Ieri alle ore 17.15 nuovo appuntamento con Paolo e Rossano per affrontare un'altra salita tipica di Villasimius in MTB, la salita dei Tabelloni. Fino a quando non sono arrivato in cima non riuscivo a spiegarmi del perché dei Tabelloni, visto che dal basso di tabelloni se ne vede uno solo, ma una volta in cima c'è anche il secondo. A cosa servono 'sti tabelloni? Sono dei normalissimi tabelloni metallici, che fungono da ripetitori di segnali radio, probabilmente per la telefonia fissa e mobile.
Nel cominciare la salita scorgiamo subito i "danni" fatti dal temporale della notte scorsa, ma nonostante quello, si riesce a salire agevolmente spaziando dal 32/18 fino al 32/32. Solo Rossano rimane a volte indietro, perché si è ripromesso di fare tutta la salita in soglia e quindi ci troviamo quasi in cima ad aspettare un minutino o due per il suo ricongiugimento. Le condizioni dell'aria, rispetto all'uscita di mercoledì, sono leggermente più umide, ma mano a mano che si sale, l'impressione è che qualcuno abbia acceso l'aria condizionata...
Alla prima sbarra diamo un'occhiata ad una cava dismessa di granito e poi ci aspetta un bel single track a limite della praticabilità, dove i miei compagni di viaggio sfoggiano una certa abilità a non perdere mai trazione con la ruota posteriore, nonostante il fondo granitico sia ricoperto di pietre e tanta sabbia erosa dalle rocce.
Solo un breve spunto per il sottoscritto ormai arrivati in cima a quota 520 metri sul livello del mare, in prossimità del primo dei due tabelloni, e un fuorisoglia, tanto per vedere se la reazione cardiovascolare è sempre all'altezza della situazione.
Da cinquecento metri di altitudine, l'impressione visiva è sbalorditiva: natura selvaggia ed abbastanza arsa ovunque; sullo sfondo invce il Mar Tirreno e tutto il promontorio di Simius e di Capo Carbonara, mentre sull'entro terra il capoluogo del Sarrabus, ossia la città di Villasimius. Scattata qualche altra foto col telefono e poi giù in discesa per la stessa strada da cui siamo saliti.
Solo un pezzo di costringe a sganciare il piede per un colpo, ma poi i tornanti della salita dei Tabelloni, scorrono talmente velocemente e con una brezza delicata, che ti verrebbe voglia subito di salire di nuovo. Non c'è però tempo: c'è da farsi una doccia veloce perché ci aspetta il porceddu al ristorante...
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