Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
L'articolo è tratto da Ghelafemo.it, dove ho postato in origine questo articolo...
Visto che el Righe el ma stigà non poco con le so manie biciclettare, adesso devo proprio dire de averlo accontentado, dopo la mia prima partecipassione alla gloriosa Lessinia Legend. No so se lo savei, ma se se podea iscrivere alla gara corta da 35 km e alla gara lunga da 60 km. E a quala se saralo iscritto il debuttante Marcante? Ma no ghe dubbi: alla 60 km! Da cala ia, ghe la femo tutta fin in fondo, ve par?
Devo dir che le sta' un'esperiensa a dir poco emosionante, parchè la prima gara l'è pur sempre la prima gara e no te se proprio a cossa te ve incontro finchè no te le fata. Devo dir però che me son preparà adeguatamente per l'evento e pertanto no ghe sta sorprese particolari. Quindi l'è come al solito una faccenda mentale, l'è proprio una question de farghela e basta!
Come più de qualcuno sa zà, ho deciso subito de aggiornar la bicicletta, passando ad uno dei migliori mezzi in circolazione: e lassa che el can el scurla la coa! Ho catà 'na bicicletta mericana mesa usa, che la pesarà si e no come un restel e una forca sula spala, ma de quele che solo a guardarla la va su dale Costeole o da Salvalaio sensa pedalar, altro che Gigliole o Leonarde. Molto bene, Floyd!
Passando alla strategia di gara, el primo dubbio l'era quel de quale ritmo de gara autoimporme, visto che a diffarenza dele altre olte ò lassà a casa telefoni, telefonini, GPS, sacramenti digitali, tracking, ciclocomputerini, cardiofrequenzimetri e altri strumenti satanici. Qua ho dito: devo viaggiar leggero e cossì ho fatto. El Righe el ma inculcà ormai sta moda del milligrammo e quindi adesso ogni roba che sulla bici la pesa manco de quell'altra, o se mette quela più leggera o se la elimina del tutto. Quindi carbonio de qua, carbonio de là, leghe leggere, panse eliminate, onge curte, barette frachè e anca poca roba da magnar, sennò la appesantisse lo stomego e tutto el resto.
Dopo, quando ho visto de catarme in mezo - anzi quasi in coa del gruppo - a una manega di quasi domila persone, che bada molto alla forma e poco alla sostanza, ho pensado che era giunta l'ora de tirar fora gli attributi e farghe vedere applicati gli insegnamenti dell'Uragano Andrew.
E così, partendo approssimativamente dalla posizione 1500esima dopo esserme sistemado adeguatamente nelle griglie di partensa, ho comissiado a risalire la china, soprattutto sulle pontarette e pontare mediodifficili, passando ia gente su gente una dopo l'altra. E continuavo a domandarme tra de mi: qua ghe calcossa che no quadra! O son mi che non sto funsionando mia giusto - e tiro un cioco da un momento all'altro - o qua ghe una manega de gente bona solo de nar in discesa. E difatti alla prima discesa seria i à comissia a superarme da tutti i cantoni e si che a nar in zò ghe no abastanza del coraio, ma evidentemente ho ben pensado che no l'era el caso de risciarse massa, con tutto quel paltan e quei prengoli beli moji che gh'era ovunque par tutta la Lessinia. E vuto vedere che ho visto a lato dele mulattiere ambulanse, barellieri, gambe rote, gente incricà? Ho visto parfin gente che me supera e dopo tri metri, far un rugolon cossi longo da arivar in fondo ala rosta de rissi de maroni de l'ultimo autunno... uuuuuuu che dolor!!!
Va ben, segno della croce, sperem che no la me capita a mi, prudensa, e avanti! E cossì no vedevo l'ora che arrivesse la salita dove podea dir la mia. Vuto che però dopo una bona metà del percorso sbuso la rua de drio? Lì devo dir che ma ciapà un attimo de sconforto, come quando te ciapi una suconà che te lassà intontio par una bona vintina de secondi. Sa fao? Vao avanti e spaco tuto o me ritiro? E no! Pian coi sassi!
Tiro fora la bomboletta magica del Fast par le gomme tubeless e ghe fracco rento el coperton la mousse bianca: rua come nova! Avanti de novo a tutta! L'attimo de sconforto sparisce all'istante e vado subito a riposizionarmi lungo el percorso. E curvette, scaissagne, sentieretti, giaretta, spinare, siresari, piere e alè... ghe ne manca ancora alla fine! Gente che tira de longo, gente che tira indrio, gente che gà i sgranfi... speremo de arivar ala croce soto Castagnè... lì ne aspetta el ristoro! Me parea de esser arivà al Bengodi: banane, fruta seca, biscottini, prugnette, albicocche, succhetti, aranciate... sensa tanti dubbi, me son infilà un po' de roba in boca e un poca nele scarsele e via de novo con la bocca tutta impastada de biscotti zò fin a Marcellise!
L'ultima pontara l'è sta quella pì dura, parchè ormai i sgranfi i comissiava a farse sentir anche sul mio ormai esile corpicino - per gli amici della dieta ormai sono stabilmente sotto quota 70 kg - Comunque no me son certo perso d'animo e ho urtà su la bici a piè par sento metri, fin all'ultimo cucussolo. Vedevo che mi andavo più forte a piè de quei che andava su pedalando e quindi apena arivado in sima alla pontaretta sora le Ferrasse, son tornado in sella e go ditto arrivederci a tutti. Gli ultimi 4 km de asfalto puro ho deciso che l'era ora de sparar le ultime cartucce. Ho sgranado tutte le corone della bicicletta e l'ho fatta A TUTTA. Par fortuna che no g'avea el computerin, parchè el se sarea brusà all'istante. Sulla spianà della Mattarana, ghe no passa ià almeno una trentina, forse quaranta. All'entrata in caserma ià quasi ciapà paura, parchè i ma scambiado quasi per Lance Armstrong in configurazione crono.
Comunque alla fine della Via Crucis, sono arrivado 966esimo dei 1561, che iè ste boni de finir quela da 60 km. Questo vol dir che ho lassà de drio piassè de sinquesento persone, più tutti quei che no ghe la fata ad arrivar alla quattordicesima stazione, quindi come debutto direa che va ben così e el me personal trainer Righe el pol esser fiero del suo allievo votato al Cross Country e Marathon. L'è anca vera che ghe ne arivè mille prima de mi, ma ghe ne riparlemo alla prossima edizione...
Adesso però (el me trainer) la zà tacà a rognar par via dei peli sule gambe e gò zà ditto che se aggiornemo alla Peri-Fosse...
Invesse: podaressimo però tirarghe un belo scherso e, sensa che lu el sappia gnente, farlo iscrivere alla Gran Fondo Cunego, par vedere se el ghe le fa anca lu o no. No go alcun dubbio sulle sue capacità, ma me piasarea nar lungo il percorso della Cunego, magari dopo el nono tornante della Peri-Fosse e darghe una pacca sula schena e dirghe: "Vai Floyd, staolta toca a ti!!!!" o ovviamente un bell'urton da pararlo avanti na diesina de metri.
Quindi amici, preparive ben par la Peri-Fosse 2007, parchè staolta cavemo sù l'asfalto!
Sul sito ufficiale, fino ad oggi martedì 4 settembre, il video non era ancora disponibile, ma gli autori lo hanno già caricato su YouTube. Purtroppo non mi si vede in alcun frame, se non in lontananza alla partenza:
Clicca qui per il video dell'XC MTB Santa Viola 2007
Ghosts - The world is outside
Where'd your sense of adventure go? You sit at home, with dinner on a tray, The world is outside.
Do you remember how it used to be, At 17, I've never been the same, Forgot my lies.
She said, we could do anything, we can do anything, Oh oh oh oh, Open your eyes; the world is outside your door, Oh oh oh, Don't tell me your story if you don't have one.
The last Monday in January, Is apparently the worst day of the year, Maybe they're right,
I don't even know what day it is, I'm tired of this, wish we were kids again, With time on our side,
She said, we could do anything, we can do anything, Oh oh oh oh, Open your eyes; the world is outside your door, Oh oh oh, You're kidding yourself 'cos everything else is old. Oh oh oh oh, Open your eyes; the world is outside your door, Oh oh oh, Don't tell me your story if you don't have one.
Oh oh oh oh, Open your eyes; the world is outside your door, Oh oh oh, You're kidding yourself 'cos everything else is old. Oh oh oh oh, You're taking your time; the world is outside your door, Oh oh oh, Don't tell me your story if you don't have one
Stamattina sono andato in missione sul percorso della Custoza Bike, allo scopo di effettuare la ricognizione utile alla gara.
Ho avuto qualche difficoltà a capire dov'era l'inizio di gara, ma dopo un po' e anche grazie all'aiuto telefonico di Baz, ho intrapreso la giusta strada ed ho percorso il primo giro ad una media che mi ha quasi sorpreso, cioè i 19,8 km/h.
Nella seconda parte del percorso, cioè il secondo giro, mi sono imbattuto in Stefano Festa, forte biker in forza alla Gianbenini Maddiline di Verona, col quale ho chiaccherato per tutti i rimanenti 20 km. La media finale è stata di 18,6 km/h.
Davvero bel percorso, con qualche passaggio tecnico: per fortuna non c'è niente di impegnativo se non qualche rampa di tanto in tantoĀ per ricordarci che siamo in gara e non in una scampagnata fuori porta.
Ottimo piazzamento del Marcante oggi domenica 9 settembre alla sua prima volta della Custoza Bike. Partiva dalla seconda griglia e andava subito a collocarsi bene nel gruppone col quale percorreva i primi 5 km su asfalto molto veloce a velocità impensabili per la MTB, con punte ai 60 km/h. "Ho pensato che la migliore strategia fosse quella di non perdere il contatto coi più veloci della mia griglia e così ho pensato di forzare subito la mano in partenza", commenta così il biker di Quinto. A circa metà della prima parte, viene però spinto a terra da un altro concorrente che cerca di farsi largo in maniera poco regolamentare, ma il Marcante non demorde, si rialza e riparte mandando letteralmente a quel paese l'avversario. Dopo un primo giro ad una media molto elevata per una gara del genere, circa i 21,8 km/h e sostenuto dal tifo della famiglia al seguito, affronta la seconda parte del percorso con la giusta grinta, cercando di non calare più di tanto. E infatti il piazzamento è il migliore di sempre per l'alcenaghese: 210° assoluto su circa 860 partenti col tempo di 1h47'10"9, alla media dei 21,83 km/h e a soli 22 minuti dal primo concorrente, il toscano Milo Burzi che ha regolato rispettivamente Massimiliano Dionisi e il compaesano di Quinto, Federico Birtele. Questo piazzamento vale al Marcante il 39esimo di categoria M1, su un totale di 92 concorrenti arrivati nella stessa.
Grazie a questo piazzamento il Marcante guarda con molta serenità al finale della stagione agonistica 2007, pensando di mettere in programma la Safari Bike Avesa, che vedrà i concorrenti solitamente veronesi sugli sterrati e i sentieri delle Torricelle e di Montecchio di Negrar e probabilmente la Gran Fondo delle Colline Moreniche in programma per il 21 ottobre. "Come mia prima volta devo ammettere di essere andato forte, anzi fortissimo: mi ero prefisso un tempo obiettivo di 1h49' e invece ho percorso l'intero percorso in anticipo di 2 minuti" conclude soddisfatto il biker alla sua decima gara dell'anno. "Ero anche in credito con la sfortuna dopo quanto successo alla Folgaria Megabike e questa volta il mio mezzo si è rivelato più che mai affidabile e performante. Non nascondo però un ulteriore pizzico di ambizione perché so di poter dare ancora di più e anche oggi mi sono tenuto sempre un po' di margine per il fine gara". Alla domanda su come festeggera' il finale di stagione, il Marcante risponde: "Ho già messo in programma un'escursione in terra d'Irlanda assieme agli amici di sempre dell'altra mia passione, i rally. Sarà una maniera davvero diversa per riposare la mente e il corpo dalle fatiche della mountain bike".
Oggi abbiamo fatto la tradizionale salita della Peri-Fosse, che organizziamo all'incirca una volta all'anno tra noi dei Ghelafemo.
Peccato che fossimo davvero in pochi: solo in due, però pochi ma boni! Eravamo io e il dottor Pich. Alla fine il tempo fatto per il sottoscritto è stratosferico: 45'23"!
Su Ghelafemo.it trovate un mio rapido riassunto della Peri-Fosse che noi, amici di Ghelafemo, abbiamo affrontato lo scorso sabato, 15 settembre 2007.
Dopo le avventure rallistiche come la Finlandia e la Norvegia, che ci hanno dato modo di visitare la Scandinavia sia d'estate che d'inverno, di conoscerne un po' usi e costumi e popolazioni, questa volta avrò il compito di guidare la "mia" solita ciurma in terra d'Irlanda, per un altro evento di rally che viene annoverato per la prima volta tra le prove del Campionato del Mondo Rally.
Avrò il mio solito gruppo ristretto, ma quanto mai affiatato, costituito dal Dude, Massimoooo e il Giova e i soliti aggregati "poco anglofoni" di mezza età.
Il volo e il noleggio macchina sono già prenotati da qualche settimana, mentre anche la sistemazione per il pernottamento è cosa fatta e risolta, dopo aver temuto di non trovare proprio un letto in cui dormire tra una tappa e l'altra.
Se volete capirci un po' di più di questo evento, andate pure sul sito ufficiale del Rally Ireland.
Una delle cose che mi scordo molto spesso è come fare ad attivare delle sottoaccount FTP all'interno di un dominio configurato con PLesk. Questa caratteristica, offerta appunto da PLesk, consente di offrire ai propri clienti la possibilità di "donare" account FTP per l'interscambio di grossi documenti di dati attraverso appunto il protocollo FTP.
Per procedere all'attivazione di una subaccount FTP con PLesk è necessario eseguire i seguenti passi:
- entrare con PLesk nel cliente a cui è associato il dominio a cui si vuole aggiungere una o più subaccount FTP
- scegliere la voce Limits del cliente
- assegnare un valore, ad esempio 5 o 10, alla voce Maximum number of FTP subaccounts
- andare ora al dominio a cui si vuole aggiungere la subaccount FTP
- andare alla voce Domain User
- spuntare la voce FTP subaccount management, se non è ancora stato attivato
- andare ora su Limits del dominio
- assegnare un valore, minore o uguale a sopra, alla voce Maximum number of FTP subaccounts
- andare ora su FTP Management
- cliccare sulla voce Add New FTP Subaccount
- introdurre i dati relativi alla subaccount come richiesto
- confermare l'introduzione dei dati cliccando il bottone OK
Sono andato avanti almeno un paio di mesi con la comparsa dell'errore "Non è possibile utilizzare una sezione registrata come allowDefinition='MachineToApplication' al di sotto del livello di applicazione. L'errore può essere dovuto alla presenza di una directory virtuale non configurata come applicazione in IIS" con un progetto per un cliente.
Alla fine mi sono deciso di risolverlo ed ho cercato un po' sul web per cercare di capire di che cosa potesse trattarsi. L'equivalente errore sputato fuori da Visual Studio .NET in lingua inglese presenta questa stringa: "section registered as allowDefinition='MachineToApplication' beyond application level", per cui basta cercare parte di questa stringa su Google per trovare forum e forum di gente che ha segnalato il medesimo problema.
La cosa sembrerebbe essere riconducibile al fatto che si è usato IIS per la definizione di una web application e poi un'altra web application è stata incapsulata manualmente come cartella dentro la cartella parente della prima web application regolarmente creata con IIS o il wizard di Visual Studio .NET.
In realtà basta la presenza di un file web.config in giro per qualche cartella per creare scompiglio. Basterà rimuovere tale file o quantomeno rinominarlo per far scomparire l'errore da Visual Studio .NET all'atto della partenza del sito.
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