici intitolato dal Papataso Monti Berici ghiacciati.
Ho approfittato per aggiungere all'inizio e alla fine della traccia il trasferimento da via Carrara, Grezzana fino al Bareta di Caldiero, per la bellezza di 168 km. A dire il vero volevo specificare degli ulteriori punti di passaggio, però Google Maps non me lo ha consentito. In ogni caso il giro sociale Turnover dovrebbe essere indicativamente questo:
Visualizzazione ingrandita della mappa
Vediamo ancora se passo in Turnover oggi pomeriggio o mercoledì pomeriggio per ratificarlo esattamente, anche se si parlava della sosta al lago di Fimon. In ogni caso la partenza da Grezzana è per le 7.30, questo vuol dire che saremo in zona Strada della Giara per le 7.45 e da Bareta verso le 8.10-8.15.
Riprendo la news dal sito UDACE Verona, anche se l'avevo già sentita qualche giorno fa.
A partire dal 27 settembre 2010, parte l'obbligo per i ciclisti di indossare giubbino o bretelle catarifrangenti quando circolano nelle ore serali fuori dai centri abitati, quindi solo in ambito extra-urbano, e in tutte le gallerie dove sia loro consentito il transito, anche quando queste si trovino in città.
Tale norma diventa vigente 60 gg dopo l'entrata in vigore della legge 120/2010 del 29 luglio scorso che ha modificato il codice della strada (D.L. n. 285 del 1992).
Cliccate la foto qui sotto per andare alla gallery del 20° Trofeo Benini Auto, la Mediofondo Benini, la Gran Fondo d'Autunno, la Bruno Benini Deus Ex Machina Competitio, tutto quello che volete...
L'Anonimo Turnover scatta parecchie foto nel pregara e nel postgara, dove i momenti di convivialità e divertimento sono stati davvero belli e familiari per tutto il movimento della MTB veronese.
Per il sottoscritto 18° posto nella categoria più numerosa, cioè la Senior, dopo essermi scambiato più volte col mio compagno di squadra Anonimo Turnover.
Gara organizzata sempre molto bene:
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Incroci ben vigilati
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Ristoro di fine gara fornitissimo
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Ottimo risotto e bocconcini vari
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Panino col salame ottimo
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Procedura di partenza sempre un po' caotica, ma secondo consuetudine
Solo il percorso era abbastanza infame nella parte dai Gaspari fino quasi a Case Vecchie, ma la colpa è tutta delle precipitazioni dei giorni scorsi, che hanno reso viscidi i "Sassoni".
Per me, la borraccia persa e recuperata subito mi fa perdere preziosi secondi nei confronti degli altri concorrenti col mio stesso passo, ma grazie ad una discesa su asfalto a manetta verso ristorante "Bella" e una doppia discesa a tutta verso Villa Novare riesco a rientrare su di loro. Un lieve cedimento sul finale di gara, per le gambe ormai con principi di crampi, ma un buon miglioramento rispetto alla mia ultima partecipazione nel 2008.
Domenica prossima tutti i veronesi della MTB sono ad Avesa, per prendere parte alla Mediofondo Benini Auto, conosciuta anche come "Gran Fondo d'autunno di Mountain Bike", stando a quello che recita il volantino.
Quest'anno siamo addirittura arrivati alla ventesima edizione e Bruno Benini, patron e factotum della gara, merita sicuramente il nostro applauso per l'impegno profuso anche quest'anno!
Cercherò anch'io di onorare al meglio la sua gara, vedendo di essere presente ai nastri di partenza.
Ho trovato proprio qualche minuto fa sul blog del Pezzo una foto che lo ritrae all'arrivo dell'Arco Bike 2004, quando io ancora non sapevo cosa fosse la mountain bike, o meglio, quando ancora ignoravo più o meno completamente il movimento agonistico della MTB sia a livello provinciale che nazionale.
In questa foto il bravo Andrea festeggia a modo suo sulla linea del traguardo staccando entrambe le ruote dall'asfalto e volando letteralmente sopra il tappeto di WinningTime. Questa foto mi ha talmente esaltato, che non mi son proprio astenuto dal pubblicarla anch'io!
La divisa indossata è quella di Bike Evolution, quando ancora il brand tecnico principale era Viner ed una sponsorizzazione era proprio la cartolibreria "La Tecnica", roba ormai d'altri tempi.
Sicuramente Andrea, che io conosco e frequento dall'autunno 2007, è un personaggio della MTB veronese. Conosce praticamente tutti ed è conosciuto e ben voluto da tutti (credo!). Concilia qualsiasi cosa ed accadimento della sua vita con la bici e la sua interpretazione ciclistica c'è in ogni secondo della sua giornata, compreso il tormento delle ultime ore, che lo vede "contro" il Conte Savoia sul risultato agonistico di domenica scorsa all'XC di Montorio, una delle gare di casa per Andrea, vista la sua paternità montoriese.
Se il cronometro dà ragione al Conte Savoia, il Papataso reclama la vittoria morale, essendo riuscito a sdoppiarsi a seguito del sorpasso subito nelle concitate fasi iniziali di gara, quando la batteria degli M3/M4 era riuscita a sopravanzare la più nutrita e caotica batteria degli M1/M2 partita un minuto prima.
A mio avviso non si può negare l'evidenza ad Andrea: partiti praticamente alla pari, le doti tecniche del Papataso nel districarsi nei parecchi pezzi tecnici del cross country montoriese sono di un pelo superiori a quelle del Conte Savoia, il quale invece sotto il profilo squisitamente aerobico non ha nulla da invidiare quando c'è da menare sul piano ed in salita. Per me la battaglia è da dichiararsi "vinta" a favore di Andrea, ma se ne guardi bene l'Andrea stesso dal pensare di aver vinto la guerra: domenica lo aspettano alla soglia (della Benini) e saranno corbezzoli amarotici per tutti, se il Conte avrà la gamba che tira ben de drio...
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