Dopo Prato Piazza è la volta di buttarsi verso Carbonin (Dolomiti Superbike 2012)... di Marco Tenuti
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In effetti, è un vero miracolo che i moderni sistemi pedagogici non siano ancora giunti a soffocare la sacrosanta curiosità umana; perché essa è una piccola, delicata pianticella...che ha soprattutto bisogno di libertà; senza questa, va sicuramente verso la rovina e la più completa distruzione.
Di Marco Tenuti (del 04/01/2010 @ 12:19:16, in MTB, linkato 971 volte)
Il parco macchine visto alla GF del Pandoro era davvero degno di nota, vuoi perché la stagione precedente è già finita da un pezzo e quindi non pochi sono gli atleti che si sono già equipaggiati di un mezzo 2010, vuoi perché la disponibilità economica dei biker della GF del Pandoro è sempre molto elevata.
Nonostante i partecipanti provenissero da team veronesi associati a negozi legati a determinati brand, e pertanto fosse naturale vedere in mostra determinati marchi e bici, piuttosto che altri, segnaliamo pertanto la tendenza più vigorosa di tutte, cioè quella del popolo dei 29ers.
Questi i numeri pertanto:
bici da 29" (Niner): 4!
bici rigide: 5
Una Sants con reggisella integrato
ben tre Cannondale con Lefty (di cui due Flash 2010!)
Ovviamente i numeri sono assolutamente imprecisi e tutti da verificare, perché mi son semplicemente basato guardando rapidamente le foto delle varie gallery collezionate in tutti questi giorni, quindi va da sè che le cifre di cui sopra sono assolutamente da rivedere al rialzo.
Di Marco Tenuti (del 05/01/2010 @ 14:20:34, in MTB, linkato 940 volte)
Sarà che l'ago della bilancia un paio di giorni fa mi ha tirato un brutto scherzo o sarà che dopo una settimana abbondante di uscite relativamente corte come chilometraggio non mi ha proprio rimesso in carreggiata, ma oggi ho deciso che era il primo giorno in cui cominciare a fare sul serio con la bici.
Pertanto ho deciso di aggregarmi al gruppo di giornata - i Pezzo Brothers e l'Orlandi - con appuntamento ore 9.30 alle Casette di Marcellise per un'uscita del tipo "Sporchemose manco che se pol".
Mio obiettivo di giornata era quello di mulinare il più possibile, cercando però di non spingere mai duro e devo dire che in questo ci sono assolutamente riuscito. Su alcune salite son rimasto spesso da solo, su altre invece era l'Orlando a scortarmi fino alla cima, ma più che i chili di troppo quel che stenta ad arrivare è la voglia di far fatica e di soffrire, ma son sicuro che presto arriverà anche questo.
Sicuramente la cosa che ho penato più di tutte è stato il freddo, non il freddo in generale, ma il freddo ai piedi. I pedali della MTB non aiutano certo la circolazione sanguigna per uno come il sottoscritto che soffre praticamente sempre il freddo ai piedi da settembre ad aprile.
Già lungo la salita dei cancelli, verso Maternigo, i miei piedi erano congelati e non c'era verso di muovere le dita. La successiva discesa per la via Cara non migliorava affatto la temperatura periferica.
Come se non bastasse già ormai alle 4 Strade mi compariva il fantasma della Fame, cioè quella bellissima sensazione di quando le energie nel sangue sono completamente finite ed il corpo va in recovery, cioè cerca di mettere in moto il processo metabolizzante dei grassi, cosa che era da un bel po' che non provava a fare.
Era da mesi e mesi che non sentivo questa senzazione. La carne del churrasco brasiliano, il cordero patagonico ed il Bife de chorizo avevano completamente rimosso questo meccanismo del corpo umano. La cosa divertente è mancavano ancora parecchi chilometri per arrivare a casa!
Nel pezzo da Casette fino alla Mattarana ho cercato di sfruttare la scia dell'Anonimo Turnover, solo che lui preferiva di gran lunga una ciacola. Quando mi affiancavo a lui, gli avrò chiesto di ripetere almeno 4-5 volte le cose che andava dicendo, solo che io avevo l'apparato uditivo già in standby.
Da Mattarana fino a Ponte Florio abbassavo leggermente la velocità e un certo equilibrio lo avevo trovato e mi avrebbe consentito di arrivare a casa. Solo che alle Campagnole di Novaglie mi supera nientepopò di meno che uno in divisa Lampre con bici Wilier da strada il quale mi saluta pure. Noto un riccio biondo uscire da dietro il casco, alché ho pensato di avere le visioni mistiche del ciclismo o che si trattasse del Damianetto dal Cerro.
Un'iniezione di adrenalina mi rivitalizza, accelera di brutto il metabolismo dei grassi e tengo Damiano sempre a vista a 50 metri per quasi tutta la Strada della Giara. All'altezza di via Segorte, però lascio Damiano all'esecuzione della sua ripetuta - probabilmente su una versione allargata del circuito notturno di Novaglie, visto che io l'ho beccato che veniva giù proprio dal discesone di Novaglie - ed io svolto a destra per la strada interna. Gli ultimi 3 km sono, non dico proprio una via crucis, ma quasi.
Solo un massaggio ai piedi per almeno 10 minuti ripristina prima la circolazione sanguigna e poi finalmente si sentono i "diaoletti", poi un eccellente risottino alle verdure e prosciutto Praga della Cicci fanno spegnere le spie della riserva ed infine un bel bagno caldo mi rimettono quasi in perfetta forma.
Diciamo che questi 70 km abbondanti e quasi mille metri di dislivello ci volevano proprio per ritornare a pensare di essere un ciclista amatore. La bilancia, inoltre, mi ha fatto tornare il volto sereno, segnando una cifra di poco inferiore a 70 kg. Il Conte Savoia mi contesterà che non ci si pesa a fine giro bici, ma anche l'altro giorno mi ero pesato in simili condizioni, quindi, caro Conte, lasciaci gioire così. Ce la posso fare.
Di Marco Tenuti (del 05/01/2010 @ 17:39:08, in MTB, linkato 1023 volte)
L'Anonimo Turnover, al secolo il mio coetaneo Michele Pezzo, registra pure un video dell'uscita di oggi. Peccato che sia di bassa qualità, comunque a vedere queste immagini tutti sembrano girare molto agili, insomma dei veri prof ad inizio della stagione...
Qualche problema del modulo di iscrizione non mi vedeva assegnato ad alcuna provincia o regione, mentre dopo la mia segnalazione, sono stato associato correttamente nella provincia di residenza.
Questa la lista dei veronesi ad un mese di apertura delle iscrizioni:
Incredibile il numero di partecipanti già iscritti alla DSB del team Hellas Monteforte, cioè il team organizzatore della Divinus Bike. Allo stato attuale:
Hellas Monteforte: 15
MTB Villafranca: 6
Thunder Bike: 5
Team Strazzer: 5
Cicli Tagliaro: 3
MTB Golosine: 3
Tenax: 2
Ciclo Club San Bonifacio: 2
Bussola: 2
Ancora fermi al palo tutti gli altri team con un'iscrizione singola, cioè Turnover, Focus Italia, Bussola, Paola Pezzo e altri ancora.
Impressionante infine il numero totale di partecipanti già iscritti che sfiora le 1500 unità dopo il solo mese di dicembre.
Premetto subito che non è uno scontro tra titani o l'ennesima diatriba su quale sia il migliore tra i due, perché un'analisi imparziale o meglio un'analisi super partes è quasi impossibile da trovare.
Meglio allora fare quello che ha fatto l'americano MacWorld, rivista statiunitense per eccellenza per il Mac, ovviamente trattasi di rivista chiaramente schierata, ma che ha cercato di mettere a confronto alcune delle novità introdotte negli ultimi aggiornamenti dei due rivali storici dei sistemi operativi, ossia Snow Leopard (10.6) e Windows 7.
Che il Mac sia sempre stato quello a dare il "la" da sopra, è risaputo da tutti, ma tante cose su cui Windows ha cercato di differenziarsi ed autodeterminarsi, spesso sono diventate uno standard de facto, che in qualche modo è stato travasato anche dentro il Mac.
Vi lascio pertanto alla recensione in inglese fatta da MacWorld, Snow Leopard versus Windows 7, firmata da Nick Mediati di PC World.
Di Marco Tenuti (del 08/01/2010 @ 09:32:24, in iPhone, linkato 2372 volte)
Ora non so quanta gente se lo comprerà dopo aver visto questo video, ma se non sapete come fare a passare i pomeriggi, prendete in considerazione l'idea che con l'iPhone potete guidare anche un elicottero, oltre che fare caffé e toast.
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