Cambio automatico sulla Maximum
Novità assoluta per il 2010 sulla Maximum Venus, cioè la MTB che uso a Padova per i trasferimenti veloci dalla stazione all'ufficio del mio cliente Concrete.
La mia "nuova" MTB, di provenienza Eurospin e scartata da mio papà perché non se la sentiva davvero di andare via con una bici del genere, è stata opportunamente equipaggiata di parafanghi, per proteggere gli abiti non proprio agonistici con cui vado in ufficio, anche se vado sempre vestito "casual".
Altra chicca sono i catarifrangenti sui raggi, per fare in modo che mi vedano in qualche modo le altre vetture, soprattutto nelle ore notturne o crepuscolari.
La novità dell'anno 2010 è il cambio rotante automatico, a cui sono molto affezionato sulla Scale. Ineccepibile la qualità dei manettini rotanti, che, dotati di un chip elettronico altamente sofisticato, sono in grado di cambiare automaticamente marcia, ogni volta che si presenta la necessità di farlo.
Succede infatti che quando mi alzo in piedi per fare lo scattino, il cambio automatico pensa tutto lui a buttare giù un dente o anche due e ne beneficia subito il movimento atletico, con la bici che schizza davanti a tutte le altre, appena il semaforo è diventato verde.
O che il chip elettronico sia comandato dalle buche sulla strada, perché cambia anche ogni volta che prendo una buca? Booh... l'è proprio una "bici del supermercato", 'na baracca!
Dopo un chilometro, se non metto una marcia più corta, mi ritrovo sempre a pedalare col 46/11. L'importante è comunque che assolva alla funzione di portarmi in ufficio e, rispetto alla Graziella Grandis, ho fatto davvero un passo in avanti!
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