Oggi il Papataso Fans Club si divide in due gruppi, col primo gruppo impegnato sul tracciato della GF del Durello, mentre il secondo opta per la bici da strada e punta a Passo Fittanze, prendendo un giro davvero largo e badando a fare chilometri, senza voler mai strafare. L'obiettivo conclamato dei partecipanti, in primis il Conte ed il Giando, rimane quello di fare fondo in vista delle future gare marathon ed endurance, per cui conta molto tenere un ritmo medio per parecchio tempo.
A dirla tutta l'idea originale era quella, anche per noi Valpantenesi, di andare in zona Valdalpone per pedalare la GF del Durello, ma venerdì sera il Conte lancia l'idea del tortino e scombussola i piani sia del Marcante che dell'Orlando, così ci ritroviamo a Ponte Catena alle ore 9.00 tutti in bici da strada.
Presenti all'appuntamento il Conte Savoia, il Marcante, il Giando e Damiano. L'Orlando, a venerdì sera fermamente intenzionato ad andare a provare il Durello, rinuncia alla trasferta in Valdalpone per il mal di schiena e ripiega sulla bici da strada, facendosi trovare in leggero ritardo a Ponte Catena e rincorrendoci per tutta la Valpolicella. Alle 9.00 a Ponte Catena c'è anche il tempo di salutare il Mario Claps in sella alla sua Felt 29", mentre l'Anonimo abdica definitivamente, comunicando via SMS che "la foreta stamatina l'ha vinto".
Se ne vanno pertanto Parona, Pedemonte, San Pietro Incariano e a Sant'Ambrogio, svoltiamo a destra prendendo la salita verso Monte. Dopo circa 3 km veniamo raggiunti dalla telefonata dell'Orlando, che sta rinvenendo su di noi ed accusa un ritardo proprio di 3 km, ma grazie ad una sua notevole media ci raggiungerà poco sopra l'abitato di Mazzurega. Per il sottoscritto la salita da Sant'Ambrogio fino a Mazzurega passando in fianco a Monte è una novità assoluta - fino ad ora ero sempre salito dai tornanti sotto Mazzurega - che merita davvero di essere pedalata e, a parte il dente iniziale probabilmente al 10%, poi l'ascesa è assolutamente gradevole e si potrebbe quasi quasi azzardare la padella col 50.
Sfiliamo il passo del Paroletto, poi Breonio ed arriviamo a Fosse sempre con un ritmo assolutamente alla "volemose bene", con un ritmo equivalente per tutti e cinque.
Il Giando riempie l'ennesima borraccia all'Ombra delle Fosse e poi giù a Barozze in direzione Erbezzo. Il Paolo suggerisce però subito un'altra novità assoluta, cioè la variante di Vallene fino a Stifa e noi lo assecondiamo subito, mentre lui - ci parte col racconto di alcune sue vicissitudini universitarie in quel di Padova. La scollinata, sostanzialmente un cappio, se si guarda in pianta la traccia GPS, ci regala 90 metri di dislivello "sora el conto".
Se ne va così Selvavecchia, superiamo continuamente altri ciclisti, ma noi quasi ad Erbezzo mettiamo la freccia a sinistra in direzione Passo Fittanze, dove ci aspetta l'obiettivo di giornata, cioé el "tortin".
Era da ottobre che io nutrivo profonda invidia per il Conte Savoia, l'Orlando e la mia sagoma cartonata, quando se ne erano andati in quota a mangiare l'eccellente tortino che si trova solo alle Fittanze. Così si salgono i 7 km, con un ritmo costante tra 150 e i 158 bpm, solo che ai mille metri, Radio Corsa grida a tutti "1000 metri al tortino" e si passa subito a salire ai 20 e poi a 28 km/h poco prima della baita del passo, col Conte Savoia avanti si e no di una bici rispetto al sottoscritto. Quasi in cima la neve ai lati della strada è ormai sciolta tutta, ma ci fa un po' sentire i Cassani della situazione, in ricognizione sui grandi passi del prossimo Giro d'Italia.
Entriamo immediatamente per controllare nella merendiera la presenza degli strameritati tortini, ma purtroppo scopriamo che se ne sono già andati e ci sono solo crostate artigianali, che blocchiamo immediatamente prima che entri qualche altro avventore.
La proprietaria ci fa sapere che prima è passato un motociclista, che li ha comprati tutti e se li è portati a casa, lasciandoci con la bocca asciutta. Poco male: le fette di crostata erano altrettanto buone, che abbiamo accompagnato chi con cappuccino, chi con la cochetta.
Dopo un'abbondante quarto d'ora di pausa, saliamo subito in sella e ci buttiamo in discesa col Paolo Orlandi a pennellare perfette traiettorie, mentre il Marcante, che sarei io, si scambia ogni tanto in testa al gruppetto e mena con grande soddisfazione il 50/11 fino quasi a Bellori. Arriviamo a Marzana in 40 minuti scarsi, sempre belli allegri e facendo pure i Ganassa da Bellori in poi, risucchiando qualche gruppetto di ciclisti, più o meno come alla Avesani a settembre.
Alla fine del giro portiamo a casa, noi Valpantenesi, 96 km ad una media di poco superiore ai 25 km/h, un dislivello di 1600 metri, ma quello che è sicuramente più importante è che dell'uscita di quasi 4 ore, ho fatto solo 4 minuti fuori soglia, che è davvero un record per un'uscita coi Ganassa del Papataso Fans Club.
Oggi ci siamo davvero VOLUTI BENE, quale miglior allenamento come il lungo di oggi?