Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Stasera son partito alle 18 in punto verso la Chiesa di Alcenago. Prima un po' di vento contro dalla Pergola a Stallavena, poi un bello scroscio d'acqua da Stallavena ad Alcenago, non hanno arrestato la mia folle corsa contro il tempo.
Nè è uscito il nuovo record personale: 21'20"! E' una media dei 22,5 km/h con la parte finale, senza dubbio più impegnativa, considerati circa 150 metri di dislivello ed una pendenza costante tra il 6 e il 10%.
Questa la traccia per chi volesse provarci.
Visualizzazione ingrandita della mappa
Segnalo con piacere l'esauriente cronaca da parte dell'Anonimo Turnover di questa giornata ciclistica, che ha visto il suo culmine nel corso del pomeriggio col campione svizzero Fabian Cancellara lasciare tutti al palo a 50 km dall'arrivo, Boonen compreso.
Per noi del Trio Piocio e l'Anonimo Turnover, ci siamo trovati di buon'ora alla rotonda di Montorio, per fare un po' di MTB, come non facevo da due settimane, cioè dall'ultima gran fondo corsa, la Tre Valli. La giornata non era il massimo, col cielo molto coperto di tanto in tanto pure un po' di gocce, mentre pedalavamo sul versante orientale della Valpantena, ma nulla da pregiudicare una bella sgambata prima sul Torresin a Montorio, poi un Piccolo Stelvio a metà gas ed infine lo scollinamento sul Monte Santa Viola, passando per Erbin e chiusura finale sulle Saponette e col cappuccino al Ciao a Grezzana.
All'Anonimo va il GPM dei Peri Cotti, come lui stesso definisce e descrive molto bene nel suo articolo.
Vai con la ricetta, che ha preparato Elisa stasera... davvero squisita!
VELLUTATA DI SEDANO
Tempo di Preparazione: 15 min.
Tempo di Cottura: 25 min.
Ingredienti per 4 persone
- 8 coste di sedano
- 50 gr di burro
- 50 gr di farina
- 1 tuorlo d'uovo
- 4 cucchiai di panna liquida
- 4 cucchiai di parmigiano grattugiato
- 1 dado
- sale
- pepe
Preparazione
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In una pentola, portate ad ebollizione circa 1 litro d'acqua con una presa di sale e pepe. Scioglietevi il dado, tuffatevi il sedano pulito e lessatelo per circa 20 min. Quindi prelevcatelo con un cucchiaio forato, e frullatelo con qualche cucchiaiata di brodo.
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In una casseruola a parte, fate fondere il burro, stemperatevi la farina e incorporate la panna. Togliete dal fuoco, incorporate anche l'uovo e il parmigiano, mescolando con una frusta.
- Quindi versate la besciamella nel brodo di cottura, aggiungete la passata di sedano mescolate per un paio di min.
Buon appetito!
Oggi il Papataso Fans Club si divide in due gruppi, col primo gruppo impegnato sul tracciato della GF del Durello, mentre il secondo opta per la bici da strada e punta a Passo Fittanze, prendendo un giro davvero largo e badando a fare chilometri, senza voler mai strafare. L'obiettivo conclamato dei partecipanti, in primis il Conte ed il Giando, rimane quello di fare fondo in vista delle future gare marathon ed endurance, per cui conta molto tenere un ritmo medio per parecchio tempo.
A dirla tutta l'idea originale era quella, anche per noi Valpantenesi, di andare in zona Valdalpone per pedalare la GF del Durello, ma venerdì sera il Conte lancia l'idea del tortino e scombussola i piani sia del Marcante che dell'Orlando, così ci ritroviamo a Ponte Catena alle ore 9.00 tutti in bici da strada.
Presenti all'appuntamento il Conte Savoia, il Marcante, il Giando e Damiano. L'Orlando, a venerdì sera fermamente intenzionato ad andare a provare il Durello, rinuncia alla trasferta in Valdalpone per il mal di schiena e ripiega sulla bici da strada, facendosi trovare in leggero ritardo a Ponte Catena e rincorrendoci per tutta la Valpolicella. Alle 9.00 a Ponte Catena c'è anche il tempo di salutare il Mario Claps in sella alla sua Felt 29", mentre l'Anonimo abdica definitivamente, comunicando via SMS che "la foreta stamatina l'ha vinto".
Se ne vanno pertanto Parona, Pedemonte, San Pietro Incariano e a Sant'Ambrogio, svoltiamo a destra prendendo la salita verso Monte. Dopo circa 3 km veniamo raggiunti dalla telefonata dell'Orlando, che sta rinvenendo su di noi ed accusa un ritardo proprio di 3 km, ma grazie ad una sua notevole media ci raggiungerà poco sopra l'abitato di Mazzurega. Per il sottoscritto la salita da Sant'Ambrogio fino a Mazzurega passando in fianco a Monte è una novità assoluta - fino ad ora ero sempre salito dai tornanti sotto Mazzurega - che merita davvero di essere pedalata e, a parte il dente iniziale probabilmente al 10%, poi l'ascesa è assolutamente gradevole e si potrebbe quasi quasi azzardare la padella col 50.
Sfiliamo il passo del Paroletto, poi Breonio ed arriviamo a Fosse sempre con un ritmo assolutamente alla "volemose bene", con un ritmo equivalente per tutti e cinque.
Il Giando riempie l'ennesima borraccia all'Ombra delle Fosse e poi giù a Barozze in direzione Erbezzo. Il Paolo suggerisce però subito un'altra novità assoluta, cioè la variante di Vallene fino a Stifa e noi lo assecondiamo subito, mentre lui - ci parte col racconto di alcune sue vicissitudini universitarie in quel di Padova. La scollinata, sostanzialmente un cappio, se si guarda in pianta la traccia GPS, ci regala 90 metri di dislivello "sora el conto".
Se ne va così Selvavecchia, superiamo continuamente altri ciclisti, ma noi quasi ad Erbezzo mettiamo la freccia a sinistra in direzione Passo Fittanze, dove ci aspetta l'obiettivo di giornata, cioé el "tortin".
Era da ottobre che io nutrivo profonda invidia per il Conte Savoia, l'Orlando e la mia sagoma cartonata, quando se ne erano andati in quota a mangiare l'eccellente tortino che si trova solo alle Fittanze. Così si salgono i 7 km, con un ritmo costante tra 150 e i 158 bpm, solo che ai mille metri, Radio Corsa grida a tutti "1000 metri al tortino" e si passa subito a salire ai 20 e poi a 28 km/h poco prima della baita del passo, col Conte Savoia avanti si e no di una bici rispetto al sottoscritto. Quasi in cima la neve ai lati della strada è ormai sciolta tutta, ma ci fa un po' sentire i Cassani della situazione, in ricognizione sui grandi passi del prossimo Giro d'Italia.
Entriamo immediatamente per controllare nella merendiera la presenza degli strameritati tortini, ma purtroppo scopriamo che se ne sono già andati e ci sono solo crostate artigianali, che blocchiamo immediatamente prima che entri qualche altro avventore.
La proprietaria ci fa sapere che prima è passato un motociclista, che li ha comprati tutti e se li è portati a casa, lasciandoci con la bocca asciutta. Poco male: le fette di crostata erano altrettanto buone, che abbiamo accompagnato chi con cappuccino, chi con la cochetta.
Dopo un'abbondante quarto d'ora di pausa, saliamo subito in sella e ci buttiamo in discesa col Paolo Orlandi a pennellare perfette traiettorie, mentre il Marcante, che sarei io, si scambia ogni tanto in testa al gruppetto e mena con grande soddisfazione il 50/11 fino quasi a Bellori. Arriviamo a Marzana in 40 minuti scarsi, sempre belli allegri e facendo pure i Ganassa da Bellori in poi, risucchiando qualche gruppetto di ciclisti, più o meno come alla Avesani a settembre.
Alla fine del giro portiamo a casa, noi Valpantenesi, 96 km ad una media di poco superiore ai 25 km/h, un dislivello di 1600 metri, ma quello che è sicuramente più importante è che dell'uscita di quasi 4 ore, ho fatto solo 4 minuti fuori soglia, che è davvero un record per un'uscita coi Ganassa del Papataso Fans Club.
Oggi ci siamo davvero VOLUTI BENE, quale miglior allenamento come il lungo di oggi?
Anche da parte mia un grosso augurio di pronta guarigione a Davide Arduini, del Team Princycles, ultimamente sempre presente col Papataso Fans Club nelle uscite sia in MTB che in BDC, tra l'altro anche suo il record di giornata sulla Peri-Fosse, sabato scorso.
(ringrazio sempre l'Anonimo Turnover per la foto)
Sarà stato l'effetto della nuova fotocamera, ma l'Anonimo merita sicuramente il titolo di fotoreporter più in giornata martedì scorso a Negrar, nel seguire la manifestazione ciclistica.
Questa la lunga lista di link per accedere al suo materiale:
Senza dubbio i miei complimenti ancora una volta all'Anonimo per lo sforzo profuso. Certo che saltare il risotto al tastasal preparato da quelli di Isola della Scala, per non perdersi ulteriori foto, gli è valso una cottura finale sulla salita verso Fiamene, ma per il ciclismo questo ed altro...
Riporto integralmente il comunicato ufficiale dal sito del Palio del Recioto dell'esito della 49esima edizione della gara, anche quest'anno valida come prova internazionale di Coppa del Mondo UCI Under 23.
Il Palio del Recioto numero 49 parla straniero: ad accendere la miccia, lungo la quarta scalata è stato il polacco Rafal Majka, sua la progressione che ha sgretolato il gruppo mentre a dominare il finale ci ha pensato lo sloveno Blaz Furdi. Questo l'epilogo di un Palio del Recioto che ha mosso le
prime pedalate sotto uno scroscio di applausi e ha regalato azioni spettacolari a ripetizione; infinita la lista degli attacchi che hanno prodotto la più classica delle selezioni da dietro. Una settantina le unità che componevano così il gruppo all'inizio dell'ultima e decisiva scalata alla salita di Fane: un plotone di altissima qualità, messo a dura prova dalle accelerazioni di Rafal Majka (Petroli Firenze) sulla cui scia riescono a riportarsi in 14: il primo a chiudere lo strappo è il giovane Francesco Bongiorno (Futura) che raggiunge il fuggitivo proprio in vista dell'ultimo Gpm di giornata. Alla spicciolata rientrano sulla testa anche Nicola Dal Santo (Mantovani), Enrico Battaglin e Marco Canola (Zalf), Tomas Alberio e Angelo Pagani (Trevigiani), Blaz Furdi (Slovenia), Luke Rowe e Erick Rowsell (Gran Bretagna), Alessio Taliani (Hopplà), Daniele Dall'Oste (Palazzago), Alessio Marchetti (Casati),Omar Lombardi (Lucchini) e Andrea Di Corrado (Bergamasca). Ai meno cinque dal traguardo è proprio quest'ultimo a rilanciare l'azione in compagnia di Alessio Marchetti; i due tentano così di staccare gli ex compagni di avventura ma la loro azione stenta a prendere il largo. Di Corrado tenta così l'assolo ma su di lui si riporta ben presto lo sloveno Furdi che lo stacca e si invola tutto solo in prossimità del cartello dei meno tre chilometri all'arrivo.
Nell'ultimo chilometro il gruppetto di testa torna a ricompattarsi mischiando ancora una volta i giochi per la vittoria finale: sul rettifilo d'arrivo è volata a ranghi ristretti dominata dal testa a testa tra Battaglin e Furdi. Ad avere la meglio è lo sloveno, già vincitore in stagione di una tappa al Giro dell'Istria e piazzato tra i primi dieci anche nelle internazionali di Pasqua corse a Col S. Martino e a Villa di Cordignano.
Sulla volata che relega al terzo posto un generosissimo Tomas Alberio cala dunque il sipario dell'ultima edizione del primo mezzo secolo del Palio del Recioto celebrata in una splendida giornata di sole sotto lo sguardo di decine di migliaia di tifosi che hanno assiepato l'intero circuito percorso dagli atleti.
Dopo il traguardo immensa la soddisfazione del vincitore "Dopo due piazzamenti finalmente è arrivata la vittoria: nel finale sapevo di poter vincere" ha affermato lo sloveno prima della premiazione sul palco "Ho cercato di giocarmi bene le mie carte, ho affrontato in testa l'ultima curva e non mi sono più voltato". Qualche riga di rammarico per Battaglin e Alberio: il vicentino della Zalf, al rientro dopo il brutto infortunio alla Piccola San Remo si è detto "Soddisfatto perchè ho recuperato in pieno dalle botte; non credevo di poter essere competitivo già oggi. Arrivare ad un passo dal successo in una gara come questa, però, brucia sempre." Generosa anche la gara di Alberio, che ha provato a rendere dura una corsa filata via ad una media record "Ho fatto del mio meglio, forse ho esagerato spendendo troppo nel finale ma quando si pedala così vuol dire che la condizione c'è" ha raccontato il veronese giunto ad un soffio dal sogno di riportare un atleta di casa sul gradino più alto del podio.
Enorme la soddisfazione per una manifestazione riuscitissima da parte del presidente di Grandi Eventi Valpolicella, Stefano Bonfioli "Oggi Negrar ha vissuto una grande giornata di sport e spettacolo: vedere tutto questo pubblico sul percorso riempie il cuore; gli sforzi che abbiamo profuso nel corso degli ultimi mesi sono serviti e il Palio del Recioto si è confermato una competizione di assoluto valore. Anche il percorso, su cui si è fatto un gran parlare, ha superato l'esame regalandoci una gara ricca di spunti che credo abbia premiato i migliori del gruppo".
Ordine d'arrivo:
- 1° Blaz Furdi (Slovenia) che compie i 133 km in 3h21'06" alla media dei 39.682 km/h
- 2° Enrico Battaglin (Zalf Desirèe Fior)
- 3° Tomas Alberio (Trevigiani Dynamon Bottoli)
- 4° Luke Rowe (Gran Bretagna)
- 5° Nicola Dal Santo (Mantovani Cicli Fontana)
- 6° Daniele dall'Oste (Palazzago)
- 7° Marco Canola (Zalf Desirèe Fior)
- 8° Omar Lombardi (Lucchini Unidelta)
- 9° Rafal Majka (Petroli Firenze)
- 10° Angelo Pagani (Trevigiani Dynamon Bottoli)
Iscritti: 184 Partiti: 172 Arrivati: 66
Arriva la smentita della striscia ANSA battuta un quarto d'ora fa, grazie alla precisazione dell'Orlando Furioso.
Questo il suo commento:
"Notevoli imprecisioni a riguardo della Peri-Fosse probabilmente dovuti al fatto che lo scrivente (della striscia ANSA, ndr), mentre i primi arrivavano a Fosse, era ancora immerso nella boscaglia con visibilità solo sulla Val d'Adige.
Il primo ad arrivare è stato Davide, seguito a un minuto da Benito e dopo un altro minuto dai vari individui indicati nel dispaccio. Per di più, Davide è risalito da dietro in maniera piuttosto perentoria, partendo probabilmente in ritardo rispetto agli altri, per cui, per lui il tempo è sicuramente sotto i 40 minuti".
Grazie, Paolo, per la precisazione.
Intanto cuccatevi qui la gallery su Picasa con tutte le foto fatte dall'Anonimo Turnover.
clicca la foto per accedere alla gallery dell'Anonimo
Oggi il Papataso Fans Club, mancante del suo idolo, effettua un giro da fogo a media da gran fondo, allenante a buso. Sempre davanti a tirare a volte il Conte, altre il Paolo, il Marcante, altre ancora l'Anonimo o Benito. Visti davanti anche Walter e Davide.
Le danze cominciano sul Flover, dove il Conte si invola, ma sono Benito e il Marcante a rintuzzare subito e la volata va incredibilmente al Marcante, che non va mai sotto i 30 km/h per tutta la salita, tanto che in tanti lo hanno scambiato per il Bosca.
Velocità sempre bella alta da Eurostar Turnover fino a Torri del Benaco, dove siamo sfilati dal Tonno e dalla ISOSistem, che stanno invece puntando diritti in direzione Torbole.
La salita da Torri verso il Bivio per San Zeno di Montagna è fatta in crescendo e viene chiusa in 22'30" col Savoia primo e gli altri tutti a qualche secondo. Pausa brioches a Castion dove tutti si rifocillano. Trasferimento in Valdadige con cambi regolari e attacco della Peri-Fosse coi soliti Ganassa subito a tirare la corda.
I primi come il Conte e l'Orlando, Davide e Walter chiudono in 42', gli ultimi in 45', cioè il sottoscritto ed Alberto.
Presenti anche Alberto direttamente da Colognola, per lui i chilometri saranno almeno 150, presente anche Franceschino Signorini ed il buon Pedron che ha sofferto parecchio il Flover e la Torri-Bivio, tanto da staccarsi, anche se fa a tempo a ricongiungersi al bar di Castion dove ci siamo fermati per la "pausa brioches".
I due Franceschi tornano a casa da Verona, dopo averci salutati alle Zuanne, mentre Alberto inanella con noi la Peri-Fosse. Erano al debutto sulla Peri-Fosse sia Walter che Davide Arduini e per loro il loro primo marchio di fuoco è molto interessante, con un tempo di poco superiore ai 42'. Sul blog dell'Anonimo Turnover puntuali come non mai le sue numerose foto ed il suo articolo, oggi reporter di giornata e che stacca un 43'29" a soli 19" dal suo personale, nonostante gli 80 km nelle gambe all'attacco della salita. Io chiudo invece in 45'40", che è davvero un gran tempo, considerato che ero partito assolutamente piano e che non mi ero mai posto il problema di fare il tempo.
Alla fine della fiera, ne è uscita un'uscita a dir poco allenantissima, dove la media finale per noi valpantenesi è sui 28,5 km/h e con un totale di circa 112 km pedalati.
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